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mag24 24/05/2016 13.39
Saranno almeno una quindicina di anni che non salto mai l’occasione per far visita, almeno una volta, al mio carissimo amico Laszlo in Ungheria. Ci vado prevalentemente in febbraio per praticare della sana selezione ai calvi di capriolo, ma ho avuto modo di andarci anche in estate per cacciare i maschi nel periodo degli amori e in settembre–ottobre per il bramito dei cervi. Non mi era mai capitato invece di andarci in primavera. Vuoi per i numerosi impegni famigliari e di lavoro, vuoi per una piccola allergia ai graminacei che mi ha sempre sconsigliato di viaggiare troppo durante quel periodo, quando la natura è una esplosione di colori, ma anche di ... pollini! Ma come dice il proverbio: Mai dire Mai! Così, un bel giorno mi sono fatto convincere da Laszlo e preparate armi e bagagli io ed il mio amico Mauro siamo partiti ancora una volta per Hodmezovasarhely, una grande, industriosa cittadina situata nel sud- est dell’Ungheria, dove Laszlo risiede in una bella e accogliente casa. Nonostante quel che si crede, percorrere dodici ore di macchina a volte può essere meno faticoso e soprattutto meno stressante che fare un breve tragitto aereo, specialmente quando si è carichi di vestiario, accessori, cibarie varie, regali e soprattutto armi e munizioni! Non ultimo, c’è anche da considerare il costo totale dell’operazione, perché ormai la tassa da pagare per la carabina e la valigetta portamunizioni è quasi uguale a quello del passeggero. Poi, attraversare tutta la Slovenia e tre quarti della Puszta ungherese è una gioia per gli occhi e per il cuore. Sono convinto che da quando abbiamo lasciato Nova Goriza a quando siamo giunti a destinazione, dovremmo aver visto praticamente tutte le tonalità di verde esistenti in natura. Vorrei dare un piccolo consiglio a chi ancora non ha mai intrapreso un’avventura simile, ma che avesse intenzione di intraprenderla: occhio agli onnipresenti, infallibili Autovelox, che in Slovenia e in Ungheria sono dappertutto e ben nascosti. Inoltre, ricordate di comperare le “vignette” per le tasse autostradali perché le polizie locali sono molto severe in proposito. Per il resto, tutto sembra invece concepito appositamente per accogliere i turisti–cacciatori stranieri perché, non credo sia il caso di ricordarlo, la caccia in buona parte del Centro Europa fa parte delle tradizioni nazionali e da essa spesso dipende il sostentamento di molte famiglie. Si pratica quasi tutto l’anno ed è talmente ben gestita che le specie cacciabili, dalla stanziale ai grandi ungulati e all’orso bruno compreso, godono di ottima salute. Giunti a destinazione e scaricati velocemente i bagagli, Mauro ed io potemmo dedicare tutta la nostra attenzione alla variegata cucina locale, ottima per un “cucchiaiaio” come il sottoscritto, ma molto meno per chi invece è amante della pastasciutta. Sia Mauro che io avevamo più o meno gli stessi intenti da conseguire, desideravamo abbattere due–tre capi a testa, io mi sarei accontentato di trofei “medi” fino a 350 grammi di peso, mentre Mauro aspirava a qualcosa di più importante. Decidere in anticipo l’importanza dei trofei da cacciare è di fondamentale importanza nella caccia al capriolo “a listino”, perché in questo modo si evita di fare sbagli e/o spiacevoli discussioni. Dopo la solita notte insonne, che precede ormai tutte le mie cacce da quasi mezzo secolo, la sveglia non si fece attendere. Erano appena le quattro e mezza del mattino e già c’era luce a sufficienza addirittura per poter sparare. In Ungheria la caccia è piacere puro, quindi perché fare le cose di fretta?
Così ce la prendemmo comoda e quando giungemmo all’appuntamento con i nostri accompagnatori, un magnifico sole splendeva come una enorme palla di fuoco. Scambiati veloci i soliti convenevoli di rito, io salii sull’onnipresente, malandata Lada Niva di Edgar, il mio nuovo, giovanissimo accompagnatore che non conoscevo, mentre Mauro prese posizione su un Pick Up Opel attrezzato per poter sparare dal tettino, guidato da un anziano cacciatore molto noto della zona di nome Giulio.
Salutai l’amico Mauro dicendogli di non preoccuparsi, che la sua nuova carabina Roessler RWA Titan 6 calibro 25.06 dotata di cannocchiale 6–18 x 50 P si sarebbe fatta ben valere. Nonostante Mauro avesse intrapreso la magica avventura della caccia a palla da poco, non ero in ansia per lui perché durante le lunghe sessioni di tiro trascorse insieme sia al poligono sia in aperta campagna s’era dimostrato un validissimo tiratore. Come partimmo, fu piacevole constatare che la vegetazione, seppure molto alta, ci permetteva ancora una discreta visuale.
Eravamo ai primi di maggio e in alcuni punti grano e orzo stavano già cominciando a dorare le loro folte spighe. Individuare un buon capo da abbattere in quel mare verde e ondeggiante non sarebbe stato certo facile ma, ammettiamolo, è o non è il bello della caccia? Alla vigilia della partenza ero stato quasi tentato di portare anch’io la mia Roessler 25.06, ma visto che: “cavallo che vince non si cambia”, optai invece per la mia vecchia, stracollaudata Remington 700 SS calibro 270 Winchester dotata di cannocchiale Leupold Vari X III 3,5 – 10 x 50 Silver e di munizioni originali Winchester Ballistic SilverTip da 130 grani. Oltre ad essere un’arma molto precisa fino ed oltre i duecentocinquanta metri, dopo averla usata per tanti anni nelle sterminate pianure ungheresi ormai ne conosco alla perfezione “sia gli alzi sia i cali” a tutte le distanze.
La caccia di selezione e di contenimento dei branchi è una cosa, mentre quella ai maschi da trofeo è un’altra. Occorre stare molto attenti a quel che si spara, perché nonostante la proverbiale competenza dei cacciatori–accompagnatori locali, sbagliare di pochi “grammi” potrebbe significare dover pagare centinaia di euro in più di tasse di abbattimento. Laszlo, conoscendo la disinvoltura con la quale sono abituato a tirare il grilletto, mi aveva messo guardia! Quel mattino, nonostante avessimo già percorso diversi chilometri di strade sterrate, non eravamo ancora riusciti ad avvistare nessun capo degno di nota, solo femmine più o meno gravide e qualche giovane maschio che non rientrava nei piani di prelievo. Sicuramente i caprioli, già notoriamente molto schivi e diffidenti, dopo l’apertura di aprile al minimo segno di pericolo si facevano ammirare per pochi attimi e sempre da lunga distanza. Eravamo quasi in zona “Cesarini”, con un caldo sole nel cielo che stava far salendo rapidamente la temperatura, quando avvistammo un buon maschio che pascolava ignaro della nostra presenza in un prato.
Dopo averlo accuratamente valutato con il Lungo e avuto il benestare da Edgar, l’abbattei con un preciso tiro da circa centocinquanta entosettanta metri. Era un buon capo con il trofeo regolare ma non troppo grande, sui 300 – 350 grammi di peso, quindi rientrava alla perfezione nella categoria che desideravo cacciare. Percorremmo qualche altro chilometro in fuoristrada senza avvistare altro, così decidemmo di ritirarci, dandoci appuntamento per il pomeriggio. Il ghiaccio era stato rotto e un capo a uscita sarebbe stato proprio perfetto.
Trovammo Mauro ad attenderci euforico per aver abbattuto un capo dal trofeo molto importante, sicuramente in zona medaglia. Era un capo che desiderava da molto tempo non avendo mai abbattuto un capriolo maschio. Fui al contempo felice e orgoglioso per lui, perché nonostante la sua scarsa esperienza, s’era comportato impeccabilmente. Alla casa di caccia Mauro ricevette un nuovo battesimo di sangue secondo l’usanza mitteleuropea, pronunciando frasi solenni e relative bastonate sul “culetto”, come lo chiama Làszlò.
A quel pezzo d’uomo gli vennero gli occhi lucidi e dagli abbracci che ci diede mi venne da pensare che un episodio simile avrebbe davvero faticato molto a dimenticarlo. Mauro, senza farsi pregare, ci raccontò di aver abbattuto quel bellissimo maschio con un gran tiro mentre era parzialmente coperto dalle spighe di grano in un campo immenso, ma che la difficoltà maggiore era stata quello di ritrovarlo. Il pomeriggio partimmo abbastanza preso e la caccia fu anche più fruttuosa del mattino. Mauro prese un altro buon capo mentre io ne abbattei addirittura due, non molto grandi come trofei quindi perfetti per le mie “tasche”.
Quella sera ci coricammo felici come possono esserlo soltanto i veri appassionati di questo genere di caccia, specialmente quando si pratica in un ambiente meraviglioso e accompagnati da guide validissime. Il mattino seguente decidemmo di anticipare l’appuntamento di almeno una mezz’ora e mai decisione fu più azzeccata. Avvistammo un numero molto maggiore di maschi del giorno precedente, anche se sempre da notevole distanza. Individuai un gruppetto di cinque caprioli lontanissimi che s’intravedevano appena nel bel mezzo di un campo arato e l’indicai ad Edgar.
