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giu13 13/06/2014
La Lav, associazione animalista che accusa tutti di sfruttare gli animali, mentre e' lei che grazie ad essi "fattura" svariati milioni di euro l'anno, tra convenzioni, donazioni, 5xmille, costituzioni di parte civile, ecc., ora punta addirittura ai soldi di Imprese e Lavoratori gia' in crisi nera.
Infatti, l'associazione, Onlus grazie ad un Decreto che la riconosce "di tutela ambientale" anche se ostacola i piani di controllo di specie invasive come la nutria, ha chiesto alle Istituzioni, nelle quali e' ben inserita (ha convenzioni coi Ministeri, coordina gruppi trasversali di Parlamentari ed ha un Magistrato di Cassazione nel proprio ufficio legale), che venga introdotto "in capo a tutte le attivita' economiche sugli animali", un "contributo per la gestione degli animali sequestrati e confiscati", a lei stessa affidati (e alle altre associazioni animaliste), in base alle legge 189/04.
Per la cronaca, la 189/04 e' la legge, gia' di per se' vergognosa, sul maltrattamento degli animali introdotta in Italia dieci anni fa, proprio su forte pressione della Lav, che all'epoca raccontava la favola di volere una norma contro i combattimenti tra cani (quanti casi reali ci sono mai stati?!). Poi, di fatto, la norma ha dato il via ad un aumento esponenziale dei sequestri di animali in ogni ambito e dei processi in Tribunale, che paga lo Stato, e consentito nel contempo alle associazioni animaliste di operare nella vigilanza con le proprie guardie, di essere affidatarie degli animali sequestrati o confiscati, destinatarie delle entrate derivanti dall'applicazione delle sanzioni, nonche' di potersi costituire parte civile ai processi e chiedere ancora soldi.
Un sistema ben congegnato per cui e' lo Stato (cioe' noi tutti) che paga per sequestri e processi che intasano i Tribunali, che se producono "utili", si intascano gli animalisti.
Una legge, insomma, "ad associazionem Lav", che pero' non si accontenta, visto che ne ha chiesto la modifica in diversi punti, ovviamente tutti a proprio favore, tra i quali spicca addirittura l'introduzione di un "contributo per la gestione degli animali sequestrati e confiscati" che alimenti il fondo di dotazione previsto dalla Legge 189/2004 e sia posto "in capo a tutte le attività economiche sugli animali."
Evidentemente alla Lav fanno schifo i commercianti di animali, ma i loro soldi no!...
E che la Lav con i soldi ci sappia fare, e' indubbio. Lo dimostrano i sui bilanci.
In confronto l’Enpa, che finiti i soldi per gestire il servizio di recupero, cura e rilascio della fauna selvatica a Genova, si era rivolta alla Provincia nella speranza di poter attingere ai fondi delle tasse dei cacciatori, sembra costituita da pivelli… Sara' un caso, ma proprio da Genova e' partita l'inchiesta su hotel di lusso e case sul Mar Rosso pagate con i fondi raccolti per gli animali…
Per concludere, una nota di colore: la Lav, che ha presentato ufficialmente la sua richiesta di modifica alla legge 189/04 ad un recente convegno a Roma (presenti politici, magistrati, dirigenti pubblici), questa volta tra le motivazioni, oltre a reiterare la favola della necessita' di contrastare i combattimenti tra animali, ha aggiunto la favola della necessita' di contrastare "la zooerastia e gli atti di sadismo sessuale a danno di animali", secondo la Lav: "un fenomeno preoccupante che suscita allarme sociale sempre maggiore"…
Eppure, evidentemente, qualcuno ancora le crede (o ha una qualche convenienza a crederle), mentre chi come noi pone dei dubbi generalmente trova poca risonanza sui media e magari subisce anche il tentativo di intimidazione di Felicetti (il presidente della Lav), che annuncia querela, quella si' pubblicata "a reti unificate". Una tattica, che su molti puo' avere effetto. Noi ormai la conosciamo e non aspettiamo altro che di portervi raccontare che di nuovo provano a censurarci…
FederFauna
Confederazione Sindacale degli Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali
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