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03/02/2017 

Questo che presentiamo di seguito è un post apparso nel blog di Caterina Bernardi: 35enne che vive sull'Appennino alessandrino (Caldirola a 1000 m in cima alla Val Curone) dove gestisce una fattoria didattica insieme al marito Matteo, che è anche un cacciatore:

Una classe con la quale sto lavorando mi ha fatto una domanda impegnativa: cosa ne penso dell’abbattimento selettivo dei lupi.

Oggi, non senza difficoltà, gli ho risposto, tirando fuori libri, studi, statistiche, siti internet e quant’altro. Ho cercato di esporre il mio pensiero a riguardo.

Se vi interessa lo trovate qui:
 

“Ciao Ragazzi!

Devo dire che la vostra domanda sull’abbattimento selettivo dei lupi mi ha molto colpito.

Ho pensato a lungo prima di rispondervi, perché questo è un argomento molto delicato e complesso e non è stato facile trovare un modo abbastanza chiaro di esporlo.

Premetto che, per quanto io ci viva in mezzo (ai lupi), non sono una grande esperta, e per quanto abbia letto molto sull’argomento e mi sia documentata, quella che vi scrivo rimane comunque una mia opinione (anche se i fatti di cui parlo sono tutti documentati).

Preparatevi, perché sarà una lettera lunga e difficile!

 

Dunque, io inizierei col dire che l’estinzione di una specie animale è, in generale, una grossa perdita per il nostro pianeta, e quindi andrebbe evitata, per quanto possibile.

Il Lupo Appenninico è stato portato quasi all’estinzione dai nostri antenati, e ne sono rimasti pochissimi esemplari, fino a quando, nei primi anni ‘70, è iniziato il programma di protezione della specie.

Da allora la popolazione di lupi è aumentata moltissimo in italia, anche se, in questo momento non si riesce a capire esattamente quanti lupi ci siano.

 

Qui la questione inizia a farsi più complessa: perché non sappiamo quanti lupi ci sono?

Fino a qualche anno fa, la Comunità Europea, stanziava moltissimi soldi per studiare e proteggere il lupo, ora sono diversi anni che ci sono meno soldi e non si fanno censimenti veri e propri. Così possiamo fare solo delle stime: c’è chi dice che ce ne sono 1500 in tutta italia, e  chi dice perfino 4500.

Ma siamo sicuri che siano troppi?

Perché, in fondo, il punto è proprio questo: se sono troppi ne va diminuito il numero perché altrimenti influiscono negativamente sull’ecosistema, giusto?

Ma ora facciamo un passo indietro: vi siete mai chiesti come mai i lupi siano stati portati all’estinzione dall’uomo?

So che è opinione comune che l’uomo sia un essere cattivo e malvagio e che se la sia presa coi lupi, così, perché gli stavano antipatici.

Ma non è così: da che si ha memoria (i primi documenti scritti in Italia risalgono al 1200), i lupi sono sempre stati un grave pericolo per gli uomini: al contrario di ciò che probabilmente avete sentito in giro, i lupi attaccavano le persone e se ne cibavano, abbastanza spesso. Ci sono moltissimi documenti storici che attestano questi avvenimenti: era frequente che, nelle campagne, molto più spesso in pianura che in montagna, branchi di lupi predassero esseri umani. Dovete sapere che fino a metà dell’800 i contadini potevano difendersi praticamente solo con falci e forconi, e si sentivano parecchio impotenti rispetto a questo predatore che non solo gli mangiava gli animali, ma anche i figli.

So che detto così può fare un po’ paura, infatti di solito nessuno ne parla, ma sono fatti storici che ci servono per capire cosa sta succedendo ora.

Quindi, quando a metà del 1800 circa, ci fu una diffusione capillare delle armi da fuoco (cioè chiunque poteva comprarsi e utilizzare un fucile) la gente iniziò a sparare all’impazzata e a far fuori tutti i lupi che trovava.

In quel momento, esasperati dalle terribili esperienze vissute, gli uomini erano preoccupati più della propria sopravvivenza che di quella della specie lupo. Anzi, sono certa che se ci fossero riusciti, sarebbero stati ben contenti di portarli all’estinzione!

Fortunatamente per la nostra biodiversità, però, questo non è successo.

Per la teoria dell’evoluzione di Darwin, si sono salvati quegli esemplari più schivi e paurosi che difficilmente si avvicinavano agli esseri umani. Finendo così per trasmettere questa caratteristica.

