Se c'è un ambientalista a cui il mondo della caccia può fare riferimento, questo è senza dubbio Theodore Roosvelt, il 26mo Presidente degli Stati Uniti, Premio Nobel per la Pace, grande stratega, uomo politico di primaria grandezza, grande conoscitore della vita natura, sostenitore della politica conservazionista e appassionato cacciatore.
Amava la vita selvaggia, fin da giovanissimo coniugò la tutela della natura all'attività venatoria, che svolse soprattutto nel nord est degli USA, nei boschi del Maine, con due uomini che divennero maestri e amici per la vita, Bill Sewall e Wilmot Dow. Ma il cuore e l'anima delle esperienze di caccia di Roosevelt erano nel West americano, che ha idealizzato nel suo libro "Viaggi di caccia di un Ranchman". Vasta la sua produzione letteraria e scientifica sulle sue attività di caccia. Il suo amore per la bellezza selvaggia del territorio e le esperienze di caccia modellarono vigorosamente i suoi valori di vita.
Partecipò a grandi spedizioni di caccia in Brasile e a Safari in Africa, dove svolse una mastodontica missione scientifica per lo Smithsonian Institute. Molti esemplari da lui raccolti fanno parte delle collezioni del Museo di Storia Naturale di questo prestigioso istituto. Il suo nome fu abbinato al più popolare orsacchiotto di peluche degli Stati Uniti.