I nuovi mezzi di comunicazione quali internet e la telefonia mobile consentono ormai di avere in tempo reale le notizie che provengono dai più attenti seguaci di Diana unitamente agli osservatori ornitologici sparsi sul territorio italiano che in questo periodo di passaggio delle specie ornitiche, affascinante nei mesi di agosto e settembre, presentano una migrazione rallentata che farà ricordare il mese di ottobre come un mese sotto tono.
In particolare, escludendo zone particolarmente localizzate in determinate giornate nelle provincie di Vicenza e Brescia, il Tordo bottaccio si fa desiderare e, soprattutto, è quasi assente nelle zone del centro Italia. Invero quando i Tordi venivano osservati in modo numeroso in Grecia, evidentemente dalle Alpi orientali la specie non transitava deviando la propria migrazione verso il Peloponneso e dimenticando le rotte migratorie italiane.
A parte questa specie vi è anche da sottolineare l’assenza del Merlo, del Regolo, la scarsità del Frosone e del Lucherino, quest’ultimo in arrivo nei territori nell’ultima settimana accompagnato dalla Peppola. Vi è, però, da evidenziare che non tutte le specie hanno un passaggio sotto tono. Al contrario il Fringuello, la Capinera e il Colombaccio stanno passando nel nord e centro Italia in modo consistente. Buona la presenza della Pispola e del Fanello nelle campagne del nord, nonché dell’Allodola con giornate di punta particolari. Infine, prosegue la presenza del Tordo sassello e della Beccaccia, osservati sul territorio da diversi giorni.
Risultano, comunque, molto rilevanti, proprio in virtù di queste condizioni climatiche, la lettura delle ali dei turdidi abbattuti e la raccolta delle ali della Beccaccia per studiare al meglio il trend delle specie analizzate.
Anuu Migratoristi