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02/02/2015 8.30 

 
La proliferazione del capriolo e del daino in quasi tutto il territorio nazionale ha fatto sì che in certe zone, dove questi animali non erano mai stati regolarmente cacciati in libera, si è reso necessario contenerli con interventi mirati, tramite la caccia di selezione. A praticare questa ormai famosissima tecnica di caccia molto specialistica, devono essere dei cacciatori esperti e disciplinati chiamati appunto selecontrollori. Per ottenere l’abilitazione necessaria a poter cacciare le specie selvatiche ungulate e non (la caccia di selezione si pratica anche ai nocivi come volpi, corvidi, nutrie, ecc) i selecontrollori hanno dovuto seguire dei lunghi ed impegnativi corsi didattici e superare degli esami sia pratici sia teorici. 

La caccia di selezione in alcuni casi, permettetemi di dirlo, è tutt’altro che facile, come ad esempio contenere i daini nella zona dell’Ansedonia! Sicuramente pochi sanno che questa rinomata meta turistica, famosa per la rigogliosa macchia mediterranea, per i monti a picco sul mare, per le calette nascoste e per le splendide spiagge, vanta una consistente colonia di daini, molti dei quali provenienti dal vicino Parco della Feniglia e chissà, forse qualcuno potrebbe essere addirittura emigrato dal poco lontano Parco della Maremma-Uccellina.

Nonostante i “bambi” siano dei begli animali da vedere, il loro numero deve essere costantemente controllato e mantenuto entro dei limiti ben definiti, per diversi motivi legati sia all’ecosistema sia a problemi di sicurezza sulla viabilità. Credo che nessuno abbia ancora capito il motivo per il quale i daini abbiano una smodata passione per pascolare lungo la linea ferroviaria e/o sui cigli delle strade provinciali. Una volta avevo ipotizzato che lo facessero per il sale, ma poi mi sono dovuto ricredere perché dalle nostre parti gela di rado e non nevica quasi mai. Al Distretto di caccia di cui faccio parte, tutti gli anni viene concesso il permesso di abbattere alcuni capi in tutte le fasce di età, appunto per contenere i branchi e mantenere sana la specie.

Molti cacciatori (come il sottoscritto) sono sempre felicissimi di vedersi assegnare la tanto ambita “fascetta Rossa”, mentre altri, magari con la scusa che su tutto il litorale toscano (che va dalla Torba ad Albinia) c’è una presenza di zanzare massiccia e massacrante, desistono dal tentare.

Dopo anni ed anni di caccia di selezione, credo di poter tranquillamente sostenere che è molto più difficile cacciare il daino che il capriolo e il cinghiale all’aspetto serale e mattutino. I Daini hanno delle abitudini imprevedibili, molto particolari. A volte può capitare di vederli pascolare in un campo aperto a mezzogiorno, mentre quando cerchi di abbatterli, non riesci a vederne uno per mesi perché escono e rientrano dal forteto solo a notte fonda.

Detto ciò, mi sembra inutile ricordare quanto deve impegnarsi un cacciatore se vuole tentare di abbattere un daino ed in particolare un bel maschio da trofeo. Considerando che le fascette marcacapi per i daini a disposizione sono poche e che non viene mai dato il permesso di abbattere più di un animale a cacciatore, avevo deciso di dedicarmi esclusivamente alla cerca di un maschio.

Fusone, balestrone o palancone non aveva importanza, ma per quell’anno avevo deciso di non sparare a femmine e piccoli. Non certo per motivi trofeistici, ci mancherebbe, ma proprio perché cacciare un maschio di daino adulto in inverno era una sfida alla quale non volevo proprio rinunciare. Specialmente quando radio –distretto comunicava ai suoi “ascoltatori” che tutti avevano avvistato  qualche bel capo, ma che ancora nessuno era riuscito ad abbattere uno di quei “fantasmi”. Indipendentemente dalla tecnica di caccia che si è scelto di praticare, l’attrezzatura deve  sempre essere di primaria importanza.

Cacciare il daino alla cerca e all’aspetto in inverno non è certo come insidiare i caprioli in estate, quindi cominciamo con l’arma. Per l’occasione preparai la mia “Deer Rifle” come direbbero gli americani, la mia carabina da daini, la bella e supercollaudata Remington modello 700 BDL Left Hand Mancina cal. 7 mm R.M., corredata di ottica 3–12 x 50 e di munizioni ricaricate con palla Nosler Partition da 160 grani. Poi misi nello zaino il mio binocolo  8 x 42 HD, un paio guanti di pelle d’alce, una retina antizanzare e i miei soliti due coltelli: l’Opinel 12 e un altro di notissima marca. Per quanto concerneva l’attrezzatura primaria ero a posto cosi, poi passai all’abbigliamento. Avrei dovuto indossarlo comodo, caldo e soprattutto privo di inutili sporgenze e fronzoli che avrebbero potuto impigliarsi e far rumore.

Per gli scarponcini, ormai da decenni per la caccia alla cerca uso i Crispi Nevada. Sono leggeri, caldi, impermeabili, silenziosi, comodissimi da portare e molto resistenti all’uso. Sia se si pratica la caccia alla cerca sia quella all’aspetto, riuscire a muoversi con scioltezza è di fondamentale importanza. Trascinarsi dietro zaini stracolmi di oggetti e appesantirsi portando nelle tasche accessori vari, non è un bel modo di affrontare selvatici scaltri e diffidenti come i daini. Lo stesso vale per la scelta dell’orario.

