Da cinoflia e segugista, prima ancora che consulente legale di azienda e cacciatrice -ho sempre e solo praticato la caccia alla lepre con il segugio - non concepisco la caccia senza il cane e penso che sia proprio questa la chiave di volta su cui puntare al fine di rivalutare la bistrattata figura del cacciatore, troppo spesso oggetto di gratuita criminalizzazione, quasi che andare a caccia fosse reato.
Andare a caccia è un diritto di un cittadino in regola con la giustizia, assolutamente scevro da qualsiasi sospetto o denuncia di qualsivoglia natura e, aggiungerei, molto più onesto, almeno sulla carta, di molti politici che pur avendo processi e condanne alle spalle, continuano a ricoprire cariche che sarebbero degne di persone pulite sia con la coscienza che, soprattutto, con la giustizia.
Se una volta la caccia appariva come attività necessaria per l'integrazione del fabbisogno alimentare e veniva concepita come tradizione radicata sul territorio, ad oggi essa perde il suo significato di stretta necessità sul piano della sussistenza per divenire attività necessaria ai fini della gestione e del mantenimento dell'equilibrio faunistico nazionale.
Gli squilibri causati dal sovrannumero di ungulati nonchè da folli immissioni di grandi predatori ibridati che ormai fanno branco come i lupi americani hanno causato problematiche notevoli sia per chi di allevamento di agricoltura e di bestiame vive, sia per chi abita in campagna (ma ormai i lupi arrivano anche alle porte della città), sia per chi trascorre il proprio tempo libero all'aria aperta, rischiando spesso di vedere attaccato il proprio cane e, perchè no, pure se stesso.
Le prospettive dell'attività venatoria sono ancorate alla rivalutazione della figura del cacciatore etico, responsabile, che eviti inutili stragi, perché la preda va onorata e non sprecata, che abbia rispetto per i propri ausiliari, cani da ferma, da cerca, da seguita che siano.
Il mondo venatorio ha poi bisogno di personalità che riescano a far valere i diritti di una categoria che supporta con la propria attività ciò di cui dovrebbe altrimenti farsi carico lo Stato. E attorno a cui ruotano un business ed un indotto notevoli, che rappresentano per alcune realtà territoriali una risorsa da non sottovalutare.