Tanta carne al fuoco per il Consiglio regionale della Federcaccia Toscana; nel mirino non solo il bilancio economico preventivo, approvato all’unanimità, ma anche quello politico.
Confermato il giudizio sulla riforma con cui in Toscana si è posta mano all’intero modello di gestione faunistica del territorio: bene gli interventi di ottimizzazione e il conseguimento della certezza di risorse nonostante il difficile quadro finanziario, ma anche evidenziazione di punti inerenti la funzionalità su cui sarà necessario lavorare per miglioramenti sostanziali.
Decisa presa di posizione per una forte mobilitazione contro l’incredibile provvedimento del Governo sul calendario venatorio con la chiusura anticipata a tordo bottaccio e cesena: un intervento ritenuto illegittimo, prevaricatore e soprattutto immotivato, non essendovi nessuna apertura di procedura di infrazione da parte dell’Europa, come falsamente asserito, ma solo richieste di chiarimento.
Sollecitata un’ampia mobilitazione affinché le regioni interessate, Toscana in primis, ricorrano contro la sparata governativa. Particolare attenzione è stata poi posta al processo unitario, per il quale sono stati indicati ulteriori passaggi concreti con l’individuazione dei percorsi per ottimizzare l’area dei servizi e relative società e per un momento di confronto generale da attuarsi nel mese di febbraio.
Infine occhi rivolti anche al processo di adeguamento della Federazione a livello nazionale, in vista di un
rilancio del processo unitario, con la proposta condivisa di una Conferenza di Organizzazione regionale che preceda quella nazionale in programma per la metà dell’anno.
Federcaccia Toscana