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16/06/2014 

Desidero ringraziare pubblicamente il presidente, peraltro rappresentante degli agricoltori, NON cacciatore, dell’ATC CN1, i componenti del comitato direttivo di detto istituto, compreso  ovviamente il nostro Amico e tesserato Sandro Marengo che ne fa parte,  che  hanno deliberato, nella serata dell’11 c.m., consentendo   la caccia alla selvaggina migratoria, su quel territorio, per tre giorni a scelta del cacciatore.

Sentiti ringraziamenti li esprimo sin d’ora a tutti quegli  ATC e CA cuneesi e di tutto il  Piemonte, che si orienteranno allo stesso modo, perché avranno dimostrato attenzione e rispetto per la figura del cacciatore, già vessato ed avversato in ogni modo da una moltitudine di soggetti per motivi perlopiù strumentali, ed ancor più dei pochi romantici  ”inseguitori di fantasmi” , ovvero i cacciatori migratoristi.

Era stato fin troppo facile  prevedere problematiche inerenti l’applicazione dell’articolo, sotto riportato,  del calendario venatorio piemontese  2014/2015, così come avevamo subito apertamente  espresso per iscritto,  un Amico di ANLC e lo scrivente, agli uffici competenti della Regione.

“C) il prelievo delle specie migratorie è consentito nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, in ogni A.T.C. e C.A.. I Comitati di gestione possono stabilire, fermo restando il limite complessivo di cui al punto 3.1., le giornate destinate al prelievo o consentire la libera scelta del cacciatore;

D) nel territorio destinato alla caccia riservata a gestione privata, l’attività venatoria è consentita nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. “

La ormai decennale esperienza acquisita in materia di gestione venatoria delle zone in cui vivo, ha infatti evidenziato troppo spesso che la discrezionalità lasciata agli ATC-CA nel regolare la “vita venatoria” dei cacciatori, ha portato soltanto, negli anni, a odiose disparità di trattamento tra cacciatori senza che, nel contempo,  determinasse  alcun risultato positivo nella gestione faunistico/ambientale.

Evidenziare, poi, l’incongruenza che in territorio “libero” risulti possibile intervenire da parte degli ATC-CA con ulteriori limitazioni sui già, in origine, ristretti  tempi di caccia, mentre in quello adibito a “caccia privata” quella facoltà non sussista, è risultato  fin troppo semplice, persino imbarazzante, o almeno per come sono fatto io, così è stato.

Chiedersi chi abbia voluto e sostenuto l’articolo in argomento così com’è, può risultare vago, quasi un mistero, anche perché la scorsa stagione, in Piemonte, era possibile  cacciare i migratori  tre giorni a scelta,  e  ciò non aveva comportato  alcuna criticità. Sapere invece chi in seguito lo ha “fatto proprio”,  quell’articolo, oppure no, è apparentemente più chiaro. In merito esistono, infatti, varie discussioni sui social network che delineano i vari punti di vista, con tutte le sfumature del caso.

Si comprende però bene che molti cacciatori, di OGNI associazione venatoria,  non accettano più passivamente l’assunto  “o mangi questa minestra, o salti la finestra” ma alimentano sulla rete, e non solo li, discussioni animate, interrogativi, critiche più o meno costruttive, a  fronte di quelle che paiono semplicemente paure, diffidenze che, anche a mio avviso, risultano anacronistiche ed ingiustificate.

Paure e diffidenze “fumose” che in Piemonte e probabilmente  ancor più in provincia di Cuneo, si fa una fatica enorme a relegare definitivamente nel dimenticatoio. Tutto è radicalmente  cambiato nel tempo. Le norme, le coltivazioni, i selvatici, i cacciatori, questi ultimi  sempre più anziani  e sempre di meno,  ma alcune convinzioni no, non cambiano, immutate e,  pare, immutabili.

Sembrerebbe che, per alcuni, anche a livello politico/istituzionale e pure tra coloro che occupano posti di rilievo nell’associazionismo venatorio,  i problemi reali  non siano, ad esempio,  le casse ultravuote di certi istituti territoriali di gestione faunistico/ambientale, con la conseguente richiesta di quote di accesso agli stessi  al limite o persino maggiori di quanto prevedono le normative, ed in seguito utilizzate quasi esclusivamente per mantenere in vita  l’apparato burocratico e non investite nella gestione faunistico/ambientale. Oppure la mancanza di trasparenza nella conduzione di parte di vari organismi, che, sempre e solo ad esempio, non rendono pubblico neppure il loro bilancio. A volte  diretti con piglio personalistico ed intesi come esercizio di potere e non di servizio, atteggiamento  che sfocia  persino ed incredibilmente nell’imporre o nel negare ai cacciatori ciò che la Legge gli garantisce!

Così come non parrebbe venir individuato, tra i problemi reali,  il considerare alcune specie selvatiche di interesse venatorio sterminabili  alla stregua dei peggiori insetti infestanti, le stesse specie che, passati i confini italici,  vengono invece apprezzate come importanti risorse e trattate di conseguenza.

Qui nel cuneese, al contrario, cacciate, chiedo scusa, contenute,  ormai quelle si, o quantomeno il cinghiale,  365 giorni l’anno, ovunque, pertanto anche in territori in cui l’esercizio venatorio è vietato, persino di notte, da cacciatori e/o personale “pubblico” abilitati allo scopo, il tutto certamente ed ovviamente in regola con le normative vigenti  ma che, nei termini in cui si è sviluppato ed in cui viene espresso attualmente, qualche spunto di riflessione dovrebbe esprimerlo,  quantomeno tra i cacciatori e chi li rappresenta e non sto qui ad elencarne i motivi perché mi parrebbe di offendere l’intelligenza dei più.

Parrebbe proprio che affrontare e risolvere i problemi sopra accennati non rientri nelle priorità di alcuni cacciatori e, ribadisco, quel che sconcerta maggiormente, neppure in gran parte della rappresentanza politico/istituzionale che ha competenza in materia e persino di alcuni cacciatori/gestori/dirigenti venatori.

Che i migratoristi piemontesi, invece, possano fruire di una scelta, logica, persino ovvia stante la tipologia dei selvatici che prediligono cacciare, che  oggi  possono essere presenti sul territorio e domani no (per questo in precedenza facevo riferimento a “fantasmi”)   pare invece  una problematica di reale spessore!

E queste ansie si concretizzano  nonostante il calendario venatorio piemontese  sia stato e sia tuttora tra i più restrittivi d’Italia e forse d’Europa!

Per motivare immotivati timori, si invoca anche  il rispetto delle norme italiche ed europee.  Ma quali sarebbero state o verrebbero mai infrante?

Ebbene, facendo riferimento alle regioni italiane e soprattutto agli Stati europei quali Spagna, Francia, Croazia, Romania e Grecia, che sono ubicati geograficamente più o meno alla nostra  longitudine, dov’è che si apre la caccia alla quaglia a fine settembre così come accade in Piemonte? Cioè, in buona sostanza  quando questo selvatico migratore non è quasi più presente sul nostro territorio.

In quale luogo si chiude il prelievo a tordi e cesene la prima decade di gennaio? Impedendo di fatto la caccia alle seconde che giungono nella nostra regione  spesso dopo quella data, visti anche i cambiamenti climatici degli ultimi anni.

Dove si interrompe la caccia alla beccaccia, con il cane da ferma il 31 dicembre? E dove esiste un limite di carniere, per questa specie, di due capi al giorno per un totale annuale di dieci?  

Dove si fa l’apertura al colombaccio ad ottobre? Specie addirittura cacciabile tutto l’anno in alcuni stati nord europei in quanto  considerata nociva.

Come e quanto si cacciano gli anatidi in Italia e in Europa in confronto a come e quanto si cacciano in Piemonte?

Più in generale, in quale Stato europeo  esistono i giorni di silenzio venatorio? Dove si caccia determinata selvaggina “da piuma”, non solo la tipica alpina ma anche  starna e pernice rossa,  previo censimenti  preventivi sulla consistenza della stessa? Dove vi è una limitazione del prelievo della specie lepre di cinque capi a stagione? In quale luogo esiste un tesserino ove annotare giornate di caccia e capi abbattuti? Ove c’è tanto territorio in cui è vietata, per vari e più o meno giusti ed utili motivi,  l’attività venatoria così come in Piemonte ed in Italia? In quale Stato del PIANETA esistono in relazione ad una attività  di carattere “hobbistico”  (giusto per rendere l’idea e tra virgolette perché so bene che la caccia è molto di più e molto di più complesso che un semplice hobby) tanti organismi pubblici e persino privati incaricati del controllo di chi la pratica?

Dove, in Europa ed anche in gran parte d’Italia, si pagano così come accade in Piemonte, cinquecento euro, o oltre, tra tasse nazionali e regionali, assicurazione e quote di accesso ad un solo ATC (per accedere a più di uno la cifra lievita considerevolmente) per poter cacciare, per pochissimo tempo, carnieri limitatissimi, meteo, salute ed impegni lavorativi permettendo,  magari solo selvaggina migratoria?

Atteso quanto sopra, dovremmo dimostrare ancora cosa a chi, del nostro “mondo” o estraneo allo  stesso,  in relazione alla nostra prudenza, alla nostra attenzione, alla nostra consapevolezza?!

Da pochi mesi è comunque emersa una novità che CI coinvolge  e, almeno a mio avviso, anche estremamente positiva se CI attiveremo però tutti insieme, soprattutto NOI dal “basso”,  affinché lo diventi veramente.

 E’ iniziato infatti in varie regioni e pure in Piemonte, un nuovo corso, anche formalizzato in modi diversi ma avente come comune denominatore l’espressione quanto più unitaria possibile del pensiero e dell’agire dell’associazionismo venatorio. Il mio auspicio è che  porti innanzi tutto ad una reale, concreta  presa di coscienza collettiva su ciò che ASSOLUTAMENTE non risulta più procrastinabile.

Sappiamo bene quali sono i reali problemi che investono il nostro settore e vanno affrontati subito con competenza ed attenzione dai responsabili dell’associazionismo venatorio, senza attendere lo facciano “altri” come, purtroppo, ogni tanto accade.

