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ott21 21/10/2015
“Cacciatori sparano vicini alle case ed uccidono un gatto” – “Cacciatori entrano nel giardino di una casa ed ammazzano il cane” – “Spari dentro il parco” – “Cacciatori minacciano con il fucile dei bambini” – Titolone dell’altro giorno: “morta l’aquila reale impallinata da un cacciatore”. Queste sono le cronache che sempre più impazzano quotidianamente sulle pagine dei giornali, attirando lettori indignati (giustamente tanti) che tramano vendetta.
Colpevoli dei misfatti affidati alla giustizia? Nessuno!
Indagati per i reati commessi? Nessuno!
Cacciatori interrogati anche solo quali possibili conoscitori dei fatti? Nessuno!
Indagini che proseguono per mesi con quale esito finale? Nessuno!
Eppure le forze dell’ordine pare agiscano in tutti i casi tempestivamente, eppure chi assiste alla scena del crimine potrebbe intervenire, penso… eppure mai neanche un identikit utile ad inchiodare un colpevole che sembra dileguarsi nel nulla come un degno protagonista di un “delitto perfetto”.
E’ possibile che centinaia di denunce e di reati anche gravissimi come l’uccisione di animali domestici o minacce armate a bambini le cui cronache oscurano pagine e pagine di quotidiani rimangano sempre, dico sempre, senza l’ombra di un possibile colpevole o anche solo di un misero indagato? Eppure la vigilanza venatoria eleva ogni anno diverse contravvenzioni, segno che il loro lavoro lo svolgono egregiamente ed è costante… mai però per i “mostri-fantasma” che appaiono puntualmente sui giornali.
A voi la cosa non puzza? Pare di no, visto che ad ogni grave fatto riportato sui giornali c’è qualche associazione venatoria pronta a scusarsi a nome della categoria e disponibile a sguinzagliare il plotone di guardie venatorie riconosciute per dare la caccia al “fantasma” di turno.
Non scusatevi a nome mio perché a me la cosa invece puzza, e non poco! Non scusatevi a nome della categoria alla quale appartengo perché mi dà enorme fastidio anche solo il fatto che qualcuno si affretti a puntualizzare la differenza tra cacciatore e bracconiere; potrebbe non essere stato neanche quest’ultimo… anzi, sono sempre più convinto che in certe notizie ci sia in atto una vera e propria “strategia della tensione” per la quale i primi a cadere nella trappola sono proprio certi cacciatori che alimentano così notizie con scopi ben precisi.
Per ogni delitto, dal più stupido al più grave, dev’essere dapprima scoperto il movente. Quale movente può esserci nell’ammazzare un cane di famiglia, entrando dal giardino di casa? Cosa spinge un cacciatore a puntare il fucile addosso a dei bambini? L’unica risposta può risiedere in un grave disordine mentale del colpevole ma siccome appartengo ad una categoria di cittadini onesti e controllati, mi risulta difficile pensare ne salti fuori ormai uno al giorno. Di contro, trovo un sacco di moventi e di interessi dalla parte opposta. Trovo un grande interesse della stampa a far veicolare notizie che attirano l’attenzione e scioccano il lettore; ci scopro una fruttuosa strategia di divulgazione della propaganda animalista e quando le notizie riguardano parchi, oasi o altri luoghi di “natura a pagamento” ne esce una fantastica forma di pubblicità a spese e chilometri zero; pubblicità vantaggiosa anche per far vivere corpi di vigilanza che senza tutta questa “pericolosità sociale” arrancherebbero nelle giustificazioni sulla loro esistenza.
Mi sovvengono anche i centri di recupero della fauna selvatica ferita e le sovvenzioni pubbliche che ricevono, ovviamente fintanto che hanno uno scopo di esistere.
Attenzione quindi alla “strategia della tensione” perché è un po’ quello che sta succedendo con immagini, video e notizie palesemente false e fatte veicolare ad hoc dai nostri detrattori per il mondo degli allevamenti, dei circhi, della sperimentazione animale (antivaccinisti docet) con l’unica differenza che per quel che ci riguarda c’è sempre qualche “illuminata” associazione venatoria pronta a scusarsi a nome della categoria. Vi diffido nel farlo a nome mio perché non voglio neanche lontanamente pensare di appartenere ad una categoria di ingenui che anziché puntare su chi ci infanga senza prove, si auto-colpevolizza di fatti non accertati.
Massimo Zaratin Tags:17 commenti finora...