Ad occhio stimai la distanza tra i trecentocinquanta e i quattrocento metri. Edgar impugnò deciso il cannocchiale e prese a valutarli con più attenzione. Mi fece capire che nel branco c’erano due buoni maschi e che, secondo lui, il primo sulla destra sarebbe stato perfetto. Avendomi visto sparare (tre tiri, tre capi abbattuti a distanze variabili dai centocinquanta ai duecentocinquanta metri) m’invitò a tentare il tiro, anche se io non ero molto convinto. Comunque scivolai fuori dalla Lada e adagiai la Remington sul cofano utilizzando sia il bipede anteriore sia il monopiede posteriore.
Così configurata, l’arma aveva una stabilità sorprendente, molto simile a quella ottenibile al poligono. Con gli ingrandimenti fissi a 10 x presi a traguardare il capo indicatomi da Edgar, direttamente attraverso le limpide lenti del cannocchiale. Inquadrato il capriolo e sovrappostogli sopra il reticolo, m’accorsi che era veramente piccolissimo. Controllai il vento, feci rapido due calcoli, poi posizionai la sottile croce all’altezza della spalla, ma circa una quindicina di centimetri sopra il filo della schiena. Infine mi concentrai sul tiro poggiando bene il ventre sul fianco del fuoristrada, i gomiti ben piantati sul cofano e quando credetti che tutto era come doveva essere, sfiorai il sensibilissimo grilletto della 270 Winchester. Contemporaneamente sentii il rumore provocato dalla palla quando colpisce qualcosa di solido e vidi il capriolo avvolto da una piccola nuvola di polvere e pelo.
Il maschio, dopo aver percorso meno di ventri metri di corsa, cadde al suolo immobile. Edgar fece un urlo, ed anch’io mi complimentai con me stesso. Non sono quelli i tiri che preferisco, ma le rare volte che sono costretto a eseguirli perché non ho altre alternative, devo ammettere di essere orgoglioso del buon risultato. Egdar m’incitò a risalire veloce sul fuoristrada, ma io glielo impedii perché volevo lascialo dov’era, per poter poi controllare col telemetro a ritroso dall’Anschuss, a che distanza avevo eseguito il tiro. Così partimmo a piedi e quando giungemmo al cospetto del capriolo abbattuto, trovammo ad attenderci tre, diciamo piacevoli, soprese. La prima fu di costatare d’aver eseguito un abbattimento perfetto. La potente palla Winchester Ballistic Silvertip da 130 grani aveva colpito la spalla esattamente nel centro esatto. La seconda fu vedere che il capo era adulto e dotato di un bellissimo trofeo, anche se irregolare… La terza sorpresa fu un po’ meno piacevole (secondo i punti di vista!) perché quel palco era palesemente eccessivo sia come dimensioni sia come .. peso!! Il mio primo pensiero andò subito al buon cuore di Laszlo e alla faccia che avrebbe fatto quando lo avrebbe visto... Comunque non sono mai stato uno che piange sul latte versato e che quando mi muovo, mi piace farlo con un certo margine di autonomia, altrimenti preferisco starmene a casa! Il bellissimo capriolo che avevo davanti, e al quale stavo porgendo tutti gli onori del caso, non rientrava certo nei 300–350 grammi preventivati, perché ad occhio e croce poteva addirittura pesarne 500! Anche Edgar, dopo l’euforia iniziale, cominciò a dare qualche segno di nervosismo per l’errore che “avevamo fatto insieme”, ma del quale solo lui si sarebbe dovuto accollare la responsabilità. Gli feci capire di non preoccuparsi, che ci saremmo sicuramente messi d’accordo. Con il capriolo ai miei piedi impugnai il telemetro e lanciai l’impulso laser verso la macchina, poi lessi nel display la distanza esatta: 348 metri! L’aver abbattuto uno dei caprioli più grandi e più belli della mia vita da quella distanza contribuì a far dissipare come nebbia al sole ogni preoccupazione. Fui talmente felice che sollecitai Edgar a riprendere subito la caccia, perché una giornata così bella non poteva essere assolutamente sprecata! Per chi fosse curioso di sapere come andò a finire quella meravigliosa, indimenticabile avventura posso dirvi che in due, Mauro ed io, abbattemmo ben dieci capi quattro Mauro e sei io. Era la prima volta che cacciavamo i maschi di capriolo in Ungheria in primavera e non fummo capaci di trattenerci con tutto quel ben di Dio che vedevamo giornalmente. “Più o meno” rientrammo nei parametri che ci eravamo imposti, se non fosse stato per il mio piccolo errore di valutazione (non certo balistico!) da 348 metri! Laszlo fu come sempre molto comprensivo e quando si riunì la commissione per valutarne il trofeo si fece in quattro per farlo “rientrare” come una medaglia d’argento (anche se Fortemente Argento come mi disse di nascosto!) piuttosto che oro…. Altrimenti a cosa servono gli amici?
Marco Benecchi
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Marco vorrei comprare un Docter, mi sai indicare le differenze tra il modello II, il III ed il nuovo C, perché dalla lettura delle schede tecniche non riesco a farmi una idea precisa. Ciao Andrea da Andrea
13/06/2016 13.05
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI sempre esaustivo, e molto chiaro
eh già, calcola, che qui da me, ancora ci sono molti che resistono con i loro 338, comprati fine anni 90!!!!! (convinti che i cinghiali con un 308 non si fermano) poi ognuno è libero di scegliere, è questo il bello, per poi confrontarsi civilmente. La palla e il calibro devo essere scelti in base all'animale che si caccia, discorso lineare e che sposo in pieno. Per il discorso della robusta vegetazione, hai ragione, sparare nello sporco deve essere un forzatura dal mio punto di vista, e a volte può capitare. a presto. da Marco 79
09/06/2016 13.54
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Ora ti faccio un paio di domande io poi risponderò alle tue... Se a te dovesse capitare di andare in una armeria e chiedere una scatola di cartucce cal. 30.06 e ti sentiresti rispondere: "Da quanti grani li vuole? da 150, 165, 180,200 e 220" Costassero tutte ugualmente non dirmi che non saresti tentato di prendere le 220?? Perché allo stesso prezzo è proprio la natura umana che ci spinge a prendere il "Più grande". Come, allo stesso tempo, anche a Caccia potrebbe sembrare che il Più Grande è meglio... Ma nella Balistica non sempre è così!!! Altrimenti perché siamo passati dai 32 - 36 grammi di una palla asciutta cal. 12 ai poco più di 10 granni di una carabina? Nella Balistica applicata c'è una formula matematica che dice tutto ed è quella dell'ENERGIA CINETICA: Ec= 1/2MV2 Non so scriverlo bene al PC comunque nell'equazione la VELOCITA' entra al quadrato. Cosa significa? Che ogni aumento, anche minimo di velocità, comporta un notevole aumento di Energia.. In poche parole una palla a parità di peso più è veloce più è potente. E' ovvio che una palla da 150 grani viaggia maggiormente rispetto ad una da 165 e da 180... Ma quelle più pesanti a cosa servono? Per avere MAGGIORE PENETRAZIONE... Quando serve ovviamente!. Prendiamo un cinghiale di 120 - 130 kg e mettiamolo in posa per una foto a pancia in giù.. Lo hai mai fatto? Lo hai visto quanto è LARGO un cinghialone simile da spalla dx a spalla sx? 50 cm? A 60 credo che non ci arrivi! Quindi... Serve tanta penetrazione per abbatterlo? Quando invece mi serve MOLTA velocità per FERMARE un cingjhialotto di 40 kg preso male nella pancia. Perché maggiore è la velocità maggiore è il danneggiamento dei tessuti molli, il famoso Shock idrodinamico... Classico l'esempio di una barca velocissima che lascia una scia vistosa molto più di una barca grossa e lenta! Poi c'è il discorso precisione. Ci sono armi che sparano meglio con un peso di palla come altre che sparano meglio con un altro. Questo, nella caccia al cinghiale, spesso è ininfluente viste le normali distane di tiro Per concludere, PER LA CACCIA AL CINGHIALE è sicuramente meglio una palla da 150 grani che una da 220, Anche se le prime, in virtù della loro velocità sono un po' più fragili rispetto a quelle pesanti e risentono maggiormente il disturbo di trovare ROBUSTA vegetazione sulla loro traiettoria. Ma, credimi, quando arrivano integre sul bersaglio fanno il loro lavoro egregiamente. Io, nel 308 uso da 40 anni solo le 150 grani, mentre nel 30.06 uso spesso anche le 165, perché, specialmente nelle BAR si sono dimostrate più precise! Cos'altro dire? Spero di esserti stato di aiuto.. Saluti Marco da Marco Benecchi x Marco 79
09/06/2016 11.21
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Letto..., complimenti per il modo in cui lo racconti sembra di essere li vicino a te!!!!!
una curiosità, prediligi le palle da 150 - 165 grani per il 308 e 306, ma potresti spiegarmi, la differenza in cui prediligere una o l'altra?? ovvero perché usare una 150 b.t. rispetto ad una 165 ?? o viceversa?? gli effetti terminali sull'animale come cambiano ??? ci sono effetti sulla precisione nelle lunghe distanze??
grazie molte.
saluti
da marco 79
09/06/2016 10.51
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Sarebbe perfetto.... Anche se 150 metri sono tantini... Specialmente con un 1 - 4 x 24. I mi sarei accontentato di 100 se non addirittura 80... Mi raccomando gli attacchi e che il montaggio sia fatto a REGOLA D'ARTE! La scelta della munizione non poteva essere migliore... Anche se le Ballistic Silvertip dovrebbero essere da 168.... Fammi sapere. Buona Marco da Marco Benecchi
07/06/2016 14.25
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Ciao Marco,
alla fine, ieri sono andato in armeria ed ho comprato la browning bar in 30.06 con gli inserti arancioni.., non per mia scelta, ma era l'unica disponibile, ed ho levato la Benelli. Adesso, vorrei lasciare il docter 2 sulla bar in 308 e mettere il burris sul 30.06, taratura a 150 metri con palla ballistic tip - ballistic silver tip da 165 grani potrebbe andare???
