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ott26 26/10/2014 10.13
La passione è la cosa che tiene in vita, che ti fa andare avanti, che ogni giorno ti dà nuove emozioni. Anche delusioni, a volte. Ma ti fa fare cose che pensavi impossibili.
Io sono nella rete di una passione, intrappolata da sempre e senza scampo e con la quale ho da fare ormai tutti i fine settimana. Ma ne sono proprio contenta!
Dopo i primi approcci con il campo di gara, decisi che non mi sarei fermata ad essere parte passiva dell’azione. Ma mi mancava qualcosa , qualcosa di molto importante. Il cane. E da lì a poco, dunque, forse per scherzo o per gioco, ho iniziato a portare in campo Renè. Un maschio, un setter bianco fegato che il più delle volte vedevo lì, ai margini del campo, chiuso in macchina ad aspettare.
Un "bel musino", così lo chiamavo, con occhi chiari e pelo folto sale e pepe. Era sempre lì nel retro della macchina a guardare dal finestrino chi passava, ogni tanto rannicchiato con lo sguardo basso.
Una volta, dopo qualche giorno di pioggia, l’acqua ristagnava nei fossi e nel campo si erano formate delle belle pozzanghere. Arrivata da poco al quagliodromo mi avvicino alla macchina dove sta Renè e mi dico tra me e me ….perché no! , lo prendo per il collare e lo porto con me nel campo.
La contentezza di quel cane! I salti e gli schizzi che faceva nell' acqua mi divertivano un sacco, tutto ciò sotto gli occhi del suo padrone. Dopo un bel po' rientra e lo riporto in macchina. Vado da Doriano, cosi di chiama il suo padrone, a chiedere scusa per il fatto di aver sciolto il cane senza permesso.” Ma figurati- mi dice- avessi io ancora le gambe buone, lo porterei da me. E prosegue: “ Se vuoi, lo puoi portare te…tu vieni, lo alleni e lo porti te!”
Non aspettavo altro, naturalmente, e...detto e fatto. da quel giorno in poi, grazie anche al tempo che avevo a disposizione, ero tutti i giorni ad allenare.
All' inizio è stato difficile: il cane non aveva nessun collegamento con me, spesso sembrava che il fischio non lo sentisse nemmeno e perlopiù le prime volte scappava a cercare il suo padrone.Ci sono voluti giorni, settimane per riuscire a vedere Renè per la prima volta che nella corsa alza la testa e con lo sguardo cerca il mio, come se in quel momento fossi io a dargli una conferma che la sua era un'azione di quelle come si deve.
Una gioia che non vi dico.... Leggi anche: Diario di una setterista: ma che dico amico, di più! Diario minimo di una Setterista, nuova rubrica di Mihaela Cretu Tags:3 commenti finora...
Re:DIARIO DI UNA SETTERISTA: La passione fa felice la vita Bravissima Mihaela! Da donna a donna è veramente illuminante vedere come, con un po' di impegno, e tanta passione, si possano raggiungere e superare gli uomini in quelle che fino a poco fa erano considerate attività solo per loro. Grande! da Silvia BO
28/10/2014 11.18
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Re:DIARIO DI UNA SETTERISTA: La passione fa felice la vita che bella passione! che poi, le donne, quando si innamorano della caccia, sanno farla brillare4 di una luce diversa, entusiastica. anche fanciullesca. su questo sito ne possiamo avere tantissimi esempi. la chiarlone, la bicego, la clara, la barbara secchi, la bartolini, la romanelli, la pelliccia. tante, tantissime insomma, che secondo me daranno un cotributo essenziale per rigenerare questa nostra caccia, che langue, attardata com'è su posizioni a volte inadeguate, a volte anche arretrate. brave. bravissime. e brava mihaela. complimenti per la tua passione da old hunter
28/10/2014 10.26
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Re:DIARIO DI UNA SETTERISTA: La passione fa felice la vita sei unica, un racconto di un amore che congiuge una passione ed un ausiliare, il mio per me è come un fratello, e dopo anni di selvatici, adesso abbiamo un intesa telepatica la quale ci fa capire ad entrambi cosa ha sotto il tartufone il mio amico peloso, e quasi ad avvertirmi ogni volta mi scruta prima dell'involo, della regina un emozione immensa il brillare dei suoi occhi.... da dardo
22/10/2014 16.50
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