Sicuramente  i problemi  non sono legati al dove, come, cosa  e quanto si caccia in Piemonte o in  Italia! La legge dello Stato e le norme regionali in materia, forniscono già più che sufficienti e oltremodo prudenti indicazioni ed obblighi in tal senso. Risulta  peraltro  certificato da autorevoli studi scientifici nazionali e transnazionali, che solo e soltanto la conservazione ed il ripristino degli habitat hanno una valenza positiva sulle varie specie selvatiche, anche non cacciabili o di nessun interesse venatorio   e sulla riconquista, ove è venuta meno,  di quella biodiversità di cui oggi tanto si parla.

Se malauguratamente gran parte dei vertici dell’associazionismo venatorio intendessero cambiare tutto per, in realtà, non cambiare nulla, rimanendo ancorati ad antiquate e sterili logiche, da riproporre perfino alle componenti politico/istituzionali, spesso già a “noi” disattente quando non proprio ostili “ a prescindere”, avrebbero imboccato  un vicolo cieco, a cui seguiranno inevitabili conseguenze il cui esito, al momento, credo non sia del tutto prevedibile.

Oggi, il nostro comparto, deve assolutamente trasformarsi in una grande associazione ambientalista ( quelle animaliste ed anticaccia sono già ben presenti, potenti ed influenti  ed il loro operare poco o nulla ha a che fare con la protezione ambientale) convogliando, non esclusivamente ma soprattutto, verso il miglioramento degli habitat le  enormi, meravigliose risorse di volontariato, di passione, di competenze, di generosità che ancora ci caratterizzano. Questo rinnovando e/o attivando una gestione faunistico/ambientale di cui si DEVONO PRIORITARIAMENTE far carico gli ATC ed i CA come organismi di gestione faunistico/ambientale operanti sul territorio o, qualora si siano dimostrati o lo siano tuttora, superati e/o non all'altezza del loro prezioso compito, altri istituti  idonei, efficienti ed efficaci, che si dovranno pensare e costruire, però, quanto prima!

Rileggo ciò che ho scritto e mi pare al contempo prolisso e paradossalmente poco esaustivo, ma all'improvviso mi sovvengono tre  parole che credo possano al meglio sintetizzare il nocciolo della questione, sicuramente ed addirittura non solo di quello inerente la gestione dell’attività venatoria ma dell’operare umano in genere e sono: “ONESTA’ INTELLETTUALE” e “CREDIBILITA’”.

Sono fermamente convinto che se riusciremo, certamente in primis anch’io, quanto prima a far nostri, non dico in toto ma almeno quanto più possibile, i predetti termini, sapremo e potremo ancora operare positivamente per il bene di  molto e di molti.

Grazie ed in bocca al lupo a tutti i cacciatori!


      
Ezio Cardinale  
pres. prov. Arcicaccia - Cuneo     

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80 commenti finora...

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro Ezio: quello che afermi è di sconcertante verità. Basta leggere i "regolamenti di caccia" per capire che sono stati scritti partendo dal presupposto che siamo tutti bracconieri. E questo è illegittimo.
O no? Cordialità.

da Arrabbiato 61  28/07/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro Setter63, mi sa che in Piemonte, non so altrove, il problema più grande sta proprio in certe mentalità di chi fa associazionismo venatorio ad alti livelli. Come si fa infatti quantomeno a dare l'impressione di non fidarsi dei propri iscritti?? O dei cacciatori in generale?? E a continuare a volerli rappresentare?? Se vuoi però si può anche girare la frittata. Come fanno certi cacciatori a sopportare di essere considerati scorretti a priori dai loro "vertici" e continuare a dar loro fiducia?? Misteri tristi del mondo venatorio piemontese. :-(

da Ezio  26/07/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

x setter 63: sono molto deluso e stanco ( 61 è la mia età) di sopportare continue angherie da chi si dovrebbe comportare con spirito di servizio e ragionevolezza. Qunado faccio i censimenti vedo tanti capelli bianchi (come i miei) e penso che dovremmo essere trattati con il dovuto rispetto, invece...
In bocca al lupo anche a te.

da Arrabbiato 61  18/07/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Grazie Arrabbiato per la tua cortese risposta,almeno hai accolto in pieno il mio pensiero.la caccia come dovrebbe essere,funziona solo negli altri stati d'Europa (ma non facciamo parte anche noi della comunità?).finchè continueranno ad ascoltare queste fantomatiche associazioni animaliste(che di animalismo non gliene frega proprio niente)saremo sempre costretti a rincorrerci dietro un idologia giusta o sbagliata che sia.Una grossa mano comunque da cosa ho scritto prima la diamo noi stessi proprio dentro le nostre associazioni(vedi chi comanda,fa decide,toglie mette)alla faccia della democrazia.Quindi come si fa ad andare avanti quando nemmeno tra noi si va d'accordo?Un ciao ed un in bocca al lupo

da setter '63  17/07/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

x setter 63: hai ragione. I colleghi che si dedicano al cinghiale prevaricano le altre forme di caccia e ricevono trattamenti di favore dai comitati. Dove caccio io, quando faccio selezione agli ungulati, non posso sparare al cinghiale ,se mi capita. Il comitato ha deciso che il cinghiale non è ungulato...
Per cacciarlo a singolo vale solo il mercoledì e la domenica (per gli altri ungulati ,giovedì e sabato) e puoi sparare solo il cinghiale. In compenso nella caccia a singolo al cinghiale ti obbligano a portare il giubetto ad alta visibilità...pura follia.
Non solo non hanno alcuna limitazione ( sesso, classe di età e numero di capi)e periodo di caccia più lungo rispetto ad altre forme, ma proibiscono ad altri l'abbattimento. E la regione Piemonte dorme beata.

da Arrabbiato 61  10/07/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Orbene,a leggere tutto quel che scrivete,ne deduco che forse nella mia modesta esperienza di cacciatore ho capito e continuo a capire che le giornate alla migratoria(io appassionato di beccacce)non superano le due (fisse domenica e mercoledi).La domanda che uno si pone è perchè? perchè il nostro ca-cn5 presuppone il giovedi ed il sabato la caccia di selezione,quindi niente giorni aggiuntivi,cosa vuol dire:che se io appassionato come sono con il cane da ferma,disturbo il selecontrollore? SI!.Viceversa la caccia al cinghiale va bene negli stessi giorni(mercoledi e domenica)Chi disturba io col cane o i cinghialisti coi loro appostamenti? Quando gia al mattino presto prima che giunga coi i miei cani,loro hanno gia disturbato la pastura della beccaccia con i loro mezzi da trasporto ecc.ecc.Ho provato a farlo notare più volte al presidente del comprensoriio ma niente da fare (sono in minoranza non valgono le mie ragioni).Idem con i lanci di fagiani pronta-caccia,vengono a prenderli i cosidetti cinghialisti per lanciarli loro(non si sa bene dove)se non è MAFIA questa ditemi voi cos'è.Allora uno per non litigare(perchè si è arrivati quasi alle mani)chiude un occhio e passa da cretino.Detto questo, datemi una ragione valida per continuare la nostra passione e non perdiamoci nella politica(questo fa quello l' altro fa altro).Ne abbiamo noi degli elementi che sarebbero da emarginare.Non andiamo d'accordo e ci sprechiamo in parole.Scusate lo sfogo,un augurio di una caccia migliore e sempre appassionante a tutti i cacciatori

da setter '63  10/07/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Ezio, ripugna essere costretti ad ogire in modo drastico. Tuttavia non siamo noi a provocare ma l'ignavia e l'arroganza delle varie amministrazioni. Se non reagiamo continueranno ad offenderci.
Amen.

da Arrabbiato 61  24/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Arrabbiato, sta accadendo proprio in questo momento. Così com'è già accaduto nel recente passato. Però credo non sia un vanto per nessuno di noi essere arrivati a queste risoluzioni. Dimostra soltanto una debolezza delle AV, o almeno di quelle che "va bene così" e soprattutto della parte politico/istituzionale che dovrebbe garantire il corretto operare degli atc e dei ca.

da Ezio  24/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

x Ezio: contro la triplice (regione-provincia-comitati di gestione) non ci resta che adire le vie legali, sistematicamente. Ad ogni angheria, immediato ricorso nelle sedi opportune.

da Arrabbiato 61  23/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Alessandro, come ben saprai, o forse no anche perché non credo che tu faccia parte da molto tempo della "gestione" vissuta in presa diretta, sono anni che segnaliamo agli organismi regionali e provinciali, all'inizio solo io, poi per fortuna si è aggiunto qualcun altro, ogni tipo di "anomalia" emersa nella gestione negli atc e nei ca. Le risposte quando ci sono state, sono state vaghe e comunque in genere non risolutive. O più che altro a volte gli atc ed i ca se ne son proprio fregati delle indicazioni fornitegli dagli uffici competenti senza che ciò comportasse alcunché. Ultimamente abbiamo anche interessato il coordinamento per alcune problematiche ma non credo che, per ora, anche questo nuovo organismo, anche proprio perché appena costituito e di cui personalmente sono sempre stato fautore e non lo dico a parole ma ho "carta che canta" in mano prodotta pubblicamente in tempi non sospetti o almeno in cui ciascuno pensava solo al proprio orto, non riesca a fare più di tanto. Ma non per questo ho meno fiducia nello stesso. Ad oggi, le soddisfazioni (??) che abbiamo avuto noi qui ce le ha fornite la Magistratura Amministrativa e credo che ormai più di un cacciatore stia percorrendo autonomamente, senza manco interpellare le AV, strade "alternative" anche di carattere giudiziario. Come ho già detto, forse è ora che li risolviamo noi al nostro interno i nostri problemi, prima che ci mettano mano "altri" ... ma non aspettiamo troppo però!!

