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Editoriale

Un referendum illegale


lunedì 22 novembre 2021
    

 
 

La caccia è un'attività lecita e diffusa in tutti i paesi del mondo (con la sola eccezione del Costa Rica per controllo delle armi) perchè il suo esercizio risale alla notte dei tempi (quando aveva una essenziale funzione alimentare) divenendo poi parte del costume e delle attività umane radicandosi nella profondità della psiche.

Gli anticaccia sono una minoranza chiassosa e instancabile che da sempre cerca di mobilitare una maggioranza così da poter contare sulla forza dei numeri per il suo scopo abolizionista.

Per mobilitare l'opinione pubblica gli abolizionisti hanno preso in prestito dai verdi e ecologisti alcuni slogan tanto apparentemente suadenti quanto sostanzialmente infondati, e dalla loro analisi emerge che l'odio verso la caccia è solo una forma di irragionevole schizofrenia.

A sostegno dell'abolizione vengono addotti nella sostanza tre argomenti: a) la caccia è una strage indiscriminata di fauna selvatica con pregiudizio della bio-diversità; b) è inaccettabile trarre diletto dall'uccisione di animali; c) la maggioranza è contraria al suo esercizio.

Sulla strage di animali selvatici solo gli abolizionisti ignorano quello che è noto agli ecologisti e agli esperti di scienze naturali e cioè che la piccola selvaggina stanziale è in crisi in Italia da oltre mezzo secolo, e non a causa della caccia, ma dell'antropizzazione del territorio e dell'agricoltura intensiva che si avvale della chimica.

Per queste cause sono estinti o in via di estinzione non solo un gran numero di specie mai cacciate  ma anche molti altri piccoli vertebrati e invertebrati. Gli abolizionisti    fingono di non sapere che oggi la piccola selvaggina stanziale è in gran parte frutto di allevamenti.

Per gli uccelli migratori, in massima parte non oggetto di caccia, occorre chiamare in causa le aree di sosta che sono inospitali, mentre i limiti di prelievo delle poche specie cacciabili sono davvero bassi. La spesa per gli animali di allevamento è sostenuta dai riservisti e dai cacciatori senza oneri per la collettività.

Ritenere che il diletto del cacciatore sia uccidere gli animali è un espediente polemico di bassa lega che può apparire convincente solo a chi nulla sa della caccia.

La caccia consiste in una sequenza di attività ritualizzate tra loro interconnesse, in una evocazione metaforica di ciò che un tempo era necessario per sopravvivere.

Si articola nell'allevamento e addestramento del cane, nella gestione dei territori, nell'esplorazione lunga e faticosa delle zone, nell'aleatoria ricerca di un qualche incontro con la preda grazie al lavoro del cane, e, assai raramente nello sparo.

L'estrapolare l'uccisione dell'animale dalla sequenza delle azione che nella loro inscindibile connessione sintetizzano la caccia, e, a questo solo elemento isolato in modo arbitrario attribuire un ruolo esclusivo è inappropriato.

Per analogia, il buongustaio ama la bistecca spinto dalla golosità e non si cura dalla morte dell'animale (che pure è indispensabile); ma concludere che è la morte dell'animale a dargli piacere è insensato.

Come in guerra il soldato che spara al nemico non è un assassino anche se priva della vita un essere umano, perchè nel contesto bellico il nemico è un pericolo da eliminare, così il cacciatore che spara alla preda è spinto da un contesto giustificativo antropologico-culturale consolidato da una prassi atavica socialmente metabolizzata che genera una condizione di indifferenza morale rispetto all'uccisione della preda, perchè ciò è conforme alla prassi venatoria.

Quanto alla presunta avversione alla caccia della maggioranza, essa anzitutto è tutta da dimostrare, perchè i tentativi fatti fino ad ora dimostrano il contrario, ma ammesso e non concesso che sia così, il nostro sistema costituzionale tutela i diritti delle minoranze.

Si provi ad immaginare se i diritti delle minoranze etniche, religiose, sessuali, linguistiche, culturali, politiche, economiche e sportive, dovessero dipendere dal consenso della maggioranza e dalla sua approvazione. Che succederebbe? La misura della civiltà di una società è data dalla tutela delle minoranze e poichè la caccia è entrata a far parte del costume legittimato da una tradizione, il suo esercizio, come tutti i diritti, è un diritto di libertà che trova il suo limite nella lesione del diritto altrui.