un saluto
da Marco 79
07/06/2016 13.40
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI ritirato stamane libretto n° 9 appena rinnovato bello lucido e sono 49 licenze. anche 6 anni fa ---la rinnovo non la rinnovo idem quest' anno l'ho rinnovata ancora è più forte di me. ciao e grazie Bans.. salute a tutti. PS andrò a caccia magari 4--5 volte ma ci devo ANDARE. da carlo48 x bansberia
07/06/2016 12.40
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Dell'aimpoint mi piace molto il comp c3 e il 9000 sc... magari il 9000 in versione da 4 moa che a distanza ravvicinata è un pochino meglio, unico tasto dolente è la pila che è praticamente introvabile... Gli HUNTER, non sono così malvagi anche se preferisco il 30 s agli altri, ma i micro h1 h2 T1, non sono un gran che anche se adottano una pila di uso comune, anche io non rieso a farmeli piacere su una carabina da caccia....e poi altro tasto dolente.. IL PREZZO.....😨😨 da Paolo 79
06/06/2016 13.15
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Mi scuso con la Bignami & C per non avere incluso subito i modelli della MEOPTA, Che ritengo MOLTO validi, Non ho avuto modo di provarli personalmente, ma ne ho montato qualcuno e almeno al poligono si sono comportati MOLTO bene!!! E dico questo perchè una volta è venuto a trovarmi un mio carissimo amico (è quello che nelle mie revisioni mi cura i Legni!) per farsi tarare un SIMIL DOCTER, Gli ho detto di riportarlo subito dove l'aveva preso, ma Lui, scusa la falsa modestia, ha insistito perchè secondo lui un "mago" come me sarebbe riuscito a far sparar bene anche quello.... Morale, si era portato dietro una quindicina di cartucce, altre 10 gliel'ho date io, ma non sono riuscito a mettere tre colpi in un cerchio di venti centimetri a 40 mt di distanza!!!
Ciao M da Marco B x Massy
06/06/2016 9.54
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Marco..mi hai letto nel pensiero ! E' proprio quello che ero intenzionato di fare ragionando col tuo solito metro di misura.La Weaver in alluminio l'ho già sopra da giorni (l'ho lasciata nei suoi 100 mm circa,utilizzando tutte 4 le viti di fissaggio ed ho ripassato al centro di lavoro la raggiatura interna per farla copiare perfettamente al castello della Remington) in attesa di apporci sopra qualcosa di simile o addirittura proprio quelli da te indicati.Ero caduto proprio lì.....telepatia di pensiero
Del Meopta MeoSight III che ne dici ?
Paolo tranquillo tranquillo....non ti ho frainteso (forse mi sono spiegato male io) ..mi allacciavo al tuo lamentarsi del coperchietto Docter riferendoti di come funziona lo Zeiss..
da Massimiliano
06/06/2016 9.24
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Sono contento che tu abbia voglia di andare a caccia. Tieni duro e in bocca la lupo! da bansberia x carlo48
06/06/2016 9.23
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Caro Massimiliano, scusami non volevo essere frainteso... non mi permettereiai di paragonare uno Zeiss a una copia cinese... infatti non l'ho detto.... Anzi, sono al top della qualità, é solo che io esteticamente e per praticità preferisco i punti rossi a tubo... Comunque anche a me non piacciono i micro h1 e derivati... Per Marco... comunque il mitico Franz Albrecht tira molto spesso con la sua sauer in .270 win, ma altrettanto con un altra in 9,3x62....😉 da Paolo79 x Marco B e Massimiliano
06/06/2016 9.01
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Dimenticavo, Anche per "chiudere il cerchio". Vuoi equipaggiare la tua onesta Remington 7400? Questo è il mio consiglio... Monta una basetta Weaver in alluminio.. Mi raccomando il frenafiletto Forte nelle viti! Se non ti piace intera puoi TAGLIARLA in due e sfruttare solo i 5 - 6 cm necessari, magari quelli in prossimità della coppia di fori più distanti tra loro sul castello. E' più che sufficiente per supportare uno strumento ottico che non arriva a 30 gr. Poi cerca un Doc2 o un Burris II o III, Magari anche usati Montalo, taralo accuratamente e poi ci andrai a caccia. Se tu vuoi montare uno Zeiss, puoi farlo, ma supereresti sicuramente la spesa sostenuta per l'acquiso dell'arma... Questo è quello che farei io... Buona giornata M da Marco B x Massimiliano
06/06/2016 8.50
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Cari Massimiliano e Paolo PURTROPPO O PER FORTUNA, Se c'è ancora una cosa che nel mondo funziona veramente alla grande, senza risentire minimimente della crisi... Oltre alla Religione ovviamente... E' la pubblicità!!! Sempre fortissima, Più o meno occulta!!! L'Aimpoint , come si dice dalle mie parti... "C'ha proprio capito", Ha sponsorizzato un grande giocoliere, un provetto tiratore e gli ha fatto fare non so più quanti film.... Con una setrie di abbattimenti a dir poco unici (per dirlo io che di "prezzi" all'estero me ne intendo)! Da Brivido!! Stiamo parlando di diverse migliaia di euro a "scarica di colpi"! Con questo ho detto tutto... Quando tu vedi uno che sparando con un Aimpont butta giù i cinghiali come fossero birilli, allora il merito va tutto alle attrezzature usate. Quando mai al tiratore??? Ricordate chi si disperava nell'elogiare le strabilianti doti balistiche del 9,3 x 62?? Quando poi gli ho fatto notare che il portentoso tiratore biondino della Aimpouint usa un 270 Winchester, allora non ha più parlato ed è sparito dalla circolazione!!!
Max, una cosa giusta l'hai detta: DERIVAZIONE MILITARE, Che con la caccia ha ben poco a vedere.. Come chi ancora monta sulle loro semiauto degli Eohtech... Ma come si fa??????
In ultimo, ma io lo metterei quasi per primo... C'è il discorso GUSTI PERSONALI. A Loro piacciono i Micro H 1 - 2, A me no... Dov'è il problema? Se ben ricordo ogni tantio mi chiamate e/o mi mandate delle mail per raccontarmi i Vostri bellissimi abbattimenti.... Avete mai sentito bisogno di un Micro H1?
Un caro saluto Marco
da Marco Benecchi x Massimiliano e Paolo
06/06/2016 8.34
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Buongiorno amico Marco (cosa c'è di più bello del termine amico).. Buongiorno Paolo.. Io ho due Zeiss Compact Point sulle Bar,come sai, e francamente se non mi fossi messo in casa "un brutto anatroccolo" (ma funzionale che non molla nemmeno un colpo) come la Remington model four in 30.06,il dubbio su cosa andare a scegliere non mi sarebbe passato nemmeno per l'anticamera del cervello.Solo ed esclusivamente Compact point o in alternativa Docter e/o Meopta .Tanto mi ci sono trovato bene in questi 3 anni di uso. Proprio perchè non lascia mezzo colpo la Remington (ricaricate e nuove),ho deciso di equipaggiarla con un red point..(l'ottica da bancarella che era sopra dopo 100 colpi ha fatto pluff ) magari piccolino per non rovinare la livrea dell'Americana..ed immetterla a pieno titolo nella scelta di qualche battuta annuale al solengo...
Apriti cielo scatenati inferno...........sembra che gli olografici siano la peste e gli Aimpoint la manna da cielo.Correttore di parallasse,batterie infinite,regolazione derive con clik come le ottiche,il primo ad esse stato immesso in commercio da esperienza militare,impermeabile e varie ed altre assortite lodi ...
La cosa mi ha scombussolato : considerare lo Zeiss Compact point ( x Paolo 79 ..lo Zeiss non ha nessuno coperchietto ma solo un taso davanti di accensione/spegnimento/regolazione 5 intensità e dopo 4 ore si spegne da solo) come il nulla o paragonarlo alla concorrenza con occhi a mandorla,mi ha mandato fuori dai ragionamenti logici..(senso lato logicamente)
Lo ZPOINT nemmeno viene preso in considerazione (volendo lo si potrebbe accostare all'Aimpoint,tubo anch'esso col correttore di parallasse,batterie eterne..etcc)
Da noi vi è proprio una sbornia mania per il Micro H1-H2....tantè mi son detto,ieri pomeriggio,di chiedere un parere a chi ne mastica da anni ed è pozzo di sapere nonchè disponibilissimo per il prossimo nel dispensare consigli e pareri..
E magari anche altre opinioni fuori dal "mio circoletto paesano"
(Io penso,ancora adesso,di non scostarmi molto dalle scelte fatte in passato.........)