Per molti anni, quindi, i lupi rimasti, sono stati davvero molto lontano dall’uomo, di madre in figlio si sono tramandati la paura dell’uomo, fino a quando l’uomo non ha gradualmente smesso di rappresentare per loro un pericolo.

Infatti, da quando il lupo è protetto, per quanti episodi di bracconaggio possano esserci stati, non capita più che se un lupo si avvicina alle case venga ucciso. Viene ucciso con bocconi avvelenati, trappole, o anche a fucilate, ma non in prossimità di zone antropizzate (visto che è vietato dalla legge l’uomo lo fa di nascosto, nel folto del bosco).

Questo ha portato, negli anni, ad un sempre maggiore avvicinamento del lupo alle zone abitate dall’uomo, e a sempre più frequenti predazioni sugli animali domestici.

Ora, credo che uno dei problemi più grossi, se non forse l’unico, sia questo: i lupi uccidono gli animali che noi alleviamo.

E perché questo è un problema?

Secondo me questo rappresenta un problema perché gli allevatori, soprattutto quelli che fanno pascolare i propri animali, sono i veri custodi del territorio. Quassù in montagna, dove ormai gli enti pubblici non possono più permettersi di fare manutenzione ai ruscelli, ai boschi, alle strade forestali, gli allevatori sono coloro che, col loro lavoro quotidiano, mantegono il territorio: fanno in modo che i corsi d’acqua rimangano puliti dagli arbusti e non esondino portando detriti a valle, sono quelli che incanalano le acque superficiali facendo in modo che non vadano a creare frane, sono quelli che mantengono puliti i pascoli e il sottobosco diminuendo così il rischio di incendi. Ebbene, queste persone traggono il loro guadagno (minimo) dall’allevamento, e le predazioni dei lupi, sempre più frequenti e abbondanti, rischiano davvero di costringerli a smettere di allevare. E se loro smetteranno di allevare e saranno quindi costretti a lasciare le montagne alla ricerca di un altro lavoro, chi si prenderà cura del territorio?

Qui si inserisce un’altra questione: è possibile difendere il bestiame dai lupi senza recare danno al lupo?

Sì, teoricamente è possibile, ma ognuno dei metodi che ci vengono proposti ha alcune controindicazioni ed in alcuni casi è davvero impossibile.

Reti elettriche: è vero che il lupo non oltrepassa una rete elettrica, ma purtroppo capita spesso che i lupi spaventino talmente tanto le pecore che siano le pecore stesse a sfondare la rete, per paura, e diventino così facile preda (Come è avvenuto ad esempio a Rocca Susella, qui vicino a noi, nel febbraio del 2014, quando un branco di lupi ha fatto uscire le pecore dal recinto elettrico e ne ha uccise 40).

Cani da guardiania: come sapete anche noi abbiamo 3 pastori maremmani che difendono le nostre pecore, però può accadere che i lupi siano più numerosi dei cani, ad esempio e che quindi, mentre alcuni lupi combattono coi cani, altri lupi uccidano il bestiame (come è successo a noi); oppure può capitare che i lupi uccidano i cani stessi. Può capitare inoltre che, in alcune zone, non sia possibile tenere i cani perché frequentate da turisti ed i cani da guardiania tendono ad avere un atteggiamento aggressivo con gli intrusi e soprattutto con gli altri cani. Inoltre mantenere 3 o 4 cani è molto dispendioso e non sempre un allevatore può permetterselo.

In più, mentre fino ad alcuni anni fa, la Comunità Europea destinava fondi a risarcire gli allevatori i cui animali venivano uccisi dai lupi, e fondi per aiutare gli allevatori a mantenere i cani da guardiania ed acquistare le reti elettriche, negli ultimi anni questi fondi sono andati via via diminuendo, e, in questo momento, gli allevatori non hanno pressoché alcun aiuto.

Ora, prima di arrivare alla mia conclusione, devo attirare la vostra attenzione su un altro quesito: è vero che i lupi predano il bestiame domestico perché non ci sono abbastanza prede selvatiche?

No, non è assolutamente vero. Si sente spesso obiettare che i poveri lupi siano costretti a cibarsi dei nostri animali perché l’uomo ha sterminato le sue prede abituali. Ma voi sapete benissimo quanti daini, caprioli, cinghiali, lepri ci siano nei nostri boschi, quindi non è per carenza di fauna selvatica che i lupi predano il bestiame domestico.

E perché quindi?

Ma perché è più facile! Non sono mica scemi, i lupi, vuoi mettere cacciare un cinghiale, con quelle zanne taglienti, o un capriolo che corre velocissimo e si allerta al minimo rumore, rispetto a cacciare una pecora un po’ sciocca che rumina dormicchiando e corre come un bradipo?