So di certi cacciatori che raggiungono la zona di caccia due–tre ore prima del sorgere del sole con la convinzione di essere stati più furbi del selvatico che vogliamo cacciare, senza sapere che l’uomo è un pessimo predatore diurno, figuriamoci quando decide di cacciare di notte. Il segreto del successo in questo genere di caccia è quello di riuscire ad arrivare in zona in quel breve arco di tempo che precede l’alba, possibilmente con il sole che sta sorgendo alle nostre spalle ed è auspicabile che il vento sia a favore.





La prima “Sbinocolata” dei prati deve essere fatta, strumenti ottici permettendo (sia il cannocchiale montato sull’arma sia il binocolo), appena si riesce a distinguere la sagoma di un selvatico. MAI prima, perché potrebbe capitare che mentre noi siamo convinti di guardare in un campo deserto, un numeroso branco di animali si è appena dileguato non visto. Bisogna fare “capolino” nelle zone di pastura con la massima cautela possibile e controllare meticolosamente tutto il perimetro, senza tralasciare nessun angolo o ombra sospetti.

Quel mattino arrivai puntuale come da manuale. Aspettai che ci fosse luce a sufficienza poi mi affacciai nell’immenso pratone che si trova tra la statale Aurelia e la ferrovia all’altezza dei due bivi per Ansedonia. Mi sdraiai in terra ai margini del campo e dopo aver puntellato i gomiti e incollato il binocolo agli occhi, iniziai la perlustrazione. In tutta la zona riuscii forse a intravedere una istrice. Di selvatici ungulati zero assoluto. Nessuna ombra sospetta o movimento. Il fatto non mi stupii, perché sapevo che altri miei colleghi cacciavano in quella stessa zona da diverso tempo, sia di mattina sia di sera ben cinque giorni la settimana. Aspettai che facesse giorno per bene e quando il sole illuminò l’intera zona, decisi che era giunta l’ora di fare un giro perlustrativo.


Con la carabina scarica nel fodero percorsi il perimetro completo del campo. Per farlo impiegai più di un’ora e stimai di aver percorso quasi due chilometri. Controllai le tracce lasciate dai selvatici, evidenziai quelle fresche, scartai quelle che presumevo fossero di cinghiale e cominciai a formulare un piano per l’uscita serale. Di movimento ce n’era tanto, ma per conoscere gli orari degli spostamenti dei daini avrei avuto bisogno di una fototrappola digitale!

Decisi che per quel mattino avevo inquinato abbastanza la zona, così me ne andai al lavoro a …… riposare. E non sto scherzando, perché fatico molto di più quando vado a caccia che quando me ne sto comodamente seduto sulla mia bella e calda poltrona davanti alla scrivania. Perché negarlo? Dopo pranzo il copione mattutino si ripeté, solo che nello zaino aggiunsi anche un Thriller tascabile che mi avrebbe aiutato a combattere la noia della lunga attesa. Mi appostai a ridosso di un grosso ulivo molto distante da dove avevo visto il maggior concentramento di tracce e mi misi in attesa con un leggero vento trasversale buono circa all’ottanta per cento. Adagiai la 7 mm Remington sul bipiede Harris già puntata in quella direzione, carica e con la sicura disinserita. Cosa alquanto insolita per quella zona, notai con immenso piacere che c’erano pochissime zanzare, una piaga questa che affligge l’intero territorio circostante la laguna di Orbetello sia d’estate sia d’inverno.

Interpretai quel fenomeno come un buon segno, sperando che la leggera brezza che tirava da nord riuscisse a farmi trascorrere piacevolmente le poche ore che ci separavano dal tramonto. Leggere quando si è all’aspetto, credo sia di fondamentale importanza nelle cacce di attesa. Perché si sta fermi, immobili ma con tutti i sensi all’erta. Quando sei assorto nella lettura, dopo poco diventi parte integrante del territorio. Altrimenti, nonostante le nostre buone intenzioni, rimanere perfettamente immobili per un paio d’ore diventa impensabile e insopportabile. Ogni tanto alzavo la testa per controllare la zona, quando vedevo qualche cosa di sospetto portavo il binocolo agli occhi, controllavo meglio, poi riprendevo la lettura. Ricordo ancora cosa stavo leggendo: "Lo Specialista" di Robert Crais. Bel libro, avvincente. Ero proprio preso dalle gesta della protagonista quando mi accorsi che cominciavo a distinguere male le lettere. Improvvisamente, come solo in inverno accade, stava calando la notte. Riposi il tascabile nello zaino ed impugnai deciso il binocolo.