Buon inizio settimana a tutti
da Massimiliano
06/06/2016 7.48
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Lo uso perché mi é stato straconsigliato da un amico che effettivamente ha avuto ragione... ma mi ha convinto sopratutto perché sull' HK 770 non ci stà poi così male e il peso è veramente irrosorio e su un arma già di suo abbastanza pesa é il giusto compromesso...
da Paolo79 x Marco B
06/06/2016 6.54
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Se la vogliamo mettere sull'estetica Allora cosa c'è di più bello di un 3 - 12 x 56 sopra ad una carabina. Magari anche con gli attacchi a piede di porco montati da Auer di Brunico!!!! E' vero, c'è l'incubo Tappino nei Docter, Cosa che non hanno molti altri modelli Holo dotati di interruttore, Ma credo sia un piccolo prezzo da pagare rispetto a tanta praticità e leggerezza. Come è anche vero, se non verissimo, che un Holografico è più difficoltoso da tarare di un normale "Tubo", Ma dopo tarato....? Hai solo vantaggi.. Almeno io, Che comunque ho ancora in case tre Punti Rossi a Tubo montati su delle armi! NB Come mai voti per il tubo e sulla carabina che usi hai un Doc 3???.................... M da Marco B x Paolo
06/06/2016 6.21
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Scusate continuo. Uso anche io -a volte- un piccolo olografico, il Docter 3 che Marco mi ha montato nella mia bellissima HK 770 Kurz, forse lì lo giustifico perchè l'arma è veramente un macigno e aggiungere altro peso non mi sembra il caso... Il piccolo olografico a parere personale è bruttino e sei comunque sempre schiavo del coperchio.... in una battuta metterò la mano in tasca almeno 10 volte per controllare di averlo ancora... laqualità non la discuto perchè effettivamente è sempre nitidoo e preciso... Io però voto TUBO .....
da Paolo79 x Marco B e Massimiliano
05/06/2016 20.43
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Allora, parto con il dire che è da pochi anni circa che uso il puntorosso quindi esperienza minima... Secondo me, a differenza di Marco il puntorosso a tubo è BELLISSIMO e rende la propria carabina anche molto accattivante... quando si mira ad occhi aperti il campo visivo è come quello di un piccolo olografico, inoltre è molto più facile e pratico nella taratura in quanto si tara come una normale ottica e non necessita di "cacciavitini" e soprattutto non serve serrare nessuna vite di blocco.... e non da poco può essere montato sull'arma con dei normali attacchi ad anello senza dover per forza montare una slitta weaver Picatinny che è molto ma molto orrenda.. Uso anche io ( da Paolo79 x Marco B e Massimiliano
05/06/2016 20.35
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Cominciamo subito col dire che a ME gli Aimpoint micro H1 - H2, Hunter Etc Non piacciono neanche un po... Mi spiace per i tiratori di wildboar fever, Franz Albert & Company, ma Noi usavamo il tubo almeno 10 anni fa... Non ha praticamente campo visivo e può andar bene nelle foreste Croate, Ungheresi e Rumene dove girano i film della Aimpoint con molti spazi aperti come campi, tagliate ed altofusto non è il massimo dove cacciamo io e te.. Dove un Holografico è nettamente superiore. Che se di buona marca vedi solo il Red point e non ti accorgi quasi della cornice esterna... Io sono un DOCTERISTA convinto quindi Doc 2 Doc 3, Burris Fast Fire II e III, Meopta, Zeiss Compact Point etc... Entro i 50 metri sono perfetti e insuperabili... Io li ho usati anche a 100 ed eccezionalmente anche a quasi 200..... Per il discorso ottica da battuta MOLTO dipende dalle zone dove cacci. Devi PONDERARE molto bene vantaggi e svantaggi... I vantaggi possono essere soltanto due: poter tirare lungo e con precisione ad un animale FERMO; che abbiamo visto momentaneamente in sosta e per tirare anche in corsa ma sempre OLTRE i 70 - 80 metri. Gli svantaggi sono : Peso Ingombro PREZZO E non ultimo il costo degli attacchi... Con un buon "punto Rosso" ben tarato a 50 metri sei a posto per tirare da 10 a 100 mt... Cos'altro dire... Poi hai nominato un cannocchiale da battuta con un sistema di illuminazione sull'oculare.... Io lo preferisco sulla Terza torretta!!! A buon intenditore! Un caro saluto Marco
da Marco B x l'Amico Massimiliano
05/06/2016 16.45
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Venia per la scrittura facilitata che fa come gli pare @ da Massimiliano
05/06/2016 16.28
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Ciao Marco... esco di tema perche' hli animi si accendono quando al tiri di parla di red point : dunque Aimpoint Micro h2 experienz vs Zeiss Zpoint ( oppure compact point, docter, meopta, burris).... chi vince la sfida? Ora poi la frontiera nuova e' l'ottica ds battuta della Leica... splendidamBuona domenica a tutti.. da Massimiliano
05/06/2016 16.21
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI ciao Marco.. diciamo bene ho passato un po' di tempo indietro e avanti come al solito. ripetuta cura con chemio e cominciano a ricrescere i capelli. appena mi sento, vado a prendere un balestrone x freeser. spero bene e ti farò sapere. sempre 7x64 ciao carlo salute a tutti.. da carlo48
05/06/2016 13.38
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Buono Carlo, Non ti arrabbiare... Il caricatore da 10, proibito o no, "potrebbe" far parte della dotazione dell'arma... Io ho l'M 4 e l'M 1 con i caricatori da 30 e il FAL e l'M 14 con quelli da 20....... Resta comunque il fatto che se il 29 novembre del 2014 non avessi avuto 9 colpi nella BAR non avrei potuto abbattere 7 cinghiali.. Diciamo in 10 - 15 secondi!!! Peccato che siano diventati fuorilegge
Piuttosto come stai? Un caro saluto Marco da Marco B x Carlo48
04/06/2016 15.22
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI caricatori da 10 colpi x di piu vietati che cacciatori siete? prendetevi una maxim in 303 british nastri da 500 colpi 1 x cinghiale può bastare. PEDRO...rispetta i MAIALI che sono forse gli unici nobili signori sulla terra. ci anno salvati nei tempi di (MAGRA) salute a tutti. da carlo48
04/06/2016 12.39
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Caro, caro Pedro.. Ti ho chiesto venia per poter rimanere amici e poi tu ne esci con una frase come questa:
Non offese verbali ( mai fatte ) ma le tue battutine fuori luogo da primo della classe su un ambiente che non consoci!
PRIMO io di solito le battutine non ne faccio. Ho 56 anni, non le facevo neanche quando ne avevo 10. Andavo già a caccia... In Maremma ovviamente!! SECONDO non mi sento assolutamente il primo della classe: Quando mai?? Sono SEMPRE pronto al confronto. Io Cerco sempre di dire la mia, forte solo della mia esperienza TERZO: ed è il punto più importante... Credo che dovresti scendere... ma non dalla montagna, ma dallo sgabello (bella come battutina questa!) Perché non puoi dire a ME
"""le tue battutine fuori luogo da primo della classe su un ambiente che non consoci!""""""""
Quando sono trent'anni che trascorro tutte le mie ferie in Montagna, sono 30 anni che sono iscritto all'UNCZA, SCRIVO per caccia alpina e mi invitano a tutti i convegni!, non so se te ne sei accorto E dopo aver CACCIATO SU TUTTE LE MONTAGNE: Italian:, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Alto Adige, Friuli... Poi Spagna, Slovenia Kyrghyzstan, Kahzakstan Alaska E tu mi vieni a dire:
UN AMBIENTE CHE NON CONOSCI??????????????????????
In Kyrg sono stato sotto una tormenta di neve per un giorno intero pregando mio nonno morto di farmi ritornare a casa! con la neve che era penetrata addirittura DENTRO la pila maglite. E tu mi vieni a dire che sono ambienti che con conosco. NB il 12 di giugno si sposa Giulio Tasca a Campitello di Fassa tutti rigorosamente vestiti a tema A me mi ha invitato, A te? Chissà forse ci vedremo su per l'occasione M
da Marco Benecchi x Pedro
04/06/2016 11.37
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Di tanto in tanto ne esce qualcuno fuori......
da Massimiliano
04/06/2016 11.16
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Ciao Pedro. Se sei una guida alpina hai tutta la mia stima. Magari però ogni tanto scendi in pianura, non ti farebbe mica male... E se fossi in te eviterei certe uscite. Chiamare maiali i cinghiali, e definire l'ambiente ove vivono "puzza e fango" mi sembra, quello sì, vagamente offensivo. Infine hai ragione quando dici che non ti piace sentir criticare ciò che non si conosce, ma allora che ne sai della Maremma se non ci sei mai stato? A me piace la Montagna (con la M maiuscola) e quando posso ci vado con grande piacere. Allo stesso tempo adoro sentire una bella canizza, oppure godermi il lavoro della mia setter mentre assaporo i profumi (non certo la puzza) del bosco novembrino... Senza polemica, per carit� da Filippo 53
04/06/2016 9.37
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI io non scendo mai in pianura.Ho letto varie cose sulla maremma ma non mi attira minimamente come la caccia al cinghiale . TU NON DEVI OFFENDERE chi non la pensa come te. Non offese verbali ( mai fatte ) ma le tue battutine fuori luogo da primo della classe su un ambiente che non consoci! Tiroler, il vento è una componete che sappiamo gestire sempre in montagna e sappiamo rinunciare al momento giusto ma questo succederà una volta ogni dieci anni! IL freddo alle mani è da tenere sempre in considerazione e questa è una di quelle cose si cui mai nessuno parla o scrive Bravo Tiroler Wiedmannsheill da Pedro
04/06/2016 9.10
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Buongiorno Marco ,
La mia ha il caricatore bifilare amovibile. Non trovo niente su internet sulla "system " mi puoi dare un riferimento per questa ditta ??