da Ezio  23/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro Ezio, tu un'Associazione importante la rappresenti a livello provinciale, e questa stessa ha la medesima voce in capitolo delle altre sei all'interno di quel Coordinamento faticosamente varato alcuni mesi fa.
Segnala queste tue osservazioni (o anche altre ritenessi meritevoli d'approfondimento) a chi è delegato a rappresentare la tua A.V., e certamente lui le porterà all'attenzione degli altri membri.
Altre strade non sono percorribili ed è sconsigliabile seguirle, anche perché facessero tutti così il Coordinamento delle Associazioni Venatorie Piemontesi non avrebbe ragione d'essere, e potrebbe essere ridimensionato o, peggio ancora, sciolto.
Questa, credimi, non è una mia balzana idea, bensì quanto definito all'atto della sua costituzione e ribadito in occasione dell'ultimo incontro cui ho partecipato.
Prendi pure la mia risposta come ufficiale.
Ciao

da Alessandro  22/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Noto che si fa una fatica enorme a rimanere sul "pezzo", pertanto ci riprovo ancora io a dare un colpo di timone.
A) - L''articolo in questione NON ha alcun senso. E pertanto ed ovviamente nessuno è ancora riuscito a dimostrare che ne abbia. Servirà soltanto a creare ulteriore confusione e disparità di trattamento e se voleva in qualche modo limitare i furbi (?!) non riuscirà neppure a far quello. Infatti coloro che lo vorranno e soprattutto potranno farlo, visto che ormai la fame di soldi che hanno la maggioranza degli atc è evidente, sarà sufficiente pagare per accedere sia in quelli che prevedono 3 giorni fissi che in quelli che opteranno per la scelta, con ciò che ne conseguirà.
B) - La viva speranza è che le AV ed i coordinamenti delle stesse prestino per il futuro la massima attenzione affinchè non accadano più situazioni che portino a queste ulteriori e antipatiche incertezze con conseguenti diatribe. Anche perchè, com'è noto a tutti ...(ma lo è noto a tutti??) di problemi reali e ormai incancreniti, da risolvere con urgenza ne abbiamo a iosa. Risolviamoli! Facile no?!

da Ezio  22/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro 100%cacciatore la tua pignoleria non s'accompagna certo con la chiarezza o...l'onestà intellettuale cui faceva riferimento il Presidente Provinciale di Arci Caccia nel suo post iniziale. Di...liberi interpreti del mio pensiero non ho bisogno, e se poi si ha voglia di virgolettare le frasi d'un altro lo si faccia in maniera testuale, come richiedono norme e leggi che tutelano la materia!!! Estrapolare frasi dal loro contesto, quando il riferimento era quello di un "...concetto" che andrebbe ripreso e sviluppato, è davvero giochino di poco conto, e che puoi continuare a fare con qualcun altro dei tuoi amici, evitando accuratamente di riferirti allo scrivente. Spero d'esser stato chiaro! Buona serata

da Alessandro  22/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

"Un paio di mesi fa su "La Stampa" di Torino uscì un articolo in cui questo concetto veniva ribadito con forza, ed era la prima volta dopo moltissimi anni che il quotidiano torinese (che spesso ha posizioni animaliste) ci trattava con il rispetto che la nostra passione merita!". Il senso era quello, poi per carità se uno vuole mettersi a questionare sulle pignolerie non so che farci. Per me finisce qua, chi ha letto penso abbia avuto ampiamente modo di farsi un'idea.

da 100%cacciatore  22/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

.............ma se uno mi viene a dire soddisfatto "guarda, dopo anni ed anni gli animalisti de La Stampa non ci hanno sparato addosso".............

100%cacciatore, mi vorresti dire dove io avrei scritto queste parole?
Sii buono e fammi una cortesia: se vuoi virgolettare le mie parole fallo correttamente, e non a uso e consumo di messaggi volti a delegittimare il pensiero altrui, o a mettere in ridicolo chi non s'omologa al tuo pensiero.
E' l'ultima volta che lo chiedo con le buone!
Grazie

da Alessandro  21/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Con questo vuoi dire che....abbandoni la barca destinata all'affondamento? Io credo si debba lavorare e arrendersi ora sarebbe inutile. Il cambio di passo deve essere proprio su queste cose. Pure a me piacerebbe cacciare in paesi seri come la Svizzera (un caso che conosco per la caccia alpina), ma sono certo che a molti non piacerebbe affatto.
Ora però vi saluto perché mi sembra la discussione non porti da nessuna parte. Ciao

da Alessandro  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Negli ultimi 30 anni, la barca ho contribuito parecchio, immodestamente, a tenerla a galla anch'io e certo è che, se affondasse, come credo almeno in gran parte affonderà da qui a 10 anni, se non altro per mancanza di "rematori" e "finanziatori", le mie responsabilità in tal senso, che comunque ho e me ne faccio carico, sono minime in confronto a chi l'ha condotta sino ad ora e che continua a farlo imperterrito con spirito autoreferenziale, incurante e persino insofferente ad ogni tipo di voce fuori dal coro, senza chiedersi neppure se qualche ragione quella voce ce l'abbia, neppure quando quelle ragioni sono così evidenti da risultare fastidiose. E se deciderò di abbandonarla, la barca, sarà comunque per decisione mia e certo non per le "spinte" di altri. Per ciò che concerne la discussione, ringrazio te Alessandro e tutti quelli che han partecipato attivamente o solo seguito in quanto ci ha, o quantomeno a me ha, fornito maggiori ancora conoscenze e consapevolezza dello stato delle cose e dei pensieri dei cacciatori.

da Ezio  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Con questo vuoi dire che....abbandoni la barca destinata all'affondamento? Io credo si debba lavorare e arrendersi ora sarebbe inutile. Il cambio di passo deve essere proprio su queste cose. Pure a me piacerebbe cacciare in paesi seri come la Svizzera (un caso che conosco per la caccia alpina), ma sono certo che a molti non piacerebbe affatto.
Ora però vi saluto perché mi sembra la discussione non porti da nessuna parte. Ciao

da Alessandro  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Io "comunque" no. Mi sento già masochista ora e se mi limiteranno ancor più quel poco che mi offrono per quel tanto che sborso in denaro ed impegno personale, opterò in via definitiva per l'opzione che ho già attivato in parte da qualche anno. Cacciare in modo normale selvatici VERI in un ambiente meraviglioso, con cani spettacolari, senza le tasche piene di burocratici fogli di carta e con Amici attenti e corretti verso le leggi del loro Stato (poche, serie e facili da rispettare) e quelle ancor più importanti della natura e che non conoscono masturbazioni mentali e neppure le debbono subire da parte di chicchessia.

da Ezio  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Lo so Ezio, come te in questa magnifica Regione ci sono nato e ci caccio da sempre.
Continuerò a farlo comunque.

da Alessandro  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Lo so Ezio, come te in questa magnifica Regione ci sono nato e ci caccio da sempre.
Continuerò a farlo comunque.

da Alessandro  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Lo so Ezio, come te in questa magnifica Regione ci sono nato e ci caccio da sempre.
Continuerò a farlo comunque.

da Alessandro  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Ah sì Alessandro, molto diludendo?? scusa eh io non sarò sicuramente illuminato come te, ma se uno mi viene a dire soddisfatto "guarda, dopo anni ed anni gli animalisti de La Stampa non ci hanno sparato addosso" e poi mi dice "la nostra filosofia dev'essere cacciare di più uccidendo di meno" (il cenno alla beccaccia di cui parli proprio non sono riuscito a coglierlo), io riesco solo ad interpretarla in questo modo...

da 100%cacciatore  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Lo so Ezio, come te in questa magnifica Regione ci sono nato e ci caccio da sempre.
Continuerò a farlo comunque.

da Alessandro  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Vedi Alessandro che oggi noi in Piemonte, anzi faccio riferimento solo alla "mia" provincia di Cuneo, tranne per ciò che concerne gli ungulati, cacciamo il meno possibile il quasi nulla possibile e non mi riferisco solo alla bekka. Pertanto siamo già più "vanti" di Malbec ed anche da un bel pezzo.

da Ezio  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Mi deludete, la frase di Malbec serviva a dimostrare come sulla beccaccia, che è uno dei migratori più ambiti e cacciati, sia molto differente tra cacciatore e cacciatore. E meno male, mi sento d'aggiungere io.

da Alessandro  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Pietro2 hai ancora una volta centrato e sintetizzato il problema. Dati non ce ne sono e di nessun genere, non solo sulle sanzioni. Le norme noi qui le facciamo e/o le difendiamo in base al "io so di uno che...". Non c'è un dato su quanti cacciatori realmente ancora ci sono provincia per provincia. Cosa caccino prioritariamente in ogni ambito e così via. Ed ovviamente da buoni italiani medi, anche per "legittima difesa" o "spirito di sopravvivenza" alcuni (quanti??anche in questo caso boh) si affidano a sant'aggiustati, il santo più gettonato in Italy, in attesa che la legge oltre ad essere dura, diventi anche giusta. Poi ci sono naturalmente anche i santi veri, quelli che "io non ho mai sbagliato". "io sono sempre a norma" ma come ben saprai sono comunque una minoranza così come lo sono i diavolacci e mentre sono sempre alla ricerca di qualcuno da mettere alla gogna o da crocifiggere per dimostrare quanto la loro morale sia superiore, quanto la loro coscienza sia intonsa mi ricordano a volte, in questo bailamme generale odierno dove chi ne fa più di Bertoldo campa tranquillo e chi cerca di galleggiare viene massacrato, il moralizzatore delle "Iene". Ormai, come ben sai, l'ho presa al ridere da tempo. Solo l'ironia e l'autoironia ci può, o almeno a me può, permettere di vivere ancora decentemente in questo sistema del NON senso. Colgo l'occasione per rammentare ai cacciatori che cacceranno nell'atc cn1 confinante con l'atc cn3 di stare, la prossima stagione, particolrmente attenti. Infatti se il lunedì cacceranno bekke nel primo e arrancando in un bosco attraverseranno il confine tra i due atc, sicuramente per colpa solo loro perchè, come si sa, i confini degli atc sono palinati alla perfezione così come prescrive la dura legge, verranno trattati come bracconieri.

da Ezio  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Chiedo scusa, ma per cacciare il più possibile uccidendo il meno possibile quali misure si hanno in mente? Cartucce a sale, fucili giocattolo o cos'altro?

