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ago29 29/08/2014 7.27
Mentre scrivo queste righe Drago, il mio setter inglese, è finalmente fuori pericolo. Ha rischiato di morire, ma fortunatamente è andata bene. Proprio il giorno dell’apertura, alle prime luci dell’alba, il mio setter ha avuto un incontro ravvicinato con un cinghiale e ne è uscito perdente e piuttosto malridotto. Quella fu un’avventura decisamente particolare (anche se dalle nostre parti in Maremma non tanto infrequente) che credo meriti d’essere raccontata.
Era da luglio che avevo gli scarponi incollati ai piedi ed almeno tre volte la settimana mi alzavo presto per salutare il sorgere del sole in campagna e per cercare di fare un accurato censimento di tutti gli esseri viventi che popolavano le mie zone di caccia. Poi in agosto cominciai l’addestramento dei miei cani, tre setter inglesi ed un famelico Jagd Terrier e le cose andarono molto meglio. Trovai in buon numero fagiani, lepri, caprioli e cinghiali; nel frattempo mi allenavo fisicamente e mi preparavo con entusiasmo per l’imminente apertura della caccia: quella generale, o meglio l’inizio della stagione venatoria, quella che per molti cacciatori è più un’occasione mondana che una comunissima giornata di caccia, magari da concludere al ristorante davanti ad piatto di pappardelle ed una bella fiorentina.
All’apertura vogliono partecipare proprio tutti, anche chi durante il resto dell’anno ritornerà a caccia soltanto tre-quattro volte. Per questo motivo non mi meravigliai più di tanto quando pochissimi giorni prima del fatidico giorno venni subissato di telefonate del tipo: “Marco! Ti disturbo se per l’apertura vengo con te?” oppure: “Quanti fagiani “abbiamo” trovato per divertirci domattina?”. “Ricordi che l’inverno passato “avevamo” deciso di fare l’apertura insieme?” E così via… Non so quanti di questi aspiranti (e autoinvitatisi) compagni di caccia abbiano mai sospettato quanti sacrifici comporta organizzare un’apertura della caccia come si deve, allenare bene gli ausiliari, quante decine e decine di ore di sonno sono andate perdute, i chilometri percorsi in macchina, la benzina, l’olio e le gomme consumate, sete, sudore e polvere!
Ho sempre sostenuto che quando morirò, se non dovesse esserci il paradiso, tutto il bene che ho fatto in vita a cosa sarà mai servito? Immancabilmente il giorno dell’apertura eravamo in sei, con “soli” quattro cani, i miei! E posso giurarvi che quando al mattino ci ritrovammo tutti per fare colazione al Bar, nessuno dei miei cinque compagni d’avventura riuscì a sbalordirmi facendomi trovare come omaggio un sacchetto di mangime (niente di eccezionale o di costoso, anzi, piuttosto sul proletario) per i miei cani.
Che quel giorno nell’aria c’era qualcosa che non andasse bene me ne accorsi subito dopo aver percorso pochi chilometri. Bucai una ruota e, neanche a farlo apposta, quella di scorta si trovava sotto la cassetta dei cani! Non posso descrivere le imprecazioni del momento, pena la scomunica a vita, ma mi rassegnai, sostituii la ruota e partii a razzo per recuperare il tempo perduto. Fortunatamente riuscii ad arrivare in zona di caccia giusto in tempo per gustarmi la nuova alba e per controllare con quante altre squadre di cacciatori mi sarei dovuto contendere il territorio.
Strano ma vero, io ed i miei amici eravamo i soli ad aver scelto di cacciare quella zona. Perfetto! Per un momento dimenticai l’incaz… della foratura della ruota e l’aver fatto tardi, ed affrontai meglio il problema di come avrei dovuto organizzare la battuta. Nonostante tutto, volevo pur sempre bene ai miei amici e mi premeva farli divertire. Indossai gilet e ventriera, caricai Nerone (il mio il Benelli M1 Super 90 calibro 12) e poi feci scendere i cani dal bagagliaio della macchina.
Mentre svolgevano le loro lunghe funzioni fisiologiche, ne approfittai per mettergli i collari Beeper, che ben presto avrei rimpiazzato. Visto che eravamo soli me la presi comoda. Aspettammo che facesse giorno, mandai avanti tre amici per farli posizionare strategicamente, poi io e gli altri due cominciammo a procedere a rastrello in un falasco alto più un metro. In quella zona avevo “assestato” una decina di fagiani e tre lepri, ma c’erano anche caprioli e cinghiali, quindi avrei dovuto stare attento.
