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02/12/2008 

CacciatoreIn questa società bislacca in cui va tanto di moda dichiararsi buoni e tolleranti in difesa di presunte "diversità" che, al contrario, negano il valore della diversità – perché di fatto espressioni di omologazione e indifferenziazione (culturale, sessuale eccetera) – vi sono categorie umane che, indelebilmente marchiate come "politicamente scorrette", vengono fatte oggetto di tale pregiudizio e tale discriminazione da essere vittime di autentiche persecuzioni.

Queste categorie oggi rappresentano i veri "diversi", gli appestati, gli intoccabili, i reietti di un mondo che non sopporta in alcun modo le vere differenze, le identità, i valori forti, le sfide coraggiose e sconvenienti. In una parola: i modelli di vita e di pensiero tradizionali.

Ebbene, cosa suscita la parola "cacciatore"? Suppongo un brividino di disagio. I cacciatori sono iscritti a pieno titolo nella lista dei "diversi".

Lo sono perché accusati di coltivare un hobby crudele e di contribuire, praticando questo loro deprecabile passatempo, alla distruzione delle bellezze naturali; lo sono perché accusati d'insensibilità verso la vita animale e di scarso amore – se non addirittura disprezzo – per l'ambiente.

Pensate che buffo: è tutto il contrario. Io sono cacciatore e vorrei spiegarvi cos'hanno nella testa gli infami come me. Siccome non rappresento nessuno, nel senso che non ho cariche in alcuna associazione venatoria o simile, non posso che offrirvi la mia personalissima testimonianza. Sono cacciatore, e la caccia rappresenta per me una bruciante passione.

Eppure adoro gli animali, tutti, anche e soprattutto quelli a cui do la caccia, e non sopporto l'idea che soffrano. Bella contraddizione, vero? Come farò mai a conciliare la passione sanguinaria per la predazione e i sentimenti di tenerezza e rispetto verso le creature viventi?

È una grossa sfida. E io amo le sfide. Ai miei "compagni di merende", quando ce ne andiamo in giro per la campagna in cerca di starne e pernici, dico sempre che io, al posto di Ponzio Pilato, le mani proprio non me le sarei lavate; indipendentemente dalle mie convinzioni religiose, una decisione l'avrei presa. Questo perché certi dilemmi sono abituato ad affrontarli risolutamente. Da cacciatore.

Dunque lo ammetto, non mi piacciono le persone che fanno proclami animalisti e poi, ogni giorno, mangiano la loro bella fettina di manzo al riparo delle mura domestiche, lontano da quei luoghi infernali che sono i macelli, dove qualcuno, discretamente, fa il "lavoro sporco" per loro. Avete mai visto un macello? Avete mai visto un vitello morire di sete dentro un camion che lo trasporta a tremila chilometri di distanza per diventare un omogeneizzato? No?... Buon per voi.

Se uno mi dice "sono vegetariano", vabbe', siamo su due sponde opposte, però lo rispetto: ha fatto la sua scelta coerente. Ma se uno mangia abitualmente carne, perché non dovrebbe concedermi la possibilità d'integrare la mia dieta proteica con carne di fagiano o di cinghiale? In nome di quale principio? Perché depaupero il patrimonio faunistico? Ma per favore...

Vi hanno mai detto che la distruzione degli habitat naturali è dovuta principalmente all'agricoltura intensiva, con i suoi pesticidi, le sue colture anomale, i suoi metodi forzosi di coltivazione? E vi hanno mai detto che se le nostre campagne sono ancora popolate di fagiani, starne e lepri lo si deve pressoché soltanto ai cacciatori, che ogni anno spendono milioni di euro e di lavoro volontario per garantire la permanenza sul territorio di queste e altre specie? Certo, lo fanno per garantirsi la selvaggina da cacciare, ma la ragione di fondo è che amano la natura, immensamente. Però non l'amano da semplici osservatori, come se fosse il cartoon di Bamby: vogliono calarcisi dentro, "compromettersi" in essa, vogliono essere animali tra animali, perciò lasciano emergere, dai recessi più remoti della loro memoria genetica, l'istinto di uomini-predatori.