da 100%cacciatore  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Allora forse parlo arabo: ho detto rettifico parzialmente nel senso che ho riconosciuto l'errore, ma volevo mantenere comunque in piedi la questione, pur non attribuendola più a te. Allora lo ribadisco ancora una volta: ho sbagliato su questo punto, me ne scuso. Spero ora di essere stato chiaro. Quanto al resto, beh esultiamo pure perché per una volta quel fior di professionista, fulgido esempio di deontologia professionale che risponde ad Antonella Mariotti (l'ho visto l'articolo, cosa credi?) non ci ha sparato addosso ad alzo zero...e certo, se la nostra filosofia di fondo è "cacciare il più possibile uccidendo il meno possibile" (a quando il "non uccidendo proprio?") mi sa che le risulteremo sempre più simpatici. Io avevo in mente una via maestra del tipo "produrre dati scientifici attendibili (a quando la creazione di una banca dati regionale?) per poter cacciare come nel resto d'Europa", evidentemente sono finito davvero fuori strada. A 'sto punto non mi resta che emigrare...

da 100%cacciatore  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Fortunatamente(lo dico a malincuore)il Piemonte non è la regione della mia residenza venatoria quindi,ciò che scrivo e chiedo,lo faccio solo nella speranza che(se poi non accade,sopravviverò)possa essere utile ad una evoluzione e non al contrario;le ragioni che hanno spinto a introdurre questa discriminante(per la migratoria)sono solo quelle di una ipotizzata condotta illecita(peraltro non comprovata da sanzioni in numero tale da essere considerata la principale motivazione)di cacciatori o dal sorgere di nuove esigenze protezionistiche cogentissime?Chiedo per capire,perchè i due punti di vista(Alessandro e Giorgiopietro uno e Ezio e altri l'altro)non credo possano cambiare con qualche post.

da pietro 2  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Vedi Breton 78, continui a scrivere di paure ricorrenti. Queste forse tormentano chi vive con insoddisfazione il suo rapporto con l'attività venatoria ma, se io fossi da considerare...parte interessata, t'assicuro che stai prendendo un granchio colossale. Leggo post pieni di luoghi comuni e frasi fatte, di prese di posizione assunte solo per interesse personale, per l'egoismo di chi pensa che tutto debba essere sempre garantito a tutti e in tutti i posti! Per la Caccia, quella che ha senso si chiami ancora così, quella su selvatici veri, purtroppo non è così, e certo hanno un futuro maggiormente garantito quelli che sparano a cinghiali o caprioli piuttosto che coloro bramano per una ferma su un beccaccino o una guidata su un cotorno, magari sul passaggio d'un germano o l'arrivo dei colombacci. Con i luoghi comuni e gli slogan, o anche cercando di mettere in ridicolo chi non la pensa come te (ma ricorda che spesso il popolo...segue, è, si diceva un tempo bue e s'infiamma se ne vede possibili vantaggi), chi cerca di offrire informazioni e spunti al dibattito, non si fa strada ma s'offre il fianco a detrattori e nemici. In sostanza, caro Amico, sono gli argomenti che servono e vanno sviluppati meglio, e quelli latitano. Nel post iniziale, e quello era uno dei motivi scatenanti, si facevano riferimenti alla Caccia in azienda che sono stati smontati al primo serio e documentato intervento, quello di Giorgipiero, crollati come un castello di carte.

da Alessandro  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Bella questa 100%cacciatore: rettifichi...parzialmente perché...ti è parso di leggere? Guarda che questi giochetti li puoi fare al bar con gli amici, ma non sul web parlando d'altri, e cercando di leggere tra le righe il loro pensiero. Il post iniziale metteva in maiuscolo, e sul web è come urlare (si chiama "netiquette", le regole della rete), parole come onestà e trasparenza e poi giochiamo a nascondino, a cercare di mettere in ridicolo gli altri, senza capire che ogni volta mettiamo pezze peggiori del buco. Se ti dico che in molti ATC e CA non vengono riconsegnati i tesserini o, a fronte di oltre 1600 cinghiali segnati dai capisquadra sui tesserini dei cacciatori se ne contano a malapena un terzo, cosa mi dici? Vedi, purtroppo, e l'ho visto di persona, siamo bravi a porre le regole se non toccano noi, a parlare di difendere i cacciatori e dimenticare la caccia. Ci sono persone che lamentano il carniere sulle beccacce, effettivamente ridicolo (ma...c'è!!!), e tanto poi se ne fregano. Immagino che tutti quelli che hanno partecipato questo dibattito siano ligi alle regole, perché sarebbe gran delusione scoprire d'esser di fronte a persone che tirano alla terza beccaccia del giorno, l'undicesima della stagione, o alla seconda lepre e il terzo fagiano giornaliero...e così via! Le cose scritte da Ezio sul cinghiale cacciato tutto l'anno hanno motivatissime ragioni, ma credo abbiano il conforto di leggi ed autorizzazioni, e non è cosa di poco conto; egualmente è sbagliato sovrapporre tipi di caccia come ad esempio si fa in determinati CA dove tipica, programmate(quindi anche migratoria), selezione e cinghiale si possono effettuare lo stesso. giorno. Io caccio in montagna da sempre e forse ho assunto una "forma mentis" differente, tanto da poter scrivere certe cose senza sentirmi ridicolo, o temere mi aprano gli armadi di casa alla ricerca di scheletri. Il futuro della Caccia, quella vera fatta di soddisfazioni ma pure di sacrifici, quella come ebbe a scrivere Pierre Malbec del "cacciare il più possibile uccidendo il meno possibile", passa attraverso questi atteggiamenti, ed è l'unico che potrà garantire continuità alla nostra passione! Un paio di mesi fa su "La Stampa" di Torino uscì un articolo in cui questo concetto veniva ribadito con forza, ed era la prima volta dopo moltissimi anni che il quotidiano torinese (che spesso ha posizioni animaliste) ci trattava con il rispetto che la nostra passione merita. Peccato ti sia sfuggito!

da Alessandro  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro Alessandro, limitandomi alla mera lettura dei fatti, sostengo che se una cosidetta "parte interessata", anzichè chiedere a gran voce il piano faunistico, dati di incidenza, ecc. chiede una limitazione al carniere (di dubbia utilità tra l'altro, dal punto di vista della protezione della specie, ne converrai) mi viene in mente che ci sia una qualche forma di paura che assilli la "parte interessata".

da Breton 78  19/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

ok Alessandro, rettifico parzialmente, nel senso che mi è parso di leggere questo tuo intervento tra i vari commenti (a dire il vero son certo di aver letto qualcosa di simile, a questo punto non opera tua), direi perciò che ho fatto confusione e di questo mi scuso, leggendo di fretta (tante volte di nascosto al lavoro) ho preso un granchio, per cui ritiro quanto detto sul "senso del ridicolo". Resta però valida, a mio avviso, la questione di fondo: chi in realtà avrebbe così tanto tempo e vigore fisico da cacciare 5 giorni a settimana? Chi è giovane di norma lavora (o purtroppo è disoccupato, in tal caso difficilmente spende quel mezzo capitale che ormai ci va per andare a caccia!), chi è più anziano avrebbe al contrario tempo ma spesso non ha più il necessario vigore fisico. Poi è uno sbattimento non indifferente anche per i cani, che di norma sono necessari per insidiare quella stanziale (lepri e avifauna) che voi vorreste proteggere col giorno fisso. Poi ripeto, si tratta pur sempre di una % davvero irrisoria di cacciatori piemontesi...ad ogni modo, nel ricercare quella frase incriminata, mi son riletto i tuoi interventi ed anche quelli di Giorgiopiero e mi viene da pensare che forse è inutile continuare oltre la discussione, essendo i nostri modi di pensare distanti anni luce, però poi vedo anche che le domande di Ezio sulla caccia al cinghiale aperta ormai quasi tutto l'anno (caccia o contenimento che sia, la sostanza finale del discorso cambia poco) e sul disturbo arrecato da questa alla stanziale che il lunedì ed il giovedì, da inizio ottobre a fine dicembre pare starvi tanto a cuore rimane senza risposta, così come le mie considerazioni sul depauperamento da te dato per certo del capitale faunistico rispetto ad una ventina d'anni fa...ed allora mi viene voglia di continuarla, la discussione e di sentire le tue risposte al riguardo...

da 100%cacciatore  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

I cacciatori piemontesi hanno tutta la mia solidarietà.Chi fa sti calendari sarebbe da cacciare via è una vergogna dare addosso ad una categoria come la nostra.Comunque grande Ezio.

da agostino  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Ascolta....100%cacciatore, cerca d'essere altrettanto sicuro di quello che scrivi!!! Chi avrebbe scritto la storiella dei cacciatori pensionati? Vedi io non ti conosco, ma Ezio (e non è l'unico) sa benissimo chi sia e quale sia il mio livello di serietà e dunque non ti consento d'attribuirmi frasi non mie. Se poi ci fosse un altro Alessandro, nome piuttosto comune, o tu abbia fatto confusione, ti chiederei di rettificare quanto scritto!

da Alessandro  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Introduco ancora una nuova prospettiva da cui leggere la questione: il buon Alessandro asserisce di essere a conoscenza del fatto (noto a tutti) che, in Piemonte come del resto nelle altre Regioni, la maggior parte dei cacciatori sono pensionati, quindi secondo lui gente con tanto tempo libero da impiegare da potersi permettere di cacciare furbescamente 5 giorni su 5. Ora, vi prego presentatemi, se li conoscete, questi nonnetti-Rambo che, giunti alle loro venerande età, riescano ancora a cacciare 5 giorni la settimana, accompagnati da cani altrettanto bionici, per 3 mesi consecutivi. Almeno potrei domandare loro quale elisir di giovinezza abbiano assunto...senso del ridicolo, vieni a salvarci!

da 100%cacciatore  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Mi direstii, per cortesia, CHI e DOVE qui e per quanto mi concerne anche altrove, ha chiesto carnieri allargati e/o nuove specie cacciabili, sbandierando motivazioni legate a paure o altri interessi?? Visto che parrebbe, o almeno a me pare, che la discussione si sia allargata e "deformata", vorrei ricordare che è nata dall'analisi di QUESTO articolo: “C) il prelievo delle specie migratorie è consentito nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, in ogni A.T.C. e C.A.. I Comitati di gestione possono stabilire, fermo restando il limite complessivo di cui al punto 3.1., le giornate destinate al prelievo o consentire la libera scelta del cacciatore;

D) nel territorio destinato alla caccia riservata a gestione privata, l’attività venatoria è consentita nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. “......... Quali attinenze avrebbe QUESTO articolo con la carenza del piano faunistico piemontese e la mancanza di dati??? Grazie in anticipo per la eventuale risposta.