Quando si usa un binocolo di altissima qualità con le lenti in HD è sempre un piacere traguardarci dentro. Ogni ombra venne identificata, catalogata e archiviata. Semmai a quelle conosciute se ne fosse aggiunta una inaspettata, non avrebbe potuto essere che un animale selvatico.Come volevasi dimostrare, alle 17,15 non ci si vedeva quasi più. Impugnai per l’ennesima volta il binocolo e ripercorsi lentamente il confine della linea ferroviaria. A circa la metà, dove prima non c’era niente, mi sembrò di intravedere due grosse sagome scure. Eccoli! Il problema ora era la corretta valutazione dei due capi. Uno era inequivocabilmente più grande dell’altro. Erano sicuramente un maschio ed una femmina, ma potevano anche essere una femmina con il giovane. Decisi di non perdere tempo e di continuare l’identificazione con un binocolo più potente. Il capo sulla destra, oltre ad essere più grande, aveva una corporatura più massiccia. Le dimensioni del collo mi tolsero ogni dubbio.




Lanciai l’impulso laser del telemetro e la distanza che comparve nel display non fu confortante: 240 metri. Non tantissimi ma neanche pochi, specialmente con quella luce. Dato che sulla Remington non ho il “terzo appoggio” (come invece ho sulla 243 e sulla 25.06, l’Accushot) decisi di utilizzare il binocolo come appoggio posteriore del calcio.  Poi, fatti i dovuti calcoli, pensai di tenermi col reticolo filo schiena e quando il selvatico fu perfettamente immobile, sfiorai il delicatissimo grilletto.

Il generoso rinculo, gli alti ingrandimenti del cannocchiale e la vampa di bocca resero impossibile conoscere l’esito della fucilata direttamente attraverso l’ottica, ma il sordo rumore che mi giunse di rimando mi fece ben sperare. Ricaricai l’arma, raccolsi il bossolo sparato, recuperai lo zaino e poi andai a vedere con l’aiuto di una piccola minitorcia MagLite. Il daino era là, dove doveva essere. Era un grosso balestrone ed io ero felice di averlo abbattuto con un buon colpo, anche se non precisissimo. Avevo previsto un calo della palla di circa dieci-quindici centimetri, quando invece era calata molto meno. Mi resi conto di aver corso seriamente il rischio di volarlo. La potente Nosler Partition gli aveva troncato la spina dorsale fulminandolo sul posto. Meglio così. Non c’è cosa peggiore che cercare un grosso selvatico di notte e senza l’ausilio di un cane. Telefonai a Daniele, il Capo Distretto per comunicargli l’abbattimento e ricevetti i suoi più sinceri complimenti.

Finalmente era stato abbattuto un maschio adulto di daino, confermando che nella piana dell’Ansedonia non c’erano solo dei fantasmi, ma anche dei nobili selvatici che meritavano di essere cacciati con impegno e rispetto. Quel giorno lo ricorderò sempre con un sorriso per quel che accadde dopo. Per recuperare il grosso animale dovetti farmi aiutare dall’amico Gianni con il suo fuoristrada, e visto che c’eravamo, ne approfittai anche per farmi scattare qualche pessima foto. La sera, quando feci ritorno in casa mi accorsi che avevo smarrito la piccola Torcia, dono natalizio di mia moglie non ricordo più di quanti anni prima. Rassegnato, decisi di considerarlo come un piccolo contributo da pagare per il bellissimo abbattimento quando visionando le foto, al colmo della fortuna,  vidi dove l’avevo lasciata, proprio vicino al daino! La recuperai il giorno seguente….

                                                                
Marco Benecchi
 
 
 

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47 commenti finora...

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Facile criticare chi va all'estero..ma non tutti caro 270 winchester hanno gli ungulati fuori dalla porta di casa. Attenzione che a volta si spende meno all'estero che ad andare in Italia ad ungulati. almeno per me è cosi
Saluti

da little john  16/02/2015 20.51

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Il Canada lo sanno tutti che un "pacco". Paghi prima e se va bene bene se no amen! La caccia è molto costosa ma si va per l'avventura non per il carniere che è sempre DIFFICILE da ottenere. Certo non tutti possono buttare DAI 4000 AI 10.000 euro a vuoto ma è una spcie di lotteria. Io dopo molti viaggi in queete aree sconsiglio a tutti di andarci . Meglio l'Europa , avranno il cartellino ma almeno paghi quello che prendi e non i sogni come negli USA e Canada. Poi con il dollaro cosi basso non ne vale piu la pena. W l' Ungheria con il cartellino caro Karama!!!

da Pietro  16/02/2015 17.10

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

la caccia ai calvi di capriolo è una delle caccie piu sportive e difficili dell'Ungheria. Io ci vado due volte all'anno solo alle femmine ( ai maschi è ridicola) ottobre e gennaio . Certo se devi tirare tre capi è facile ma io sparo minimo 40 e piu capi i a vacanza . Non è facile fare questi numeri in due o tre giorni se non SAI SPARARE. in Ungheria ho incontrato le migliori canne italiane ( non faccio nomi perchè lei li conosce tutti) che vengono per il mio stesso motivo. Che i suoi amici abbiamo sparato tanti colpi a vuoto è normale è difficile stabilre con precisione le distanze e il vento ( dopo i 350 ) se non hai una palla adeguata puo fare brutti scherzi ( non a me!!) . Quindi, se io ho scritto che la caccia vera non si misura dal peso del trofeo è un mio punto di vista non da NEOFITA NON DA NON GIRA MONDO MA DA cacciatore.
Sig. Carlo MI DISPIACE MOLTO CHE NON STIA BENE LE FACCIO I MIEI MIGLIORI AUGURI.