Cosa proviamo noi cacciatori quando uccidiamo un animale? Non è possibile spiegarlo, è un sentimento irrazionale. Suppongo la stessa emozione che provava il nostro antenato cavernicolo nell'istante in cui, catturando un animale, comprendeva che la sua battaglia per la sopravvivenza, almeno per quel giorno, era vinta. In un certo senso, è la stessa emozione che provavo quando, da giovane, mi lanciavo col paracadute: il brivido di salvarmi virtualmente la vita.

So che questi ragionamenti sono difficili da capire. Lo so perché un tempo ero anch'io anticaccia, animalista-ecologista-integralista, quindi conosco bene il punto di vista dei nostri "nemici", so come vedono noi cacciatori, con quale disgusto, quale disprezzo, e so pure che sono in buona fede.

Ma non conoscono la verità, sono ignoranti. Per me cacciare non è una scelta disinvolta e spensierata. Oggi non sono più animalista come a diciassette anni, ma sono ugualmente sensibile alla vita animale, quindi non è semplice per me convivere con questa mia strana passione. Ad un certo punto ho dovuto mettermi a posto la coscienza per non appendere il fucile al chiodo, per continuare a concedermi il piacere della caccia senza pesi sull'anima. Perciò, come tutti i cacciatori, mi sono dato delle regole.

La prima è che l'animale non deve mai soffrire, quindi ho l'obbligo di sparare con precisione; la seconda è che la mia attività dev'essere in armonia con l'ambiente, e magari contribuire (come nel caso della caccia di selezione agli ungulati) all'ottimale conservazione del patrimonio faunistico; la terza è che il sacrificio dell'animale non dev'essere inutile, futile, gratuito, ma deve servire in qualche modo alla mia sopravvivenza, perciò mangio tutto ciò che caccio. Se poi vi dicessi che in fondo lo faccio per il cane... perché amo il mio cane...

Se vi dicessi che tutto sommato non sparerei neppure al fagiano che mi sfrulla davanti al naso, ma è il cane che lo pretende, perché in fin dei conti è lui il protagonista, è lui che caccia, è lui che desidera recuperare ciò che ferma... non mi credereste, vero? Lo so, non mi credereste. Tutto questo non è ragionevole, non è intelligente. E neppure alla moda. Ma così è, signori miei. Siam cacciatori, siamo una razza antica. Siamo uomini in via d'estinzione.

 Martino da Bologna

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39 commenti finora...

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Non sono animalista, ma parlo da laureata magistrale in Biologia, e sinceramente quando dici che "siamo ignoranti"...beh non posso fare a meno di farti notare che qui l'ignoranza purtroppo sta in chi fa le leggi. L'uomo nasce come cacciatore, quindi io capisco perfettamente la vostra passione per la caccia. Il problema tuttavia sta nel fatto che le popolazioni di animali sono minacciate e i calendari venatori vengono decisi solo ed esclusivamente da cacciatori senza includere persone che capiscono qualcosa di come funziona la dinamica di popolazione di determinate specie. Purtroppo molte delle nostre reintroduzioni sono fallite proprio a causa dell’attività venatoria, ed è soprattutto quella a minacciare le specie animali, non solo l’uso del suolo. Dunque mi dispiace contraddire il vostro entusiasmo ma la caccia purtroppo è sbagliata in quanto minaccia la sopravvivenza di specie essenziali per il funzionamento del nostro ecosistema, e vorrei ricordare a tutti che il suo buon funzionamento non serve solo per avere un bel bosco in cui fare scampagnate. Andate e cercate su internet cos’è un “servizio ecosistemico”, forse così potrete parlare di queste cose con un po’ più di consapevolezza.

da Valentina  14/04/2013

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

trovo molto ipocrita questo messaggio.. definire poi i cacciatori difensori dell'ambiente solo perchè
immettono artificialmente del pollame da caccia spendendo un sacco di soldi per farlo è davvero ridicolo ed infame..

tra un po' bisognberà ringraziarli pure per le criminali immissioni di cinghiali che hanno estinto le popolazioni autoctone e creato enormi scopmpensi ecologici..

la nicchia di predatore in cui dici di inserirti non spetterebbe a te ma ai lupi e alle linci che quei maledetti di cacciatori tuoi predecessori hanno già estinto.. tu con tutti i denti che hai e la lunghezza del tuo intestino non sei certo un carnivoro.. il tuo problema è il cervello...