E se, in più, non c’è nessuno a difenderle queste pecore, certo che è molto conveniente!

E qui si torna alla domanda iniziale: il problema è davvero che i lupi sono troppi?

A questo punto potete facilmente capire che no, non è questo il problema, i lupi non sono troppi (per ora), perché di prede selvatiche ce ne sarebbero a sufficienza per sfamarli tutti. Il problema è che i lupi non hanno paura dell’uomo, che si avvicinano alle stalle ed in alcune occasioni ci sono pure entrati, che quando un pastore interviene in difesa del suo gregge, rigorosamente, per legge, disarmato, capita sempre più spesso che i lupi, anzichè scappare, portino tranquillamente a termine la predazione e si fermino anche a mangiare davanti al povero allevatore impotente, a volte anche ringhiadogli. (Anche di questo ci sono esperienze recenti documentate).

Ecco, questa è, in sintesi, la situazione odierna di uomini e lupi.

Quindi ora posso rispondere alla vostra domanda:

“cosa ne pensi della decisione di alcune regioni di sopprimere i lupi?”

Penso che sia un provvedimento inutile aprire la caccia di selezione, un’attività nella quale qualsiasi cacciatore, pagando, può avere la possibilità di abbattere un lupo in una determinata zona. Questo perché, appunto, i lupi non sono troppi (per ora).

Penso invece che sarebbe utile, come accade in altre aree geografiche, consentire agli allevatori di difendere i propri animali, se necessario sparando ai lupi, con l’obbligo di un primo sparo di avvertimento in aria. In questo modo verrebbero uccisi solo quegli esemplari che realmente creano problemi e possono essere pericolosi perché si avvicinano troppo all’uomo. Inoltre, in un branco di lupi, quando un membro viene ucciso, gli altri capiscono subito la correlazione tra quella perdita e la presenza dell’uomo e quindi sicuramente inizieranno a temerlo di più e di conseguenza a girargli alla larga.

Secondo me una convivenza tra uomini e lupi può avvenire solo se impariamo entrambi a dividerci gli spazi e a rispettare gli spazi dell’altro. Noi non dovremmo andare nel bosco a caccia di lupi e loro non dovrebbero venire a cacciare nei pascoli.

Ecco.

Ci sarebbero ancora moltissime cose da dire, ma credo che per oggi basti così. Avrete già moltissimo materiale su cui riflettere!

Ma se avete delle domande sarò molto felice di rispondere.

a presto

Caterina”

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12 commenti finora...

Re: Lupi, giusto gestirli?

Non c'e' problema, Rino. Fermo restando che la gestione del lupo e' necessaria perche' ormai in Italia non esiste piu' una natura veramente selvaggia ed oltre ai danni ai pastori ci sono altri problemi quali incidenti ed ibridazione (che mette a rischio l' esistenza del lupo stesso), non mi piacerebbe affatto praticare ne' la caccia ne' la gestione. Ho visto un po' di video di caccia in Idaho e Montana ci sono rimasto male. Mi sembra come sparare al mio cane. Per cui la lascio volentieri a chi ha piu' fegato di me.

da Flagg  10/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

Flagg scusami il mio italiano non è più buono! hai ragione Tu io mi sbaglio con i coyote ! Sorry!

da Rino  09/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

Percio' Rino se tu spari a casaccio non significa che e' cosi'! Non saprei dire se puoi o non puoi ma di certo non questo quello che succede nei Parchi e nelle vicinanze. Siccome in Italia e' specie protetta e' doppiamente certo non e' questo che si puo' e potra' fare. In altri paesi europei piu' civili c'e' la caccia regolamentata. Non a casaccio....!!!!

da Flagg  09/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

ma che dici ? io vivo in America ( Washington ) e non è cosi se sei a caccia di qualsiasi specie gli tiri sempre quando capita sia con l'arco che con la carabina. Stessa cosa in Canada ( nostra nazione confinante British Columbia) stesso sistema quando capita pum! modello americano ???? Il lupo si prende quando capita sempre!

da Rino  08/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

Rino vengono cacciati ovunque ma non allo stesso modo, seguendo determinati principi e regole. In Russia se gli capita un lupo mentre sono a caccia di cinghiali sparano e basta.
E' ovvio che quello che fanno i Russi in Italia, ed ancor piu' in generale nella UE, non e' possibile e non ha senso. Ecco perche' modello americano dove appunto la caccia e' selettiva ma i cacciatori li lasciano comunque in pace in giro per il Parco a godersi la natura e la caccia!

