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PRIMA LICENZA DI CACCIA, Alice Bianchini "da allora la stessa intensa emozione"


venerdì 17 ottobre 2014
    

Nel 2010, allo scoccare dei miei diciotto anni, dopo tante trepidazioni, mi sono ritrovata tra le mani la licenza di caccia; ero entusiasta, incredula ed emozionata, molto emozionata. La mia passione per l’attività venatoria è sempre andata ben oltre il possesso del porto d’armi, perché già fino dall’età di cinque anni seguivo il mio babbo durante le sue battute e ne restavo mi affascinata.

La mia voglia di stare all’aria aperta e nel bosco mi faceva superare anche la stanchezza di una camminata. All’età di cinque anni! Sono cresciuta con la voglia di andare a caccia perché me la sento dentro al cuore, nell’anima, e perché ho avuto un grande maestro: proprio lui, il mio babbo. Ancora prima che arrivasse la licenza di caccia, allo scoccare del mio diciottesimo compleanno, quel 25 febbraio 2010, a casa mia, arrivò una bellissima custodia Benelli, tutta lucidata e perfetta. Ero entusiasta di quel regalo per me enorme; prontamente aprii quella custodia, e alla vista di quel fucile così nuovo mi si riempirono gli occhi di gioia. Era il mio fucile, solo mio, il Benelli 20 Montefeltro.

Ancora oggi a distanza di quattro anni è il mio adorato fucile e porta come me qualche cicatrice dell’impervia macchia mediterranea, e racchiode già molti ricordi. Arrivata la licenza di caccia, ero la ragazza più felice al mondo, (strano a dirsi!) avevo tutto quello che desideravo, bastava solo prepararsi per la nuova stagione. La stagione di caccia arrivò velocissima, io ero talmente emozionata che la sera prima dell’apertura non chiusi occhio e ricontrollavo che il fucile fosse pulito, gli abiti lì pronti per essere indossati, il gilet sistemato con il porto d’armi dentro, gli scarponcini sulla porta e la cartuccera sistemata a dovere con le cartucce in ordine. Sono emozioni che pensavo di vivere solo il mio primo anno, ma invece non è così, ogni apertura è la stessa intensa emozione, anche se più ricca.

Poi, per non farsi mancare niente, è arrivato il mio stupendo setter inglese bianco-nero: Mosè. Aveva tre mesi quando lo portai a casa e da quel giorno l’ho addestrato personalmente. E' cresciuto con me, non solo dal punto di vista venatorio. Un cane bello, serio, ma affettuoso con me e a volte anche molto geloso. Ubbidiente e grande cacciatore.

Il mio primo tiro con il Benelli fu un ricordo indelebile: Mosè in ferma su un bel fagiano maschio dai mille colori, mi accosto al mio ausiliare e a un mio cenno lo alza in volo; il mio cuore batteva così forte che non riuscivo neanche a respirare mentre stavo per imbracciare il fucile. Velocemente mi ricompongo, imbraccio, e bang, il fagiano cade a terra e pronto il mio cane lo abbocca e lo deposita tra le mie mani. Un’esperienza grandiosa sia per me sia per il mio setter Mosè.

Tutt’oggi vado a caccia con il mio Benelli 20 e con Mosè, sono felice e un po’ di esperienza ce la siamo fatta insieme. Io e il mio cane siamo inseparabili, gli voglio un bene dell’anima e per me la caccia al fagiano è bella se so che c’è lui al mio fianco a condividere una bella giornata. Tra poco compirà tre anni. E' diventato grande e fiero. Il nostro è un legame forte, più forte di quello che ci può essere tra esseri umani; basta guardarsi negli occhi per capire cosa vuole l’uno dall’altro, un po’ come un grande amore!

Il primo anno di caccia, siccome dovevo essere accompagnata da qualcuno nelle mie battute, quasi sempre a venire con me era il babbo o mio fratello. Loro due sono stati i miei maestri di caccia. I loro consigli e la loro esperienza per me è stata un gran tesoro da cui attingere tutte le volte che ne avevo bisogno. Continuo ad andare a caccia con loro e ci divertiamo molto, siamo grandi cacciatori che a volte si prendono in giro per le padelle che ogni tanto vengono fatte.