da icneudio  21/02/2013

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Martino, ti smonto subito e per di più da non animalista, dato che mangio carne.
Iniziamo in nome di quale principio dovrebbe essere vietata : in nome del fatto che la libertà di una persona finisce dove inizia la libertà dell'altra, e Voi impedite di fatto a tutti gli altri di andar per boschi e per funghi senza rischiare una pallottola in corpo. Siete paragonabili agli sciatori fuoripista, rischiano del suo e fin qui tutto bene, ma fanno rischiare anche gli altri che a volte restano sotto le valanghe, e questo non va bene. Se vi sparaste solo tra Voi non sarebbe un problema, c'è molta gente che rischia la pelle negli sport estremi e in questo sono d'accordissimo con te, ognuno sceglie per sè e se vuole rischiare .... che rischi !
Ma è un DATO DI FATTO che spesso viene impallinato chi cacciatore non è, recentemente è morto un BAMBINO .... e questo per me basta e avanza per abolire la caccia.
Dovreste farvi una riserva con doppia recinzione, una interna e una 50 mt più in là, ci entrate solo voi cacciatori con fucili con gittata inferiore a 50 mt, così per me potete cacciare finchè volete, e il rischio lo correte solo Voi che entrate, non lo fate correre a tutti.

E poi scusa ma il resto del tuo scritto è l'apoteosi della balla, abito in una zona rurale e conosco i cacciatori, a parte che spesso sono arroganti (ho provato ed essere nel bosco col cane e sentirmi dire "vai via sennò rischi che prendiamo te o il cane" al che ho risposto "Ammazzatemi però, se resto ferito mi pagate per tutta la vita"), se vedono la preda sparano anche in direzione di case e strade, e qui non c'entra essere animalista o no.
Poi la precisione del tiro e la sicurezza di non far soffrire ... scusami fin d'ora, io non ti conosco, ma non penso che sei un cecchino sennò ti avrebbero mandato alle olimpiadi a vincere l'oro.
Oltre a questo sono disponibili i video di cacciatori che sparano ai migratori e poi li lasciano per terra a sbattere, senza nemmeno recuperarli .... non li hai visti ?
Senza contare che sparano a specie grandi come un merlo con la rosa di pallini, farebbe centro anche il rag. Filini.
Mi sa che vi dovete chiarire fra cacciatori in merito al fatto sofferenza e rispetto dell'animale.
Parlando di animali velocemente dici che molte specie ci sono grazie ai cacciatori .... da quel che mi risulta gli animali che liberate finiscono o impallinati o come cibo per volpi e altri selvatici, mettete addirittura mangiatoie nei boschi perchè quei poveri animali allevati non saprebbero nemmeno dove trovare da mangiare, in ogni caso non arrivano ai 4/5 mesi post liberazione.
Vedi che se non ci foste Voi le popolazioni di questi animali si riprenderebbero da sè, e senza mangiatoie.
Del cane lasciamo perdere, tu potrai amare il tuo alla follia, ma so bene come i cacciatori trattano i cani per la maggiore : nel box 2x2 e uscite solo per la caccia ... molte volte recinti con materiali di fortuna nei boschi, lontano da casa.
Discutiamo pure delle cose, ma smettiamo di raccontarci palle, ciao

da David  21/11/2012

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Caro "bislacco", quando non si hanno argomenti, si tenta la carta del dileggio, e talvolta dell'insulto. Io mi tengo volentieri la mia "confusione mentale", tu crogiolati pure nel tuo livore di uomo intollerante e dialetticamente impotente. Comunque, siccome non ti voglio male, ti auguro sinceramente di trovare un giorno quella verità che ora non conosci, diventando così anche tu felice come lo siamo noi Cacciatori.

da Martino  16/11/2010

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

che articolo bislacco
Quante contraddizioni

"Eppure adoro gli animali, tutti, anche e soprattutto quelli a cui do la caccia, e non sopporto l'idea che soffrano."