Nel nostro ordinamento la tutela delle minoranze risponde ai principi di uguaglianza e di pluralità, perchè tende ad assicurare ad ogni uomo la possibilità di realizzare come vuole la sua personalità così da conseguire salute e benessere.

A tal fine, la libera esplicazione delle attività finalizzate allo svago trova il suo limite solo nel contrasto con altri diritti di pari dignità o nella lesione della libertà e della sicurezza di altri.

In questo contesto l'espediente di predisporre i quesiti riferendosi non sull'esercizio venatorio (che sarebbe improbabile) ma su aspetti della disciplina venatoria allo scopo di rendere praticamente impossibile l'esercizio, rientra nell'illegalità.


Enrico Fenoaltea

 

Redazione Big Hunter. Avviso ai commentatori
 
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33 commenti finora...

Re:Un referendum illegale

Illa raccolta firme e' fallita ah ah ah ha ah che guduria

da Paolino 25/11/2021 19.01

Re:Un referendum illegale

Prendo atto che per voi le offese hanno due pesi e due misure. Garazie del vostro tempo.

da Dario 25/11/2021 13.25

Re:Un referendum illegale

Per Dario e per tutti: abbiamo eliminato commenti offensivi, semplicemtente. Come indicato chiaramente nelle regole per commentare su questo sito. Chiediamo di esprimere le proprie opinioni liberamente e di rispondere ad opinioni diverse dalle nostre evitando di insultare e attaccare personalmente chi le ha esposte. Grazie

da REDAZIONE BIGHUNTER.IT 25/11/2021 10.17

Re:Un referendum illegale

Non capisco che problemi abbia la redazione. Invece di bannare che offende e istica banna chi risponde a questi idioti provocatori come il mago otelma.

da Dario 24/11/2021 15.16

Re:Un referendum illegale

Ringraziamo quei lettori che ci hanno segnalato gli errori contenuti in questo editoriale, del quale era stato pubblicato inavvertitamente un testo non revisionato.

da REDAZIONE BIGHUNTER.IT 23/11/2021 21.06

Re:Un referendum illegale

Aldilà di quanto scritto nell'editoriale, questo referendum non andrà avanti proprio perché è impresentabile. Questo non vuol dire che presto non ci riprovino, magari organizzazioni ben più attrezzate di questa, e con risultati ben più pericolosi. Per cui occorre stare in campana. Quanto all' unità dei cacciatori, ben venga. Non credo però che le minoritarie, riconosciute o fai-da-te (direi meglio fai-per-se) che siano, si assoggettino alle decisioni della maggioranza.

da Eia! Eia! 23/11/2021 21.01

Re:Un referendum illegale

ILLEGIBILE un comunicato che dimostra ancora una volta come il mondo venatorio dei nostri dirigenti sia formato da tante primedonne che vogliono primeggiare sulle altre AV. Ma con questa politica dovo vogliamo andare. Adesso con questi attacchi alla caccia invece di essere uniti e fare fronte comune contro gli anticaccia siamo qui a fare comunicati fra cacciatori, quando i nostri avversari usano tutti i mezzi di comunicazione per criminalizzare la caccia. Il mondo della caccia è ancora nell'antichità della comunicazione verso il mondo di chi non conosce la caccia,e quindi non la capisce.Mentre molti semplici cacciatori, sui social, chiedono l'unità del variegato mondo delle AV esistenti in Italia,i dirigenti delle AV riconosciute tendono a minimizzare rassicurando i loro associati che tutto andrà bene, e di non avere a paura di questi referendum, tanto gli anticaccia non vinceranno mai, consolandosi con questi vuoti comunicati.La domanda ma questo E Fenoaltea è un cacciatore?

da Bekea 23/11/2021 17.59

Re:Un referendum illegale

Vero. Oggi è tutta un'altra musica. Peggiore, direi, per quello che ci riguarda come cacciatori. Per la storia, basta leggere le cronache del tempo, per sapere che a fianco dei cacciatori si schierarono Coldiretti (allora proprietaria di Federconsorzi) e Federchimica (fra i referendum proposti ce n'era almeno uno, se non ricordo male, che vietava l'uso dei prodotti chimici in agricoltura). Due gruppi economici e finanziarii che disponevano di enormi risorse, di un infinito peso politico e di masse di votanti (o non votanti) a disposizione. E' anche vero che i cacciatori (tutte le AAVV, o quasi) si dettero da fare. Non furono le sole. Anche il settore armiero e i settori produttivi in genere contribuirono alla strategia (il non voto), che sorprese negli esiti soprattutto gli antagonisti politici dell'epoca, Bettino Craxi per primo, che ci riprovò subito, ma gli andò male. Torna alla mente una vignetta satirica, dove implicitamente si derideva il delfino di Craxi, Martelli, che si era speso in prima persona a fianco degli anticaccia. Ma con un milione e ottocentomila voti, un referendum non si vince.