Dopo aver cacciato per neanche venti minuti Jack, lo Jagd, partì a canizza in una vicina tagliata. Non era previsto che andassi in quell’inferno di rovi e spine prima di un’ora o due, ma se il mio piccolo demonio abbaiava doveva averci trovato qualcosa. Dei tre setter lo seguì soltanto Drago perché, vivendo nello stesso canile, tra di loro erano affiatatissimi. Pensai che lo Jagd avesse trovato un capriolo, così non gli diedi molta importanza e continuai a cacciare seguendo le due cagne.
Enrico, uno dei tre cacciatori appostati gridò: “ E’ un istrice! L’ho vista io”. In quel momento avrei dovuto sentire il primo campanello d’allarme, perché un selvatico simile fuori dalla tana il mio Terrier l’avrebbe fatto fuori in un batter d’occhio e senza pietà. Tutti e sei sentimmo il rumore provocato dai cani e dal selvatico, ma la macchia era troppo fitta e nessuno riuscì a vedere niente. Preoccupato che i cani s’invischiassero in un lungo inseguimento, li chiamai e con mio stupore vidi che rientrarono quasi subito. Che strano! Pensai. Drago è molto serio ed ubbidiente, ma come mai anche Jack ha rinunciato così presto a farsi una bella corsetta? Ci sono dei momenti in cui il cervello si ostina a non ammettere l’evidenza e ragiona al rallentatore.
Non so se è stato perché era l’apertura, perché eravamo in tanti, perché non vedevo l’ora di arrivare dove sapevo che c’erano i fagiani, ma sta di fatto che nessuno ebbe il sospetto che avessimo avuto la sfortuna d’incontrare subito il Re incontrastato della macchia mediterranea. Cacciamo in perfetta sintonia per più di un’ora fino a quando Bianca e Kira, dopo una guidata strappacuore, caddero in una ferma statuaria. Al “sotto belle” le cagne scattarono quasi simultaneamente e quattro fagiani, prima un bel maschio ed una femmina e poi due pollastroni di covata, frullarono dal falasco.
Dalla scarica di fucileria che seguì ne caddero tre, di cui uno ferito che, tanto per cambiare, si rifugiò in un macchione fittissimo. Gettai un sasso in quella direzione, ma le cagne stentarono a trovare o a fare un varco da dove poter entrare. “Tranquilli ragazzi, appena arriva Drago ve lo farà vedere lui cosa significa eseguire un bel recupero” dissi. “Marco, guarda che Drago è dietro di te e ti segue così da un bel pezzo” mi rispose Paolo. Per la miseria, non me n’ero accorto. Mi girai e nel falasco vidi il cane che tremava, tristissimo e allo stremo delle forze. Il mio primo pensiero fu che fosse stato morso da una vipera, così lo feci sdraiare e presi a tastarlo per capire cosa gli fosse successo. Fu allora che mi accorsi di avere le mani sporche di sangue e che tutte le volte gli sfioravo il torace gemeva.
Tra il folto pelo bianconero del setter spiccava nitidissima una ferita aperta e sanguinolenta, lunga una quindicina di centimetri, che si estendeva per quasi tutto il costato appena dietro la spalla destra. Santo Dio! Sembrava fatta con un coltello! Solo allora capii cosa aveva trovato Jack un’ora prima, ed ecco svelato anche il segreto del perché avesse abbandonato la caccia così presto. Un anno prima, anche il piccolo Terrier era rimasto vittima di zanne simili e sicuramente conservava ancora vivido il ricordo di quanto fossero affilate.
Jack è un cane coraggiosissimo e molto aggressivo, ma ben sapeva che contro simili orchi era meglio non avere troppo a che fare. Dopo di che non si capì più niente. La confusione fu totale. Il fucile m’era d’impaccio, le cagne guaivano agitate, i beeper suonavano, Jack ringhiava a tutti. C’era chi diceva: “E’ morto?” “Si salverà?” altri invece: “Arriveremo in tempo alla macchina?” “E’ domenica. Troveremo un veterinario?” Avrei voluto mandarli tutti a quel paese ed affrontare da solo il mio problema, invece fu una fortuna avere i miei compagni vicini. A turno mi aiutarono a trasportare Drago alla macchina e mi fecero compagnia anche nella clinica veterinaria. Ce n’è una proprio a pochi chilometri da casa mia che, grazie alla passione di una fantastica equipe di medici, è aperta ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette.