da Karama  16/02/2015 16.59

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Salve a tutti.
Non trovo giusta l'equazione caccia = fatica. A parte il fatto che ormai è davvero insopportabile sentire ripetere "ma la vera caccia è un'altra cosa" e amenità del genere... Sarei curioso di imparare, una volta per tutte, a riconoscere chi va a caccia da chi invece, con fucile o carabina in spalla, va a spasso a fare non si sa bene cosa. Per piacere, basta con questa polemica. E' del tutto ovvio, come ho letto, che i gusti sono gusti; e quindi - se questo lo diamo per scontato - per qualcuno la caccia sarà una cosa; per qualcun altro la caccia sarà certamente rappresentata da altre situazioni.
Quanto alla caccia all'estero, che sarebbe troppo facile, faccio presente che un mio caro amico, cacciatore professionista e titolare di un'importante agenzia di viaggi venatori, nel 2011 in British Columbia in due settimane intere di caccia non è riuscito a sparare! Abbiamo camminato insieme per giorni interi, sotto una pioggia battente, in terreni impervi e infestati da legioni di zanzare fameliche, tutto per niente! Mentre io nei primi giorni mi sono dedicato all'alce lui è andato in montagna alla mountain goat, a cavallo, e ha dormito per quattro giorni sotto una tenda microscopica. Ripeto: non ha sparato! Chi critica coloro che vanno a caccia all'estero - questo davvero lo trovo esattissimo - o è ignorante (e quindi non sa di che parla), o è invidioso (e allora non è obiettivo).
Ho detto (anzi, ho scritto) mille volte su questo blog che mi piace leggere le esperienze (di caccia, balistica, trofeistica, gestione, etc..) dei colleghi; ma i giudizi sugli altri lasciamoli stare. Lo diceva anche un tale, circa 2.000 anni fa: non giudicare se non vuoi essere giudicato!
Tanta salute a tutti
PS: il mio intervento non vuole essere polemico

da Filippo 53  16/02/2015 16.44

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

credo di essere il più ignorante del blog, ma non soffro d'invidia, e se non arrivo all'uva (per i motivi più disparati e/o comunque da rispettare) non vado dicendo che è acerba!! salute a tutti!! Grande Benecchi!!

da 0/25  16/02/2015 12.00

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

semplice: perché è un forum pubblico e non un club privè.Le stona molto quel maiuscolo di voce alta

Complimenti a lei per preparazione e competenza (non certo per le salate sudate estere) e un fragoroso plauso,o meglio una standing ovaction a chi ci ha voluto deliziare della sua immensa cultura @




da 270 winchester  16/02/2015 11.10

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

"""""""""""""""""""""parentesi chiusa e ognuno rimanga ancorato ai propri convincimenti"""""""""""

Copio e incollo anche io......................

Allora perchè esternarli????????

L'ho ripetuto un miliardo di volte e continuo a ripeterlo.
Se uno non è MAI andato a caccia all'estero allora NON DOVREBBE PARLARE.
PUNTO E BASTA!!!!

Tutto quà.......................

Ancora complimenti per il daino

Poi non caopisco cosa centra col mio racconto....
Mha!!!!

Comunque io sono appena rientrato dall'Ungheria. La foto del trofeo del daino è stata fatta in quell'occasione.
Sono tanti anni che ci vado a trovare gli amici e per andare "anche" a caccia.
Abbiamo fatto i nostri capi e se non fosse stato per il freddo avrei potuto dirti: "ce li siamo sudati" perchè dove vado io fanno una ferrea selezione e tirare solo quel che dicono loro.
E non è proprio "facilissimo" visto il periodo (fine stagione, animali disturbatissimi!)
Anni addietro portai con me degli amici, convinti di fare delle cacce facili (anche loro!).
Risultato? uno per fare 6 calvi di capriolo 48 colpi.
Un'altro per farne 5 39!!!

Saluti
Marco

da Marco Benecchi x 270 W  16/02/2015 10.59

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

prima si risponde specifico interessante per i passionisti :

animale solo
16.30
100 metri
Hornady Interlock da 130gr
percorsi 10 metri dal punto di sparo,giunto sul punto dopo 3/4 minuti (troppo pochi ma ho sentito chiaramente lo strabattimento prima della morte)e era già nelle "verdi praterie" !

veniamo alle considerazioni generali ma prettamante personali.
In parte ha ragione : giusto prezzo". Del resto si vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca ? non mi pare buon fare !
Corsi : indispensabili per accedere al registro "selecontrollori": costo 100 euro + marca da bollo( spesa da fare una volta sola nella vita)
censimenti giustamente obbligatori : costo tempo e benzina per 3 mezze giornate annuali
prestazioni d'opera giustamente obbligatori : costo tempo (una mattinata annuale) e benzina
Se tutto fatto poi con pasisone e spirito giusto,il tutto è irrilevante.

caccia all'estero ? mai stato e perfettamente in sintonia con Karama : copio/incollo :

" In Ungheria la cosa è molto RIDICOLA e per me non è caccia vera ma caccia in macchina sai che fatica! Non faccio un discorso di soldi ( chi ha le possibità fa bene) ma di CACCIA . Sono stato molte volte in Ungheria ma solo per "allenamento" non certo per la caccia dove gli animali girano con il cartellino del prezzo! Se questa è caccia ..."

