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giu5 05/06/2017
In risposta ad una lettera ricevuta da un'animalista, che, con insolita pacatezza ha esposto le proprie ragioni a sostegno di chi difende gli ultimi fra gli ultimi evitando di mangiarli ("ci sentiamo con umiltà persone speciali, umani evoluti, una categoria del futuro possibile" scrive Mariangela Corrieri dell'associazione Gabbie Vuote), Michele Serra (che qualche giorno fa nella sua rubrica Amaca ha evidenziato quanto sia antinaturale essere animalista), scrive:
"La discussione è di vasta portata e di profondo coinvolgimento, perchè tocca vita e morte. Alcuni punti, necessariamente in breve. Il rispetto per ogni forma di vita è indice di sensibilità, e suggerisce una visione olistica, ovvero fortemente interconnessa, della vita sul Pianeta. Cerco di averla, questa visione: ma se non sono vegetariano è anche perchè mangiare ed essere mangiati è uno dei vincoli insormontabili (e impressionanti...) del grande cerchio della vita. La natura ha fauci e stomaci, denti e artigli. Esseri viventi si nutrono di esseri viventi, dentro quel 'nulla si crea, nulla si distrugge' che lega allo stesso filo ogni essere organico. La natura è onnivora. L'uomo è stato preda per molti millenni. La tecnologia lo ha reso dapprima cacciatore e pescatore, poi allevatore e agricoltore, attribuendogli una insormontabile supremazia su tutte le altre specie. Grande merito dell'animalismo è aiutarci a ragionare su questa supremazia. Sulle responsabilità che comporta; sulla tracotanza e la dabbenaggine con la quale esercitiamo questo potere, distruggendo l'ambiente e infliggendo inutili sofferenze agli animali; sul consumo spropositato di carne, dannosissimo per l'ecosistema; sulle distorsioni insane, come la produzione di cibo senz'anima degli allevamenti industriali e delle colture intensive. Ma non può e non deve illuderci, l'animalismo, che esista una natura incruenta, pacifica e benevola, senza il dolore e senza la morte. Le libertà che lei cita, dalla fame e dalla sete, dal disagio e dal dolore, la natura non le ha previste per gli uomini. Perchè mai dovremmo pretenderle per conto delle altre specie?". E poi ancora "La coscienza del dolore e della morte è un carico tutto sulle nostre spalle: penso che l'animalismo proietti sugli animali e sulla natura paure e sentimenti squisitamente umani. Infine. La simbiosi millenaria tra uomo e animali di allevamento ha sì lo scopo utilitaristico di sfamare l'uomo, trasportarlom alleviarne la fatica, coprirne il corpo nudo, fargli da guardiano. Ma ha anche il merito di avere protetto e incrementato un'infinità di specie che vivono, all'ombra dell'uomo, una vita più certa, riproducendosi e prosperando come mai avrebbero potuto allo stato selvatico. I nomadi del Nord e le renne sono simbionti, gli uni e le altre impensabili se separati. Dersu Uzala, l'eroe cacciatore di Kurosawa, ha un rapporto, con la natura e le bestie, davvero olistico; quasi religioso. E il più ammirevole naturalista che io abbia mai conosciuto fu Mario Rigoni Stern, scrittore e cacciatore. La vera spaccatura, secondo me, non è tra vegetariani e carnivori, ma tra chi ha conoscenza e rispetto della natura e della sua magnifica complessità, e chi no. Ci sono già troppe 'guerre tra poveri', in giro per il mondo, per aggiungerci anche quella tra vegetariani e onnivori". Tags:7 commenti finora...
Re: Michele Serra "La natura è onnivora" Egregio signor Serra, chi ha rispetto della natura e del nostro pianeta, EVITA di contribuire al surriscaldamento globale consumando CARNE (che poi sono esseri senzienti come il suo cane/gatto che soffrono e sono tenuti in vita tra le sofferenze più atroci)! Forse dimentica che l'industria della carne è uno dei fattori più rilevanti per la produzione di CO2...ma forse più semplicemente non è disposto a rinunciare a qualcosa che le piace e che soddisfa la sua gola, per il bene di noi tutti! E questo, mi spiace, ma NON è un comportamento di sinistra! da Francescagr
11/08/2017
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Re: Michele Serra "La natura è onnivora" Una volta tanto devo togliermi tanto di cappello di fronte a Serra, verso il quale ho sempre nutrito viva ostilità politica. Parole bellissime, che faccio totalmente mie. da Martino, Bologna
12/06/2017
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Re: Michele Serra "La natura è onnivora" gli animalisti sono una massa di orecchioni.malati e con gravi disturbi del carattere da Franco sincero
09/06/2017
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Re: Michele Serra "La natura è onnivora" CE NE VORREBBE QUALCHE MIGLIAIO COME SERRA. E MAGARI AVESSERO ANCHE DIMESTICHEZZA CON LA CACCIA. POTREBBE ESSERE LA STRADA PER RECUPERARE CREDIBILITA' (ALLA FACCIA DI CHI DICE CHE LA CULTURA E' UNA COSA SUPERFLUA) E DARE SENSO AL NOSTRO MODOD ID CONCEPIRE IL RAPPORTO CON IL MONDO NATURALE da TOM R.
07/06/2017
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Re: Michele Serra "La natura è onnivora" Come bisogna fare con le nutrie? Io la soluzione la presentero in parlamento,abbattimento e vendita nei supermercati della carne di nutria molto buona e gustosa. da Filosofo
06/06/2017
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Re: Michele Serra "La natura è onnivora" L'uomo e' nato carnivoro c'e' poco da ffare!! Sono tutte trovate umane per andare contronatura e contro DIO! Si diventa vegani e si diventa reeccghioni! orecchioni si diventa perche' piace. da Filosofo
06/06/2017
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Re: Michele Serra "La natura è onnivora" Questi si, che sono dei veri animalisti. Intelligenza, cultura, ragionevolezza, equilibrio, onestà intellettuale. Chissà se mai gente come Berlusconi o la Brambilla riusciranno a colmare quel gap - intellettuale e culturale - che li divide da quella che a ragione si può definire èlite. Grande Serra. Un esempio anche per tanti cacciatori e sostenitori di cacciatori (Salvini & Berla, ma non solo. Se ne trovano anche nelle dirigenze venatorie e in tanti che strimpellano sul PC senza accorgersi di non avere collegato il cervello alle dita ). da Mario R.
05/06/2017
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