E li uccidi ahahahahahahahahahahahahaha

e poi è la volontà del cane...

ahahahaah

che confusione mentale


da bislacco  13/11/2010

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

X TUTTA LA LIPU E TUTTI GLI ANIMALISTI COMPRESO IL WWFF..: LA CACCIA E' BELLISSIMA E NON RIUSCIRETE A FAR DIMINUIRE LA NOSTRA PASSIONE, W LOSPIEDO MISTO DI UCCELLI ALLA BRACE, E W W W IL CINGHIALE IN SALMI'

da TURIDDU  23/06/2010

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

SARA' PERCHE' SONO ALL'ANTICA MA TUTTE QUESTE MODERNE ARMI CON SUPEROTTICHE DA MARZIANO, MI FANNO SCHIFO!

da TURIDDU  23/06/2010

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Caro Alberto, io non ho scritto "uccido per passione", ho detto che vado a caccia per passione. Tu dirai: ma è la stessa cosa! E invece no, mio caro, è differente, ma tu non lo sai, perché giudichi dall'esterno e per impulso moralistico. Io so perfettamente cos'hanno nella testa le persone come te, perché sono stato anticaccia anch'io, mentre tu ignori completamente cosa abbiamo nella mente e nel cuore noi cacciatori, perché parli di natura tra le quattro mura della tua bella casetta, magari mangiando ogni giorno la tua fettina di vitello, bevendo latte di produzione industriale e indossando lucenti scarpe di cuoio. Tu ignori la verità, mio caro Alberto, ed io ti compiango. Pregherò per te.

da Martino  23/03/2010

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Caro martino, tu dici "uccido per passione" forse non ti rendi conto dell' affermazione che fai e per questo una riflessione non sui miei limiti ma sulla profondità del tuo "buon cuore" la faccio volentieri.........

cordialmente alberto

da alberto zamboni  13/03/2010

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Per Alberto Zamboni: caro Alberto, la ragione usata senza cuore consente di fare equazioni e sofismi che però restano solo alla superficie delle cose, non vanno nel profondo. Mi viene in mente quanto dice Gesù a proposito del sabato, oppure il paradosso di Achille e la tartaruga. Tu dici: una cosa è uccidere per mangiare e una cosa è uccidere per divertimento. Mi spiace, Alberto, proprio non hai capito, o forse fai finta di non capire. Per me la caccia non è necessità ma nemmeno divertimento, è passione. Così come non considero mia moglie né una fattrice né l'oggetto del mio divertimento, ma una persona che amo. Fraternamente ti dico che mi dispiace per te, senza ironia, ma credo che tu sia abbastanza intelligente da cominciare a riflettere sui tuoi limiti.

da Martino  30/01/2010

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Alberto.Zamboni sei un poeta....
Ma vatti a fare un giro...và...và

da Pastore  01/10/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

CIAO MARINO TI RISPONDO RIPRENDENDO I PUNTI SOSTANZIALI DEL TUO PENSIERO, IL RESTO LO TRALASCIO POICHE' E' SOLO UNA CORNICE SENZA SIGNIFICATO

"Dunque lo ammetto, non mi piacciono le persone che fanno proclami animalisti e poi, ogni giorno, mangiano la loro bella fettina di manzo al riparo delle mura domestiche, lontano da quei luoghi infernali che sono i macelli, dove qualcuno, discretamente, fa il "lavoro sporco" per loro. Avete mai visto un macello? Avete mai visto un vitello morire di sete dentro un camion che lo trasporta a tremila chilometri di distanza per diventare un omogeneizzato? No?... Buon per voi."

ALLEVARE ED UCCIDERE PER MANGIARE E' UNA COSA UCCIDERE PER DIVERTIMENTO UN'ALTRA !!!

"La prima è che l'animale non deve mai soffrire, quindi ho l'obbligo di sparare con precisione; la seconda è che la mia attività dev'essere in armonia con l'ambiente, e magari contribuire (come nel caso della caccia di selezione agli ungulati) all'ottimale conservazione del patrimonio faunistico; la terza è che il sacrificio dell'animale non dev'essere inutile, futile, gratuito, ma deve servire in qualche modo alla mia sopravvivenza, perciò mangio tutto ciò che caccio. Se poi vi dicessi che in fondo lo faccio per il cane... perché amo il mio cane..."

