Più di 2500 cacciatori, riuniti all'auditorium alla Casa del giovane di Bergamo, hanno dato mandato alle associazioni venatorie di redarre un documento per chiedere ufficialmente le dimissioni dell'Assessore provinciale alla Caccia e allo Sport, Alessandro Cottini, e del suo staff, per protestare contro le disposizioni inserite nel prossimo Piano faunistico.
Lo rende noto il portavoce del Cupav, Fortunato Busana, annunciando la decisione già assunta all'unanimità dalle associazioni venatorie provinciali riunite, di organizzare una raccolta firme per mandare a casa l'assessore, che durante il proprio mandato, dice Busana, "ha dato priorità e concesso cose che vanno oltre la sentenza del Tar di Brescia, facendo in particolare concessioni al Wwf". Durante una riunione con l'assessorato le associazioni venatorie provinciali avrebbero infatti avuto conferma che con l'emanazione del nuovo piano faunistico saranno inserite limitazioni, soprattutto per quanto riguarda i valichi montani, dove salterebbero dai 40 ai 50 appostamenti fissi.
La parola passerà alle 14 mila doppiette bergamasche, che avranno la possibilità di aderire all'appello del Cupav raccogliendo le proprie firme. Busana ricorda che un precedente simile c'è: oltre dieci anni or sono un altro assessore bergamasco, Franco Colleoni, fu rimosso in seguito alla presentazione di una petizione da parte dei cacciatori.