da Ezio  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro Breton, che la Regione abbia portato al voto questo calendario, e non un altro, è un dato di fatto, immagino supportato dal parere di legali e parti interessate. In Piemonte siamo carenti di Piano Faunistico e mancano i dati per chiedere carnieri allargati e/o nuove specie cacciabili. Sbandierare motivazioni legate a paure o altri interessi non credo corrisponda alla lettura corretta degli accadimenti. Poi se tu sai qualcosa in più segnalalo a tutti, a vantaggio della limpidezza del dibattito. Grazie

da Alessandro  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Equequa, ci siamo. Il bailamme e le disparità di trattamento si stanno concretizzando!! Nell'atc cn1 si caccerà la migratoria tre giorni a scelta, nell'atc cn3, confinante con il predetto, si caccerà tre giorni fissi. La mia scontata ed inutile mail al comitato di gestione dell'atc cn3 è la seguente:"Non so se corrisponda al vero ma mi hanno riferito che in codesto atc si potrà cacciare, per la prossima stagione venatoria, tre giorni fissi la selvaggina migratoria.
Mi auguro soltanto che chi ha voluto e deliberato questa ulteriore INUTILE limitazione, avrà la coerenza di cacciare tre giorni fissi anche negli eventuali atc a cui accederà, ove sarà invece permesso cacciare tre giorni a scelta.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti."

da Ezio  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

…..e non poter scegliere cacciare le giornate a me non sembrava certo un "concederle",ma l'opposto;però io è da tempo che chi "in attuazione di un medesimo disegno criminoso previsto e punito dall'art.624 del c.p." lo chiamo semplicemente "ladro".Sbagliando,ovviamente.

da pietro 2  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

errata corrige:"non poter scegliere le giornate in cui cacciare"

da pietro 2  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

…..e non poter scegliere cacciare le giornate a me non sembrava certo un "concederle",ma l'opposto;però io è da tempo che chi "in attuazione di un medesimo disegno criminoso previsto e punito dall'art.624 del c.p." lo chiamo semplicemente "ladro".Sbagliando,ovviamente.

da pietro 2  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro Breton, che la Regione abbia portato al voto questo calendario, e non un altro, è un dato di fatto, immagino supportato dal parere di legali e parti interessate. In Piemonte siamo carenti di Piano Faunistico e mancano i dati per chiedere carnieri allargati e/o nuove specie cacciabili. Sbandierare motivazioni legate a paure o altri interessi non credo corrisponda alla lettura corretta degli accadimenti. Poi se tu sai qualcosa in più segnalalo a tutti, a vantaggio della limpidezza del dibattito. Grazie

da Alessandro  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Pietro2, per tua fortuna non cacci in Piemonte e soprattutto in provincia di Cuneo. Nn si tratta di togliere giorni ma di togliere la possibilità di cacciare TRE giorni A SCELTA la migratoria...che come è è noto arriva solo il mercoledì, il sabato e la domenica.... ma non a tutti, che nella sua ingiustizia era almeno ingiusto per tutti ma a "capriccio" di ogni atc, con ciò che ne conseguirà in termini di disparità di trattamento. Tieni presente che in Piemonte ed in particolare in provincia di Cuneo, è una vita ormai che cacciamo governati dalle paure e dalle diffidenze di alcuni e "godiamo" delle restrizioni venatorie più grandi d'Europa. Pensa che fino a qualche anno fa in provincia di Cuneo tre atc obbligavano tutti ad andare a caccia DUE giorni fissi a settimana, tranne i cinghialai che avevano la concessione del sabato. E dopo lettere e rilettere a chiunque per trovare almeno una mediazione, abbiamo dovuto adire al Consiglio di Stato per farci dire che "l'acqua è bagnata", ovvero farsi scrivere su una sentenza che rimarrà li per sempre che quei gestori/cacciatori diffidenti del prossimo loro avevano "arrecato un danno grave ed irreparabile" a ai cacciatori soci di quegli atc. Personalmente a leggere quella frase avrei dato le dimissioni un minuto dopo da quell'incarico. Alcuni di quelli sono ancora li anche se però IO le loro dimissioni le ho comunque richieste!! Eppure nessuno si è stracciato le vesti in quel frangente invocando nuove regole!! Anche perchè di regole ce ne sono già a iosa in ogni settore. Addirittura si dice che in Italia le leggi, le norme ecc siano vicine a superiori alle 250MILA, eppure non mi pare che viviamo meglio o ci sia più legalità di Francia, Germania o Inghilterra, dove ne vigono 5MILA. Ma tornando a noi vorrei sapere che cosa han prodotto di utile quelle paure, quelle diffidenze. Abbiamo un fagiano in più in quegli atc? Una starna in più? E quelle che ancora abbiamo non sono soltanto il risultato di pochi cacciatori naturalisti che da SEMPRE, a spese e con fatica propria, fanno di tutto per conservare, curare e ripristinare?? Ma lo hanno fatto e lo fanno da SEMPRE da SOLI e ciò che fanno ed hanno fanno non è soltanto stato deriso da quelli dell'acquisto di animali di allevamento il giorno prima dell'apertura ma persino ostacolato dai medesimi, proprio da chi invece aveva il compito di farlo diventare SISTEMA GENERALE quel comportamento. Ma per alcuni non c'è nulla da fare. Siamo fermi al togliere ancora qualcosa, all'inventarsi la regoletta nuova, perchè dei cacciatori non c'è da fidarsi, e a sostenerlo sono ....cacciatori!!!!!!! ...Ma c'è chi, come me e per mia sfiga, visto che mi trovo ancora a combattere su questioni che dovevano essere archiviate anni fa, almeno quando si è capito che se in territorio chiuso alla caccia c'erano gli stessi animali di quello aperto alla caccia quest'ultima c'entrava poco o nulla con la consistenza faunistica, quando ISPRA e prima di essa altri studiosi a livello europeo avevano tolto la caccia dai fattori di rischio per le specie cacciabili, vive in un mondo diverso. Un mondo fatto di CINGHIALAI che partecipano alle battute primaverili ai corvidi. Un mondo di SEGUGISTI che arano e seminano a perdere in favore di tutta la fauna. Un mondo di cacciatori che ascoltano, che hanno voglia di fare, di impararare e che allo stesso tempo dicono ed insegnano.
Non ci sono furbi? Disonesti ma sono una MINORANZA che non fa testo. Una minoranza che fisiologicamente si trova in ogni settore e/o professione umana e che nulla potrà eliminare. Ci sono Stati in cui vige la pena di morte. Non esistono più criminali in quei contesti?? La via maestra per miglioarare e migliorarci è solo quella di far crescere, di far capire, di far maturare, di coinvolgere, di entusiasmare, non altro. E sicuramente non quella di mortificare ulteriormente "NOI" ancor più chi è già mortificato in svariati modi da chiunque ne abbia il ghiribizzo.

da Ezio  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

@Alessandro: avrei qualcosa da ridire sul fatto che i selvatici siano diminuiti da allora ad ora. Parliamo di stanziale: tranne poche e rarissime isole felici, nel ’92 i pochi fagiani e pernici che si vedevano erano quelli d’immissione, esattamente come oggi. Lepri, almeno nella mia zona, ce ne sono di più oggi che non allora e parlo a ragion veduta perché ho diversi amici lepraioli che fanno ottimi carnieri annuali e che all’unisono mi narrano di una situazione ripresasi dopo anni di calo (grazie soprattutto a fitofarmaci meno potenti di quelli usati un tempo nei frutteti), tipica alpina è aperta per periodi talmente brevi che non la considero neanche, ungulati ce ne sono ovunque, cinghiali compresi, tutto il resto è migratoria: in questo periodo quando esco con la cagnetta la sera (atteggiamento delinquenziale sicuramente secondo Lei, ma altri metodi per allenarla efficacemente senza la farsa delle quaglie gabbiarole, non li ho ancora trovati) ne alzo almeno 5-6 per serata, vado a pesca e di germani ne vedo sempre qualcuno (anche di nutrie, purtroppo), di colombacci non possiamo certo dire di esser senza (trend in aumento in tutta Italia), di beccacce se la stagione è propizia come la scorsa e si conoscono gli angoli buoni difficilmente si va a vuoto, corvidi e volpi mi paiono tutt’altro che estinti… Insomma, il trito e ritrito ritornello (così tremendamente simile a quello animalista) del “non c’è più nulla, han distrutto tutto” mi pare proprio non regga. Per contro, a causa del deterioramento dell’habitat sono in diminuzione un’infinità di specie non cacciabili, dalle rondini a tutta la pletora di piccoli uccelli…limitiamo le giornate di caccia anche per loro??

da 100%cacciatore  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

La ragionevolezza e la razionalità ( e quindi anche il buon senso) dovrebbero sorreggere le leggi in materia venatoria( e non solo, ovviamente) e anche i calendari venatori e regolamenti di caccia. Invece assistiamo basiti alla gara di chi le spara più grosse perseguitandoci e offendendo la nostra intelliggenza in modo arrogante. La follia legislativa italiana non ha riscontro in europa.
Ritengo che tale condotta sia penalmente perseguibile perchè non è consentito angariare il cittadino imponendogli leggi e regolamenti assurdi. Ma forse mi sbaglio perchè nessuno ha mai intrapreso azioni legali in tal senso ( almeno non mi risulta).

da Arrabbiato 61  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

"Mi dicono che a Roma stiano studiando l'aggiornamento di tale legge, con la possibilità che venga estesa la possibilità d'estendere il prelievo selettivo all'ungulato (5 giorni a settimana); è chiaro dunque che pur avendo tutte le cacce medesima dignità, e lo scrivo da cacciatore, è probabile che il legislatore la veda diversamente, regolando la materia in maniera differenziata. Se vogliamo cacciare frullino e mestolone, o moltiplicare il carniere (era una delle previsioni contenute in una bozza presentata ad Ispra e che lei stessa aveva validato) è opportuno essere in possesso di piani faunistici e censimenti, diversamente gli ambientalisti farebbero un facile ricorso"
Com'è che si diceva??? Dati scientifici! E poi... Se l'ISPRA (dico... L'ISPRA!!!) aveva già dato il suo benestare, per quale motivo non sono poi stati deliberati nel calendario venatorio??? Per le nostre arci-note paure? O perchè a qualcuno poteva dar fastidio, visto che si sta incentivando in tutti i modi la selezione e la caccia agli ungulati???