PRIMA LO UCCIDO, POI LO MANGIO, COSI' DIVENTO UN ECOLOGO E FACCIO FELICE IL MIO CANE

"Lo sono perché accusati di coltivare un hobby crudele e di contribuire, praticando questo loro deprecabile passatempo, alla distruzione delle bellezze naturali; lo sono perché accusati d'insensibilità verso la vita animale e di scarso amore – se non addirittura disprezzo – per l'ambiente."

TERMINO CON QUANTO HAI SCRITTO COME PRESUPPOSTO A TUTTA LA TUA DISQUISIZIONE E DEVO DIRE CHE QUI SONO IN PIENO ACCORDO CON TE.

CORDIALI SALUTI ALBERTO

da [email protected]  14/09/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

x amo roberta, un cacciatore pentito? fulco pratesi! a forza di ammazzare orsi lupi rinoceronti bufali etc etc ha sputtanato un sacco di soldi (sai la caccia grossa in giro per il mondo costa cara!) , e il fulcro sai cosa ha fatto per "ripulirsi "e rientrare dalle spese della caccia? SI E FATTO ELEGGERE PRESIDENTE DEL WWF.

da nina  07/08/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

MARINO SEI UN GRANDE!!!!!!!!

da emiliano  01/05/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

è impossibile... manca un presupposto essenziale: io non accetto che si ammazzino per divertimento, quindi siamo su due posizioni inconciliabili. Grazie per il bacio.

da amo_roberta  09/03/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Guarda, Roberta, che tu puoi dire quello che vuoi, non è importante. Il modo provocatorio con cui stai tentando di creare una polemica in questo blog parla da sé. Se sei una persona disponibile al confronto vero, onesto, leale, lascia qui il tuo indirizzo e-mail e provvederò a scriverti subito per darti il mio numero di telefono. Dopo potremo parlare senza giochi di insinuazioni eccetera. Altrimenti questa è l'ultima volta che ti rispondo. Un bacio.

da Marino, Bologna  09/03/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

ahahahah ma dai Martino, piantala. Credi davvero che io sia così idiota da credere che tu eri un animalista? Un vero animalista non potrebbe MAI diventare un cacciatore!! un vero animalista si fa problemi anche ad ammazzare una mosca!! perciò suvvia, non prenderci in giro... e in ogni caso, rinnovo il mio invito a un eventuale cacciatore pentito! non ce ne sono, eh?

da amo_roberta  08/03/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Per amo_roberta

Sati, Soberta, per migliorarsi veramente bisognerebbe guardarsi allo specchio e smettere di giudicare gli altri.

da Martino. Bologna  08/03/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

bravo martino, hai suonato bene la campana. Però, cavolo, nella vita diventare peggiori è facile, migliorarsi un po' meno... infatti sto ancora aspettando che venga fuori un ex cacciatore che ora sia pentito di quello che ha fatto. Yooo-hoooo... ci sei, cacciatore pentito?? dai, vieni fuori!!

da amo_roberta  05/03/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

nn vedo l'ora che ricominci la CACCIA.
sono MALATO ???

da da paolot  19/02/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

VADO A CACCIA DA QUANDO AVEVO 6 ANNI ORA NE HO 46 LA MIA PRIMA LICENZA HA COINCISO CON LA MORTE DI MIO NONNO ANCHE LUI CACCIATORE CON LA "PASSIONACCIA". MA QUESTO NON MI HA IMPEDITO DI FARE LA MIA PRIMA ALBA A CACCIA . PER ME DOPO TUTTI QUESTI ANNI
NON E' CAMBIATO NIENTE, OGNI ALBA A CACCIA E' UNA MERAVIGLIA, VEDERE IL GIORNO CHE ARRIVA LA VITA CHE PRENDE A GIRARE IL VENTO IL BOSCO IL CIELO ETC. MA VOLETE METTERE
QUESTE COSE CON LO SBALLO DELLA DISCOTECA. MA DOV'ERANO I VOSTRI GENITORI QUANDO SIETE CRESCIUTI. MI DISPIACE PER VOI "SBALLATI" MA NOI CACCIATORI E AMANTI DELLA NATURA ABBIAMO SBAGLIATO SECOLO. PER VOI SIAMO EXTRATERRESTRI. VI ASSICURO CHE
SIAMO PERSONE NORMALISSIME. W LA CACCIA W LA VITA.

