|
ago8 08/08/2014
Per gentile concessione dell'autore, riproponiamo di seguito l'articolo "Stupido cane, stai lontano dal web" apparso qualche giorno fa nella rubrica "Intransigenze" del Secolo XIX curata da Marco Cubeddu. Ha suscitato un vespaio di polemiche, ma anche molti commenti positivi che hanno messo in evidenza, su un quotidiano a larghissima diffusione come è Il Secolo, cosa si può pensare in controtendenza rispetto a ciò che purtroppo i cervelli di una cultura metropolitana stanno cercando di diffondere come unico pensiero, sul rapporto con il mondo animale. Cosa evidente soprattutto sul web.
Eccolo:
Cito direttamente da “Una città o l’altra. Viaggi in Europa”, di Bill Bryson, geniale scrittore che ho scoperto recentemente grazie a Stefano Tettamanti, vecchia volpe editoriale e calcistica nota ai lettori del Secolo XIX.
«L’unica circostanza in cui un cane non mi attacca con il preciso intento di farmi finire su una sedia a rotelle è quando sono ospite in casa di qualcuno, sprofondato su un morbido divano, con un bicchiere colmo fino all’orlo. In questo caso specifico, il cane – sempre di taglia smisurata con problemi di salivazione eccessiva – decide che non vuole uccidermi, bensì fare sesso con me. “Dai, Bill, togliti i pantaloni che ho voglia” sembra dire. Il padrone chiede sempre: “Ti dà fastidio?” Altra cosa sconvolgente. “Figurati, Jim, adoro quando un cane mi addenta le palle e sfrega ritmicamente la zampa contro la mia guancia”. Mi darebbe certamente meno fastidio se tutti i cani di questo mondo venissero chiusi in un sacco e mollati su qualche isola remota – sarei tentato di pensare alla Groenlandia – dove sarebbero liberi di scorrazzare e di annusarsi l’ano a piacimento, senza darsi mai più la pena di terrorizzare il sottoscritto. Gli unici cani che escluderei da questo raduno sono i barboncini. Ai barboncini sparerei e basta».
Questa citazione era parte della rubrica di Tettamanti, Cose che so su www.hounlibrointesta.it in cui venivano lodate le virtù dei cani letterari rispetto ai cani reali. Lui snocciolava vari esempi, ma siccome io non ho letto quasi nessuno dei libri citati non ve li riporto. Il fatto è che la vecchia volpe l’altro giorno mi diceva: strano tu non abbia ancora fatto un pezzo di “Intransigenze” contro i cani. Già, strano. Il fatto è che ci sono diversi argomenti da cui mi tengo alla larga per timore di essere linciato. Ma ogni volta che me ne viene suggerito uno, se provocato, non so resistere.
Quindi, i cani. Ma, più che i cani, gli amanti dei cani. Anzi, più che gli amanti dei cani, i padroni dei cani. Quelli che gridano, mentre la loro bestia senza guinzaglio galoppa verso di voi “Stia tranquillo, non morde”. Oppure: “Non fa nulla!”, senza che gli sfiori mai l’idea che quello che state pensando non è “Ommioddio che paura” ma “Se solo avessi un fucile da caccia”. Quelli che domandano, in casa o sul marciapiede: “Non ti da fastidio, vero”? o “Non hai paura, vero”?, quando la domanda è puramente retorica perché nessuno è davvero invitato a rispondere sinceramente. Chi potrebbe mai dire, senza essere bollato come mostro: “Guarda, i cani mi fanno schifo, puzzano, sbavano, trotterellano e in più rendono quasi inevitabilmente deficienti i loro padroni”?
Già, i padroni. Quelli che gli parlano diffusamente. Quelli che ti dicono “Guarda che sguardo umano”. Quelli che si commuovono davanti ai video bestiali diventati virali. Quelli che con la loro moltiplicazione, fattasi lobby, hanno imposto a tutti i giornali e a tutti i telegiornali di includere sempre un rassicurante approfondimento su qualche cucciolo astruso, dimenticato, bistrattato o, semplicemente, tenerissimo.
