Un
nuovo rinvio per le deroghe in Veneto: lo ha deciso questa mattina la Commissione Agricoltura e caccia del Consiglio regionale su proposta del presidente
Davide Bendinelli, che ha chiesto tempo per ulteriori approfondimenti prima di dare il proprio parere sulla delibera Stival.
La trattazione del testo, che propone di cacciare in deroga le specie peppola, storno, fringuello e pispola, era già stata rinviata la scorsa settimana in attesa di un parere dall'avvocatura della Giunta su eventuali responsabilità civili e penali che potrebbero derivare dall'applicazione del regime di deroga. Quel parere ora è arrivato e non è affatto rassicurante. Dalla relazione letta oggi dall'assessore Daniele Stival emerge infatti che “qualora a seguito della reiterazione di comportamenti contrari alla normativa comunitaria, l'amministrazione regionale fosse chiamata a rispondere, in via di rivalsa da parte dello Stato, di quanto quest'ultimo è stato condannato a pagare a seguito della sentenza della Corte di giustizia UE, i responsabili degli uffici tecnici o amministrativi potrebbero essere chiamati a rispondere avanti la giustizia contabile". Una responsabilità che, sempre a parere dell'avvocatura regionale, potrebbe essere estesa anche agli organi politici, che “potranno essere chiamati a rispondere dei danni arrecati all'amministrazione nell'ipotesi in cui non sia dimostrabile la loro buona fede nell'adottare l'atto ritenuto illegittimo dalla corte di Giustizia o nell'averne autorizzato o consentito l'esecuzione" caso, quest'ultimo, che riguarda la commissione consiliare. Il parere giuridico precisa, inoltre, che "nel caso di deliberazioni di organi collegiali, la responsabilità si imputa esclusivamente a coloro che hanno espresso voto favorevole".
"La sospensione del giudizio - ha spiegato il Presidente della commissione Bendinelli - è opportuna perché ritengo che l'obiettivo più importante non sia approvare il provvedimento a tutti i costi, ma tutelare l'istituzione regionale dai rischi di risarcimento che sono stati prospettati. Per questo motivo sono necessari ulteriori approfondimenti". Quanto all'assessore Stival ha ribadito che il contenzioso con l'Unione Europea ha assunto un carattere "squisitamente politico" e pregiudiziale dal momento che la Regione Veneto ha risposto al 100% ai rilievi avanzati dall'UE per la gestione della caccia in deroga. L'assessore ha, tra l'altro, precisato che la scelta delle specie cacciabili in deroga è stata fatta tenendo conto che si tratta di specie sostanzialmente "stabili" come numero di capi come si evince anche dai dati dell' istituto scientifico "Bird international" lo stesso di cui si avvale l'Unione Europea.
"Nel corso della commissione di oggi abbiamo valutato attentamente i pareri legali richiesti nelle precedenti sedute - spiegano Bendinelli e Stival - e solo le cifre indicate dalla Commissione per l'Italia in caso di infrazione ammontano da un minimo di 8.854.000 euro per la somma forfetaria mentre oscillano da 10.880 euro a 652.800 euro al giorno per la penalità di mora. Numeri che non possono lasciarci indifferenti". "Abbiamo anche affrontato il tema della responsabilità degli organi collegiali che, stando alla normativa e alla costante giurisprudenza, possono essere chiamati a rispondere dei danni arrecati - proseguono i due esponenti politici della maggioranza - insomma, di fronte a queste prospettive non possiamo che votarci alla massima cautela per evitare condanne e conseguenti esborsi che in un momento come questo sarebbero intollerabili". "La commissione si è espressa all'unanimità sulla sospensione" - sottolineano Bendinelli e Stival - che assicurano "Fin da subito metteremo mano alla proposta per renderla inattaccabile garantendo le aspettative di tutte le parti in causa".