da da paolot FANO  18/02/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Certo non è l'atto dell'uccisione , che a parer mio è molto più onorevole di quella di un Manzo al mattatoio , ma al palato non posso spacciare pollo per fagiano e non mi potete dire che uno spiedino di tordi e un buon bicchier di vino vicino al camino è uguale ad un panino con salsiccia consumato in un pub . Ciao Andreas... W Martino.....bravo...

da hunter Fabio  04/02/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Ciao Andrea , io ho tre ausiliari che gradirebbero svolgere la caccia....anche fotografica con cane da ferma ,ma le leggi ci impongono di non poterli portare in passeggiata per otto mesi l'anno (pene multe e denunce varie) . Sarebbe bello fotografare i miei cani con una BECCACCIA o un FAGIANO o altro selvatico in ferma , penso che mi darebbe le stesse emozioni....a discapito del palato , che potremmo gratificare dopo l'apertura della caccia . Chiedo a tutti voi , ma è giusto e animalista sospendere l'attività otto mesi a quei cani che per noi si butterebbero da un burrone? Che ci chiedono di uscire tutti i giorni aspettando di poter salire in macchina per andare a cacciare con la nostra complicità nelle poche zone rimaste semivergini ?

da hunter Fabio  04/02/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Finalmente un cacciatore che affronta l'argomento che più lascia interdetti chi non conosce la caccia. Infatti nessuno è disposto a criticare la ricerca e lo studio della preda ma molti non condividono il finale. L'abbattimento come compimento della esperienza vissuta sembra più uno spregio nei confronti del animale che con tanto amore e passione hai seguito e inseguito studiandone le abitudini. Io pratico la caccia fotografica e sono quindi sempre più interessato a compiere più scatti sullo stesso soggetto. Condividendo a pieno quasi tutto con il cacciatore (tranne il cane che chiaramente mi creerebbe un problema) mi sono spesso chiesto e spesso ho chiesto a cacciatori un indicazione sul momento e soddisfazione dell'abbattimento senza avere mai risposte che potessero essere chiare. Sono fermamente convinto che il testo di Martino può essere un buon inizio per affrontare con tutte le parti l'argomento. Non è ancora approfondito ma ... un buon inizio. In genere si tende a discutere sul valore che ha la soppressione di una vita giustificandola come atto dovuto a una passione. Come momento di svago. Se si riesce a dare una risposta chiara a questo allora molte incomprensioni sarebbero appianate.
Un saluto a tutti.

da Andreas Bossi  25/01/2009

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Grande Martino, hai centrato appieno la nostra passione. E poi penso che ormai , purtoppo, si stia andando verso una societa' plastificata, fatta di veline e tronisti, ma sai quanti giovani si potrebbero avvicinare al nostro magico mondo fatto da tradizioni antiche tramandate da nonno a nipote se solo avessimo piu' liberta', se solo non avessimo nemici a tutti i livelli nei media , dove i vari Fazio e compagni non perdono occasione di denigrarci, senza sapere minimamemnte di cosa straparlano, tanto all'alba nei boschi mica li incontri questi!Riprendiamoci la nostra dignita' ed orgoglio di essere cacciatori e quindi conoscitori e difensori dell'ambiente, amanti dei cani, della natura e dei frutti che da essa derivano.Veramente Bravo, alla via cosi'

da capitano  22/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Bravo Martino hai saputo leggere dentro l'anima di ognuno di noi, spero che le tue parole vengano lette e capite anche da chi ci rappresenta.

da Giovanni59  13/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

caro martino ti rammento quello che come fumettista anni fa scrivevo, il fucile è un arma da uomini liberi la caccia esprime questo, la libertà, " un piccolo spazio", ognuno di noi lo riempie con le proprie passioni, creatività, ricerca, innovazione , tecnica, amore.....non possiamo estinguerci siamo una selezione elevata della società per questo ci contestano. Quando avevo sedici anni e mio padre mi fece prendere la licenza di caccia, avevo una tale passione che quasi trascuravo gli studi, come potevo andavo a caccia, non prendevo granchè,capirai allora i cacciatori erano due milioni, centotrentamila solo nella provincia di Roma, oggi che ho affinato la passione mi capita a volte di non sparare nemmeno a delle anatre come domenica passata che mi sono rimasti nel gioco tre moriglioni e non sono volati neanche quando siamo andati via.
Quindi caro martino noi siamo l'essenza, il concentrato, la selezione della società consumistica in grado di dare un valore superiore a quello del mercato, delle nostre passioni.
lunga vita Martino.