da E' tutto! 23/11/2021 16.34

Re:Un referendum illegale

Aggiungo semplicemente che l'abbattimento nella caccia, avviene come per tutti gli animali destinati all'alimentazione, da sempre, perché vivi non li mangiamo,li mangiamo perché siamo onnivori, sostenere che il cacciatore di diverte ad uccidere, non è solamente ignoranza, ma anche demenziale.

da Renzo Benzi 23/11/2021 14.49

Re:Un referendum illegale

Questi articoli sono leggibili solo fra noi. La maggior parte dei giornali ci é ostile. La maggioranza dell'opinione pubblica ci é contro perché cosi é stata istruita. Siamo pronti a morire....

da Grifizii 23/11/2021 14.40

Re:Un referendum illegale

Ma siamo arrivati al punto che i gestori delle aree protette a momenti BENEDICONO la poassibilita' essere AIUTATI dai cacciatori per gestire le specie nocive, come si fare a credere alle pugnette anticaccia? A chi ancora tira in ballo gli anni 80-90 per fondarci sopra campagne elettorali, dico solo che sono chiacchiere da salotto senza ne' capo ne' coda gia' solo per il motivo che, INDIPENDENTEMENTE da tutto, sono distanti anni luce. E' sbagliato da parte di chiunque basere le proprie ragioni su una realta' che non esiste piu'. Basta un aspetto pratico come quello appena citato sulla gestione delle aree protette. La stessa UE ha negli anni recenti piu' volte chiarito il ruolo ESSENZIALE e UTILE della caccia ben regolamentata. Fatti concreti, non pippe mentali di malati terminali animalnazisti. Io proporrei un referendum per abrogare le ONLUS, a cominciare da quelle animaliste per motivi di plagio, turbamento ingiustificato dell' opnione pubblica, turpiloqio ed altro....dove aver controllto cosa fanno con i soldi che sfilano dalle tasche dei cittadini annebbiandoli con la loro fuffa.

da Flagg 23/11/2021 14.37

Re:Un referendum illegale

Purtroppo per voi NON SAPETE cosa significa essere MILITANTI, non conoscete la passione dei vostri nonni e genitori cacciatori che nel 1990 si attivarono personalmente coinvolgendo amici colleghi e parenti nella battaglia astensionista. Non capirete mai, voi che non l’avete vissuta, la passione e l’impegno di quella primavera indimenticabile. OGGI VI VOGLIONO FAR CREDERE CHE I CACCIATORI DA SOLI SAREBBERO STATI SCONFITTI SE NON FOSSERO STATI AIUTATI DAI POTERI OSCURI. VE LO VOGLIONO FAR CREDERE PER IMPORVI OBBEDIENZA E RINUNCE IN VISTA DI ULTERIORI RESTRIZIONI. LA REALTÀ È CHE NEL 1990 I CACCIATORI DA SOLI FECERO FALLIRE PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA UN REFERENDUM ABROGATIVO. Chi vi racconta il contrario vi vuole schiavi.

da X questo qua sotto 23/11/2021 9.50

Re:Un referendum illegale

Ecco arrivato uno che considera tutta l'Europa e forse tutto il mondo alla pari di un regime stalinista. Questo sì che è uno grande storico. Fa il paio con quello che considera la vittoria al referendum del '90 grazie all'astensione di 1800mila cacciatori. Poichè la maggioranza dei votanti dell'epèoca era di circa 30milioni, gli altri 18milioni e duecentomila che non andarono a votare chi l'ha trovati? Lo(uomo) Bianco?

da Mago Otelma 23/11/2021 9.04

Re:Un referendum illegale

atc da chiudere subito.