Grazie mille da Marco 79
04/06/2016 8.41
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Si trovano Eccome. Della System.. E sono anche abbastanza affidabili. Forse per la tua dovrebbe averlo anche Redolfi di Manerbio.. Mi sembra di averglielo visto Chiamalo a nome mio. Altrimenti il tuo armiere potrebbe ordinartelo. Che so? Direttamente alla BWMI, alla Diamant o alla Erredi Trading. Fammi sapere Che BAR hai? In legno o Composit Il caricatore era già amovibile oppure solo basculante? Saluti Marco da Marco Benecchi x Marco79
03/06/2016 17.13
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Carissimo, Tu non fai altro che confermare quello che dico io da 30 anni................ Quello che invece ha sostenuto un certo signore mi ha lasciato senza parole. Confermando, anche se non ce n'era bisogno, di evitare il confronto quando si ha a che fare con "convinzioni simili". Io ho una carabina in mano 365 gg l'anno. Sparo ed ho sparato nelle migliori e nelle peggiori condizioni possibili, Ma il vento è sempre stato il mio incubo. Sarà perché uso calibri medi con palle leggere e veloci!! Un anno in Ungheria eravamo io ed il mio amico Roberto, assiduo tiratore di poligono, FONDATORE del poligono alle porte Roma, di Testa di Lepre ci siamo "divertiti" a fare qualche prova. Io col 270 lui col 25.06 (in Ruger N° 1, molto bella!) oltre i 200 metri "sentivi" la palla volar via. Animali messi a carolina mirati spalla piena vedevi il colpo impattare dietro il posteriore.... Ma mi è capitato moltissime volte di colpire, ma di colpire male!. Per non parlare poi al poligono. Comunque... Viva l'8 x 68!! Giusto? Buona Marco da Marco Benecchi x Tiroler
03/06/2016 17.09
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI vorrei dire solo che sparare con forte vento laterale, da una valle all'altra per tiri molto lunghi, è veramente un azzardo. Non voglio ergermi a esperto(ho solo l'esperienza di tante e tante salite), ma di tutte le variabili nella caccia al camoscio, quella del vento ritengo sia la più importante... almeno per chi non caccia con i vari 7 stw, 300 rum ecc. In tanti anni sono salito in montagna con tutte le condizioni atmosferiche e a quote ben oltre i 2000 metri. Talvolta non si riesce neanche a sentire ciò che dice il compagno a pochi metri di distanza. I miei vecchi maestri(che per qualcuno forse non sono tali) mi hanno insegnato - e ho imparato - a trattenermi per due soli eventi particolari: il vento e le mani congelate. Meglio attendere momenti migliori. da Tiroler x Marco
03/06/2016 16.54
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI io non sono mai riuscito nell'impresa di vedere un caricatore da 10 in 308!!!! l'ho cercato molto anche perché... diciamo che mi è utile!!!! ho una short trac anno 2012.
un saluto da marco 79
03/06/2016 14.50
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Allora facciamo così.. Se dai dentro la Benelli x una bella (si fa per dire...) BAR in composito cal. 30.06 allora ok.. Altrimenti potresti "equipaggiare" anche la BAR 308... Anche se non dovrei dirtelo... Si trovano ancora i caricatori da 10 in cal. 308. Che modello hai di BAR? M da Marco B x Marco 79
03/06/2016 14.44
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI io ho una bar in 308 e una benelli 30.06, sto seriamente pensando di levarle entrambi, la bar non ha il caricatore da 10 e la benedetta benelli.... lasciamo perdere, mi da solo problemi. AL dunque vorrei prendere una bar in 30.06 e dovrei aver risolto tutti i miei problemi. ritieni la mia una buona scelta??
io sono di Pescara...
a presto
Marco.
da marco 79
03/06/2016 14.25
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Tra i cannocchiali di Fascia Media ritengo il BURRIS uno dei migliori Molto onesto sia come prezzo sia come prestazioni. Dove potresti montarlo?? Il calibro è INDIFFERENTE visto che ambedue si equivalgono, anche se il 308 è più preciso! Io lo monterei sulla carabina che ti viene meglio. Quella che PERMETTE di poter REGOLARE il cacio con le piastrine-pieghe, in modo da sistemarlo a dovere per il tiro con l'ottica. Attacchi di buona marca a sgancio rapido ovviamente. Se ti serve qualche consiglio sul montaggio sono qua. Mentre se mi vieni a trovare te lo monto io.. Saluti Marco da Marco B x Marco 79.
03/06/2016 13.31
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Io i Camosci li ho sempre presi a PIEDI, Camminano su e giù (quando tornavamo giù era più faticoso!) per le Montagne di TUTTA ITALIA Dal Piemonte all'Alto Adige.. Anche in Slovenia... Vedo che hai eliminato dal discorso "pregiati" perché ho molti amici cacciatori di montagna che hanno la passione per il cinghiale come io l'ho per il camoscio.. Sempre Liberissimi di esprimere i nostri pensieri, ma MAI offendere MAI. Ne i selvatici né chi li caccia. Ti pregherei di attenerti almeno a questo! CREDIMI puzza più un camoscio in amore che un cinghiale! Almeno 1000 volte di più.. Su, fa il bravo, sii più rispettoso così rimaniamo amici! Saluti
Marco
Dimenticavo Le Montagne sono tutte un paradiso.. Come negarlo.. Io sto contando i giorni che mi separano dalle ferie per venire in Val di Fassa, Ma ci sei mai stato nel Parco della Maremma??? 12.000 ettari di impenetrabile macchia mediterranea a picco sul mare....???? Non è male neanche quella. E sicuramente hanno il suo fascino anche il delta del Po e gli immensi Uliveti Pugliesi............. da Marco B x Pedro...
03/06/2016 13.25
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI capretta , mi sta bene ! ma la devi venire a prendere quassù nel paradiso non nella puzza e fango dove vivono i tuoi maiali . Bravo, 4000 metri è un altezza di tutto rispetto , io sono una guida alpina .
da Pedro
03/06/2016 13.02
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Ciao Marco,
un mio compagno di caccia ha acquistato un burris 1-4x24 .. con il quale non si è trovato bene e me lo ha momentaneamente dato per farmelo provare. Avendo due armi, una in 30.06 e una in 308, per l'uso che ne faccio in battuta, su quale calibro sarebbe più opportuno montarlo???
un caro saluto Marco da MARCO 79
03/06/2016 11.19
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Un'ultima cosa, Tanto per "sdrammatizzare".... Conosco vecchi cacciatori che sull'Arco Alpino hanno abbattuto i camosci con i cani e con le doppiette caricate a pallettoni... Ne ho viste a decine di foto che li ritraggono.. M da Marco B x Paolo e Pedro
02/06/2016 6.26
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI E lo vieni a dire a me???? Definire "maiale" un cinghiale Maremmano sarebbe come definire una capretta un Camoscio.... Anche nella caccia ci vuole un certo rispetto.. Sia per i selvatici sia per le persone che li cacciano. Una cosa posso dirla in tutta tranquillità: Come SELVATICITA' non c'è paragone tra un cinghiale e un camoscio.. Per non parlare di uno stambecco. Comunque, per ritornare ai gusti personali dei cacciatori ho conosciuto un safarista di fama internazionale che mi ha confidato che per lui la caccia più bella è quella...................... Alle allodole con la Civetta!!!!! Saluti Marco da Marco B x Paolo
02/06/2016 6.23
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI .......ma quando si sente arrivare il Re della macchia braccato dai cani, E' TUTTA UN ALTRA COSA...... da Paolo79 a Marco e Pedro
01/06/2016 20.38
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Allora sei come me anche io ho cacciato la Marco Polo nelle montagne del Tien Shan.. Le Montagne del Paradiso... quota dai 4000 ai 4500 Bravo M da Marco B x Pedro
01/06/2016 18.54
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI io non caccio i maiali ma animali pregiati in ambienti da sogno con i calibri giusti. da Pedro
01/06/2016 18.09
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Dimenticavo... E potrai vedere nel corso degli anni se ti sto dicendo la verità. Il calibro deve essere sempre proporzionato al selvatico cacciato. Vedrai che più è grosso un selvatico meglio lavora una palla robusta ma di calibro medio - piccolo. MOLTO meglio di un grosso calibro, dove molta della sua energia va sprecata... M da Marco Benecchi x Paolo
01/06/2016 15.41
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Lo so e l'ho visto in azione il 6,5 x 55 sull'alce essendo stato due volte in Svezia e una in Norvegia. Ma di solito i cacciatori scandinavi cacciano appunto con il cane e sparano quasi sempre "sotto ferma" Sotto abbaio a distanze ravvicinate ed il tiro è molto preciso. E' comunque obbligatoria una palla di peso superiore ai 10 grammi, quindi 156 grani... Motivo per cui trovi in Svezia anche le 270 W con palle da 160 grani. Oggi il 6,5 x 55 sta quasi scomparendo.. Gli scandinavi usano ESCLUSIVAMENTE 308 e 30.06. Qualche cacciatore Professionista usa il 9,3 x 62! Dove ci sono anche molti grossi orsi!! L'ultima volta che sono stato in Svezia (e puoi vedere il filmato su You Tube) tra 15 cacciatori 10 eravamo armati (anche io!) con il 30.06 e 5 con il 308! Gli Svedesi lo avevano quasi tutti silenziato! Buona Marco da Marco Benecchi x Paolo
01/06/2016 15.38
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Per l'alce sò che usano anche il 6,5x55, ma quanti metri fa prima di cadere? Allunga anche con il .308? da Paolo79 x Marco B
01/06/2016 14.13
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Ma dove cacci tu? Vicino Cernhobyll.?? Lì mi hanno detto che gli animali hanno raggiunto dimensioni mostruose... Avete paura che i camosci caricano i cacciatori? Ma l'hai mai aperto un cinghiale di 100 kg abbattuto da una palla da 95 - 100 grani calibro 243.???