da Flagg  07/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

l'anno passato ne vidi due, ero nell'alto grossetano, uno aveva il radiocollare rosso, era in pieno giorno ed in piena stagione di caccia, tranquilli trotterellavano a 200mt da me verso un ovile, sentivo i cani abbaiare come ossessi, nessuna paura dell'uomo, in oltre 40 anni di caccia questa è stata la prima volta che li vedo, tracce tante. Penso che ormai sia giunta l'ora di togliere il lupo dalle specie protette con buona pace degli animalisti e degli ambientalisti da tastiera, perché quelli veri propendono per la gestione.

da giusva  07/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

l'anno passato ne vidi due, ero nell'alto grossetano, uno aveva il radiocollare rosso, era in pieno giorno ed in piena stagione di caccia, tranquilli trotterellavano a 200mt da me verso un ovile, sentivo i cani abbaiare come ossessi, nessuna paura dell'uomo, in oltre 40 anni di caccia questa è stata la prima volta che li vedo, tracce tante. Penso che ormai sia giunta l'ora di togliere il lupo dalle specie protette con buona pace degli animalisti e degli ambientalisti da tastiera, perché quelli veri propendono per la gestione.

da giusva  07/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

modello americano? i lupi vengono cacciati un po' da tutte le parti non esiste un modello ma una caccia . e non una caccia semplice.

da Rino  06/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

gli animalari, sono teste vuote più vuote di un tamburo non sanno se un animale ha la coda davanti o dietro.non si può pretendere nulla da certa gentaglia ottusa. purtroppo in italia chi grida di piu ha sempre ragione. il popolo bue ha quello che si merita. salute a tutti

da carlo48  05/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

Quando questi lupoidi figli dell'animalismo becero delle nostre contrade si papperanno un bambino che inerme giocava nel cortile di casa, voglio vedere cosa si dirà. Speriamo che non succeda, ma le probabilità sono abbondanti. Galletti, e chi ha un minimo di capacità di riflettere, a questo pensa. Autorizzando un abbattimento supercontrollato (la caccia non c'entra, almeno per ora, ed è un male!), implicitamente si autorizza a difendersi almeno dalle presenze in prossimità degli abitati e delle attività umane, come allevamento e pastorizia. Poi si lamentano che il pecorino è in crisi. Ci vadano questi energumeni della supercazzola di piazza a lavorare in campagna, ci mettano soldi loro, e poi vediamo cosa ne pensano.

da Mazzotti B.  05/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

Io penso sempre a quelli che hanno passione di andare a cercare i frutti del sottobosco in montagna, funghi in primis e che vengono sempre esclusi dal ragionamento, la maggior parte dei quali è disarmata e porta dietro anche ragazzi e bambini. Certo che il problema poi va anche sugli ibridi ed i cani da pastore che logicamente come dice la signora Caterina sopra, cercano di difendere il loro territorio facendo il loro dovere e se la prendono anche con chi va per boschi per passione. Io non vorrei malignare ma non è che questi lupi lo si vogliano far moltiplicare a dismisura proprio per far togliere la buona abitudine agli appassionati di andare a passeggiare in montagna per rigenerare la propria salute ? Sono d'accordo sul fatto di dare il permesso ai pastori di sparargli in caso questi dopo il colpo di avvertimento insistessero nel predare così si potrebbero evitare i cani da pastore (con i quali più di una volta o avuto a che fare andando a caccia), dando la possibilità però di fare questo anche a chi va in montagna per passione con un’arma portata con regolare permesso. La possibilità di legittima difesa non dovrebbe essere esclusa anche in questi casi. Un cordiale saluto alla signora.

da jamesin  03/02/2017

Re: Lupi, giusto gestirli?

L' unico modello di gestione del lupo che funziona decentemente e' quello Americano. La caccia al lupo e' consentita e nonostante tutto la popolazione e' in crescita. Consentendo la caccia si controllano i numeri prima che la gestione diventi impossibile (come il cinghiale in Italia). In questo modo tale crescita c'e' ma non si riflette in un aumento di densita' in determinati territori (tipicamente i Parchi da dove tutto e' iniziato con la loro re-introduzione di esemplari canadesi), si riflette in un' espansione del loro areale a luoghi dove prima non c' erano. E gia' cosi' parecchi allevatori hanno comunque gravi perdite!
Il lupo non e' piu' in pericolo e percio' non ha piu' alcun diritto speciale rispetto agli altri animali eccetto che per estremisti malati terminali di animalismo, faccendieri, speculatori e politicanti di varia natura!

da Flagg  03/02/2017
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