non me ne voglia se la penso così e sinceramente mi pare poco garbato esser "additati" velatamente del non poterselo permettere (la citazione della volpe all'uva...anche se così fosse non è certo una colpa ne una cosa di cui vergognarsi).
parentesi chiusa e ognuno rimanga ancorato ai propri convincimenti.

da 270 winchester  16/02/2015 10.32

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

L'IGNORANZA è la condizione dell'ignorante, cioè chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto, ovvero manca di una conoscenza sufficiente di una o più branche della conoscenza. Può altresì indicare lo scostamento tra la realtà ed una percezione errata della stessa. In senso comune il termine ignoranza indica la mancanza di conoscenza e di qualche particolare sapere, inteso in generale o su di un fatto specifico. Può significare anche non avere informazioni su un fatto o su un argomento.
Il termine INVIDIA si riferisce a uno stato d'animo o sentimento per cui, in relazione a un bene o una qualità posseduta da un altro, si prova spesso astio e un risentimento tale da desiderare il male di colui che ha quel bene o qualità.
…davvero due brutte bestie…a parer mio, le peggiori in cui può imbattersi un uomo…salute a tutti!!

da 0/25  16/02/2015 10.24

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Costo 0???????????

Sei sicuro?
Il corso da selecontrollore l'hai fatto?
Tutte e 15 le lezioni?
I Censimenti?
Le opere da fare a favore dell'ATC?
Domenica nel Grossetano si sono fatte le catture dei caprioli con le reti.
Costo ZERO mi sembraun po' troppo poco!!!!

Io avrei detto: "Al giusto prezzo"

Comunque complimenti per l'abbattimento.
Con il 270?
Palla?
Distanza di tiro?
Reazione allo sparo?
A che ora ti è uscito?
Era solo?

Saluti
Marco

NB Anche cacciando all'EASTERO MAI è DATO NIENTE PER SCONTATO.
Ricordalo BENE TU e tutti gli altri che ancora sono convinti del contrario.
Ne deduco che non ci sei mai stato!!
O poco!!!

da Marco Benecchi x 270 W  16/02/2015 9.25

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

".....criticarli è fare un po’ come la volpe all’uva… e parlo da volpe !! "

pensiero opinabilissimo a 360°(non conoscendo le possibilità e le idee di chi non condivide ciò,azzardato sbilanciarsi nel dar del "poeraccio" a casaccio) e legittimissimo nell'esser criticato se fatto in maniera civile.

ps: ieri sera palancone da 90 kg a costo 0,made in italy,con tanto di trascinamento sotto pioggia e godimento finale per la meravigliosa azione di caccia,quì ove NULLA è prezzato ne scontato.

da 270winchester  16/02/2015 7.32

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

hai ragione karama. io sono uno di quei vecchietti!! e pure molto cagionevole di salute. chiedo scusa se con questa stagione, sono appena a 47 licenze. un caro saluto carlo. salute a tutti. (capito perchè scrivo salute a tutti?)

da carlo48  15/02/2015 11.02

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

io non ho criticato nessuno. Ho scritto che la caccia vera è un'altra cosa e non si misura dal peso dalle e dalle dimensioni delle corna. Come la fissa delle palle ( scusami Carlo io non ti conosco ma sembra da come scrivi che non sei molto ferrato in questa materia, IO volevo solo rassicurarti a non fasciarti la testa). Riguardo l'Ungheria ci vado almeno due volte anno ma solo per allenamento è una caccia per vecchietti e neofiti. Riguardo al cervo , pero, fatto al bramito , con avvicinamento ( non dall'altana) le cose sono differenti e sportive. Certo, dovete sempre fare attenzione al cartellino. Salute a tutti.


da Karama  15/02/2015 7.49

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Si potrebbe discutere sull’argomento per giorni e probabilmente ognuno rimarrebbe della propria idea.. a mio avviso, considerando che chi pratica tour venatori all’estero lo fa di solito in surplus a tutte le altre forme di caccia che normalmente esercita durante l’anno in Italia, criticarli è fare un po’ come la volpe all’uva… e parlo da volpe!! Ciao a Tutti e Sempre Grande Marco Benecchi!!!

da 0/25  14/02/2015 13.40

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Sono d'accordo con bansberia.
Non tutti hanno la fortuna di nascere in luoghi ricchi di ungulati (come il sottoscritto) che vive in una delle poche province italiane dove non c'è niente di niente. Per questo vado all'estero o in italia (ma devo farmi quasi 500 km tra andate e ritorno per cacciare nel mio distretto di selezione).
Quindi non bisogna generalizzare troppo.