da Breton 78  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Avevo capito che vi fosse una disparita' di trattamento sul numero delle giornate concesse ad usum venandi tra i territori " liberi" e quelli insistenti tra i confini delle az.agroturist.venatorie;quindi se non vi e' differenza non c' e' riduzione e avevo interpretato male io.

da pietro 2  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Chi ha parlato di...diminuire le giornate di caccia? Sul fatto che debbano essere norme sensate non ci piove, e vorrei comunque ricordare, in questa carrellata sulle Giunte di vario orientamento, che da noi abbiamo vissuto i patemi d'animo della Bresso (i famosi caprioli...piemontesi)ma pure la soppressione d'una legge che ha spalancato le porte all'applicazione della 157. Comunque la si veda la situazione del territorio è cambiata notevolmente, e la caccia futura ne dovrà tenere in debito conto. Mi dicono che a Roma stiano studiando l'aggiornamento di tale legge, con la possibilità che venga estesa la possibilità d'estendere il prelievo selettivo all'ungulato (5 giorni a settimana); è chiaro dunque che pur avendo tutte le cacce medesima dignità, e lo scrivo da cacciatore, è probabile che il legislatore la veda diversamente, regolando la materia in maniera differenziata. Se vogliamo cacciare frullino e mestolone, o moltiplicare il carniere (era una delle previsioni contenute in una bozza presentata ad Ispra e che lei stessa aveva validato) è opportuno essere in possesso di piani faunistici e censimenti, diversamente gli ambientalisti farebbero un facile ricorso. Ma questi documenti mancano, e dunque prudenza impone di garantire comunque che la stagione venatoria inizi regolarmente. Il resto sono...chiacchiere da bar, che a nulla portano se non ad accendere animi tra cacciatori. Rispondo a 100%cacciatore: no, nessuna limitazione in più, semplicemente il rispetto di regole serie e condivise. L'analisi storica pecca su un dato: da quando sono stati istituiti CA e ATC sono sì diminuiti i cacciatori (ma meno di quello che si creda perché già nel 92 il trend era fortemente negativo) ma pure i selvatici presenti sul territorio, ungulati a parte.

da Alessandro  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Scusate se intervengo per un discorso che ho forse,fino ad ora,travisato;ma,sorvolando su etica o scelte,sbaglio o qui si parla di diminuire normativamente le giornate di caccia(ovviamente effettuando la scelta per categoria,migratoria o stanziale) a disposizione dei colleghi piemontesi?Se così è non capisco il discorso etica,per la quale basterebbe normare sui numeri.

da pietro 2  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

A mio avviso il miglioramento dell'attività venatoria sta SOLTANTO nel fare normativhe che abbiano SENSO! E per far ciò sarebbe persino sufficiente seguire ciò che certificano gli studi scientifici europei e non certo i "pruriti" di chi vorrebbe farci cacciare ancor meno e neppure ed OVVIAMENTE neppure di quelli che vorrebbero sparare anche alle farfalle. Per fortuna comunque si tratta di "estremi" e pertanto una minoranza in entrambi i casi. Per arrivare al concreto, io mi accontenterei di cacciare in Piemonte rispettando alla lettera una legge come quella toscana a guida (da sempre??) PD che ora governa anche la nostra regione. Oppure come quella della Puglia a guida SEL. Visto che ora qui, in giunta, abbbiamo anche la Cerutti, nota anticaccia di SEL, speriamo abbia la coerenza di proporre la legge venatoria che ha approvato il suo "capo" Vendola. Comunque chi si ILLUDE di venir visto con meno odio dagli anticaccia e dagli animalisti se si dichiara "meno cacciatore" di altri, perlappunto, si illude.

da Ezio  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

"Le AAVV, caro Ezio e ne abbiamo anche parlato altre volte, si stanno avviando ad un percorso comune e io sono certo qualcosa cambierà."... Questo, per ora, mi da già grande soddisfazione e comunque in nessun mio scritto o discussione è MAI emersa alcuna critica alla costituzione di ALCUN coordinamento, bensì esattamente il CONTRARIO!! Sono tra i pochi o tanti cacciatori, non so, che vede come, forse, unica speranza i vari ccordinamenti e mi pare di averlo anche ribadito nell'ultimo scritto. Ed anche nel caso specifico la mia critica è stata esclusivamente, e credo sia veramente difficile non condividerla, sul NON SENSO e sulle problematicità che avrebbero portato l'applicazione dell'articolo in argomento. E il coordinamento piemontese, con il suo comunicato, ci ha messo comunque una pezza, ha offerto una possibilità anche perchè ormai i giochi erano quelli ed erano fatti. Come potrei vederla diversamente?? Per il resto il mio pensiero l'ho già espresso al meglio...anzi no, al meglio delle mie poche capacità. Quello che ho detto o scritto è e rimane li, può essere criticato, anche duramente ci mancherebbe! E se avrò tempo e voglia cercherò di ribadire e chiarire ulteriormente. Non permetterò però a CHIUNQUE che il significato di quelle parole venga distorto o strumentalizzato.

da Ezio  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Le AAVV, caro Ezio e ne abbiamo anche parlato altre volte, si stanno avviando ad un percorso comune e io sono certo qualcosa cambierà.Io poi non pretendo d'insegnare ad altri regole ed etica, d'accordo con te che quella ho l'hai dentro o nessuno te la può imporre, ma resta il fatto che...sed lex dura lex..quella c'è e va rispettata! Fare l'undicesima beccaccia della stagione, o la terza al giorno, solo perché non si riconosce valore a quella norma non è più azione di caccia, esercizio venatorio, bensì...atto di bracconaggio. Se invece vogliamo fare un gioco diverso, e spiegare che la caccia è profondamente ingiusta e antidemocratica, che tutti devono avere tutto, beh allora rischiamo di fare il gioco dei nostri detrattori e alla fine resteremo con il cerino in mano! Tu stesso m'hai detto che non trovavi nulla di strano, o fuori luogo, di fronte alla richiesta di tutte le AAVV riunite nel Coordinamento, di suggerire permessi e/o tagliandi da imbucare prima di alcune (bada bene, alcune e non certo tutte) uscite alla migratoria; del resto in montagna da una vita imbuchiamo e nessuno è mai morto! Ebbene, è stata una levata di scudi da parte di cacciatori d'ogni genere; si fosse proposto di poter cacciare i cigni in...Piazza Vittorio, ci avrebbero applauditi! Di illuminante,caro Amico c'è solo l'egoismo con cui si pretende sempre di far passare le proprie necessità di caccia al popolo intero dei "nembrottini nazionali". Sono certo che potremmo riaffrontare altre volte l'argomento e forse....t'accorgerai che aveva ragione quello che invitata a guardare la luna e non il dito! A presto

da Alessandro  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Le AAVV, caro Ezio e ne abbiamo anche parlato altre volte, si stanno avviando ad un percorso comune e io sono certo qualcosa cambierà.Io poi non pretendo d'insegnare ad altri regole ed etica, d'accordo con te che quella ho l'hai dentro o nessuno te la può imporre, ma resta il fatto che...sed lex dura lex..quella c'è e va rispettata! Fare l'undicesima beccaccia della stagione, o la terza al giorno, solo perché non si riconosce valore a quella norma non è più azione di caccia, esercizio venatorio, bensì...atto di bracconaggio. Se invece vogliamo fare un gioco diverso, e spiegare che la caccia è profondamente ingiusta e antidemocratica, che tutti devono avere tutto, beh allora rischiamo di fare il gioco dei nostri detrattori e alla fine resteremo con il cerino in mano! Tu stesso m'hai detto che non trovavi nulla di strano, o fuori luogo, di fronte alla richiesta di tutte le AAVV riunite nel Coordinamento, di suggerire permessi e/o tagliandi da imbucare prima di alcune (bada bene, alcune e non certo tutte) uscite alla migratoria; del resto in montagna da una vita imbuchiamo e nessuno è mai morto! Ebbene, è stata una levata di scudi da parte di cacciatori d'ogni genere; si fosse proposto di poter cacciare i cigni in...Piazza Vittorio, ci avrebbero applauditi! Di illuminante,caro Amico c'è solo l'egoismo con cui si pretende sempre di far passare le proprie necessità di caccia al popolo intero dei "nembrottini nazionali". Sono certo che potremmo riaffrontare altre volte l'argomento e forse....t'accorgerai che aveva ragione quello che invitata a guardare la luna e non il dito! A presto

da Alessandro  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

A volte ho l'impressione che si tenda a generalizzare situazioni limite in un senso o nell'altro. Si prendono ad esempio comportamenti singoli e spesso insignificanti sulla "quantità" come se fossero di tutti. Se il legislatore dovesse agire con questi pressupposti per tutti gli aspetti della nostra vita....e purtroppo già un po' è stato fatto...non potremmo più uscire di casa!! Banche ed uffici postali chiusi perchè POCHI li rapinano. Nessuno potrà più guidare l'auto perchè ci sono POCHI pirati della strada... e così vià dicendo!! La legge, la norma deve, o meglio dovrebbe, garantire piena soddisfazione e garanzie a tutti e soprattutto dovrebbe essere sentita come GIUSTA da parte delle maggioranze o sicuramente almeno dal Signor BUON SENSO. In Piemonte quella venatoria non risponde in molti aspetti a questi requisiti, come è ben specificato nel testo a cui si fa riferimento. Ma lo ribadisco ancora, quali "scorpacciate" venatorie dovrebbero fare i cacciatori piemontesi?? Di cesene chiuse al 10 di gennaio?? Oppure di bekke chiuse al 31 dicembre e con un carniere massimo di 10 capi all'anno?? Di quaglie cacciabili da FINE settembre?? Però il "bello" è che, di contro, in certi atc ormai si fanno "pacchetti" di 10 caprioli a "botta", i cinghiali vengono cacciati/contenuti 12 mesi l'anno e di queste "scorpacciate", di queste "pressioni venatorie" , per tutto il resto ormai inesistenti per vari motivi in gran parte dei nostri territori, non si "preoccupa" nessuno. Chiara dimostrazione che per alcuni esistono cacce di serie A ed altre di serie B o meno ancora. Classifica valida anche consequenzialmente per i cacciatori. Poi potremmo parlare all'infinito dell'etica venatoria senza venirne a capo, anche perchè non c'è nessuna legge o norma che può insegnare l'etica, e non vale solo per la questione "caccia", o la si acquisisce, o si matura, oppure no. Ma rimane il fatto, invece, che a fronte dei problemi ENORMI che abbiamo nella gestione della caccia in Piemonte, legati al mal funzionamento di molti (troppi) atc e ca, quello dei tre giorni a scelta alla migra NON rientra sicuramente tra le criticità. E' tutto li. Semplice, persino banale. La domanda finale rimane sempre e solo quella. Non se si farà merenda con Girella ma se le AV, TUTTE insieme, avranno la volontà e la forza di cambiare quelli che sono gli importanti strumenti nati e pensati come gestori dell'ambiente e della fauna, di servizio ai cittadini e diventati o dimostratisi, nel tempo, organi burocratici e di potere. Diversamente potremmo anche proporre di cacciare un solo giorno al mese o all'anno, oppure tutti i giorni dell'anno ma questo non porterà alcun miglioramento o peggioramento a ciò che più ci sta a cuore, ovvero all'habitat e di conseguenza i suoi "abitanti", cacciabili o meno. La dimostrazione che ciò che sostengo non è fantasia, sono le presenze faunistiche quantitative e qualitative di aree da sempre vietate alla caccia che perlappunto come quantità e qualità non sono spesso diverse da quelle in cui a caccia si va. Possibile che queste ILLUMINANTI evidenze sfuggano ad alcuni??

