“Il Consiglio Regionale, dimostri di avere a cuore il bene dei piemontesi. Il Tar lascia ancora 15 giorni per legiferare o indire il Referendum altrimenti interverrà il Prefetto di Torino quale Commissario". Questo il commento del Presidente dell'Arci Caccia Piemonte, Mauro Vaccamorta, in seguito all'emanazione del Tar sulla questione referedaria.
"Ad essere felici di fare il Referendum, che - specifica l'Arci Caccia - costerà 25 milioni di euro ai cittadini - saranno i politici della maggioranza di centrodestra e i “referendari” che prenderanno, così, i rimborsi anche se la consultazione non raggiungerà il quorum".
La colpa è giunta di centro destra secondo Arci Caccia. "Prima non si sono “costituiti” a difesa della Legge Regionale sulla caccia nell’ultimo grado di giudizio, poi potevano legiferare, e non l’hanno fatto, intervenendo su pochi e mirati articoli per risolvere il problema senza far subire traumi alla caccia così come è oggi. In Piemonte il rischio è quello che la caccia diventi impossibile la domenica a danno , in particolare, dei lavoratori".
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