da alvaro, lungo fucile.  12/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Che aggiungere, quella presentata e' certo l'immagine piu' centrata del cacciatore con la "C" maiuscola, non un Picasso, ma un Raffaello!! Viva la caccia vissuta interiormente e con il profondo rispetto di cio' che (finora) abbiamo potuto cogliere.

da Pinuccio 64 Genova  12/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Sei Grande Martino. mi ha fatto immenso piacere leggerti.

da Rocco  11/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

AMICI E SANI CULTORI DELLA VERA CACCIA ATUTTI VOI AUGURO DI PASSARE QUESTE FESTE DI NATALE IN SERENITA' E CON LE PERSONE A VOI PIU' CARE (E PER CHI LI HA ANCHE CON I VOSTRI FIDI E FEDELI COMPAGNI DI CACCIA ) E PURE A CHI CI PERMETTE DI ESPRIMERE I NOSTRI PENSIERI TRAMMITE IL SUO SITO BUONE FESTE A TUTTI !!!!!!!

da Gian da Novi ligure  09/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Cari Amici, vi ringrazio per le affettuose parole di apprezzamento e ringrazio Big Hunter per avermi offerto l'opportunità di esporre il mio pensiero in questo spazio. Ciascuno di noi ovviamente vive la caccia a modo suo e, quando c'è ossequio per le regole e amore per la natura, ogni concezione è degna di rispetto e di attenzione. Per quello che mi riguarda, ritengo che la caccia sia parte integrante e inscindibile di quell'universo di valori che chiamiamo Tradizione: difendere l'una significa difendere l'altro, e viceversa. Questo non deve impedirci di essere uomini del nostro tempo, attenti alla modernità. Ma per fare un buon innesto ci vuole sempre un buon ceppo. Buone feste e in bocca al lupo a tutti.

da Martino, Bologna  08/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

complimenti Martino da Bologna veramente bello e veritiero. Io ho solo 6 licenze, vi dico solo che ho iniziato a studiare per la licenza di caccia prima della patente, purtroppo ho un lavoro che finisco molto tardi alla notte, ma alla mattina al solo pensiero di vivere l'alba non ci sono stanchezze o sonno che tenga, pure io vivo un duplice sentimento inspiegabile, amo gl'animali e una volta abattuti mi dispiace, ma al momento del frullo o del tordo che schizza fuori dalla siepe, l'emozione e l'adrenalina che scorre nelle vene ti fa alzare il fucile...e non c'è altro che mi trasmetta emozioni così particolari e uniche.... concordo pienamente il discorso riguardante i macelli, io per studio ho dovuto visitarli e vi assicuro che non è per niente un bel spettacolo, mi fa meno pena un capriolo o un fagiano abattuto in caccia... per quanto riguarda i vegetariani, come dice Gian da novi ligure, le piante prima di tagiarle sono esseri viventi, perchè non emettono suoni o movimenti diciamo visibili nell'immediatezza non vuol dire che non sono vive... purtroppo è la natura umana che c'è lo impone, se vogliamo vivere noi dobbiamo servirsi di altre forme di vita, che come le piante ad esempio, che sfruttano meglio l'energia e ci rendono disponibili altre forme di energia, altrimenti per noi inutilizzabili, quindi i vegetariani, che li rispetto, non si salvano da questo circolo in cui l'uomo, almeno per il momento, è costretto a rimanere per poter sopravvivere.
Un saluto a tutti e viva la caccia sana...