Re: Attenzione alla strategia della tensione Sono pienamente d'accordo con la sua lettera, ma noi cacciatori non (bracconieri) siamo additati da tutti coloro che possono comunicare con la stampa e la t v al grande pubblico, per trarre in qualche modo dei benefici personali, sfruttando la credulità della massa di persone delle città che magari non sono mai state in campagna, ma contano molto per i loro scopi. Ho letto con piacere la sua lettera e, con piacere le rispondo. Ciao da Cesare Menichetti
20/12/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione uomini che si vestono da donna che orrore! da huhuhhhu iiuu
20/11/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione Io non ho paura dei cacciatri io ho paura di due uomini che sinciappettano tra di loro! da Veio
20/11/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione x sig Alex È stato identificato e denunciato dai Carabinieri l'uomo che qualche settimana fa nella campagna trevigiana, al confine con il comune di Zero Branco, con una pistola giocattolo aveva minacciato un cacciatore intimandogli di dargli il fucile e di liberare i suoi uccelli da richiamo, alcune allodole.
L'uomo, un 38enne di Morgano, che dovrà ora rispondere di rapina e porto abusivo di armi, è stato smascherato grazie ad alcuni testimoni che hanno collaborato con gli investigatori. Sono risultate fondamentali le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un residente della zona che ha immortalato l'aggressore.
Durante una perquisizione i militari hanno ritrovato l'abbigliamento da ciclista utilizzato il giorno della rapina, la bicicletta e la pistola giocattolo. Inoltre è stato rinvenuto anche il fucile del cacciatore abbandonato in un fossato a 400 metri dall'abitazione del 38enne. Secondo i Carabinieri i motivi del gesto dell'uomo rientrano in un suo intimo convincimento contrario alla caccia (Il Gazzettino Treviso). da tiziano
18/11/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione PERCHE NON ANDATE A PREDICARE IN SPAGNA IN FRANCIA IN GRECIA ECC.... CHE VI FANNO SCAPPARE A CALCI NEL SEDERE da GIUSEPPE
12/11/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione E SE ESISTETE E TANTA ALTRA GENTE ASSOCIAZIONI E ROBA VARIA E SOLO GRAZIE A NOI da GIUSEPPE
12/11/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione signor alex .c noi siamo una categoria di persone oneste e non come voi animali sti che andate in giro a minacciare i cacciatori. Come un vostro collega con la pistola in pugno si e fatto consegnare il fucile e chiavi di macchina e telefonino per poi dileguarsi nelle campagne con una bici, FATTO USCITO SULLA CRONACA che gente siete voi???e che dite e meglio se ammazzano voi che un animale VERGOGNATEVI!!!!!!!!! da GIUSEPPE
12/11/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione Massimo, ti quoto 100%....... da Calibro20
23/10/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione Sig Zaratin, attenzione: la sua tesi io la sto applicando, non la sto appoggiando. E l'ho applicata equamente in entrambi i sensi, non in un senso solo come invece mi pare faccia lei per poi rinnegarla invece nell'altro. Le ricerche su internet sono aperte a tutti è vero, ma è altrettanto vero che è colui che fa riferimento ad uno specifico evento (tra l'altro con intento accusatorio) che per correttezza dovrebbe circostanziarlo, piuttosto che dire in sostanza 'cercatevelo da soli'. Grazie comunque per il suo tempo
Cordialità da Alex C.
22/10/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione Sig. Alex...lei sta appoggiando pienamente la mia tesi del complotto. Per il resto le ricerche su internet sono aperte a tutti!