da Ezio  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Intanto mi scuso per aver postato due volte lo stesso messaggio e poi volevo rispondere a 100%cacciatore. I tre fissi piuttosto che a scelta sono nella scelta di ATC e CA ma resta il fatto che vi sono situazioni molto differenti tra ATC e ATC (meno tra i CA) e che un indirizzo sia lecito fornirlo. Sull'arretramento dell'ambientalismo, in merito a consensi tra la popolazione non ci giurerei, e al contrario sono pronto a scommettere che se certe richieste di taluni cacciatori fossero conosciute al grande pubblico questi movimenti vivrebbero...una seconda giovinezza! Le regole non piacciono a nessuno, e pur io sono convinto che 10 beccacce a stagione per il cacciatore piemontese siano poche, ma pure fossero il doppio o il triplo alcuni colleghi, e di quelli che puntano il dito contro chi non la pensa come loro, se ne fregherebbero e continuerebbero a fare i carnieri che la giornata, l'incontro o il flusso migratorio offrirebbero. Le regole ci sono e, piacciano o meno, vanno rispettate; se si ha la forza bisogna lavorare per cambiarle e migliorarle non...ignorarle! Se non matura l'idea d'una Caccia diversa, moderna e consapevole delle mutate condizioni ambientali, il nostro sarà un futuro di passione, fatto di cinghiali e selezione, al più di qualche uscita in azienda.

da Alessandro  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

ecco difatti Alessandro, a quanto mi risulta lo scorso anno si è andati a caccia col terzo giorno a scelta. Replicatelo pure, per noi va benissimo. Per il resto, dico soltanto che non siamo più negli anni '90, l'animalismo è ancora forte a livello di "rompimento di scatole" con ricorsi, contro ricorsi etc. ma ha perso seguito tra la popolazione e gli ultimi dati elettorali lo dimostrano. Ciò che ci siamo già tolti allora difficilmente lo recupereremo, qui si chiede solo di non continuare a privarci di altro solo ed esclusivamente sulla base di nostre paure "a priori", le definirei.

da 100%cacciatore  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

ecco difatti Alessandro, a quanto mi risulta lo scorso anno si è andati a caccia col terzo giorno a scelta. Replicatelo pure, per noi va benissimo. Per il resto, dico soltanto che non siamo più negli anni '90, l'animalismo è ancora forte a livello di "rompimento di scatole" con ricorsi, contro ricorsi etc. ma ha perso seguito tra la popolazione e gli ultimi dati elettorali lo dimostrano. Ciò che ci siamo già tolti allora difficilmente lo recupereremo, qui si chiede solo di non continuare a privarci di altro solo ed esclusivamente sulla base di nostre paure "a priori", le definirei.

da 100%cacciatore  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Signor Giorgiopietro, ma lei pensa veramente che certi controlli noi non li facciamo? Stia sereno che nel limite del possibile facciamo anche quei controlli. Alla luce dei fatti e da quanto da lei asserito, traggo le dovute conclusioni anche riprendendo le parole dell'amico Ezio e cioè: Non c'è peggior nemico del cacciatore, che il cacciatore stesso!!! Chi come lei e altri, parlano di non consentire a causa di qualche disonesto e leggo che per lei non sono quantificabili, le giornate a scelta per il migratorista, a mio modesto avviso non hanno la minima fiducia nel cacciatore. Se menziono il Cacciatore, parlo di quello vero, non di certi possessori di licenza. Mi sorge il fondato sospetto che si volgia ad ogni costo inibire la facoltà di scelta e, se fatta, così come letto sul coordinamento delle AA.VV., proprio da chi dovrebbe difendere il cacciatore....beh.......... ecco spiegato il perché tanti miei conoscenti hanno abbandonato l'associazione dove sono stati per anni, passando o ad assicurazione privata o ad altra associazione venatoria. Presumendo che lei, visto che così strenuamente la tesi dei tre giorni fissi, sia un dirigente di una di quelle associazioni del coordinamento, le chiedo: Ma lavorate per rendere la vita difficile al cacciatore con la scusante del "cacciatore" disonesto? E qua mi fermo perché avrei tante pecche da mettere in risalto riguardanti alcune aa.vv.

da Giovanni Aiello  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Il Piemonte vive una situazione un po'...particolare in quanto al suo rapporto con l'animalismo in generale, e ancor più con quello fanatico! E' vero che le leggi sono restrittive al massimo del consentito, ma non dimentichiamo mai che da noi furono raccolte firma per un referendum ben prima del 1996 (data della famosa l.r. 70) e che quando si votò l'altro referendum, quello nazionale che raggiunse il quorum, da noi si presentò ai seggi più del 50% dei votanti. Ergo, da noi la caccia è da sempre a rischio ed pure per questo che bisogna tenere elevata la guardia. La deregulation a nulla serve, e le "scorpacciate venatorie" che alcuni vorrebbero fare da noi risultano impensabili. Negli ultimi anni s'è migliorata la situazione, ma con un'azione, abrogazione della 70/96, che si è trasformata in una...vittoria mutilata! Ora la legge si dovrà fare, la farà chi amministra la Regione, e bisogna sperare che le nostre ragioni vengano tenute in debito conto. Intanto la decisione di replicare il calendario dello scorso anno, e le AAVV hanno spinto per quella soluzione, si è rivelata saggia e prudente. Ora, e incrociamo le dita, speriamo si possano scongiurare i ricorsi degli ambientalisti (Liguria, ahimè, docet); i sessanta giorni dalla pubblicazione sono ormai trascorsi, e al momento non ho notizie in merito.

da Alessandro  18/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Vanno benissimo anche le adozioni Pietro!!!!! :-)

da Ezio  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Alla mia eta' Ezio,spero solo che venga resa piu' snella la procedura "adozioni":-)!Anche se leggendo cio' di cui sopra,credo che debba sotterrarsi anche la speranza dell'"affidamento in prova"!

da pietro 2  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Pietro2, 100% cacciatore, ed a tutti i cacciatori con il vostro modo di intedere le "cose" dico soltanto, sperando che non mi venga chiesto poi il diritto di autore:" Andate e moltiplicatevi!!" ;-))

da Ezio  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Sto con Ezio e vorrei introdurre una nuova prospettiva per vedere la cosa: è conclamato che in Piemonte il numero dei praticanti l'attività venatoria (come purtroppo nel resto d'Italia) subisce un decremento annuo costante, a causa di vari motivi, che qui vanno ad accentuarsi per la continua situazione d'incertezza che viviamo ormai da anni causa l'assenza di una legge regionale. Dato ciò per assodato, non pensano le associazioni venatorie contrarie al terzo giorno a scelta che sarebbe cosa bella, buona e giusta dare la possibilità a chi per esempio gestisce un esercizio commerciale che lo tiene impegnato tutto il sabato e magari pure la domenica mattina, sotto le feste anche pomeriggio (è il caso di due miei cari amici, ma credo ce ne siano diversi altri in giro per la Regione), di cacciare il lunedì? Tutto ciò in una Regione che, dal 1996 in poi, ha attuato sulla caccia una serie di restrizioni senza pari in tutto il resto della penisola (tra le primissime proprio i giorni fissi) e che ai migratoristi già vieta i richiami vivi e l'appostamento fisso (non saranno stati più di tanto tradizione nostra, ma per dio anche qui non credo vi siano casi analoghi in tutto il resto d'Italia...)? Qui sembra si stia facendo tutto il possibile per disincentivare la passione, invece del contrario come sarebbe logico e giusto aspettarsi da chi si definisce "associazione venatoria"...Ricordiamo sempre, per altro, che come ha già detto Ezio si parla di una percentuale davvero infima di cacciatori piemontesi, il tutto in un contesto in cui la pressione venatoria, proprio per il suddetto decremento di praticanti, va diminuendo di anno in anno. Insomma, un controsenso bello e buono, non saprei come definirlo altrimenti!

da 100%cacciatore  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

"...Se proprio volessimo concedere...";mi scusi giorgiopietro,ma non capisco il "senso" delle sue parole parole,sopratutto di due termini:il pluralia maiestatis del verbo "volessimo"(che starebbe senz'altro ad indicare che lei forse sia qualcuno che ha contribuito al varo della normativa)e l'uso dell'altro verbo "concedere" che non si addirebbe assolutamente a chi dovrebbe essere al servizio di una societa' grazie alla quale e con precisi obblighi nei confronti della quale si riveste il proprio ruolo nella stessa,ragion per cui si deve parlare esclusivamente di propri obblighi,forse,o di altro,ma non certo di " concessioni" titolare delle quali puo' solo essere lo Stato,non certo chi,a qualunque titolo e sotto qualsiasi forma o derivazione,lo rappresenti.Sono certo pero' che ho travisato e,se l'ho fatto,me ne scuso.