Quelli che a primavera-estate-autunno-inverno-e ancora primavera portano fuori la creatura a “fare i bisogni”, insozzando il vicinato o, se rispettosi delle regole, raccogliendo i rifiuti solidi con la paletta (celebre la battuta: perché non anche quelli liquidi con la cannuccia?) sentendosi perfettamente normali. Ma ormai la fine della normalità è arrivata da un pezzo. Maria Teresa Carbone, su Pagina 99, ricordava il grande rilievo dato dal Washington Post al video di una cagnolina svenuta per l’eccitazione di rivedere la sua padroncina dopo due anni di assenza. Perché? Perché il video era stato visualizzato in poche ore da oltre 16 milioni di persone (ora sono più di 32, domani chissà).
In Italia, secondo i dati Eurispes, sono 60 milioni gli animali domestici, un rapporto di 1/1 con la popolazione. Il valore del mercato italiano degli animali domestici, solo per cani e gatti, vale annualmente quasi 2000 milioni di euro e smuove più di mezzo milione di tonnellate commercializzate. Il fenomeno è globale e inarrestabile. Nessuno (o quasi) pensa più a fare figli. E tutti (o quasi) sono inclini ad accudire i cuccioli e i loro derivati adulti. Il pensiero dominante, nella sua banalità e nelle sue sfumature consapevolmente o inconsapevolmente naziste è che “Gli animali sono molto meglio delle persone”.
E quindi è un fiorire di cappottini ricamati, cioccolatini assortiti, alimenti di lusso, psicoterapisti e baggianate varie per coccolare gli amici a quattro zampe. E questa cosa sembra sempre meno folle, meno astrusa, meno apocalittica di mese in mese. Tanto che, chi non dichiara di amare gli animali, automaticamente, nella testa dei loro padroni, diventa una brutta persona. I sentimenti semplici, dati tendenzialmente da un rapporto di dipendenza tra padrone e bestia posseduta, hanno preso il sopravvento.
E la fedeltà e il servilismo di Fido sono più soddisfacenti dell’ambiguo, in costante evoluzione, rapporto fra esseri umani. Solitudini e case vuote vengono riempite dagli animali, umanizzati e vezzeggiati fino a sovvertire le gerarchie domestiche e diventare gli imperatori degli spazi e i governatori indiscussi del tempo. I loro bisogni, non solo fisiologici, sono quelli a cui ci si deve assoggettare. Promiscuità igieniche evidenti, odori nauseabondi (tollerati dai padroni che ne diventano immuni) lasciano l’ospite, coperto di peli, infastidito dal tanfo pestilenziale, imbrattato dalla loro saliva e dalla sozzura sotto le loro zampe, costernato e costretto al silenzio, per non passare per mostro.
Belli i tempi in cui il rapporto di mutua utilità fra uomo e animale non era reso perverso dal fanatismo, quando le gerarchie della natura imponevano un fisiologico rispetto dei ruoli e non regnava l’isterismo individualista, parte in causa dell’inverno demografico dei paesi sviluppati, terreno fertile del kitsch, negazione della vita stessa, istinto di morte camuffato da buon cuore. Il Creato (non creato) ospita esseri viventi in interazione costante con l’ambiente esterno. Mutazioni casuali che producono percentuali più alte o più basse di possibilità di adattarsi e primeggiare nella catena alimentare.
Noi esseri umani siamo incomparabilmente superiori a ogni altro essere vivente. E questa cosa piace ai faciloni sovvertirla, attaccandosi morbosamente a tutto quello che di negativo combiniamo per stabilire che le inconcludenti, stupide, limitate, non pensanti bestie sono migliori di noi. “Basta guardarli negli occhi”, si dice. Beh, non sono gli occhi buoni a dipingere le cappelle sistine, a scrivere le divine commedie, a piantare bandiere sulla luna e sconfiggere le epidemie. Pensare di combattere un fenomeno dai numeri commerciali così consistenti è pura follia. Ogni giorno ci saranno nuovi caduti, gli occhi gonfi di lacrime, per qualche capriola o qualche scodinzolio virale. Sarebbe solo bello poter puntare i piedi e difendere anche i diritti della minoranza che non stravede per le bestie. Che non ne vuole possedere, tantomeno in appartamento, che non gradisce averci a che fare. Come è giusto che i fumatori siano allontanati dagli spazi pubblici, sarebbe bello che i padroni dei cani li tenessero alla larga dalla gente, che non dessero per scontato che il loro amore sia condiviso da tutti e, magari - ma chiedo troppo - che non lavorassero notte e giorno per diffondere epidemie di video e storie che rasentano la zoofilia.
Marco Cubeddu Qui la risposta di Cubeddu dopo le proteste animaliste: Cubeddu: "odio il fanatismo, non gli animali" Tags:16 commenti finora...