A Drago diagnosticarono una brutta ferita, che interessò tutte le fasce muscolari del costato, compresa la pleura, ma fortunatamente non vennero lesi i polmoni, e forse gli furono incrinate un paio di costole. Tra interni ed esterni, gli misero una trentina di punti, ma tutto sommato poteva andar molto peggio. La stagione della caccia è cominciata male, ma non è detto che finisca peggio. Dopo il primo di novembre andrò a cercare quel cinghiale con l’intento di vendicare il mio buon setter. Ci andremo soltanto io e Jack e porterò la BAR 30.06 o l’Express Redolfi 444 Marlin!
Marco Benecchi Avvisiamo tutti gli utenti che d'ora in poi l'ordine dei commenti nelle notizie e nei blog sarà invertito, saranno infatti visibili in ordine dal più recente al più vecchio Tags:27 commenti finora...
Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? se non capisci quello che leggi, ritorna a scuola. da carlo 48x marcello
15/09/2014 13.45
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? ho 2 semiautocal12 enonanno sparato 150 colpi in due. vado acaccia con cani da ferma usando un sovrapposto cal 12 in bosco, una bella doppietta che è proprio il massimo. uso cartucce RC da anni emitrovo da dio. la mia bolt ha caricatore interno 4+1 ancora non si sa come mettere i limitatori neanche in valle t. - per la cronaca no ho mai usato a caccia i semiauto e magnum in cal. 12 e parlo di 46 licenze. unico cal. forse esuberante che ho è il 9,3x62 confortek con 2 caricatori da 4 colpi e 2 da 2 salute permettendo, quest anno mi voglio di vertire dopo 6 stagioni da dimenticare. salute a tutti. da carlo48
11/09/2014 20.46
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? rusposto ah ah ah idiota... ah ah ah da Great Britan
11/09/2014 20.41
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? flagg in due righe venti offese. lei è un vero maestro di bon ton. Mi chiedo perché la redazione le da il permesso di diffamazione gratuito.
da Marcello
11/09/2014 19.24
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? rileggiti ciò che ho scritto, perche non ai capito cosa intendo non è questione di caricatori neò xtutti igusti. forse ti farà piacre anche se ridurranno tutto a un colpo solo. cerca di capire, vedrai questa stagione le multe ediscussioni. il prossimo anno cosa faranno? magari ci obbligheranno a pagare licenze ambiti ecc.ecc. e ci faranno lasciare i fucili attaccati al cosidetto chiodo. c da carlo48xmarcello
11/09/2014 16.14
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? spillare soldi per un caricatore ?? ma ha ragione grillo questo è un blog di morti di fame! ma come leggo che avete carabine per tutti i gusti e non avete pochi euro per un caricatore??? tre colpi sono più che sufficienti. Bravo tosco io caccio in Emila e abbiamo i tre colpi da sempre. da Marcello
11/09/2014 15.49
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? non hanno altro da pensare? la crisi la recessione il lavoro che non cè? sono solo una cricca atta creare casini x poi poter spillare quattrini al solito pantalone anche se tra poco i pantaloni non li avremo più. salute atutti. carlo da carlo48
11/09/2014 15.10
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? se pensi che alcune regioni adottano da sempre massimo tre colpi anche per le rigate, contentiamoci.. da tosco
11/09/2014 12.05
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Eccola qua, l'ennesima ... Italianata !!! E chi ha i caricatori da 8 o 10 colpi, sigillati, non modificabili, che fa ? O, meglio, che e come è autorizzato a limitarli ? Ci metto io un rivetto ? Ma poveri noi ... Sarà un'annata drammatica per i cinghialai, prevo un mare di problemi. E SPERO tanto di sbagliarmi. Un abbraccio a tutti da Walter da OLD_Hunter
11/09/2014 10.53