da Renzo 23/11/2021 6.57

Re:Un referendum illegale

La pratica della somministrazione di vaccini, denominata vaccinazione o vaccinoprofilassi, ha il fine di sfruttare attivamente la memoria immunologica del sistema immunitario, consentendo al corpo di sviluppare un sistema di difesa contro un batterio, un virus o altro microrganismo.  SE È VERO CHE L’87% È VACCINATA È IL 13% CHE È A RISCHIO DI CONTAGIO A MENO CHE L’87% NON SIA STATO VACCINATO CON VACCINI SPERIMENTALI O ACQUA E ZUCCHERO. SIAMO ARRIVATI ALLA TERZA DOSE E QUESTI ANCORA TEMONO DI ESSERE INFETTATI? QUESTI SCIENZIATI DI VIROLOGI E LA CIURMA DI POLITICI IMPRESENTABILI È IN GRADO DI DIRCI QUANTI VACCINI ANCORA SERVONO PER RAGGIUNGERE IL SISTEMA IMMUNITARIO AL COVID? DA UOMO LIBERO VOGLIO MORIRE PER MIA LIBERA SCELTA NON INDOTTO DA QUESTA CLASSE POLITICA AFFARISTICA. NON POSSO ANDARE AL BAR AL RISTORANTE AL CINEMA A BALLARE ECC..? E CHI SE NE FOTTE IL PROBLEMA SARÀ DI COLORO CHE SONO PROPRIETARI DI QUESTI ESERCIZI COMMERCIALI.

da Dario 23/11/2021 1.56

Re:Un referendum illegale

A me dalla quindicesima e precisamente iniziando da----secondo il nostro sistema costituzionale non è la maggioranza che può decidere sui diritti delle minoranze. IN UNA NAZIONE DEMOCRATICA LE MINORANZE VANNO RISPETTATE E NON CALPESTATE NON IN UN’ITALIA COMUNISTA. NE È LA CONFERMA  GREEN PASS E super green pass.  COSI SCRIVONO : Anche se i numeri non sono ancora drammatici grazie all’alto tasso di persone vaccinate (circa l’87% con almeno una dose). Però in vista del Natale le previsioni sono pessime, e quindi occorre correre ai ripari in caso di prevedere le restrizioni soltanto per i no-vax. I quali quindi non avrebbero più accesso alla vita pubblica, potrebbero soltanto andare al lavoro. Una “punizione” necessaria per proteggere chi continua a fare muro contro i vaccini e soprattutto per tutelare la stragrande maggioranza della popolazione che ha invece fatto il proprio dovere e non merita quindi di subire altre limitazioni pesanti. UNA DITTATURA DI STAMPO STALINISTA ALTRO CHE PUNIZIONE. NON SONO NO VAX E TANTO MENO NEGAZIONISTA. SONO SOLTANTO UNO CHE LEGGE LE VARIE MORTI A SEGUITO DEI VACCINI. DI TUTTO IL CIARPAME DI VIROLOGI E “GIORNALAI”CHE SI SONO ALTERNATI NELLO SPARARE CAZZATE A RAFFICA. CHE LITIGANO TRA DI LORO PER AVERE VISIBILITÀ. SONO UNO CHE HA PAURA DI MORIRE PER MANO DI QUESTI SALTIMBANCO. SONO USCITI FUORI SVARIATI VACCINI E OGNI NAZIONE HA SCELTO QUELLO DELLA DITTA PIÙ MAZZETTARA MA IL RISULTATO NON CAMBIA. MORTI DA TUTTE LE PARTI. Segue

da Dario 23/11/2021 1.53

Re:Un referendum illegale

Bell' articolo, con concetti che andrebbero portati al tg delle 20.30. Comunque, questi ecoterroristi continuano a limare il tiro fino a quando, prima o poi, il colpo di mortaio cadrà sulle nostre fila... Bè solo allora si vedrà se sono stati solo chiassosi oppure killer spietati....