da massimo zaratin
22/10/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione Sig. Zaratin, nemmeno io sono mai andato a sparare a cani o gatti che erano dentro proprietà private… e quindi? Rispettosamente, lei sta perdendo di vista quali erano i termini del suo stesso editoriale. A me non resta che constatare che se lei afferma che quando si tratta di animalisti non servono indagini né ipotesi su chi possa essersi macchiato di certi delitti (persino qualora non vi siano indagati o colpevoli o testimoni), allora lo stesso principio deve potersi applicarsi anche nel caso dei reati di cui lei si lagnava nell’apertura del suo editoriale, attribuiti a cacciatori anche in assenza di colpevoli, indagati, testimoni, ecc… Tutto qui. Mi pare davvero poco consono ad una persona acuta come lei, sostenere che la legge è bizzarra perché non incrimina gli animalisti quando non ci sono indagati, colpevoli, possibili testimoni, ecc.; perché che risulti a me si tratta della la stessa identica legge che non incrimina nemmeno i cacciatori quando non ci sono indagati, colpevoli, possibili testimoni, ecc. Però quando si tratta di animalisti le leggi bizzarre e puniscono i rei, mentre quando si tratta di cacciatori son complotti organizzati per attribuire colpe a chi non ne ha! Qualcuno ha imbrattato la casa di un allevatore di polli con pesanti minacce di morte e lei chiede “non devo pensare che sia stato l’ALF?”. Be’, seguendo il ragionamento da lei impostato nella seconda parte del suo editoriale, si potrebbe tranquillamente pensare anche che possa esser stato qualcuno che ha l’interesse a mettere in atto una strategia della tensione verso i movimenti animalisti… insomma che si tratti un complotto organizzato da qualcuno che ci guadagna a far percepire l’animalismo come un pericolo. Anche perchè chiunque può scrivere ALF su un muro e chiunque può rivendicare anonimamente qualcosa. Come le dicevo, non è altro che la sua argomentazione (la teoria del complotto) applicata però alla sua controparte.
Cordialità
p.s. Scusi se chiedo di nuovo: ma per la questione dell’ aquila uccisa da due sfegatati ambientalisti anticaccia per far ricadere la colpa sui cacciatori, mi potrebbe fornire qualche riferimento verificabile sull’accaduto? Grazie anticipatamente se avrà tempo e modo.
da Alex C.
22/10/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione Sig Zaratin, grazie per la sua risposta. Vede, io le ho citato tre esempi ben precisi (tra molti) in cui pur non essendoci colpevoli, né indagati, né interrogati, proprio voi cacciatori e l’associazione di cui lei fa parte, non avete comunque esitato un istante ad attribuire pubblicamente colpe agli animalisti con assoluta certezza, utilizzando proprio quell’atteggiamento di cui lei adesso si lagna e per il quale tira in ballo ordite macchinazioni e complotti organizzati se a farne le spese sono i cacciatori. In quelle occasioni il dubbio del “Sarà vero, non sarà vero?” non ve lo siete posto nemmeno di striscio ed anzi avete alimentato il “è sicuramente vero!” e sono stati sicuramente gli animalisti (sebbene un cancello possa aprirlo chiunque, un offesa su internet la possa scrivere chiunque, e sempre chiunque possa riempire un sacchetto di escrementi). Come dicevo mi pare leggermente (ma proprio un pizzico, eh!) incongruente che qualcuno si lamenti se gli viene riservato il trattamento che lui è il primo a riservare, nelle stesse identiche condizioni, a qualcun altro.
Non mi sembra di aver mai scritto che nelle malefatte degli animalisti non c’è mai alcun colpevole. E spero che nemmeno lei non vorrà sostenere che nelle malefatte dei cacciatori non c’è mai alcun colpevole. Quello a cui mi sono riferito io con quegli esempi, è esattamente ciò di cui parlava lei nell’editoriale: casi in cui non ci sono colpevoli, non ci sono indagati, non ci sono interrogati… eppure l’attribuzione di colpe da parte vostra è stata immediata e senza dubbi anche in quei casi; non lamentatevi poi se quando si tratta di cacciatori ricevete misura per misura. Perché se secondo la sua logica le notizie di misfatti attribuiti ai cacciatori seppure in totale assenza di colpevoli, di indagati, ecc fanno parte di un complotto organizzato, allora la stessa logica vorrebbe che quando si tratta di misfatti attribuiti agli animalisti nelle stesse condizioni (assenza di colpevoli, di indagati, ecc.) quantomeno non siate proprio voi a fomentare la certezza categorica di colpevolezza.
Cordialità
p.s. A latere, le sarei grato se potesse darmi i riferimenti del caso da lei citato dei due sfegatati ambientalisti anticaccia che spararono ad un’aquila per far ricadere la colpa sui cacciatori.
da Alex C.