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Signore e Signori, le Associazioni Venatorie Federcaccia, AnuuMigratoristi, Enalcaccia, Liberacaccia Arci Caccia e il Cncn informano tutti i cacciatori che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n° 192 del 20 agosto 2014 – Supplemento Ordinario n° 72, della legge 11 agosto 2014, n° 116, sono vigenti da oggi le modifiche apportate dal decreto legge 24 giugno 2014, n° 91 alla legge nazionale 157/92. Art. 13 Mezzi per l’esercizio dell’attività venatoria "L’attività venatoria è consentita con l’uso del fucile con canna ad anima liscia fi no a due colpi, a ripetizione e semiautomatico, con caricatore contenente non più di due cartucce, di calibro non superiore al 12, nonché con fucile con canna ad anima rigata a caricamento singolo manuale o a ripetizione semiautomatica di calibro non inferiore a millimetri 5,6 con bossolo a vuoto di altezza non inferiore a millimetri 40. I caricatori dei fucili ad anima rigata a ripetizione semiautomatica impiegati nella caccia non possono contenere più di due cartucce durante l’esercizio dell’attività venatoria e possono contenere fino a cinque cartucce limitatamente all’esercizio della caccia al cinghiale." da tosco
11/09/2014 8.47
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? x flagg e il suo express della miseria...se non hai i soldi l ´ express nu lo devi comperäää---- a caccia ci vuole stile soprattutto con le armi e tu mi sembri uno di quei fanatici tutta palstica da due soldi !! ma stai a casa a morto di fame... da Grillo
10/09/2014 15.44
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? OK. MARCO HAI RAGIONE, PERCHE' DEVO IMPAZZIRE PER NIENTE, COMUNQUE GRAZIE. da ALFREDO 64 X MARCO BENECCHI
04/09/2014 21.47
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Caro Flagg, Mi auguro che il tuo Express spari bene con le 139 grani. Nel senso che "raggruppi" a dovere la rosata. In un kip o in un combinato non ci sarebbero stati problemi, ma in un express dobbiamo fare i conti con la convergenza delle canne. Che, di solito, alla Casa le fanno con le 196 grani. Perchè non ricaricare allora delle BARNES.- Non ho sotto mano il catalogo, ma credo che ce ne siano intorno ai 190 - 200 grani da 323" - 8,2 M da Marco x Flagg
04/09/2014 11.34
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Mannaggia a Flagg che se n'è uscito con questi passi di riguatura. Ma mi puoi spiegare a che cacchio ti serve saperlo? Su un'arma destinata al tiro a 50 - 70 mt? Bho? Mi devi mandare a scartabellare in giro quà e la per cercarlo, anche perchè, nonostante le accuse che spesso mi fanno, non sono, purtroppo, un TUTTOLOGO. Posso dirvi lamia SOLO su cose che conosco molto bene! Come la scelta di palla ovviamente!!! Io il 444 l'ho usato "abbastanza" SEMPRE con le palle originali Remington Core Loct da 240 sia originali sia ricaricate. Ho provato anche le Hornady FTX con palla da 265, ma preferisco sempre le Remington.... A Caccia e in "Cava" con effetti sempre spettacolari!!! Non ti muovere da quelle!! Comunque il passo delle mitiche Winc 94 di solito è 12" (305 mm) Ciao Marco da Marco x Alfredo 64
04/09/2014 6.27
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Ciao Marco, posseggo una winchester 94 timber in 444, mi sapresti dire che passo di rigatura ha? E consigliarmi una buona cartuccia commerciale? Fino ad ora ho usato le remington con palla S.P. da 240 grani.Un saluto a tutti frequentatori del forum.
da alfredo 64
03/09/2014 21.50
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Caro Paolo, u mi sopravaluti E che ne so? Tutto dipende da "chi ti fermerà" e al suo o loro livello intellettivo.... Ora ti faccio io una domanda,: Mettiamo caso che io durante una battuta vedo avvicinarsi guardia caccia e/o Forestale mentre impugno la mia HK con caricatore da 10...
E per evitare discussioni tolgo rapido il caricatore e me lo metto in tasca... Pensi che potrebbero avere da ridire se in quel momento cacciavo con il SOLO COLPO CHE AVEVO IN CANNA. E non credo (perchè lo so...) che avrebbero il diritto di perquisirmi. Che altro dire. Ciao Marco da Marco B x Paolo 79
02/09/2014 8.26
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Grazie di nuovo.... Ma se dovesse passare la legge che prevede tre colpi massimo per carabina, è regolare se inserisco due bossoli vuoti nel caricatore oppure ci vuole un fermo apposito? da Paolo79 x Marco B
01/09/2014 22.59
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? La"nostra" ha una microrigatura destrosa a 12 principi con twist (passo) un giro in 8” . Il passo della Deerstalker non lo conosco.