da l.b. 22/11/2021 21.51

Re:Un referendum illegale

Ottimo articolo questo appena letto. Ma non deve essere un articolo destinato a noi cacciatori. Bensì a tutto quel pubblico che non sa nulla della caccia e che negli ultimi anni è stato ingozzato dalle stronxate di una sparuta schiera di bugiardi, nullafacenti, denominati animalisti. Premesso ciò, continuo a leggere i commenti sotto e nauseato continuo ad osservare una continua diatriba tra noi cacciatori. Tra esponenti delle più autorevoli AAVV. Cosa quest’ultima, che ai giorni d’oggi, gioca a nostro svantaggio. E non poco. Sarebbe l’ora di smetterla di smerdarci tra noi cacciatori, stanzialisti e migratoristi, cinghialai e beccacciai, appartenenti ad uno od all’altro ATC. Sarebbe l’ora di porre fine ad una sassaiola immotivata tra portatori dello stesso interesse. Del resto siamo tutti cacciatori, no? Ed è giunta l’ora invece, per le AAVV riconosciute e più autorevoli, di smarcarsi dalle loro catene politiche di convenienza e di unirsi, una volta per tutte, per difendere con forza, con ardore e serietà, il mondo venatorio tutto. Penso siamo giunti ad un bivio in cui, se si sbaglia ad imboccare la strada giusta, non ci sarà più la possibilità di ritornare indietro. E allora, ritornando all’articolo di Enrico Fenoaltea, gli illegittimi diventeremmo noi cacciatori e non il referendum arraffazzato con mille storture ed espedienti di dubbia buonafede. Che il buon Dio ce la mandi buona ed illumini e faccia ardere di brillanti idee le menti di chi, ormai da troppo tempo, ha dimostrato e continua a dimostrare, di averle fredde e spente. W LA CACCIA e SALUTE A TUTTI.

da Hunter74 22/11/2021 21.19

Re:Un referendum illegale

Signori, dobbiamo mettewrci in testa che si deve andare al referendum, votando si alla chiusura della caccia, e, speriamo sia così, altrimenti non ci resterà altro che stare a 90° come ora. Cerchiamo di far correre queste blasonate AA.VV. Cordialità a tutti e, grazie di avere letto questo ...

da s.g. 22/11/2021 20.21

Re:Un referendum illegale

E' davvero raro leggere un commento così insensato, contraddittorio, incoerente, illogico, sconclusionato ed esilarante allo stesso tempo. Oltre che imbarazzante dal punto di vista mentale, ma questo era scontato fin dal nome dell’autore. Ha ha ha complimenti.

da anonimo 22/11/2021 19.49

Re:Un referendum illegale

E' davvero raro leggere un articolo così insensato, contraddittorio, incoerente, illogico, sconclusionato ed esilarante allo stesso tempo. Oltre che imbarazzante dal punto di vista giuridico, ma questo era scontato fin dal titolo. Ha ha ha complimenti.

da BumBum 22/11/2021 19.39

Re:Un referendum illegale

Quello che scritto in questo articolo è quello che ho sempre pensato era ora che qualcuno chiamasse le cose con il propio nome.GRAZIE

da W la caccia 22/11/2021 17.52

Re:Un referendum illegale

Nel 90 lo impedirono 1.800.000 cacciatori astensionisti militanti e non oscure entità che ci proteggono!

da X questo qua sotto 22/11/2021 17.12

Re:Un referendum illegale

Ma stavolta il referendum non si farà. L'hanno già implicitamente dichiarato i promotori. E in ogni caso, i padroni del vapore anche stavolta lo bloccheranno. Sono gli stessi che lo impedirono nel 90. E non alludo ai gardonesi, che dal canto loro ci hanno portato a questa situazione, giocando sull' ignoranza e la stupidità di maggior parte dei cacciatori, a cui si deve la politica Venatoria di questi ultimi cinquant'anni.

da Renzo G. 22/11/2021 16.55

Re:Un referendum illegale

CHE ESISTA UNA BASE DI CACCIATORI INTEGERRIMA, BUONA E PERFETTA E UNA DIRIGENZA DI ASSOCIAZIONI VENATORIE PESSIMA È UNA STORIA DA RACCONTARE AL CINEMA! LE ASSOCIAZIONI VENATORIE SONO LO SPECCHIO DEI PROPRI SOCI CHE CHIEDONO LA CASSETTA DEI PRONTA CACCIA ALLA PAGINA SUL GIORNALE IN DIFESA DELLA ATTIVITÀ VENATORIA. AMARA VERITÀ.

da RICCARDO 22/11/2021 16.31

Re:Un referendum illegale

La toscana non è il centro del mondo. A fronte di una regione che FORSE gestisce bene ce ne sono altre che pur essendo governate dagli stessi elementi come associazioni fanno schifo. Questo sig. toscano è la prova evidente di quanto siano retragrati alcuni dirigenti che anzichè dirigere associazioni venatori si dovrebbero riconsegnare all'agricoltira da dove sono scappati.

da Dario 22/11/2021 16.04

Re:Un referendum illegale

Illeggibili il quinto ,sesto settimo ed ottavo paragrafo ..Ma dove vive questo ?