da pietro 2  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

I migratoristi non farebbero nessun giorno EXTRA!! I migratoristi caccerebbero in Piemonte 3 giorni e sempre solo 3 a settimana! E comunque se io fossi un anticaccia/animalista non avrei bisogno di invetarmi storie sul massacro di uccellini grandi come una cartuccia e amenità del genere. Mi servirei semplicemente delle paure e delle diffidenze che sono insite in alcuni di noi. Siamo noi che non ci fidiamo di noi stessi, che ci dipingiamo come superpredatori spietati, perciò...aboliamola noi definitavemnte sta caccia ed amen, diventeremo tutti onesti e morigerati. .... "Infine vorrei ricordare ai cosiddetti "cacciatori liberi" di cercare prima le travi nei loro occhi che le pagliuzze in quelli dei vicini"....Questa frase scritta proprio da Giorgiopietro dopo quello che ha sostenuto sinora è veramente ...veramente....va beh....non mi viene l'aggettivo. A tutti i cacciatori di buona volontà dico soltanto di stare all'erta, di combattere senza stancarsi per ciò che HA SENSO, di non arretrare, se ancora vorranno sperare di poter almeno mettere il naso fuori di casa con il fucile a tracolla.

da Ezio  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità


Caro Giovanni,non metto in dubbio il suo giudizio su Ezio,che lei indubbiamente conosce molto meglio di me,che non lo ho mai incontrato e che posso giudicare solo in base a quanto ha scritto. Proprio in base a questo ribadisco il mio giudizio nei suoi confronti.
Quanto lei riferisce è particolarmente grave:lei è una guardia venatoria e qualora gli accadimenti da lei menzionati si verificassero nella realtà-e non ingigantiti dal passaparola,come le dimensioni delle catture dei pescatori- sarebbe suo preciso dovere intervenire o sollecitare l'intervento di chi è competente per territorio per ottemperare a quanto disposto dagli articoli 331 e 347 del C.p.c.e -di conseguenza- per non ricadere nelle sanzioni previste dagli articoli 328 e 361 e/o 362 C.p.
Ezio dice -in sostanza- che non si possono vessare gli onesti per pochi (quanto pochi?) che commettono illeciti:la debolezza della sua tesi è confermata da quello che lei scrive. Neanche chi avrebbe l'obbligo di legge (oltre che quello morale,1000 volte più cogente! ) di interviene per porre fine -o almeno limitare - questo stato di cose lo fa in modo consistente:sempre che le "voci" siano veritiere (vox populi non sempre è vox dei!),nemmeno in piccole realtà circoscritte come le superfici destinate alla caccia "privata".Quindi cerchiamo di essere realistici e stare con i piedi per terra.Se proprio volessimo concedere ai migratoristi la possibilità dei due giorni extra,sarebbe cosa doverosa introdurre controlli simili a quelli che si usano per la caccia di selezione agli ungulati,con segnalazione della loro presenza su aree determinate del territorio e quindi una grande semplificazione nell'esecuzione dei controlli,sempre che poi questi avvengano.
Infine vorrei ricordare ai cosiddetti "cacciatori liberi" di cercare prima le travi nei loro occhi che le pagliuzze in quelli dei vicini

da giorgiopietro  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Beh,Ezio,mi sembra il minimo,visto che i professional hunter ti chiamano in causa anche quando non scrivi:-);ovviamente ci vuole coraggio a battersi in dieci contro mille!Ma vedrai che alla fine li massacreranno:tutti e dieci:-)

da pietro 2  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Pietro2 siamo così spesso in sintonia che ormai mi firmo pure come te!!!! hahahahahahaha!!!!!!!!!

da Ezio  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

"...la fauna viene immessa(non dite di no)la mattina stessa della "cacciata"( e,se non "vola"vedi tu che fine fa' quell'azienda),in territorio libero due giorni prima,dimodochè è veramente selvatica..." Grande Pietro2, come sempre!! :-))) anzi :-((( ..... A Giovanni dico soltanto che se qualcuno continuerà a pensare di complicare la vita ai pochissimi furbi complicandola in realtà ai cacciatori per bene, non cambierà mai nulla. Il NON senso continuerà a farla da padrone! :-(

da Pietro2  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Ezio,la diversità di calendario è dovuta al fatto che,mentre in azienda(a proposito:la faunistica deve osservare i tempi del cv,ma l'agrituristica no;e in molti casi le aziende posseggono tutte e due le configurazioni)la fauna viene immessa(non dite di no)la mattina stessa della "cacciata"( e,se non "vola"vedi tu che fine fa' quell'azienda),in territorio libero due giorni prima,dimodochè è veramente selvatica:-).A parte questo,credo che il calendario così proposto lo sia per venire incontro alle esigenze di una categoria con sempre maggiori anziani;ergo,o due gg a migratoria(per salvaguardare la salute dei vecchi capannisti)o tre con il cane!Ma sempre con l'occhio alla salute del cacciatore:Hai dimenticato il primo comandamento della pa:meglio "accostarsi" prima che "accodarsi" dopo!

da pietro 2  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Signor Giorgiopiero, conosco molto bene l'amico Ezio e non credo si possa dargli del populista, in nessun modo mi creda. Per quanto riguarda il discorso della vigilanza, sono una guardia venatoria, posso dirLe che spesso in certe AFV o AATV che dir si voglia, si commettono illeciti veri o presunti segnalati sempre da cacciatori liberi che ne hanno piene le tasche di vedere ciò che succede al loro interno. Devo anche dirLe che a volte le segnalazioni menzionate rispondono al vero. Nello specifico, come menzionato dall'amico Ezio, c'è gente che, confidando di essere in ambiente privato, crede di poter fare e disfare a proprio piacimento, disattendendo spesso agli obblighi imposti al libero cacciatore.

da Giovanni Aiello  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro Giorgiopiero, nei giorni di lunedì e giovedì sarebbe possibile cacciare in territorio libero solo la selvaggina migratoria. Pertanto chi venisse sorpreso a “fare altro” sarebbe sanzionabile e spero sanzionato. In quanto al significato di “quello che dico” per miei limiti credo di non riuscire ad esprimerlo meglio di come ho fatto. Infine vorrei conoscere chi ha il fisico ed il tempo di cacciare 5 giorni su 5 ed anche l’arroganza visto che il tesserino va segnato in modo indelebile e non lo si può fare per più di 3 giorni a settimana. In quanto al “populismo”, può darsi che io lo sia ma non credo. Piuttosto, mi pare, che il tuo ragionamento sia perfettamente in linea di tutti quelli, anche purtroppo certi legislatori, che non essendo in grado di punire i colpevoli di qualsivoglia illecito, complicano ulteriormente la vita a chi è onesto. E gli esempi da fare sarebbero infiniti, purtroppo! Ricordo ancora con tristezza la maestra di scuola che puniva tutta la classe perchè UNO disturbava. Il mio senso delle cose giuste è diverso, e se questo vuol dire essre populista, allora lo sono.

da Ezio  17/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro Ezio,vorrei innanzitutto correggere un tuo commento erroneo-particolarmente grave se fatto da una persona nella tua posizione,presidente provinciale di una associazione venatoria di un certo peso-ovvero che nelle aziende (AFV/AATV) si possa cacciare qualunque selvatico per 5 giorni la settimana.Sai meglio di me (perché uno come te deve conoscere la legge a menadito!)come sia possibile l'abbattimento senza particolari limitazioni (se non economiche!) solo degli animali appartenenti alle specie "incentivate"(=immesse),mentre per tutte le altre la caccia "in riserva" od in terreno "libero" è soggetta esattamente alle stesse limitazioni,di carniere e di giornate.Se poi mi dici che nelle aziende il controllo è più blando (come peraltro anche in "libera"dove le "guardie"sono una presenza evanescente e talvolta mirata a "farsi" Giovanni invece che Matteo o Felice per motivi che di venatorio hanno be poco),posso anche convenirne con te,ma qui ritorniamo alla personale etica del cacciatore,che,come sai,talvolta è "lacunosa" per cui consentire la caccia alla migratoria per 5 giorni vorrebbe dire avere moltissimi che in pratica cacciano tutti e 5 i giorni permessi(la maggioranza dei cacciatori è pensionata,come dimostrano i numeri e quindi disponibile sempre-mogli permettendo!). Per cui lascia che a cavalcare facili populismi sia Grillo e tu attieniti alla tua conclamata "ONESTA' INTELLETTUALE e "CREDIBILITA'" che appare più in chiusura della tua nota che nel testo.

da Giorgiopiero  16/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Ce ne vorrebbero di Presidenti di AA.VV. col tuo carisma. A tutti posso dire che ho il piacere di conoscere l'amico Ezio ed è una persona squisita nonché un grande cacciatore. Concludendo, come diceva il buon Lino Banfi: Una parola è troppo e due sono poche. Un abbraccio Ezio :)

da Giovanni Aiello  16/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Ezio: la lucidità ,veridicità e fondatezza delle tue osservazioni e riflessioni mi hanno commosso. Complimenti vivissimi.

da Arrabbiato 61  16/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Caro Breton 78, non onestà intellettuale di cui sono già forniti ma onestà intellettuale. Ovvero riconoscere ed attuare ciò che serve VERAMENTE per l'habitat e di conseguenza ANCHE per la caccia. E farlo e sostenerlo al di la della tessera associativa, del credo politico, o di altre quiquilie e soprattutto al di la della CACCIA CHE SI PREDILIGE!!!!!! Almeno ogni forma di caccia consentita dalla Legge dello Stato deve essere permessa e tutelata!!
Grazie a te ed ad Arrabiato 61...ma anche molto meno credetemi ....diciamo normale. E che al giorno d'oggi mi pare già un gran complimento.

da Ezio  16/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Ezio santo subito.

da Arrabbiato 61  16/06/2014

Re: Il nostro biglietto da visita: Onestà intellettuale e credibilità

Sei un grande, Ezio! Quando tutti i cacciatori italiani metteranno sul piatto ONESTA' INDIVIDUALE e CREDIBILITA' - spero presto - queste parole non rimarranno "Voce di colui che grida nel deserto!"

da Breton 78  16/06/2014
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