Mha... Comunque tutto il mondo è paese.. Ottimo. Ciao Marco da Marco Benecchi x Pedro
01/06/2016 12.41
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI strano qua li cacciano quasi tuti con il 300 Short M,270 Wetherby e 300 WM mai visto un 243 ! Ma come ho scritto è il nuovo calibro per camosci. Non conosco la riserva citata ma 200 camosci sono troppi anche per un residente certo se ha 70 anni forse li spara dalla macchina !
da Pedro
01/06/2016 12.08
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI VOGLIO FARVI FARE UNA RISATA.. Anche se io non ho riso quando ho ricevuto quella mail... Mi sono fatto fare un preventivo per cacciare le alci giganti del Magadan - Kamchakta..... Purtroppo sono il mio sogno nel cassetto... nessuno è perfetto. Mi hanno messo in contatto con un loro cacciatore esperto e quando gli ho chiesto un consiglio su quale calibro portare mi ha detto............. 308 e 30.06 VANNO MOLTO BENE............................
Ogni commento mi sembra superfluo.... Saluti Marco da Marco Benecchi x TUTTI
01/06/2016 10.16
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI da oggi il calibro ufficiale per il camoscio maschio in pieno inverno è il 243 come il tuo amico presidente che ne ha sparati 200 ( ????) chi è matusalemme!
da pedro
01/06/2016 7.32
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI A Giuliano ho detto che un camoscio non è un bufalo cafro, mentre in un mio articolo ho definito il muflone il bufalo cafro della selvaggina italiana. Per me il selvatico più resistente ai colpi di carabina in assoluto Molto di più di tutti gli altri compreso il cinghiale! Non cade sul posto quasi mai!!!! Il 243 è più che sufficiente ad abbatterlo anche a 200 metri di distanza... Ma sapendo in anticipo che dovrei andrei a cacciarlo allora sceglierei un 6.5 - 7 mm. Un 270 insomma. Il problema non sarebbe tanto quello di abbatterlo pulitamente, ma di ritrovarlo dopo il colpo. Io ho visto mufloni attraversati dal collo al sedere da un 7 mm rm percorrere ancora 50 - 70 metri. E nella macchia mediterranea non sono pochi.. Saluti M da Marco B x Paolo
01/06/2016 6.31
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Ciao Marco.... con il .243 ci andresti al muflone? Se si fino a che distanza massima ti spingeresti? da Paolo79 x Marco B
31/05/2016 20.51
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Matto saresti se non ci vai!!! Il 243 è PERFETTO sotto tutti i punti di vista.... Come detto in moltissime occasioni io, oltre ad avvalermi delle mia quarantennale esperienza chiedo sempre consiglio cerco sempre informazioni utili. Laszlo mi ha detto che secondo lui il miglior calibro per i caprioli è il 243 e il 22-250 LORO usano moltissimo anche il 222 e il 223......... IO, anche se ad altri non da fastidio, in pieno inverno temo solo il vento, per il resto non ci sono problemi, Ma occhio che non è una caccia facile come potrebbe sembrare. Occorre essere MOLTO precisi ma soprattutto VELOCI nel mirare e nel tirare. Un caro saluto M da Marco B x Cristiano
31/05/2016 19.50
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Marco...se mi pigliasse il matto , onestamente, il 243 per i calvi da lazlo ti sembra adeguato? Saluti da Cristiano montano
31/05/2016 18.53
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Giuliano, io il 30 luglio dovrei (non si sa mai..; facciamo gli scongiuri) fare 56 anni, E non è che puoi convincermi che il camoscio è un bufalo cafro.. Come che Gesù Cristo è morto dal freddo E' un bellissimo animale che MOLTISSIMI cacciatori cacciano (compreso il sottoscritto!) con piccoli - medi calibri TANTISSIMI lo cacciano con il 22-250 potrei darti almeno 20 - 30 numeri di telefono per avere conferma, Poi con il 25.-06, il 270, il 6,5 x 57 il 7 x 64 etc... Il direttore della riserva di Carcoforo - Rima - Rimasco col 243 ne avrà fatti 200..... In inverno ovviamente! Ma se tu mi dici che in "inverno" per cacciare un camoscio ci vuole il 300 WM allora credo che non abbiamo le stesse convinzioni in materia e quindi meglio finirla qua... Nel Blog, in passato, abbiamo avuto altri due - tre accanitissimi sostenitori del 300 wm per: tieniti forte, CAPRIOLI e camosci....!!!!!!!!!!!!!!!!! Meno male che ce li siamo fatti scappare ... Saluti Marco e
"in bocca" per il prossimo Brunft.... da Marco Benecchi x Giuliano
31/05/2016 16.49
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Amici, Ho bisogno del Vostro Passaparola perché ho da vendere una carabina... Dato che dopo la "cinquantesima" si non voglio il divorzio "se una deve entrare una deve uscire" E come quella che vendo ne ho due gemelle!! Sentite in giro Grazie Marco
VENDO CARABINA CZ 550 FS STUTZEN 9,3 X 62 Come NUOVA, completamente ACCURATIZZATA nei legni e nella meccanica. Non ha una punta di spillo fuori posto. VENDO per copione di arma e calibro. Munita di DOCTER variabile 1,5 - 6 x 42 già tarato Coccia con Cinghiale e ORSO in Argento sullo sportellino del caricatore Calciolo Rosso stile inglese e poggiaguancia Montecarlo. Azione lappata. Arma molto precisa E' un'arma che ho preparato e fatto preparare (i legni li ha rifatti completamente Francesco Pederiva) espressamente per le grandi cacce europee: Orso, alce, cinghiale, cervo! La vendo per prendere forse un 223 .... da Marco Benecchi x TUTTI
31/05/2016 16.39
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI in montagna usiamo quasi tutti il 300 WM per i camosci . Ermes è un grande professionista ma io sono un semplice cliente non ho tanta confidenza . Di Tikka in calibro 300 ne abbiamo comperate diverse e vanno tutte benissimo al camoscio. Non mi sembra un cannoncino ma un calibro normale . se si spara a un maschio in Novembre con la neve lo devi fermare e la Tikka 300 WM di Ermes fa il suo lavoro. Non ci vedo nulla di strano. Buona serata a tutti da Giuliano
31/05/2016 16.34
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI cOMPLIMENTI A TUTTI. Si capisce che oltre al buon gusto avete anche esperienza. Io volevo "copiare" un amico che oltre alla mano ferma ha anche delle magnifiche carabine (ma belle forte!). Il suo MS stutzen con cui caccia quasi tutto in europa pensavo di bissarlo (quasi) con una ottica di livello (zeiss) su meccanica e canna SAKO (o altra marca, magari italiana se disponibile). Leggera se possibile. Non pretendo di farci gare anche se ho letto di fucili automatici militari che con canne da 16" centrano una silhouette a 800 metri; mi basta molto meno. A ognuno il suo come dichiara sempre il Marco Benecchi. Da usare in montagna in primis e come generico in altre. Ho già un BAR 30-06 che fa il suo dovere, preciso. Per il calibro si vedrà ma 308w anche se non idealissimo potrebbe andare. Su armi così leggere avete consigli sul calibro? forse un 260rem, un 6,5 (x57, x55)? altro? grazie a tutti da FILIPPO60
31/05/2016 12.39
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Giuliano, ti chiami come mio figlio. Chi ha mai detto che le Tikka non sono delle ottime carabine??? Al contrario Quel che ho detto a Cristiano è che non è vero che montano canne SAKO. Se sei un cliente dell'amico Ermes, Fatti confidare QUANTE TIKKA riconsegna annualmente per problemi di canne, Ma a lui servono degli standard eccellenti per fare le su Custom ed Ermes è uno dei pochi a "riconoscere" certi piccoli difetti che noi non riusciremmo mai a individuare!
Non condivido l'uso che fai del 300 wm, Ma non siamo tutti uguiali. Io lo userei SOLO dal cervo in su... E forse neanche per il cervo Non lo vedo certo l'ideale x caprioli e camosci. Comunque conosciamo altri soggetti che ne fanno quell'uso, ed anche con armi preparate proprio da Ermes. Quando lo vedrò dovrò dirglielo di consigliare simili cannoncini per cacce più impegnative che per tirare ad animali da 20 - 40 kg!!! Buona M da Marco Benecchi x Giuliano
31/05/2016 9.31
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI sono proprietario di una Tikka in calibro 300 con ottica Swarovsky preparata da Ermes a Grosio . Da quel lontano 2012 uso esclusivamente solo questa carabina per cinghiali, caprioli, cervi e anche camosci. NON E' BELLISSIMA ma va perfettamente! Gran carabina! da Giuliano
31/05/2016 9.15
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Figurati ....io la prima tikka l'ho dovuta sostituire ( in garanzia) perché proprio non andava.... E devo dire che se fosse stata un altra arma me la sarei dovuta tenere.
Mi fido assolutamente di quello che dici ma mi pare proprio di aver letto che le canne sono prodotte tutte in sako...ma vado a memoria e mi potrei sbagliare.
