A Lucca, Piana, Media Valle del Serchio e Versilia e la Garfagnana (Atc11 e 12) calano i danni agricoli causati dagli ungulati. Il dato consuntivo del 2013 dimostra una diminuzione, rispetto all'anno precedente, passado da poco meno di 82mila a 26mila euro e da 34mila a 22mila euro. Diego Santi assessore provinciale alle politiche agricole ha dichiarato: "Siamo di fronte a un dato oggettivo che nasce dall'attenta politica di prevenzione che è stata messa in atto nell'arco del tempo. Si tratta di iniziative che vanno dall'utilizzo dei dissuasori, alla prevenzione dell'incuria e dell'abbandono dei terreni, che stanno dando dei risultati più che apprezzabili, sia sulle aree vocate, i boschi sostanzialmente, sia su quelle non vocate”.
L'assessore continua: "Questa diminuzione è la dimostrazione che, attuando la politica dei dissuasori, si riesce a far calare i danni in agricoltura, specialmente nei casi in cui si riesce ad avere una collaborazione stretta e una sinergia di intenti tra amministrazioni, agricoltori e cacciatori, volta a riportare in equilibrio la presenza degli animali con l'attività umana. In particolare, per quanto concerne i cinghiali e gli ungulati, la Provincia stanzia dei fondi per l'installazione di sistemi di dissuasione olfattiva di ultima generazione, che è dimostrato diano buoni risultati, evitando la predazione in fase di germoglio. Oltre a questo, vengono fornite dall'amministrazione provinciale e dall'Atc delle recinzioni elettriche complete, che evitano l'ingresso fisico dell'animale nel campo. In particolare, poi, per quanto riguarda i cinghiali, questi si stanno avvicinando sempre più alle zone abitate, anche a causa della presenza di campi in stato di abbandono che offrono dei perfetti rifugi agli ungulati che quindi hanno cibo a volontà e facilmente reperibile: una situazione, quindi, ideale per attirarli. Per questa ragione, in accordo con le amministrazioni comunali, quando vengono individuati campi potenzialmente rifugio di cinghiali, i proprietari vengono invitati a pulire il campo o, in alternativa, ci penserà il Comune, addebitando però le spese ai proprietari inadempienti. E' stato, infatti, dimostrato che laddove si sia proceduto in questo modo, gli animali si sono allontanati immediatamente dall'abitato”.
Malgrado ciò ci sono ancora alcune zone della provincia particolarmente soggette al fenomeno dei danneggiamenti di coltivazioni e sistemazioni agricole, qui si stanno concentrando gli sforzi, sia mantenendo le modalità ormai collaudate sia con altre tecniche sperimentali, rimane determinante la collaborazione dei cittadini coinvolti.
Per quanto riguarda il fronte polito Santi dice: "La legge regionale, al momento contempla il risarcimento solo per i possessori di partita Iva agricola, ma stiamo lavorando affinché la possibilità sia estesa anche a coloro che hanno un'attività agricola a integrazione di altro reddito, realtà molto diffusa nel nostro territorio e importante in quanto serve anche quale efficace prevenzione del dissesto idrogeologico”.