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feb5 05/02/2016 17.09 
Premio Nobel per la letteratura nel 1906, Giosuè Alessandro Giuseppe Carducci è sicuramente uno dei più importanti poeti italiani della seconda metà dell'Ottocento.
Toscano di Pietrasanta, nacque a Valdicastello nel 1835, dopo tre anni la sua famiglia si trasferì a Bolgheri, dove suo padre Michele, medico, ottenne una condotta nel feudo della Gherardesca. Liceo agli Scolopi di Firenze, Laurea alla Normale di Pisa nel 1856, fin da giovanissimo si distinse nella poesia e nello studio dei classici. Datosi all'insegnamento, l'anno successivo - pur riluttante - pubblicò la sua prima raccolta di poesie. Scrittore e saggista, dopo un periodo al liceo Forteguerri di Pistoia, nel 1860 conseguì la cattedra di letteratura italiana all'Università di Bologna, dove insegnò fino al 1904.
Personaggio difficile, ma apprezzato dai grandi letterati e intellettuali dell'epoca fino ad ottenere la nomina a Senatore nel 1890 e il più grande riconoscimento mondiale, il Nobel, il Carducci resta tuttavia nel cuore di molti, moltissimi italiani, e soprattutto di tutti i cacciatori, per la sua celeberrima poesia in cui ricorda il paese avito. Bolgheri appunto, l'antico borgo della sua infanzia, dove anche per merito dei cacciatori locali, si ricorda con una lapide la casa, modesta, dove visse.
Riproporla, per noi, è d'obbligo, in ricordo di un'epoca, epica e civile, testimonianza di una cultura rurale su cui fra mille contrasti si è formata l'Italia, moderna libera e democratica.
Ecco la magica lirica.
SAN MARTINO (Da Rime Nuove. 1887)
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar. Tags:1 commenti finora...
Re: Carducci e il "Cacciator fischiando" Se fosse stata pubblicata tre anni fa,ahum ahum,qualcuno avrebbe scritto dall'Europa ad un nostro ministro chiedendo spiegazioni del perche' se non fosse il caso di bandirla dall'insegnamento nelle scuole in quanto si poteva ravvisare una ipotetica violazione della direttiva sugli uccelli;e magari se ne sarebbe vietata la diffusione perche' ci poteva costare ua procedura di infrazione.
da Pietro 2
05/02/2016 22.35
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