In effetti la sensazione che l'ingresso di beretta abbia portato a forti interventi sui costi l'ho avuta anche io, a parte questo però devo dire che la mia , ora, spara proprio bene... Saluti. da cristiano montano x marco
31/05/2016 7.47
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Caro Cristiano, Spiacente di deluderti, ma non è proprio così... Tu quando compri una Tikka compri una canna TIKKA..... Come quando compri una Skoda non è Volkswaghen, spero di averla scritta bene,..... E nelle Tikka ci sono canne più o meno buone.... Puoi chiederlo a chi parte proprio da queste AZIONI (non dalle canne!) per costruire armi col proprio nome.. Vedi Vittorio, Ermes, Celestino e tanti altri. Sako è una cosa Tikka è un'atra. Come Browning è una cosa Winchester è un'altra...
Vedi quanto possono essere diversi i GUSTI PERSONALI, A me ad esempio gli Opilock non sono mai piaciuti neanche un po... Gli ho sempre visto dei lati negativi e nessun vantaggio.... Ma i gusti son gusti, anche se io magari la vedo con una visione un po' più... Specialistica. Comunque le Tikka sono decisamente delle ottime armi, I vecchi modelli forse li preferisco ai nuovi!!! Buona Marco da Marco Benecchi x Cristiano
31/05/2016 6.17
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Quando compri una tikka lite di fatto paghi una canna sako , uno scatto decente, e la possibilità montare attacchi optilok... Il peso 2,8 kg e il calcio sintetico già con il 308 win. sono al limite , ma si prestano bene a qualsiasi "elaborazione " successiva. Saluti. da Cristiano montano x Filippo.
30/05/2016 21.12
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Filippo, Il discorso PESO, secondo me andrebbe considerato GLOBALE, nell'insieme... Motivo per cui moltissimi Kipplauf si trovano in commercio con dei cannocchiali "inusuali", tipo 3 - 9 x 36, 4 - 12 x 40, etc.... Facciamo un piccolo esempio.. Se io dovessi preparare una buona bolt da Montagna, magari camerata anche in un calibro prestante e forse anche Magnum allora sceglierei una carabina in materiale sintetico, magari anche in acciaio inox, che rientri in certi limiti di peso e poi gli monterei sopra un cannocchiale con un tubo da 1", come un Leupold o uno Zeiss o uno Swarovski serie AV, Z3, Z5 etc,,,, Non illuminato "Ruberei" sul peso del cannocchiale a favore delle caratteristiche dell'arma. E' ovvio che una Weath Ultralight è veramente un peso piuma, ma con costa certo pochissimo... Mentre nella fascia media si trovano ancora ottimi modelli alla portata di tutte le tasche.. Buona serata Marco da Marco Benecchi x Filippo
30/05/2016 19.44
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Grazie Marco. Come sempre preciso e pratico. Non ho mai considerato la european fino ad ora, ma lo faccio. Per leggerezza si pensava con altri alle WET ultralight, alle seven, ecc; io avevo solo letto circa la leggerezza delle SAKO in carbonio (308w??) come alternativa al più splendido kip della blaser o della gamba (il mustang!!!!)o al ruger n1.Un puro calcolo tra i desiderata e l'affordable. buon prosegue saluti. da FILIPPO60
30/05/2016 16.43
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Caro Filippo ritengo le Tikka delle ottime carabine da collocare nella fascia media", Ma non mi fanno proprio impazzire Mentre, come ho già detto in altre occasioni, le SAKO 75 - 85 le vedo come le MIGLIORI CARABINE commerciali oggi in commercio... Sottolineando che non ne possiedo neanche una ma che ne ho montate e tarate a decine! Bellissime armi da CACCIA. Molto ben fatte, funzionali e precise... Vendute al giusto costo!!! NO, non ho mai provato le Sako al Carbonio, ma credo che siano ottime come tutta la produzione. Occhio al calibro però, Una carabina troppo leggera non dovrebbe mai essere troppo potente.. Anche se io caccio con una Weatherby Ultralight in calibro 270 WM................, Ma che ha un freno di bocca eccezionale!
Per tornare al paragone Tikka Browning, un'altra carabina che in passato ho CONSIGLIATO MOLTO E' stata la European... Semplicemente ottima, Credo sia stata poco capita e poco pubblicizzata, ma che aveva ed ha tutte le caratteristiche giuste che dovrebbe avere una moderna carabina da caccia: !) pesi e dimensioni adeguati 2) Stecher 3)caricatore amovibile 4) Bei legni 5) una buona finitura sia interna sia esterna 6) Otturatore a TRE alette poste a 120° ad Apertura Breve 7) Prezzo Competitivo 8) Ottima Assistenza
Un caro saluto Marco da Marco B x Filippo
28/05/2016 20.08
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Caro Filippo ritengo le Tikka delle ottime carabine da collocare nella fascia media", Ma non mi fanno proprio impazzire Mentre, come ho già detto in altre occasioni, le SAKO 75 - 85 le vedo come le MIGLIORI CARABINE commerciali oggi in commercio... Sottolineando che non ne possiedo neanche una ma che ne ho montate e tarate a decine! Bellissime armi da CACCIA. Molto ben fatte, funzionali e precise... Vendute al giusto costo!!! NO, non ho mai provato le Sako al Carbonio, ma credo che siano ottime come tutta la produzione. Occhio al calibro però, Una carabina troppo leggera non dovrebbe mai essere troppo potente.. Anche se io caccio con una Weatherby Ultralight in calibro 270 WM................, Ma che ha un freno di bocca eccezionale!
Per tornare al paragone Tikka Browning, un'altra carabina che in passato ho CONSIGLIATO MOLTO E' stata la European... Semplicemente ottima, Credo sia stata poco capita e poco pubblicizzata, ma che aveva ed ha tutte le caratteristiche giuste che dovrebbe avere una moderna carabina da caccia: !) pesi e dimensioni adeguati 2) Stecher 3)caricatore amovibile 4) Bei legni 5) una buona finitura sia interna sia esterna 6) Otturatore a TRE alette poste a 120° ad Apertura Breve 7) Prezzo Competitivo 8) Ottima Assistenza
Un caro saluto Marco da Marco B x Filippo
28/05/2016 19.34
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI bUONGIORNO mARCO. Gli argomenti del blog sono assai interessanti ma fuori delle mie necessità visto che tiro a distanze molto ma molto meno pretenziose. Non sono Hancock tanto per capirci. Ma qualcosina di balistica ho scorso e ad esempio nei tiri lunghi e lunghissimi anche la densità dell'aria, l'umidità e la presenza o meno di una nuvola sopra la prevedibile traiettoria possono contribuire alla precisione del tiro. Ma non sono problemi che al momento mi toccano. Piuttosto molto più prosaicamente ti chiedo se hai mai usato le b.a. TIKKA, che qualità hanno rispetto ad esempio alle equivalenti browning e se sono costruite con lunghezze di cassa variabili (tipo le SAKO per capirci). Ti chiedo anche se hai mai impiegato le SAKO in carbonio e cosa ne pensi (sono leggerissime: 2,4 kg, ideali x la montagna). Grazie FB da FILIPPO60
28/05/2016 14.45
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Riporto cosa precedente risposto a Paolo
Caro Paolo, La deviazione laterale di una palla causata dal vento dipende da molti fattori, come: L'entità del vento Il calibro utilizzato Il peso della palla e soprattutto la distanza.
E' CHIARO anzi chiarissimo che se usi un 300 WM con una palla da 180 - 200 grani non è la stessa cosa che se usi un 243 con la palla da 95...
In montagna non sono mai sceso sotto il 257, Ma PERSONALMENTE ho avuto grosse difficoltà in Ungheria quando il vento tira sul serio.... E oltre i 250 metri......... Altri cacciatori con altre attrezzature lo percepiscono di meno? Beati loro..... Comunque, ed è il bello del BLOG, Quasi tutti i poligoni cercano di farli CHIUSI, e non credere per il disturbo o altro, ma proprio per le correnti d'aria.... Se tu vai in un poligono molto aperto stai tranquillo che quando tira un vento forte ce ne trovi pochi di tiratori ad allenarsi e/o a tarare le carabine!!! Fermo restando che se devi tarare un 375 HH Mag (il mio l'ho tarato mercoledì!!!) con palle FMJ da 300 grani allora credo che non dovresti aver problemi neanche durante i Ninyo.... Saluti Marco
da Marco Benecchi x Pedro
27/05/2016 15.57
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI anche io vado a caccia in montagna e sparo qualche volta lungo ma del vento non ne ho mai tenuto conto. un camoscio è grande! da Pedro
27/05/2016 15.13
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Riporto testualmento cosa ha scritto una persona che non è di parola... Oltre ad essere tante altre cose:
Ora mi levo dai co...ni come mi ha suggerito il boss del blog anche se io uno come quello neppure lo vedo a caccia fa tenerezza! ciao Boss
Evidentemente mantenere la parola data non è da tutti....................
PUNTO Saluti Marco Benecchi da Marco Benecchi x ...io sempre
27/05/2016 12.15
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Ciao... che calibro usi? da Paolo79 a Sempre io Sniper
27/05/2016 10.56
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI il vento laterale? a 350 metri? solo un urgano può spostare la palla a 350 metri!! Paolo 79 non farti confondere le idee stiamo parlando di spostamenti INSIGNIFICANTI al fine del tiro. Caccio sulle Alpi come in Ungheria ( maschi a maggio, fischio e femmine e piccoli invernali) sparo ben oltre i 350 metri e MAI DICO MAI ho avuto problemi di spostamento laterale della palla MAI! Al contrario se non calcoli bene la caduta della palla il capo lo sbagli alla grande ma LATERALMENTE manco ci penso . sai quante volte ho sparato da valle a valle con pioggia, neve e vento!! Ma perchè complicare la vita alla gente con cose che NELLA PRATICA VENATORIA non dicono assolutamente niente a parte che non ci sia un URAGANO! e non voglio far polemica Marco! da sempre io sniper
27/05/2016 8.15
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI A proposito sul numero in edicola di diana c'è la mi a " opinione" sul tema ungulati/agricoltura...se potete leggerlo mi farebbe piacere avere la tu Marco.
