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ago14 14/08/2008
In questo periodo siamo sommersi da una valanga d'informazioni, considerazioni,commenti, che tendono a evidenziare come la gente si trovi sempre di più in balia della criminalità, organizzata e non. Ne consegue, purtroppo, una campagna di criminalizzazione generalizzata nei confronti di tutti coloro che possiedono armi, vanno a caccia, frequentano i campi di tiro. Salvo a dimenticare momentaneamente tutto, quando i nostri campioni tiratori, che quasi sempre sono cacciatori, impinguano il medagliere olimpico. Credo che sia l'ora di sfatare questo luogo comune che ci addita, anche noi cacciatori, con l'appellativo di sanguinari assassini. Intanto, per poter usare un'arma occorre essere cittadini modello. Basta una semplice denuncia per minacce (non a mano armata) per farsi ritirare il porto d'armi. Inoltre, checché ne dicano quelli della Lega Anti Caccia (vedi commento blog Barbara), ben altre sono le cause di morte violenta di cui la nostra opinione pubblica si dovrebbe preoccupare. Parlo in primo luogo delle morti per incidenti sul lavoro e per incidenti in casa. Dove, come è facile intuire, le armi da fuoco non c'entrano assolutamente. Poi c'è l'automobile. Il bilancio ferragostano di quest'anno (ancor prima di ferragosto) è a dir poco impressionante. Per quanto riguarda gli omicidi, infine, il record (nefasto, purtroppo) lo detengono mariti e mogli tradite, madri, padri, zie, nonni, nipoti, cognate, nuore e generi, amici e vicini di casa inclusi. Ma anche qui, di fucili da caccia se ne contano pochi. Poi, ovviamente, alla tremenda classifica, si aggiungono i crimini efferati di mafia, camorra, ndrangheta e affini. Infine, buoni ultimi, anche se ci si aggiungono i morti per infarto o cadute in crepaccio e simili (ma qui, se vogliamo, si dovrebbero ricordare gli incedenti che colpiscono alpinisti, cercatori di funghi, appassionati di trekking eccetera), arrivano i poveri cacciatori. Alla luce di questi dati (ne fanno fede le statistiche ufficiali: Min.Interni in testa), personalmente trovo disgustoso e comunque ingiusto che si continui a richiamare provocatoriamente l'attenzione dell'opinione pubblica sui troppi fucili (da caccia e da tiro) che circolano in Italia, quando ormai è chiaro che si vuole colpire l'anello più debole della catena, per distrarre l'attenzione da questioni più serie e più gravi, pur restando nel ristretto ambito della sicurezza. A mio avviso, sarebbe opportuno che le nostre organizzazioni e i nostri rappresentanti politici si facessero carico di questa doverosa azione di informazione, per ristabilire la verità. Voi che ne pensate? Proposto da: Massimiliano Betti Tags:15 commenti finora...
Re: Armi, caccia e sicurezza Giaggiolo: o si parla sapendo ciò che si dice o si tace che si fa più bella figura. Nell'attesa che ti documenti meglio ti consiglio la seconda opzione. Davide: lo scemo del villaggio avrebbe saputo dire qualcosa di più intelligente di quanto abbia fatto tu. da Inforziato
07/02/2011
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Re: Armi, caccia e sicurezza Scusate ma non vi sembra una vera scemenza vendere le armi ad aria compressa, liberamente, anche se si tratta di armi depotenziate? provate a spararci e vi accorgerete che fanno male, queste armi le posssono aquistare tutti!! da santello
01/10/2010
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Re: Armi, caccia e sicurezza Lo voglio anch'io il fucile. Pum pum!!! Come quando ero piccolo... Che bei momenti... Che spensieratezza... Ora potrei anche imbottire qualche animaletto... FIGATA! Dopo sai come mi gaso? da Davide
06/04/2010
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Re: Armi, caccia e sicurezza Se seguite bene i fatti di cronaca parecchi omicidi casalighi avvengono con armi bianche di tutti i generi, con armi da fuoco, qualche volta è vero fucili da caccia ma la maggior parte dei personaggi che commettono omicidi sone ex plolizziotti, militari, gurdie giurate ecc. pochi molto pochi sono i cacciatori. da Maremmano
16/02/2010
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Re: Armi, caccia e sicurezza Il Sig. Giaggiolo dice molte inesattezze: 1 - in America da anni le armi si vendono solo presso le armerie previa registrazione elettronica immediata con uno strumento simile a quello che sarà il nostro SPACE 2 - la maggior parte degli omicidi "casalinghi" avviene con l'uso del coltello da Beppe
31/03/2009