Szia (ciao in ungherese)


da little john per bansberia  14/02/2015 11.00

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Colleghi, è facile ridere dell'italiano di Laszlo, ma permettemi una domanda: voi come ve la cavate con l'ungherese, l'inglese e il russo? Laszlo parla tutte e tre le lingue (oltre a un pittoresco italiano). Io non rido se qualche forumista scrive che ha problemi con i "dais", perchè nessuno è nato "imparato" e non tutti hanno avuto la possibilità di studiare. Ci sono anche quelli che l'hanoo avuta e sprecata e quelli mi fanno rabbia.
Altra considerazione: in Ungheria, come in Spagna, Cechia, Svezia, Scozia ecc. la caccia "turistica" è un business come un altro. Capisco che un toscano o laziale non abbia voglia di andare all'estero per sparare un cinghiale, ma per chi vive e caccia in Zona Alpi l'unica possibilità per cacciare il cinghiale (nel mio caso anche il muflone, il daino e il fagiano) è quella di andare all'estero oppure in AFV.
IBAL a tutti.

da bansberia  14/02/2015 8.57

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

BRAVO Karama.
ogni tanto uno che dice le cose come stanno.(basta andare a vedere su internet il listino prezzi del famoso magiaro ABBERRANTE !!!
Addirittura si chiama ".. CORNA del capriolo" (per rendere noto il carrello della spesa stile coop) quello che in realtà,in scienza o semplicemente in natura è PALCO.
ORRORE RACCAPRICCIOOO

ma del resto de gustibus non est disputandum !

distinti saluti

da Francesco Basi-BO  13/02/2015 9.15

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Il mio trofeo più bello è uno jharling di camoscio preso a quasi tremila metri in mezzo alla neve dopo due giorni di fatiche e speranze . Le medaglie a caccia non dicono molto perché sono prese sopratutto con i SOLDI e non con la fatica e la preparazione. In Ungheria la cosa è molto RIDICOLA e per me non è caccia vera ma caccia in macchina sai che fatica! Non faccio un discorso di soldi ( chi ha le possibità fa bene) ma di CACCIA . Sono stato molte volte in Ungheria ma solo per "allenamento" non certo per la caccia dove gli animali girano con il cartellino del prezzo! Se questa è caccia ...

da Karama  13/02/2015 7.08

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Si ho visto che a parte un po di lucidità è davvero perfetto..ho visto trofei veri (in particolare di capriolo) lucidati o peggio verniciati in modo orrendo..questo devo dire che è un ottima riproduzione..adesso a forza di parlare di ungheria son qui che cconto quanti giorni mancano al fischio..una delle mie cacce preferite..
Ho visto laszlo su caccia e pesca e devo dire che è un professionista di questa tecnica..
Ciao

da little john  11/02/2015 19.38

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Ci credi che non lo so?
Come non lo sa neanche Laszlo.
C'è stato un accordo con i dirigenti della riserva, ma credo, come ha detto Laszlo, che il cliente abbia pagato "quanto aveva previsto di pagare".
Aveva pattuito un daino di 5 kg comunque medaglia..

Poi gli è uscito quel mostro!!!

Come sono andate le cose veramente lo sanno solo loro.
Comunque, per tornare al discorso "colore" io ho visto le foto dell'originale ed è PRATICAMENTE IDENTICO.
Il CALCO IN RESINA è leggermente più lucido ma identico al 99%.
E' una vera e propria scultura. Laszlo dice che i rimanenti l'hanno venduti a più di 500 euro

Veramente un trofeo meraviglioso.
Se vai a Vicenza Laszlo ha detto che lo porta al suo stand!
M

Dimenticavo.
Io in Kyrgyzstan ho fatto uno stambecco - ibex da 135 cm!!!
Ed è stato solo grazie a Black che sono riuscito a portarlo in Italia, altrimenti sarebbe rimasto là..................

da Marco B x Little John  11/02/2015 19.10

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Ciao marco
Mi sorge una curiosità.. il fortunato cacciatore che ha prelevato quel bellissimo daino si tiene la copia in gesso e...il conto? Paga a listino o non avendo l originale (in palco e ossa) avrà uno sconto?
Non voglio essere veniale ma sai..per chi frequenta l estero queste domande sorgono spontanee..
Ciao

da little john  11/02/2015 18.33

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Ehii sor Marco B.(PH) ..mica sò di primo pelo sai ?!
domenica sera un daino balestrone di 60 kg,ha reso onore alla mia 20nnale storia da selecontrollore .
E me lo son portato da solo alla macchina (300 metri a traino per il bosco in un continuo massacrante sali-scendi)
Cmq sempre emozionante come la prima volta.......

da Rossi Enrico  11/02/2015 17.37

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

CERTO,
Vi vediamo a Vicenza.
Io spero di esserci sabato e domenica
M

da Marco Benecchi x Carlo  11/02/2015 15.02

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

BRAVISSIMO.
Infatti è un CALCO dell'originale.
Volevo vedere chi se ne sarebbe accorto per primo.
Purtroppo per il cacciatore che lo ha abbattuto, simili trofei finiscono al museo di Budapest
Che consiglio di visitare, è bellissimo!!!.
Al cacciatore spetta una riproduzione PERFETTA dell'originale.
Ne sono state fatte 10, Come sempre.
Laszlo ne ha una come organizzatore della caccia!!!!
M

da Marco Benecchi x Rossi Enrico  11/02/2015 15.00

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

il palco da primato aggiunto,luccica che sembra cosparso di coppale da barche !

da rossi enrico  11/02/2015 14.37

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

ciao marco ben tornato. ci sarai a vicenza? e se si, sabato domenica o lunedì?? salute a tutti carlo. P.S per caso ci sarà anche paolo? un abbraccio.

