In Campania abbiamo da qualche anno una nuova legge regionale in materia venatoria (L. R. n. 26/2012 e ss.mm.ii.) alla quale, ad oggi, ancora non hanno fatto seguito gli opportuni e necessari regolamenti di attuazione. Gli eventuali ritardi all’emanazione dei regolamenti era, in un certo senso, stata prevista tanto è che l’articolo 42, comma 2 della legge citata stabilisce, tra l’altro, che nelle more dell’approvazione delregolamento di attuazione si applicano le norme regolamentari attuative della legge regionale 8/1996 non in contrasto con la L. R. 26/2012. E fin qui tutto sembra, nei limiti del caso, anche accettabile. Tra i regolamenti non ancora emanati rientra anche quello che dovrebbe stabilire i criteri di ammissione dei cacciatori ai diversi Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) della Campania; questa vacatio, come legge vuole, viene colmata riferendosi ancora oggi al “Nuovo regolamento per la gestione degli Ambiti Territoriali di caccia (A.T.C.)” emanato con D.P.G.R. n. 626/2003 e ss.mm.ii.
Con tali premesse, al fine di disciplinare le modalità di accesso agli ATC, la Giunta Regionale della Campania emise in data 24 gennaio 2014 un apposito Decreto Dirigenziale (n. 199 del 24/1/2014) nel quale, tra l’altro, si stabiliva che “Il 31 agosto termina la validità delle graduatorie, ed i posti delle singole graduatorie non attribuiti alla data di inizio della stagione venatoria, possono essere assegnati senza residenza venatoria a seguito di istanza diretta tramite il sito “Campaniacaccia”.
E così passò la scorsa stagione venatoria!
Neppure il 2015 ha però portato all’emanazione dei regolamenti che attendiamo e, sempre con l’intento di garantire un disciplinato accesso dei cacciatori agli ATC, la stessa Giunta Regionale in data 19 maggio 2015 ha emanato un decreto (n. 178 del 19/5/2015) che è copia-incolla del precedente e che come quello da cui origina ha portato tutt’altro che benefici in quanto anche per l’anno in corso le date stabilite dalla regione sono state totalmente disattese! Anche in quest’ultimo Decreto dirigenziale era infatti stabilito che “Il 31 agosto termina la validità delle graduatorie, ed i posti delle singole graduatorie non attribuiti alla data di inizio della stagione venatoria, possono essere assegnati senza residenza venatoria a seguito di istanza diretta tramite il sito campaniacaccia.it”.
Come se non bastasse, anche il sito di cui la Regione si è dotato ed al quale vincola tutti i cacciatori lascia parecchio a desiderare, tanto è che nelle ultime settimane si è bloccato per due volte (16 e 24 settembre 2015) nel momento in cui si potevano inoltrare le ultime domande per l’ATC di Caserta. Ed in seguito a questi eventi, appunto, è stato emanato un ennesimo Decreto Dirigenziale (n. 414 del 01/10/2015) che cerca di porre rimedio alla situazione creatasi.
Si è dunque concretizzato, a diffuso parere, uno degli atti più discutibili della gestione venatoria campana a livello giuridico, normativo e soprattutto morale. Quest’ultimo D. D. è stato emanato, sicuramente favorendo i cacciatori napoletani, ma svilendo il Diritto amministrativo in ogni sua forma. Ancora una volta si è fatto ciò che qualcuno voleva trasmettendo e diffondendo il messaggio subliminare che tutto è permesso, in barba a consolidati dettami normativi e legislativi. Cambiare le regole in corso d’opera non è mai scelta condivisibile, e men che meno è accettabile se realizzato da parte dell’Ente preposto alla corretta gestione venatoria regionale; occorreva piuttosto provvedere in tempi rapidi ad un potenziamento del portale regionale invece di modificare le regole realizzando una forzatura e applicando norme create ex novo solo per l’ATC di Caserta, diversamente da quanto applicato per gli altri ATC (vedi Napoli). Tale modus operandi danneggia in primis leggi e Diritto mentre in secundis lascia intendere ai cacciatori tutti che a loro resta soltanto da pagare!
Ad oggi il quesito che da più parti viene posto è “questo metodo adottato per attribuire i posti senza residenza venatoria all’ATC di Caserta è il migliore possibile?”, ma sulla scorta di quanto premesso e basandoci anche su quanto riferito ufficialmente nei RILEVATO CHE del D.D. n. 414 del 01/10/2015, ossia che le graduatorie – nel caso specifico quelle prodotte dall’ATC di Caserta – sono state pubblicate con estremo ritardo rispetto alle date prestabilite dalla Regione, la scrivente Sezione Provinciale della Federcaccia di Napoli chiede “perché nella nostra regione, in maniera cronica, non vengono rispettate né fatte rispettare le norme in materia venatoria? E perché non si prendono seri provvedimenti nei confronti degli ATC che non si attengono al rispetto di date e scadenze previste dalla Regione? Ed ancora, cosa deve verificarsi affinché la Regione si arroghi il potere sostitutivo che le spetta così come previsto nella Legge n. 157/92 e nella L.R. n. 26/2012 e ss.mm.ii.??”
Giovanni De Stefano
Presidente Provinciale FIDC Napoli