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Re: Armi, caccia e sicurezza Il Sig. Giaggiolo dice molte inesattezze: 1 - in America da anni le armi si vendono solo presso le armerie previa registrazione elettronica immediata con uno strumento simile a quello che sarà il nostro SPACE 2 - la maggior parte degli omicidi "casalinghi" avviene con l'uso del coltello da Beppe
31/03/2009
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Re: Armi, caccia e sicurezza bravo bettino, hai pienamente ragione. Anzi, io proporrei di vendere le armi anche al supermercato, come fanno in America. Tanto, chi le compra è sicuramente una persona retta e onesta, non ti pare?? da giaggiolo
18/03/2009
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Re: Armi, caccia e sicurezza ahahahah giaggio mi fai sbellicare... forse dimentichi che la maggior parte degli omicidi casalinghi avvengono tramite fucile da caccia... e a sparare non sono i bambini o le donne, ma i possessori di quelle armi, che guarda caso... sono cacciatori!!!! da giaggiolo
13/03/2009
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Re: Armi, caccia e sicurezza Non risulta da nessuna parte che la causa delle morti violente nel nostro paese è da addebitarsi ai possessori di armi legalmente detenute,(leggi cacciatori). Chi abitualmente delinque, facendo uso di armi, certamente non si pone il problema della legalità. Quindi questi signori, che hanno come unico scopo nella loro vita, quello di combattere la caccia ed i cacciatori, ergendosi a custodi di ogni verità, possono dormire sonni tranquilli, finchè le armi le hanno i cacciatori. da Giaggio
23/01/2009
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| buon giorno a tutti!!! premetto che sono un cacciatore e che possiedo più di un 'arma da caccia e no. tutte le cose scritte fino ad ora sono sacrosante verità e mi trovano perfettamente d'acordo ma qualcosa che non va nella nostra legislazione in materia di armi c'è. pensate solo al modo di custodire le armi: la legge non è per niente chiara;dice che vanno custodite,è vero,ma il concetto di custodite lascia a mio avviso, troppe interpretazioni. la visita per il rilascio del certificato anamnestico sia da parte del medico di famiglia che da parte dell'ufficiale sanitario,non vi sembra un po' troppo riduttiva? non si fanno visite specifiche,controlli ,test niente! richiedere il porto d'armi è come richiedere il passa porto ! sono queste le motivazioni che portano coloro che non condividono la nostra passione a criticarci e ad attaccarci e secondo me...hanno un po' di ragione!!!!!! ciao a tutti!!!!
da federico 2
02/10/2008
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Re: Armi, caccia e sicurezza Comunicazione per il Sig. Eligio. Se vuole può inoltralci una mail tramite la sezione CONSIGLI. Provvederemo a darle i chiarimenti del caso. Cordialmente. da REDAZIONE BIG HUNTER
19/09/2008
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Re: Armi, caccia e sicurezza Salve, io ho un problema che desidererei risovere nel breve tempo possibile, sono stato "iniziato" alla Caccia da mio padre, come credo tanti di noi, fin qui tutto ok, la passione è cresciuta fino a diventare insaziabile. Nel 2002 causa studi universitari sono costretto a non svolgere il Servizio di Leva presso un Comando Militare ma bensì come Servizio Civile nella mia città.Nello stesso anno, conseguo l'Abilitazione Venatoria, suoerando l'esame e ottenendo così la sopsirata "patente". Il problema sorge nel momento in cui dovevo richiedere il Porto d'Armi per incongruenza co la mia scelta "civile" naturalmente, nel 2007 la bellissima notizia.......dopo 5anni dopoa aver svolto il Sevizio Civile, il soggetto può richiedere in via definitiva e non revocabile la rinuncia allo "status di obiettore", rendendosi così anche disponibile per impieghi bellici nell'eventualità essi si presentassero.. il mio problema vero nasce nel 2006, precisamente in giugno , quando a causa di "errori di gioventù" sono stato tratto in arresto per detenzine di sostanze stupefacenti (hascisc), ho patteggiato la pena assumendomene le responsabilità e ho ottenuto un beneficio che ha portato la condanna a 1 anno e 8 mesi con la condizionale, da quel momento in poi nessun fermo, nessuna segnalazione, nessun neo che possa farmi ritornare in quella situazione, nanche mai un posto di blocco in tre anni, nel frattempo la mia qualità di vita è migliorata notevolmente, ho acquistato una Tabaccheria che gestisco assieme alla mia compagna, ho contratto matrimonio con Lei nel 2007 e viviamo felicemente e a disposizione anche delle Autorità che volgiano vagliare la mia posizione. Premettendo che non risulto iscritto presso il Casellario Giudiziale dove risulta "NULLA" a mio carico, la mia preoccupazione maggiore, nel richiedere il Porto d'Armi è