da carlo 48 x marco  11/02/2015 14.11

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

PAOLO!!!!
Al fischio si fanno durante il periodo dell'amore a cavallo tra luglio ed agosto.
In questo periodo si cacciano solo femmine, piccoli, calvi insomma. Poi può capitare di fare qualche abbattimento sanitario.
C'era moltaneve e faceva freddo ma ci siamo divertiti!!!!
Ciao
Marco

da Marco B x Paolo  11/02/2015 13.33

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Boia..... da proprio l'idea di dover essere stato davvero un bell'animale....
Quanti capi in Ungheria? Con il fischio?
Ho visto un vecchio filmato di Laszlo su caccia e pesca con Bruno Modugno...

da Paolo79 x Marco B  11/02/2015 11.56

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Sono appena rientrato dall'UNGHERIA.
Un saluto alla moglie, al figlio, ai cani, una doccia ed eccomi subito al PC per darvi una notizie SCONVOLGENTE.
Almeno a me mi ha sconvolto..
e, credetemi, non sono uno che si sconvolge facilmente.
Ero ospite da LASZLO e appena siamo entrati in casa sua sono quasi svenuto!!!!
HA UN TROFEO DI DAINO CHE E' IL TERZO AL MONDO.
Grande quanto quello di una buona alce americana!!!!!!!!!!!!
Quasi sette chili di peso!!!
Abbattuto da un suo cliente Rumeno!!!!!!!!
In una zona sotto Budapest dove ho cacciato anche io.
Una cosa mai vista!
Da non credere. Mi ha detto che lo porterà a VICENZA presso il suo stand.
Da vedere!!!
Un caro saluto
Marco

Non so cosa avrei dato per aver potuto vedere l'animale completo!
Anche morto.
Posso solo immaginare cosa ha provato il cacciatore quando lo ha visto uscire dal bosco.
Abbattuto a fine bramito bramito. Fine ottobre di mattina!!!!
Il mio balestrone a confronto è un cucciolo Calvo!!!

da MARCO BENECCHI x FRANZ e Little JOHN  10/02/2015 19.31

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

il9,3 non lo lascio più neanche se mi sparano. atterra tutto grandi e piccini e molti meno danni del 30,06 con palle da 150 garantito. non diciamolo a marco . ciao . salute a tutti carlo

da carlo48xpaolo79  10/02/2015 16.31

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Grazie Carlo.... infatti se cambio palla opto o per una ID CLASSIC o appunto per la KS....
Senza farti sentire da Marco.... allora come va il 9,3x62 in battuta al cinghio?

da Paolo79 x Carlo48  10/02/2015 15.05

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

karama non sei un cacciatore!!! ma solo un provocatore. se non ti vanno bene le nostre esperienze scritte su questo blog vai di corsa magari, su cucito e ricami. E NON ROMPERE I C.....I LE GRANDI CAZZATE LE AI SCRITTE TU E NON TE NE SEI ACCORTO. . salute a tutti

da carlo48  10/02/2015 12.00

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

sò che pochi abbattimenti su cerva tirata a 186 mt fusone daino 198 mt 2 femmine sub adulte di daino 1 tirata acirca 100 mt 1 a 215 mt iltutto telemetrato quella che ha fatto piu stada è stata la 100 mt circa 25 mt le altre cadute praticamente sul posto. secondo il direttore A.F.V. la cerva pesava 120--130. ho riscontrato danni alla spoglia contenutissimi un po meno ai 100 m. ma sempre accettabili anche se ha rotto l osso della spalla in uscita. io sono contento cosi. meglio vanno sul lurido all"aspetto su 8 abbattimenti in 3 anni niente da dire per il cinghiale sono almeno per mè eccellenti. uso le ks anche in battuta nel 9.3x62. ciao paolo e salute a tutti carlo (quella a 100 m. l ho tirata di tre quarti da dietro)

da carlo48xpaolo  10/02/2015 11.45

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

come vanno??? se lo prendi cade...se lo sbagli va via...la palla non conta niente , niente e niente ...siete maniaci di ste cazzateee...andate a caccciiiaaaaa

da Karama  09/02/2015 20.34

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Scusa Carlo.... come vanno le rws KS nel 7x64? E sull'animale?

da Paolo79 x Carlo48  09/02/2015 15.33

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

il fatto resta che ho una ventina di sako 150gn evorrei usarle senza dovermi rifornire di ks o orix come dici tu . ciao paolo ti ringrazio di cuore x il suggerimento ma come sai ogni arma vuole la sua. con orix non saprei, mai provato. come detto sako al poligono + che ottime come rosata ma, la mia preoccupazione è sapere il comportamento su animali. salute atutti carlo PS se qualcuno ha usato dette cartucce mi informi. gentilmente saluto tutti. salute carlo.

da carlo 48 x paolo  09/02/2015 10.58

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Ciao Carlo... qualche giorno fà ho avuto la fortuna di sverginare la mia stutzen in cal 7x64 con due capi femmina di muflone... tiro intorno hai 120-130 metri... non sono propio cadute sulla botta ma hanno fatto solo TRE metri... ho usato (sotto consiglio di Marco B) un caricamento originale Norma con palla Orix da 156 grani...