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Bellissimo. Divulgatelo bravo marco . da g
14/01/2015
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Finalmente qualcuno che ha il coraggio di osservare ciò che è ovvio, e dirlo senza peli sulla lingua. Patetici, peraltro, i commenti che ho letto (pochi perché non ci tengo ad annoiarmi) contro l'articolo, che alla fine valgono solo da caricatura del loro autore. da Inforziato
09/01/2015
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Un po' di tempo fa scrissi anch'io qualcosa a questo proposito, quindi non posso che complimentarmi per l'editoriale e condividerlo parola per parola. da Pasquale Cinquegrana
18/09/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Postate sul forum dell'articolo!!! da Ezio
17/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web L'Articolo del Sig. Cubeddu al quale va tutta la mia ammirazione ,andrebbe pubblicato su tutti i quotidiani italiani, purtroppo l'animalimbecillismo dilagante frutto di un'ignoranza diffusa, originata da un superficiale rapporto con Internte(male del nostro secolo) dove chiunque , anche il più imbecille deficiente, e qui mi fermo può permettersi di scrivere cose assurde, insensate, sicuro di trovare una schiera di sostenitori ancora più imbecilli, abituati a ragionare con la testa del proprio cane , in quanto nella loro testa i collegamenti tra le vari sinapsi della massa cerebrale sono atrofizzati da tempo); la voglia di mettersi in mostra purtroppo è talmente tanta , che si possono osservare per le vie delle varie città cose penose al limite della pazzia, tipi abbronzati, palestrati, vestiti ovviamente all'ultima moda accompagnare compassate signore con "mise" d'haute couture con in braccio cagnolini minuscoli, che spuntano con la testa da improbabili abitini per cani ovviamente firmati, o da carrozzine e passeggini , normalmente deputati al trasporto di bambini e neonati....che dire speriamo che la "moda" passi e che i bestialanimalisti comincino a far funzionare di nuovo il loro cervello...... da cacciaforever
15/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Incredibile ma vero c'è ancora qualcuno sano di mente... da concordo 100%
15/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web chi ama troppo le bestie odia gli esseri umani. da agostino
15/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Scusate,ho inavvertitamente cancellato un punto riguardo l'aggiornamento da fare >. da agostino
15/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Bravissimo Sig.Cubeddu.C'è un vecchio detto che dice :>.Questo quando il rapporto con gli animali in passato era quotidiano e normale sotto tutti i punti di vista soprattutto perché la società era meno cittadina e più rurale.Ora secondo me bisognerebbe fare un aggiornamento su quel vecchio detto:>,perché così sta diventando,trasformando l'amore in fanatismo e non si scopre certo adesso che non è un segno positivo per la società,basta vedere la storia,ed il presente come in medio oriente dove porta il fanatismo anche se di matrice religiosa.Certo,il paragone appare esagerato perché nessuno viene fucilato,ma come dare una spiegazione alle pressioni dei media,alle pressioni sui probabili "saranno famosi "facendogli rischiare la carriera nel mondo dello spettacolo,all'augurio di morte sui blog,di negatività nelle feste con tanto di provocazione (senza che nessuno intervenga),che mandano a noi cacciatori e famiglia in nostri "amici" animalisti,per non parlare delle azioni fuorilegge che ogni tanto qualche invasato commette,per poi definirlo "eroe".Non dimentichiamoci dei repentini ricorsi al TAR,rendendo carta straccia gli studi fatti da professionisti di settore. da agostino
15/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web BRAVISSIMO da CONDOR
15/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Incredibile ma vero c'è ancora qualcuno sano di mente... da concordo 100%
14/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Fantastico! da 100%cacciatore
14/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Come al solito GRANDE Cubeddu... srano però che il Secolo Te lo abbia pubblicato!!!! Sarà mia premura contattarti immediatamente. da claudio ge
14/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Questo, di Marco Cubeddu, non è solo un articolo. E' un manifesto alla normalità! Un inno al buon senso!! da Ezio
14/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web solo i zingari portano i cani in spiaggia... da mat
08/08/2014
|
Re: Stupido cane, stai lontano dal web Parole sante!!! Ma intanto i TAR danno torto ai comuni che vietano con una giusta ordinanza la presenza dei cani sulle spiagge. da Claudio S.
08/08/2014
|
Cerca nel Blog
Lista dei Blog
|
|
|