Quante vibrazioni dell'animo nascono solamente pensando, leggendo, pronunciando questa parola. Caccia! Una infinità di cose, che spesso non sono nemmeno facili da esternare ...
Caccia e Skeet... apparentemente due mondi lontani ma poi così vicini, talmente vicini da fondersi in un unico Libro, che io chiamo il mio galateo. Caccia e Skeet, Skeet e Caccia, un dolce intercalare che mi accompagna nelle stagioni e non lo posso definire, questo mondo, una passione.
Passione è un qualcosa che certamente dà emozioni e vibrazioni, ma non nel senso profondo dell'animo. Questo mondo per me è una filosofia di vita, una continua ricerca di crescere, di conoscermi, nel mio intimo, ma anche di conoscere ciò che mi circonda.
Una filosofia di vita che ha in sè regole e modi di intendere la vita come se la vita stessa fosse una tavolozza di colori da mescolare, e poi stendere sulla tela velo dopo velo per formare la propria immagine, la nostra essenza, quello che siamo.
Un mondo che accomuna persone simili nell'animo, capaci di vivere giornate intere in silenzio, o solo con cenni di compiacimento, sguardi e movimenti di braccia e viso che spesso sono più significativi di mille parole, per poi tramutarsi a fine caccia in sonore risate, racconti dettagliati, complici e coscenti di aver arricchito di una nuova sfumatuta il nostro quadro.
Filosofia di vita che permette di essere persone con un animo incline ad una sensibilità particolare, che coinvolge ogni nostro senso. Osserviamo il cielo intensamente, lo scrutiamo, per comprenderlo, per carpirne l'essenza, per immaginare ogni emozione che ci potrà regalare. Capaci di ... captare il battito d'ali delle anatre in lontananza, sentirlo ed ascoltarlo anche con il cuore, attraverso ogni fibra del nostro essere ...
Siamo in grado di saper cogliere profumi, odori delicati ed associarli subito a sensazioni intense che ci portano lontano, ci permettono di vivere la vita con una sorta di musica del cuore.
Vivere gli attimi che precedono il giorno con intensa emozione e nutrire il nostro animo con il sole appena sorto, saper cogliere le ombre della notte che piano piano diventano alberi, rami, cespugli, colline, fiumi, mentre entrano nel nostro presente, tutto da respirare, da osservare da vivere, ebbri di bellezza.
Rievocare nella mente attimi già vissuti, ricordi lontani che in un attimo tornano vivi, ancora e per sempre in grado di farci provare emozioni fino alle lacrime. Vibrazioni dell'animo, aldilà del tempo e dello spazio, essenza intima della nostra vita!
Un galateo, dunque, regole ferree da rispettare, oltre le critiche, malgrado i giudizi affrettati, ingiusti, esasperanti, di persone diverse, molto diverse da noi, che poverette non capiscono. Difficile da interpretare. La caccia o si capisce o non si capisce. Non c'è una via di mezzo, la tonalità intermedia non esiste e non potrà quindi essere mai inserita nel nostro quadro.
Tradiremmo il nostro essere, il nostro animo, le persone che siamo.
Spiegare i nostri sentimenti a chi è capace solo di usare le orecchie e non il cuore, è spesso impossibile. Non può esistere confronto costruttivo con chi ci giudica male per partito preso. Ci condanna per qualcosa che non comprende, ci vuole imporre regole che non ci piacciono, vorrebbe privarci dei nostri pensieri, della nostra libertà, del nostro respiro, del nostro cuore che canta.
Insieme alla caccia, amo lo skeet, che pratico con altrettanta passione. E non mi sono mai posta la domanda del perchè mi piace. Come sento la caccia, nello stesso modo faccio skeet. Cerco di vivere, di crescere, di maturare nella mia esperienza di vita. Da donna, mi sento al settimo cielo quando mi confronto con l'universo maschile. Ne traggo esperienze forti, che intreccio e ricambio con la mia sensibilità profumata di donna, in un'esplosione di colori, così intenso che mi fa sentire completa, radiosa, rapita, in grado di vedere oltre l'arcobaleno!
La serenità interiore che un compagno cacciatore sa donarmi è per me indispensabile. Mi dà sicurezza. Mi vengono in mente Mario e Manlio e Angelo che mentre mi hanno accolto nel loro clan di cacciatori, mi hanno trasmesso esperienze, sensazioni, e nello stesso tempo mi hanno permesso di arricchire la mia femminilità. Anche quando padello!
Sensazioni meravigliose che mi accompagnano mentre vivo e respiro gli attimi che precedono la ferma del cane o l'attesa che giunga a tiro un' allodola! Sensazioni intime, esclusive, solo mie, una vera e propria danza del cuore. Con Saba, la mia setterina, che silenziosamente, con zampe fatate, prima avanza indagando, poi si trasforma, cambia andatura, annuncia la ferma, innamorata come me della caccia, me lo trasmette con semplicità. Sa che capisco. Sa che la penso come lei. Mi avvicino, piano, quasi senza respirare, l'accarezzo. Sù, dai! dico.Un'altro passo, felpato, e l'animale frulla! D'incanto si materializza... .
Il cuore impazza e si fonde ancora Skeet-caccia-caccia-Skeet con l'imbracciata veloce ma sicura, tipica, e quel movimento fluido che ti lascia spazio per vedere il selvatico, anticiparlo e spararlo e sentire che tutto prende colori intensi, profumi, mentre l'adrenalina pervade per tutto il tuo essere. Il fucile che si apre come da sè, l'odore della cartuccia appena sparata che inebria, la soddisfazione del tiro andato a frutto, una pacca al calcio del fucile: bravo, siamo stati bravi (oppure: scusami, la prossima volta andrà meglio)...
Lo confesso, amo la caccia.
Erica Gobbo