Ciao Marco da Marco x Paolo
01/09/2014 11.57
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Scusa Marco qual è il passo di rigatura della nostra Ruger? Quello della Deerstalker è uguale a quello della Deerfield? da Paolo79 x Marco Benecchi
31/08/2014 19.40
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Se non conosci il passo di rigatura ti conviene informarti oppure misurarlo in maniera empirica dato che tra 1:20" ed 1:38" c'e' molta differenza (le rigature compiono 1 giro ogni 51 cm di lunghezza circa oppure 1 giro ogni 76 cm, rispettivamente). Per il 44 magnum la Barnes carica una cartuccia nella linea per pistola con la 225 grani ed e' li che raccomanda il passo 1:20". da Flagg x Paolo79
31/08/2014 9.47
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Ok... grazie della delucidazione... allora per la piccola ruger 44 magnum che palla xpb consiglieresti? P.s. non ricordo il passo di rigatura da Paolo79 x Flagg
30/08/2014 23.33
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Scusami.... pensandoci bene hai ragione.... la mia comunque era solouna curiosità e non un instigazione a provare..... Cmq un express 444 marlin mi garberebbe parecchio anche perché pare che vogliano portare il limite di colpi a 3 anche nelle carabine semiautomatiche... Ma come fare con le monolitiche per il 444? Le Barnes xpb sembrano essere progettate per pistola e quindi troppo fragili per una carica del 444... mentre la Hornady con la linea leverevolution monolitiche le ha fatte per il 45/70 ma non per il 444.... da Paolo79 x Flagg e Marco
30/08/2014 19.21
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Nonostante la mia grande simpatia per l'8 x 57 JRS, non mi piace in un express giustapposto...... Gli toglie il 90 % di "grimta". L'express deve avere le canne grosse, con il vivo di volata aggressivo, che mantenga un minimo di fascino "africano". Il 444 Marlin per me è l'ideale. Buoni anche il 9,3 x 74 R e ilo 45-70, ma il 444 lo vedo proprio come ottimo proprio perchè sta giusto giusto nel mezzo. Lunedì chiamo Mauyro Redolfi e mi faccio dire il passo di rigatura altrimenti me lo calcolo io con la stecca.... Comunque il peso di palla ideale è il 240 grani.... Oggi ho fatto un mashio adulto di capriolo. Bel tiro con la Roessler 25.06 palla Ballistic Tio da 115 grani. "Spento sull'ombra" come dice Filippo. Metri circa 140. Ottica Swarovski AV 6 - 18 x 50 P. M da Marco Benecchi x Flagg
30/08/2014 15.44
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Caro Paolo, come sinceramnente ho già risposto all'amico Flagg, "sinceramente non lo so". Perchè sono prove che non ho fatto. Comunque credo che non dovrebbero esserci problemi di sicurezza, viste le chiusure dell'express e le pressioni molto inferiori del 44 Magnum. Non saprei cosa dirti.... Forse un giorno farò una prova e poi saprò dirti. Ciao M da Marco Benecchi x Paolo 79
30/08/2014 15.38
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Marco scusa.... una domanda forse scema ma devo levarmi la curiosità.... Se io mettessi due cartucce 44 Magnum nell'expresss 444 Marlin, cosa succederebbe? Un disastro, oppure sarebbe come sparare con il 44 Magum? I gas sopravvanzerebbero la palla dato il così enorme "freeboring"? Oppure la palla nemmeno arriverebbe in canna? da Paolo79 x Marco benecchi
30/08/2014 14.10
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? Caro Flagg, se c'è una cosa che proprio non so è il passo di rigatura del mio Redolfi EXTRA LUSSO cal. 444. Posso solo dirti che con diverse palle da 240 grani fa una rosata (tacca e mirino) a 45 metri di un pugno di una mano con 8 colpi 4 dx e 4 sx. E' il terzo che ho, prima avevo lo special poi lo special lusso ed ora "l'ammiraglio". Eccellente sia come finiture sia come balistica. Il 444 Marlin è eccezionale sul cinghiale. li "Stoppa" che è uno spettacolo. Se ti è capitato di vedere qualche video su C & P di Bruno Modugno lui usa un Redolfi Special in 444 con cartucce mie ricaricate. Se non le ha finite!!! Con palla originale Remington da 240 e 49 grani di Norma 200. Mauro Redolfi costruisce, purtroppo ancora per poco, express che, CREDIMI, valgono MOLTO di più di quello che costano.... Li fa più per passione che per lucro. M da Marco B x Flagg
29/08/2014 13.22
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Re: UN’APERTURA DA RICORDARE O FORSE… DA DIMENTICARE? L' Express Redolfi? La doppietta? Mi interessa! Come va? Quanto costa? Che passo di rigatura ha il vecchio 1:38" oppure il piu' recente 1:20"? Per me e' importante che sia il piu' recente 1:20" perche' altrimenti sarei molto limitato con i proiettili monolitici. Ad esempio delle Barnes XPB con 1:20" potrei scegliere tra 200 e 225 grani mentre con 1:38" solo 200 grani (lo so che sono per pistola ma proprio per questo vanno benissimo per caccia in battuta dato che hanno una sezione frontale molto ampia con una bella cavita' ed espandono in maniera rapida ed efficace su tutto quello che incontrano...).
da FlaggxMarco
29/08/2014 10.18
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