In risposta all'editoriale "Diamoci una mossa", di Omar Ciani, riceviamo la lettera di Gabriele Sperandio, presidente dell'Arci Caccia Marche, che pubblichiamo di seguito:
"Caro Omar, condivido il tuo pensiero e le tue preoccupazioni. Alla luce della mia esperienza di presidente di Arci Caccia Marche, non posso che confermare la previsione da te enunciata, ossia, la litigiosità delle Associazioni Venatorie ci porterà sempre più in basso e in una posizione sempre più complicata nei rapporti con il mondo agricolo. Puntare ad una voce unica del mondo venatorio in stretta collaborazione con le Associazioni Agricole deve essere una priorità per tutti noi dirigenti di Associazioni Venatorie.
Il mondo cambia, si evolve, ma noi restiamo in dietro, sempre più. Serve un cambio di rotta, una visione più moderna strettamente legata a quei valori di cui parli tu: etica, rispetto, gestione sostenibile della fauna e del territorio. Tutto questo è molto complicato, soprattutto fin quando i nostri rappresentanti saranno sempre più "grigi" e con il sedere appiattito da quella poltrona ammuffita sulla quale siedono da decenni.
Una caccia migliore, più gratificante, che punti sulla qualità piuttosto che sulla quantità non dev'essere un'utopia, ma l'obbiettivo di tutti noi! Noi giovani abbiamo bisogno dell'esperienza e dei consigli di voi più adulti, ma il mondo del prossimo futuro è il nostro, lasciatecelo costruire secondo le nostre intuizioni ed energie, quello che ci state lasciando non è poi un granché. Magari faremo peggio, ma lasciateci spazio per provare. Io ci credo. Grazie Omar per la tua testimonianza!"
Gabriele Sperandio