22/10/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione ...e se c'è del marcio nel mondo della caccia, figuriamoci in quello dell'animalismo! ;) da massimo zaratin
22/10/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione Alex Conti hai citato un caso che calza a pennello. Sulla vicenda Simonsen sono stati gli animalisti ad un certo punto a fare lo stesso ragionamento mio…incolparono i pro test di alimentare con i fake le polemiche in modo da far passare per “brutti e cattivi” gli antisperimentazione. Sarà vero, non sarà vero…una cosa è certa, io sono qui a difendere il mio mondo, non certo quello dell’animalismo. E’ sciocco, ingenuo ed aberrante affrettarsi a scusarsi di qualsiasi malefatta che riguardi un fucile da caccia, specialmente quando si sa che queste notizie rendono troppo bene ai nostri detrattori. Mi ricordo che diversi anni fa due ambientalisti anticaccia sfegatati spararono ad un’aquila per far ricadere la colpa sui cacciatori. Ricordo che per alimentare il disappunto le associazioni animaliste non esitano a divulgare notizie palesemente false come i morti per la caccia inserendo anche gli infortuni, gli incidenti in auto e gli infarti….e non è vero che nelle loro malefatte non c’è alcun colpevole, semmai è la legge italiana sbagliata che glielo permette. Gli attentati terroristici firmati ALF e rivendicati sui loro siti sono realtà, come realtà sono gli auguri di morte che abbondano sulle loro bacheche virtuali. Ti stupiresti se molte di queste notizie facessero parte di un complotto organizzato? Io no, e metto in guardia il mondo che difendo, nella speranza esca dall’ingenuità in cui è caduto.
da massimo zaratin
22/10/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione Tutto molto bello sig. Zaratin... Però mi faccia pensare un attimo: qualche mese qualcuno ha aperto il recinto dove era tenuto l'ippopotamo di un circo, che è uscito ed è stato investito da un'auto. Anche lì: colpevoli dei misfatti affidati alla giustizia? Nessuno! Indagati per i reati commessi? Nessuno! Animalisti interrogati anche solo quali possibili conoscitori dei fatti? Nessuno! Indagini che proseguono per mesi con quale esito finale? Nessuno! Eppure in quell'occasione non avete esitato a suffragare che erano stati gli animalisti, e anzi mi pare che la cosa non vi puzzasse per niente, né avete paventato alcuna strategia della tensione. Caso Simonsen, la ragazza che fu offesa su internet: colpevoli dei misfatti affidati alla giustizia? Nessuno! Indagati per i reati commessi? Nessuno! Animalisti interrogati anche solo quali possibili conoscitori dei fatti? Nessuno! Indagini che proseguono per mesi con quale esito finale? Nessuno! Eppure anche in quel caso non avete esitato a sostenere che erano stati degli animalisti, né avete tirato in ballo alcuna strategia della tensione. Ho letto che qualche mese fa vi è stato recapitato un sacchetto con degli escrementi; e non vi siete certo fatti problemi ad accusare gli animalisti. Eppure anche lì: colpevoli dei misfatti affidati alla giustizia? Nessuno! Indagati per i reati commessi? Nessuno! Animalisti interrogati anche solo quali possibili conoscitori dei fatti? Nessuno! Indagini che proseguono per mesi con quale esito finale? Nessuno! E questi sono solo tre esempi.
Bah, mi sembra leggermente (ma proprio leggermente, eh!) incoerente che quando si tratta di cacciatori poichè non ci sono indagati, non ci sono interrogati, non ci sono colpevoli, ci si appelli a complotti e dei-ex-machina, ma quando si tratta di animalisti, seppure nelle stesse condizioni (nessun indagato, nessun interrogato, nessun colpevole) siate invece antecedentemente colpevolisti.
Cordialit� da Alex Conti
22/10/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione Zaratin mi sembri un pochino di parte e questo ,se permetti ,non ti fa onore. Cero è che la categoria è pulita ma è anche vero che quando succede un'efferato crimine metropolitano gli intervistati esordiscono sempre dicendo: è una brava persona e non ha mai dato segno di "squilibrio" però c'è scappato il morto. In quanto agli investigatori anche quelli più smaliziati e di mestiere spesse volte si trovano in difficoltà immagina uno stallio e ollio che indaga su di un crimine di caccia, chi può chiappare. Purtroppo c'è del marcio in tutte la categorie e la nostra non fa eccezione salvo poi la notizia montata ad arte dai soliti invasati giornalari e affini ma questo è il conto da pagare grazie alle "tutela" delle nostre associazioni di categoria. Rifacendomi a un saggio detto che recita:quando tuona da qualche parte piove, io non ho le tue stesse certezze e non mi sento di puntare il dito contro nessuno come lo fai tu. Salutiamo da Benito Blasi
21/10/2015
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Re: Attenzione alla strategia della tensione la fai troppo facile, c'è del marcio in Danimarca, ed anche tra i "cacciatori"! da vecchio cedro
21/10/2015
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