Sono quattro anni che ho la licenza di caccia e dal mio primo giorno è cambiata solo una cosa: mi diverto come una matta, sempre di più! Mi sono fatta esperienze nuove, ma non smetto mai di imparare e le belle avventure non sono mai mancate in questi anni. Amo la caccia, amo gli animali e la natura, l’aria aperta e le belle giornate di novembre, fredde. Amo la caccia al fagiano con Mosè e amo la caccia al cinghiale con i miei ventidue segugi maremmani; questa è la mia vita e la mia grandissima passione. E chissà quante prime licenze ci saranno ancora!!

 
 

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8 commenti finora...

Re:PRIMA LICENZA DI CACCIA, Alice Bianchini "da allora la stessa intensa emozione"

per redazione e cassiopea, ciò che non conosci non giudicare, così mi è stato insegnato e così insegno a voi, prima di sparare sentenze dovute ad anni di indotrinamento mediatico avvicinatevi al mondo venatorio e cercate di conoscerlo, e capirete che l'abbattimento è l'ultima delle azioni. Con i danari che versiamo noi (cacciatori) ci pagano : guardiacaccia, forestale, foraggiamenti a perdere, danni all'agricoltura dovuta da animali selvatici, il 30% viene dato alle associazioni ambientalistiche,(grazie a leggi fatte da politici di parte), la zona umida attorno a firenze è stata considerata dall'europa ottima per la manutenzione di specie acquatiche e non, guarda caso sono i cacciatori che la mantengono in tale stato, durante alcune alluvioni ho visto spalare con me fianco a fianco cacciatori e non Vendola, Licia Colò, od altri vostri(benefattori), i quali ai fatti preferiscono di gran lunga le parole, quindi ribadisco prima di giudicare siate a conoscenza di quel che dite perchè ignorare il motivo di cui si parla porta solo ad avere un forte imbarazzo, con cordialità un CACCIATORE.

da dardo 20/10/2014 6.50

Re:PRIMA LICENZA DI CACCIA, Alice Bianchini "da allora la stessa intensa emozione"

Poveretti siete voi csri animalari oramai abrutiti nell'animo dalla cattività e non potete capire cosa prova questa DONNA libera e vera.

da Homer 19/10/2014 9.44

Re:PRIMA LICENZA DI CACCIA, Alice Bianchini "da allora la stessa intensa emozione"

setter solo setter e......avanti cosi ciao

da setter '63 18/10/2014 15.47

Re:PRIMA LICENZA DI CACCIA, Alice Bianchini "da allora la stessa intensa emozione"

No, è divertente andare a caccia, per chi ha quella passione ovvio. Se mi divertissi a sparare agli animali mi "organizzerei" diversamente.

da Ezio 18/10/2014 13.14

Re:PRIMA LICENZA DI CACCIA, Alice Bianchini "da allora la stessa intensa emozione"

"Qualcuno" ha detto:"La passione per caccia la si ha nel dna. Come il colore degli occhi!" Brava Alice e avanti così! A volte penso anche quante cose accomunino persone apparentemente per molte cose così distanti tra loro. Età, sesso, regione di appartenenza, ecc ecc Anch'io caccio con due Montefeltro cal 20, uno per la stanziale ed uno specifico per la bekka visto che si chiama "Beccaccia" ;-) Dallo scorso anno mi è arrivato anche un Benellino 28ino!! E poi setter ed ancora setter. :-) Per 53, il mio primo fucile fu un Breda Altair, regalatomi da mio padre. Ovviamente è ancora al suo posto nella rastrelliera. Gran fucile.

da Ezio 17/10/2014 20.22

Re:PRIMA LICENZA DI CACCIA, Alice Bianchini "da allora la stessa intensa emozione"

La caccia senza un Breda non è caccia.

da 53 17/10/2014 18.12

Re:PRIMA LICENZA DI CACCIA, Alice Bianchini "da allora la stessa intensa emozione"

"Il mio primo tiro con il Benelli fu un ricordo indelebile: Mosè in ferma su un bel fagiano maschio"....... ma non e' arrivato dopo il cane ?? Un po' di confusione ??

da Domenico 17/10/2014 14.45

Re:PRIMA LICENZA DI CACCIA, Alice Bianchini "da allora la stessa intensa emozione"

bellissimo racconto, è bello che anche tu vivi questa magia, ci vorrebbero più ragazze-i, che abbracciassero questa passione che rende il corpo sano, unisce le persone, e rilassa la mente, e le emozioni sono da brividi, un complimento ed un saluto continua così..

da dardo 17/10/2014 12.37