E naturalmente quella di tutti.... Saluti da Cristiano Montano
27/05/2016 7.53
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Grazie a tutti delle esaurienti risposte... su una cosa é certa, calcolare quasi tutte le variabili é roba da sniper... comunque provo sicuramente un avvicinamento e soprattutto con vento forte nemmeno vado.... Oppure al contrario di quanto farebbe Marco.... armare sempre con palle pesanti.... da Paolo 79 x Marco B e Cristiano Montano
26/05/2016 19.30
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Certo Marco... E roba da sniper...volevo solo evidenziare che anche in teoria gli spostamenti sono davvero importanti , e chi si approccia a un tiro lungo deve tenerne di conto. Ripeto, e un mondo che io conosco poco, ma amici " alpini " mi dicono che non c'è niente di più ingannevole delle correnti interne ai canaloni... Saluti da Cristiano Montano
26/05/2016 14.34
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Cristiano, Come ho già detto le variabili sono comunque troppe... E' come il morso di una vipera... non ce ne sono mai due uguali! Così mi disse una volta un veterinario quando venne morsa una mia setter.. Le variabili sono troppe... Le condizioni del rettile, le dimensioni, da quanto tempo ha già morso, etc.. Poi ci sono quelle del cane, etc etc......
Per gli spostamenti laterali del vento nessuna testimonianza può far testo.. Magari in un caso c'è il vento più forte, ma sia il peso sia il coefficiente balistico della palla ne risentono meno, Fondamentale è la distanza.. Entro i 150 metri e tempi di reazione sono talmente veloci che neanche il vento riesce a far diviare di molto una buona palla, ma oltre i 200 - 250 deve quasi esserci "calma piatta"... Scusate se a volte posso risultare un po monotono, ma questo è quanto... Quando nella Puszta avvisti un capo da abbattere in pieno inverno, cerchi di portarti a tiro con il vento alle spalle o sul viso.. Se percepisci un notevole vento laterale allora devi aspettare "il momento giusto" e cercare di tenerti più al centro del selvatico che piuttosto spalla anteriore... E' un discorso molto rognoso da considerare SOLO sul terreno di caccia in base alla nostra esperienza!
Un'ultima cosa... Non ho mai dato retta alle tebelline da te indicate, anche perchè non credo esista un solo cacciatore al mondo che va in giro con un misuratore del vento (mi sembra che si chiami anemometro!).... Salutoni Marco da Marco Benecchi x Cristiano
26/05/2016 14.06
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Paolo ho provato la tua richiesta su un paio di programmi balistici molto sommariamente. Una palla 7 rem con coefficiente balistico medio da 140 gr con un vento laterale di 50/60 km/h a 200 metri sposta di circa 25/30 centimetri, a 300 di 55/60 centimetri. Se il vento sale a 80 /90 km/h queste misure raddoppiano.... Non avrei saputo risponderti sulla base di esperienze personali perché in quelle condizioni in genere non sparo, e i programmi balistici non sono sempre la Bibbia, ma l'occasione di evidenziare quanto il vento influisca sulla traiettoria ( e non tutti ci credono) era troppo ghiotta. Aspettiamo qualcuno che ci dia misure più "provate sul campo"... Saluti da Cristiano Montano
26/05/2016 13.35
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Grande Marco, entusiasmante come sempre. prima o poi devi portare anche me dal tuo amico Lazlo. i complimenti per lo "sbaglio" da 348 mt non te li faccio, perché sò bene di che stoffa sei fatto.. un megasaluto a tutti da 0/25
26/05/2016 13.27
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Caro Paolo, La deviazione laterale di una palla causata dal vento dipende da molti fattori, come: L'entità del vento Il calibro utilizzato Il peso della palla e soprattutto la distanza.
Per questo motivo non ho mai consigliato per la caccia in montagna calibri inferiori al 6,5 mm anche se per il camoscio sarebbero sufficienti anche il 5,6 x 50 Magnum e il 22-250... Ripeto, cosa sono in grado di fare le "folate" di forte vento trasversale puoi vederlo solo nella pianura ungherese in inverno. Quando a 200 metri di distanza miri un capriolo sulla spalla e vedi la palla impattare mezzo metro dietro il sedere! Il vento è il peggior nemico del tiro di precisione. Molto di più di un errato calcolo della distanza. Saluti M
Perchè sabato non fai una capatina a Grosseto al Game Fair che così ci vediamo? da Marco B x Paolo 79
26/05/2016 7.19
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Anche perchè quando consiglio o Sconsiglio una agenzia di caccia ci metto la faccia.....
Per chi fosse interessato a cacciare in Ungheria LESLI CLUB di Làszlò Keresztes Tel.00-36309831166 – e-mail [email protected] Fax 00-3662235158 – www.lesliclub.hu
da Marco B x TUTTI
26/05/2016 7.18
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Caro Paolo, La deviazione laterale di una palla causata dal vento dipende da molti fattori, come: L'entità del vento Il calibro utilizzato Il peso della palla e soprattutto la distanza.
Per questo motivo non ho mai consigliato per la caccia in montagna calibri inferiori al 6,5 mm anche se per il camoscio sarebbero sufficienti anche il 5,6 x 50 Magnum e il 22-250... Ripeto, cosa sono in grado di fare le "folate" di forte vento trasversale puoi vederlo solo nella pianura ungherese in inverno. Quando a 200 metri di distanza miri un capriolo sulla spalla e vedi la palla impattare mezzo metro dietro il sedere! Il vento è il peggior nemico del tiro di precisione. Molto di più di un errato calcolo della distanza. Saluti M
Perchè sabato non fai una capatina a Grosseto al Game Fair che così ci vediamo? da Marco B x Paolo 79
26/05/2016 7.16
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Salve a tutti.... A proposito di vento laterale.... mi ricordo che quando venni a trovarti a Santa Marinella e provammo le mie carabine mi dicesti che in una giornata ventosa come quella di quel giorno era meglio non sparare... Ora mi chiedevo, calcolando di usare un cal 7 mm con una palla di peso medio sui 140 grani, quanto incide in cm su una distanza media di 200 metri un "bel" vento laterale? Grazie, a presto.... da Paolo79
26/05/2016 6.58
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Caro Piero, Credimi .. E' stata più sfortuna che un colpo di C.... Perché un Argento Abbondante, per non dire peggio, Non era proprio in Budget!!! Ma è andata comunque bene.. Solo che mi sono dovuto giocare un Jolly con Laszlo... Pazienza.... per lui ovviamente!!! Poi chi l'ha detto che non ho telemetrato?? Certo che l'ho fatto, Solo che invece di utilizzare un comune telemetro laser Ho utilizzato il reticolo del mio Leupold che uso proprio per quelle occasioni da tantissimi anni e con il quale ho abbattuto centinaia di capi... Confrontando un capriolo col reticolo plex, come ho fatto per una vita col N° 4 dei miei 6 x 42 ormai mi sbaglio di poco. Poi, una volta eseguito l'abbattimento controllo con il Leica, ma ho più conferme che smentite... Oggi mi mette più pensiero il vento laterale di quanto devo compensare il elevazione. Cacciando le femmine in inverno il vento può essere veramente terribile!! E sparando oltre i 200 mt, non è facile!!!!
Per il resto tutto ok...
Fai qualche prova anche tu, a patto di utilizzare il cannocchiale sempre sullo stesso ingrandimento.. Vedrai che non è difficile... Guarda bene cosa ho scritto nell'articolo..
Alla vigilia della partenza ero stato quasi tentato di portare anch’io la mia Roessler 25.06, ma visto che: “cavallo che vince non si cambia”, optai invece per la mia vecchia, stracollaudata Remington 700 SS calibro 270 Winchester dotata di cannocchiale Leupold Vari X III 3,5 – 10 x 50 Silver e di munizioni originali Winchester Ballistic SilverTip da 130 grani. Oltre ad essere un’arma molto precisa fino ed oltre i duecentocinquanta metri, dopo averla usata per tanti anni nelle sterminate pianure ungheresi ormai ne conosco alla perfezione “sia gli alzi sia i cali” a tutte le distanze.
Saluti
Marco
da Marco B x Piero
25/05/2016 20.12
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI infatti senza telemetrare non si chiama sbaglio ma botta di cu..... da Piero
25/05/2016 12.43
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Re: Caccia al Capriolo in Ungheria: IL MIO “SBAGLIO” DA 348 METRI Con una Nosler Partition da 180 grani fai di tutto a tutte le distanze... E' Chiaro che se nel piano hai sia il cervo sia il camoscio devi portartela dietro. Anche io se vado al camoscio con opzione cervo porto la 7 mm RM o meglio il 270 Weath Mag.
Ho visto che ambedue lo dosi che ti ho consigliato sono molto costanti e precise. Ripeto, visto che non hai problema né di "semiatomatismo" né di dimensioni del caricatore, accorcia il FB e portati su di una OAL intorno agli 85 - 85,5....
Buona
M da Marco benecchi x Gepi
24/05/2016 14.16
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