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ott25 25/10/2017
In questi giorni assistiamo in Parlamento al tentativo di togliere, per legge, gli animali dal circo: tentativo sostenuto dalle solite associazioni animaliste (i cui interessi economici e di potere sono noti) e da alcuni Parlamentari (che non mi e' chiaro se agiscano per proprio interesse e di che natura esso sia, oppure perche' vittime della propaganda delle prime); tentativo che se riuscisse non offrirebbe affatto maggiori garanzie di benessere agli animali (specialmente se nati e cresciuti in quell'ambiente), ma snaturerebbe una parte importante del nostro patrimonio culturale (non esiste "circo equestre" senza "equidi") e, soprattutto, rappresenterebbe una grave lesione dei Diritti dell'Uomo: il Diritto al Lavoro dei circensi, quello alla libera scelta dell'impiego (nessuno piu' potrebbe decidere di fare nella sua vita l'addestratore o l'allevatore di determinate specie), il Diritto di milioni di Italiani di andare ad assistere ad uno spettacolo con animali se ne hanno voglia: libera scelta che non lede assolutamente il diritto di non andarci di chi preferisce vedere gli animali in un documentario sul PC o sulla TV.
Questo mi ha fatto molto riflettere, soprattutto alla luce di una sempre piu' prossima tornata elettorale, perche' i Diritti che oggi rischiano di essere ignorati, o peggio, calpestati, sono contemplati non solo dalla nostra Costituzione, ma addirittura dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (la libera scelta dell'impiego e' espressamente citata all'Art. 23 comma 1) e pure dal Trattato sul funzionamento dell'UE, che considera si' gli animali esseri senzienti, ma sempre nel rispetto delle "disposizioni (…) e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale".
Le "Carte" assegnano all'Uomo un primato che l'odierna Societa' e la Politica, che dovrebbe essere insieme sua espressione e governo, pare abbiano dimenticato.
Si e' persa una visione antropocentrica, che consideri l'Uomo al centro dell'universo, non necessariamente religiosa, ma laica, valida sia per gli ideali della Sinistra che per quelli della Destra, e guarda caso si e' iniziata a perdere proprio con la crisi delle ideologie, in Italia con la crisi della cosiddetta Prima Repubblica.
Credo non sia per caso che la prima legge italiana a dare importanza alle associazioni animaliste sia del 1991. E trovo non sia affatto un caso che da allora ad oggi abbiano trovato maggior diffusione le idee di Peter Singer rispetto a quelle di John Passmore: basta minare l'immagine dell'Uomo (cellula fondamentale della Societa') e delle sue naturali espressioni, per spingere con una buona propaganda le masse a perdere di vista cio' che sono: una comunita' di soggetti della stessa specie, e coltivare magari nuove forme di culto, spesso accompagnate da aberrazioni sociali.
Superare l'antropocentrismo e' una necessita' manifestata da alcuni uomini, che aldila' delle propagandate battaglie etiche e di civilta', si riduce al superamento di altri uomini e quindi dei loro diritti. E quante volte e' successo in questi anni, purtroppo. E in quanti campi: nell'economia, nel lavoro, nella ricerca, nel sociale, non solo in questioni riguardanti strettamenti il circo o l'allevamento… Gli animali, invece, loro, tutti, vedono le altre specie dal punto di vista della propria (il ratto e' rattocentrico): non esiste in natura animale (escluso l'uomo), che si porrebbe in scontro con soggetti appartenenti alla sua stessa specie, per favorire quelli di altre specie.
Quindi il mio appello ai politici, a quelli attuali e soprattutto a quelli che verranno, in quest'era in cui ciascuno puo' rapidamente proporre e diffondere i propri punti di vista, ma paiono mancare proprio le idee, e' soprattutto a recuperare un po' di antropocentrismo: sano, naturale, trasversale e soprattutto Umano.
Massimiliano Filippi
Segretario Generale FederFauna
Tags:5 commenti finora...
Re: Un po' di sano antropocentrismo Massi domani sera (Martedi) 07 Nov. 2017 su Focus alle ore 22:05 mandano in onda- Stalin: dittatore d'acciaio -Guardalo e forse ti ispira a dedicargli qualche premio anche se carnivoro e non "erbivoro assassino". da Buona visione
06/11/2017
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Re: Un po' di sano antropocentrismo -Ecco perchè l'Uomo E' al centro dell'universo- Come no!!!! E il Sole ruota intorno alla Terra, non lo sapevate?!?! Bona ugooooo! da Ugo
05/11/2017
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Re: Un po' di sano antropocentrismo Caro vecchio cedro, non ho mai detto che l'Uomo non debba "rispettare l'ambiente in cui vive con massimo rispetto per i nostri compagni di strada" o che non dovremmo "lasciare lil territorio ai nostri figli possibilmente migliore di come lo abbiamo trovato". Lo possiamo e lo dobbiamo fare, consapevoli del fatto che noi, più di qualunque altra specie vivente, abbiamo capacità di influire sul pianeta, in bene e in male. Ecco perchè l'Uomo E' al centro dell'universo! E non a caso ho citato Passmore, secondo il quale per tutelare la natura non dobbiamo attribuirle un valore intrinseco, ma difenderne le molteplici funzionalità che ha per l'Uomo. E ciò vale anche per il benessere animale: tratto bene la vacca perchè mi fornisca il latte... se non mi interessa più il latte, presto non mi interesserà più neanche la vacca e questa si estinguerà... i cacciatori curano la natura perchè fornisca loro la selvaggina... nelle zone interdette alla caccia, chi cura la natura? gli animalisti geocentristi?!?!...
da Massimiliano Filippi
01/11/2017
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Re: Un po' di sano antropocentrismo Non penso che l'Uomo sia al centro dell'universo, deve imparare a rispettare l'ambiente in cui vive con massimo rispetto per i nostri compagni di strada. Dobbiamo lasciare lil territorio ai nostri figli possibilmente migliore di come lo abbiamo trovato. Ma questa è utopia . Si sta distruggendo tutto e la natura si rivolterà contro di noi. da vecchio cedro
27/10/2017
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Re: Un po' di sano antropocentrismo sE NON CI SONO GLI ANIMALI IN UN CIRCO... CHE CXXO DI CIRCO E'? da tORDO
27/10/2017
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