In questi giorni il Senato ha aperto il dibattito sulla conversione del Decreto 91 del 24 giugno 2014, che, come sappiamo, interviene su diversi aspetti che interessano da vicino molti appassionati cacciatori.
L'articolo 16 infatti, introduce modifiche alla legge quadro sulla caccia (157/92) regolando la cattura di uccelli da richiamo tramite le deroghe (art. 19 bis) e introducendo, allo stesso tempo, la illogica equiparazione dei richiami catturati a quelli di allevamento. Non solo, lo stesso articolo dispone che le armi semiatomatiche impiegate nella caccia non possano contenere più di due cartucce. Limitazioni non richieste dall'Europa che di fatto penalizzano senza alcun motivo valido la caccia e i cacciatori.
Il presidente della 10° Commissione del Senato, giovedì scorso ha comunicato il numero degli emendamenti (poco meno di 1700) e di ordini del giorno (pari a 18) presentati. Sul sito del Senato quindi è stata pubblicata la lista intera degli emendamenti proposti. Molti riguardano l'articolo 16 (modifiche alla legge 157/92). C'è chi chiede la soppressione intera dell'articolo e chi invece lo vorrebbe ancora più incisivo. Grillini e altri esponenti filoanimalisti chiedono che sia totalmente vietato l'uso di richiami vivi per la caccia e che, testualmente, "gli animali coinvolti siano sempre liberati" o affidati agli enti protezionisti.