rappresentato dal Maresciallo dell'Arma che comanda la Stazione del Paese in cui vivo, La Questura, avendo bisogno di informazioni relative al comportamento di un soggetto al quale rilasciare il Porto d'Armi, chiede informative alla Locale Stazione di Carabinieri oppure al + vicino Commisariato di P.S., probbailmente anche avendo a mio carico molti e molti elementi che sottolineano e accertano il mio buon comportamento dopo "il fattaccio" non vedo per quale motivo mi si debba rifiutare o rischiare di farlo, il Porto d'Armi Uso Caccia . Volevo una Consulenza Legale in merito e avrei bisogno di sapere se esistono vincoli ostativi alla mia richiesta, se mi conviene attendere altri due anni affinchè il reato vada in prescrizione o se posso attuare un piano di riabilitazione o quello che è possibile per poter ottenere una concessione che mi permetta di essere ancora + lontano da quelle situazioni che possono provocare dei danni alla mia persona.Ringrazio quanti possono essermi d'aiuto e colgo l'occasione per fare a tutti un Augurio speciale per l'annata che arriverà. Grazie mille Eligio da Eligio
19/09/2008
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Re: Armi, caccia e sicurezza Sono pienamente d'accordo con lei. Ha fatto un resoconto preciso e veritiero dell'attuale situazione in Italia. Solo come ha detto lei e come succede per tutte le altre cose in questo paese, si colpisce sempre l'anello più debole per sviare l'attenzione da questioni ben più importanti. Si associa la figura del cacciatore a quella di un assassino, quando invece è realmente un cittadino modello, che pondera le sue reazioni e il suo comportamento, e lo deve essere necessariamente se non vuole vedersi ritirare il porto d'armi. E un cacciatore che ama la caccia sa cosa significa doverne fare a meno. Sinceramente mi hanno stufato che ogni qualvolta succede qualcosa nell'ambito della caccia, subito pronti a darci addosso. Se c'è un braccoiniere o uno stupido, non significa che allora tutti i cacciatori sono stupidi o bracconieri. Se in Italia c'è gente che rapina e ammazza, non credo che tutti gli italiani siano ladri e assassini. Esistono persone giuste come cacciatori giusti e rispettosi delle leggi e della natura. Basta pensare che anche nei parchi (aree di tutela faunistica) esistono piani di abbattimento per regolare il sovrannumero delle specie ed evitare gravi danni all'ambiente. Sono i consigli di amministrazione degli stessi parchi a stabilirlo. Bisogna smettere di accusare sempre il cacciatore. Il cacciatore ama la natura e tutto ciò che la popola. Quello che fa, lo fa alla luce del sole e di personale addetto ai controlli. Non è che chiudendo la caccia si risolvono i problemi della fauna. La lotta va fatta contro i bracconieri e chi non rispetta le leggi. Gli animalisti che colpiscono sempre e solo il cacciatore, scusate ma vuol dire che ancora non hanno capito niente di ciò che rappresentano. da Federico
19/08/2008
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Re: Armi, caccia e sicurezza Sono completamente daccordo con lei. Se è vero che gli interessa la vita dell'uomo allora perchè non chiudono discoteche? perchè non chiudono gli stadi? perchè non fanno chiudere il commercio dell'alcool e delle sigarette? Semplice, queste cose gli piacciono, e per questo non si toccano. Mi è capitato di finire nel sito "Caccia il cacciatore" che come tesi fondamentale utilizza proprio questa dei morti e feriti dovuti alla caccia. Il sito conteggia 52 morti, molti dei quali, questo però non lo dicono, morti mentre andavano a caccia, ma che con la caccia non centrano niente: molti sono morti di infarto, alcuni scivolando hanno battuto la testa e un paio anno cappottato col fuoristrada, alla fine sono solo 2 le mori dovute veramente alla caccia. Queste persone, che utilizzano qualsiasi mezzo, anche quello del mentire, pur di perseguire i loro scopi, sono persone che non hanno neanche diritto di essere ascoltate, per il semplice fatto che non sono affidabili. da Bartolo
16/08/2008
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Re: Armi, caccia e sicurezza Pienamente daccordo con lei. Mi ritornano alle mente, sulla stessa falsariga, ricordi di Andreottiana memoria, quando per risolvere i problemi della mafia si paventò addirittura il sequestro delle "doppiette" in alcune regioni. L'Italia è il paese dei polveroni sospinti per interesse, l'importante è accecare la verità. La sicurezza è un problema da risolvere ma non passa certo ne dai nostri fucili ne dalle nostre cartucce. In bocca al lupo a tutti. da Luigi da Genova
14/08/2008
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