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News CacciaAnuu, Arci Caccia, Fidc Grosseto: "ripristinare numero minimo cinghialai" giovedì 14 maggio 2015 | | In vista della definizione del calendario venatorio 2015 - 2016 di Grosseto, le associazioni provinciali Fidc, ArciCaccia e Anuu Migratoristi hanno incontrato il Presidente della Provincia, Emilio Bonifazzi, esprimendo le proprie richieste. Quest'ultimo, riferiscono le associazioni in una nota, si è impegnato a portare in discussione nel Consiglio Provinciale, a breve, la modifica al Piano Faunistico onde ripristinare a 18 i partecipanti giornalieri alle battute di caccia al cinghiale.
“Siamo convinti – sottolineano - , e i numeri ci danno ragione, che la costituzione di grandi squadre con un numero elevato di partecipanti vedrebbe la nostra provincia privata di usanze e tradizioni che si tramandano di padre in figlio, nei nostri paesi, nei borghi e nelle campagne, dove la gestione del territorio avviene capillarmente e mirata su tutto il territorio assegnato ad ogni squadra di cinghialai, che tornando ad un numero minimo di 18 partecipanti per battuta, sarebbero in grado di garantire battute costanti per tre giorni a settimana, evitando di migrare o addirittura appendere il fucile al chiodo, in quanto non più in grado di sostenere costi e trasferte pesanti, lontane dai luoghi di residenza dove a volte l’età avanzata non stimola spostamenti”.
Il calendario venatorio provinciale, secondo quanto riferito dallo stesso Bonifazi, non si discosterà da quello regionale, che consente, in preapertura, la caccia al colombaccio, agli acquatici, alla tortora e al merlo. In merito alla preapertura al colombaccio le associazioni hanno ricordato quanto citato dalla Giunta, ovvero che “la specie in Toscana è stata oggetto di caccia per lunghe serie pluriennali dalla terza domenica di Settembre e, in diverse province, in apertura anticipata il 1° di settembre e questo non ha pregiudicato la situazione demografica della specie, che dimostra incremento o stabilità delle presenze“.
“Siamo convinti che il nuovo Consiglio Provinciale, formato dai Sindaci, che conoscono bene le problematiche del territorio, sarà sensibile alle nostre richieste e finalmente potremo ridare linfa vitale ad un’attività, la caccia, oggi indispensabile alla gestione della nostra bella terra di Maremma, dove in ogni famiglia si parla di caccia e di usanze e tradizioni venatorie, anche questo fa della nostra terra una cosa unica al mondo”, chiudono i presidenti delle tre associazioni: Luciano Monaci (Fidc), Claudio Sozzi (Arcicaccia) e Maurizio Capitini (Anuu).
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