Talmente appassionato che di caccia ne morì. Così dicono – pur se ancora soffusi di un'aura di mistero - i recenti studi sulle cause della morte del giovanissimo faraone, che regnò in Egitto circa tremila anni fa. Famoso per il superbo corredo funebre rinvenuto nella sua tomba dall'archeologo inglese Howard Carter, che pagò con la vita questa scoperta, vittima della cosiddetta maledizione del faraone, Tuthankamon "Non fu ucciso, come molti pensano. Ebbe un incidente mentre cacciava nel deserto. Cadendo dal cocchio si procurò la frattura alla gamba sinistra: "sono convinto che sia morto per questo" ha dichiarato qualche anno fa lo studioso Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio Supremo delle antichità egiziano.
Sui magnifici reperti artistici rinvenuti nella sua tomba, e in altre immagini che lo ritraggono, a dimostrazione di questa forte passione, figura a più riprese mentre è a caccia di antilopi di tori e di leoni. Una chiara dimostrazione che fin dall'antichità la caccia non fu solo un'attività per procurarsi alimenti, ma passione vissuta intensamente anche dalle aristocrazie, che ne fecero una vera e propria arte, traendone grande beneficio spirituale.