da Lorenzo  04/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Ho letto l'articolo di Martino e con piacere noto che come me la passione e' la parte piu' importante sia per la caccia che per il cane da lavoro (di qualsiasi razza) in particolare il Nostro non e' accanimento verso il selvatico . E quello che piu' mi e' piaciuto che tutta la selvaggina abattuta viene gustata .( per recuperare un tordo ho disboscato uno spinaio di dieci metri perche tutto quello che rieco ad abattere io me lo mangio) . E non sparo solo per divertimento perche' non mi interessa. per il vegetariano anche la pianta di insalata prima di tagliarla per mangiarla e' una pianta viva . ciao a tutti.

da gian..da novi ligure  03/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Sono vecchio di Licenze ed anche di età. Per lavoro ho usato fino a poco tempo fà il computer e devo dire neppure con tanta felicità, ho dovuto farlo per necessità lavorative, ora invece dopo un primo approccio negativo lo inizio a vedere come "il futuro" per le nuove generazioni ed una libertà di conoscenza anche per chi più giovane non è come me. Leggendo che giovani come quelli che scrivono quì mi sento di dire una "bestialità" permettetemela: La caccia oggi ha un valore in più mai avuto prima. contribuisce alla formazione di una società sana che si posiziona a contrasto con la stupidità di chi professa lo "sballo" come unica ricerca di cose che la caccia ti dà naturalmente. Giovani riempitevi le vene di adrenalina, la caccia è più bella della droga.

da Bruno B.  03/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Vedo con piacere che ci sono ancora dei giovani mossi dalla vera passione per la caccia, questo vuol dire che non siamo ancora una specie in via di estinzione. La caccia è fatta anche di fatica, di levatacce e di rinunce, forse è per questo che da tanta soddisfazione e se ci sono ancora dei giovani disposti a rinunciare ai "divertimenti notturni" per una salutare giornata all'aria aperta, allora la caccia ha ancora un futuro.

da Martino da Cosenza  03/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Uno dei discorsi più belli che abbia mai letto su sto sito!! Forse perchè egoisticamente mi rispecchio nel tuo dire. Amo molto come te mettermi in discussione e vado a visitare i siti anche di chi non la pensa come noi. Devo dire che la Lac e una lega prevenuta e non mi ha affatto interessato mentre il movimento vegetariano lo rispetto e chapeau come direbbero i francesini. Per Ale io ne ho trenta di anni e da 15 sono ccciatore. Prima volevo accomunare i due stili di vita del giovanotto senza regole e del cacciatore in pratica nei week-end non dormivo! Poi mi sono reso conto che era meglio fare una cosa per volta anche perchè la sera non me la godevo perchè pensavo alla dura giornata successiva e la mattina di caccia ero già stanco all'alba. La vita è fatta di priorità, mi chiameranno vecchio ma preferisco l'alba pungente alla birra e le sigarette la notte.

da Minos  02/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Complimenti Martino, ora ti dico qual'è il nostro maggior problema e nemico: la modernità e il materialismo delle cose. Cosa è al giorno nostro la passione, la religione, e tante altre cose che sino a venti anni fà contavano più d'adesso?
Ormai i giovani d'oggi sono interessati a ben altro, io ho trentadue anni ma mi reputo un pò tradizionalista e quindi apprezzo tutto quello che la maggior parte dei miei coetanei snobbano.
Pensare ad un mio amico che rinuncia ad andare a ballare il sabato perchè ha la sveglia alle 5 per andare a caccia, è improbabile. Pensare ad una ragazza che accetti l'obi della caccia al proprio ragazzo, idem. Io ho la passione dei funghi e delle lunghe passeggiate con il mio cane in montagna, ma mi sapete dire quante persone in una città coltivano questi obi? Per fortuna la mia compagna condivide con me tutte queste cose e quest'anno si è fatta il porto d'armi uso caccia e l'anno prossimo chissà. Saluti a tutti

da Alessandro da Cagliari  02/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Tutto ciò che scrivi è condivisibile da chi intende la caccia nel modo giusto, in special modo l'ultima affermazione sulla passione della caccia col cane, sia esso da ferma o da seguita.

da Martino da Cosenza  02/12/2008

Re: Da animalista a cacciatore fino in fondo

Veramente bello Martino. Non concluderei come hai fatto tu, non siamo uomini in estinzione anche se credo tu ti riferissi soprattutto all'essere parte di una minoranza. La caccia è parte dell'uomo che ha radici vere e non morirà mai.

da Zelino  02/12/2008
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