"Non siamo andati a caccia per una buona parte della stagione, e invece potevamo farlo. Persino sul famoso tema delle due giornate aggiuntive a ottobre e novembre, abbiamo avuto ragione, sulle specie che storicamente costituiscono oltre il 90% del prelievo. Su altri argomenti usati in modo strumentale dagli ambientalisti, quali l'uso della munizione monolitica, il prelievo del tordo fino al 31 gennaio, i piani faunistici provinciali... abbiamo avuto ragione".
Lo dice in una nota il capogruppo leghista in regione, Francesco Bruzzone. "Con misera soddisfazione, prendo atto che il Consiglio di Stato ha riconosciuto la pressoché totale legittimità del Calendario Venatorio" dice, ma "non c'è consolazione" aggiunge per aver perso "la parte più importante della stagione di caccia", mentre "oggi sappiamo che non dovevamo perderla". La risposta minima secondo il leader regionale della Lega Nord è "il risarcimento dei danni arrecati da chi usa l'ambiente solo per sostenere e propagandare il proprio essere", oltre che "riconsegnare alle Regioni la possibilità di emanare il Calendario Venatorio con provvedimento di legge". A tal proposito, Bruzzone auspico la condivisione da parte delle altre regioni dell'ordine del giorno approvato ieri il Liguria.
"Rivolgo l'ultimo invito a questi finti ambientalisti - chiude Bruzzone - affinché prendano zappa e falcetto e ci vengano ad aiutare a mantenere integro l'ambiente naturale. Non ne abbiamo mai visto uno, questa potrebbe essere la volta buona".