da Vito Canevese 22/11/2021 15.44

Re:Un referendum illegale

la caccia è stata rovinata dagli stessi cacciatori per l'egoismo degli stessi , lo vediamo negli ATC aziende private a tutti gli effetti dove se provi ad aprire bocca rischi anche una denuncia. Si sono creati i riservini privati ! e poi come si puo dividere il territorio in ATC 50 SOLO IN EMILIA ROMAGNA !! Io spero che chiudano la caccia e se c'è il refrendum voterò a favore della chiusura della caccia solo per fare un diseptto a questi poco istruiti personaggi arroganti e prepotenti !Sebbene ... moriranno presto---

da Flavio 22/11/2021 14.38

Re:Un referendum illegale

Ottimo, veramente ottimo l'Editoriale qui sopra. Complimenti Fenoaltea. Al contrario ancora, vedi sotto, c'è gente che continua a dire quanto si "intascano" i dirigenti delle associazioni. In Toscana si gestiscono al meglio delle nostre possibilità oltre settemila soci, Vieni a vedere i miei bilanci, te li mostro con tranquillità, poi ti accorgerai che si lavora tantissimo al meglio delle possibilità senza gettoni né stipendi ne...... altro. Saluti

da Delegato Regionale Enalcaccia Toscana 22/11/2021 14.38

Re:Un referendum illegale

Ci vuole uno spesso pelo sullo stomaco per incolpare quanti si sono riversati nelle aaw più piccole riconosciute, create delle nuove, e in ultima CHANCE,  ad una assicurazione privata. Ma anche una buona dose di ignoranza, mista a faziosità, cattiveria e spregio trattare coloro che hanno fatto simili scelte alla stessa stregua di CULTURA MEDIO È INFIMO a quelli che ancora si trovano tra le file di coloro che hanno distrutto il patrimonio dei praticanti, venatorio e venabile. L’elefante venatorio è stato distrutto dagli stessi cacciatori, quelli si di cultura sottotraccia, che sono andati dietro alle lusinghe degli affaristi della caccia e non già da quattro smidollati animalisti. Il federcaccismo a portato molte menti deboli e deformabili a offendere chi non la pensa come loro. Invece di assumersi le proprie responsabilità come farebbero i veri uomini preferiscono offendere gli scarsi neuroni che hanno in testa tipico dei comunisti di bassa lega pur di non assumersi le proprie responsabilità.

da chi li conosce li evita 22/11/2021 13.45

Re:Un referendum illegale

La caccia e' una attività lecita è diffusa in tutto il mondo. Per lo stato italiano non è un reato. Per la chiesa cattolica non è un peccato. Nessuno è obbligato ad andare a caccia . Nessuno può obbligare me a non andarci !!

da Ugo 22/11/2021 12.10

Re:Un referendum illegale

Giudizio impietoso ma, purtroppo, vero!

da Chicar71 22/11/2021 11.53

Re:Un referendum illegale

PURTROPPO TUTTI QUESTI CONCETTI IL MONDO VENATORIO (UN ELEFANTE CHE CONTAVA POCHI ANNI FA SU 1.800.000 PRATICANTI CON RISORSE ECONOMICHE QUANTIFICABILI IN 50.000.000 DI EURO ANNUI) NON HA VOLUTO VEICOLARLI FRA LA PUBBLICA OPINIONE. LE ASSOCIAZIONI VENATORIE PIÙ GRANDI HANNO PREFERITO FARE DA CINGHIA DI TRASMISSIONE AI PARTITI POLITICI DI RIFERIMENTO E INCASSARE GLI INTROITI,QUELLE PIÙ PICCOLE HANNO PREFERITO INTASCARE GLI INTROITI E BASTA. I CACCIATORI, IL CUI LIVELLO CULTURALE MEDIO È INFIMO HANNO CONTINUATO A SOSTENERE TALI IMPRESENTABILI ASSOCIAZIONI E LAMENTARSI DELLA SITUAZIONE O, PEGGIO, PASSARE ALLE ASSICURAZIONI PRIVATE. CONCLUSIONE: LA ZANZARA ANIMALISTA HA DISTRUTTO L’ELEFANTE VENATORIO IL CUI DESTINO È SEGNATO ANCHE E SOPRATTUTTO DALL’ETÀ MEDIA DEI PRATICANTI.

da RICCARDO 22/11/2021 9.33