da Paolo79 x Carlo48 e Marco  08/02/2015 17.50

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

devo andare in A.F.V. a fine mese. ho prvato su carta gia da tempo, le SAKO arrowhead|| 15o gn Vo 900 mt sono più che ottime. mai provate su animali dato che mi sono sempre trovato bene con rws ks 162gn (cal. 7x64) secondo la tua esperienza possono andare? dato che ho finito le ks e ho tararato la carabina a 200 mt.con tali cartucce. su daino qualunque categoria, il tiro è di media dai 120 ai 200. ti ringrazio di cuore giancarlo salute a tutti ciao Marco

da carlo48 x Marco  07/02/2015 14.16

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Scusami se non ti ho risposto prima ma cercherò di farmi perdonare.
Cominciamo con il primo quesito.
Anche perchè il 243 è uno dei miei calibri preferiti.
Che carabina cosigliarti?
E ci risiamo...
Una che abbia ottime caratteristiche prestazioni - prezzo e che abbia la STRUTTURA adatta al calibro, quindi AZIONE CORTA, CARICATORE piccolo e così via.
Non mi piacciono le 243 camerate in armi che adottano lo stesso otturatore di un 7 mm RM!!!!
Per il resto tutto dipende dal gusto e dal portafoglio.
Io ho una Remington 700 BDL a cui ho cambiato il calcio con uno sintetico Hugue.
Mi piacciono le Roessler, le Browning, anche le Marlin e così via, poi andiamo su con i prezzi!!!!
La nuova BAR?
Con le Browning non sbagli mai, ma sono sempre MOLTO diffidente con i nuovi modelli.
La MK 3 la comprerei tra qualche anno.
Meglio la mia Long Composite.
Grandissimo "attrezzo da lavoro".
Un caro saluto
Marco

NB non lasciarti impressionare dalla mole di un grosso daino, ho usato il 7 mm RM, ma lo avrei atterrato anche col 243.
E' successo diverse volte!!!

da Marco Benecchi x Andrea  03/02/2015 20.28

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

a dire il vero io sono stato in Ungheria al daino ma non ho visto recinti ne ho visti molti di più in sud africa!!!

da Pietro  02/02/2015 21.37

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

eh caro marco..un cervo da dieci kili non è assolutamente raro..ma un daino da 6 kg è da top 10 mondiale! come non essere d'accordo con te!
l'unico neo è che la maggiorparte dei damszarvas (daini ungheresi) non sono su terreno libero ma in recinti, a volte di grandi dimensioni (anche 2000 ha!!) ma pur sempre recinti.
non tutti sanno che una delle migliori popolazioni europee di daini allo stato brado si trova proprio in Italia!! nel nostro bellissimo appennino.


p.s. da ora in poi ti darò del tu!

da little john  02/02/2015 19.56

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Ma l'avete vista dove era la mini MagLite?

da MARCO BENECCHI X TUTTI GLI AMICI DEL BLOG  02/02/2015 19.42

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Se c'è una cosa che mi offende forse di più delle offese è il darci del LEI SUL BLOG.
Siamo tutti AMICI accomunati dalla stessa passione.
Quindi Vi pregherei di esordire SEMPRE con Ciao Marco..................
e magari anche Caro Marco" perchè no...
Saluti
Marco

NB condivido pienamente quel che è stato appena detta. Il daino è VERAMENTE un grande selvatico!!!

Ed ora scateno l'inferno!!!
All'estero, ovviamente, e senza considerare i costi pribitivi, preferirei di gran lunga tirare un daino da 6 kg che un cervo da 10 !!!!!

da MARCO BENECCHI X TUTTI GLI AMICI DEL BLOG  02/02/2015 19.40

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

si è la caccia più difficile in assoluto assieme al muflone. Weidmannsheill Dott. Marco Benecchi!!

da Franz  02/02/2015 17.55

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

complimenti signor Benecchi! molti snobbano il daino e vorrebbero addirittura eradicarlo!
se penso a quale valore si associa a questo animale in terra magiara mi viene da pensare che siamo un po grulli noi italiani.
janos, un mio amico ungherese, nonostante i suoi molti cervi, alcuni anche sopra i dieci kili di trofeo, continua a ripetermi che il suo daino appena in medaglia di bronzo, resta il suo trofeo preferito.
meditate italiani!!!

da little john  02/02/2015 15.14

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

complimenti signor Benecchi! molti snobbano il daino e vorrebbero addirittura eradicarlo!
se penso a quale valore si associa a questo animale in terra magiara mi viene da pensare che siamo un po grulli noi italiani.
janos, un mio amico ungherese, nonostante i suoi molti cervi, alcuni anche sopra i dieci kili di trofeo, continua a ripetermi che il suo daino appena in medaglia di bronzo, resta il suo trofeo preferito.
meditate italiani!!!

da little john  02/02/2015 14.56

Re: “IL BALESTRONE FANTASMA!”

Ciao Marco, bella avventura, complimenti.
Mi occorrono due tuoi pareri:
1) Vorrei comprare una carabina in 243 Win, quale mi consigli?
2) Cosa ne pensi della nuovissima Browning Bar MK 3, appena commercializzata??
Con stima
Andrea

da Andrea  02/02/2015 14.50
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