La
Federcaccia Marche ritiene utile intervenire nel dibattito che si è aperto in merito alla promozione dell'istituzione di un nuovo
Parco Regionale, quello
del Catria e del Nerone.
La tutela della biodiversità è un obiettivo che i cacciatori hanno a cuore, ma, afferma il Presidente Regionale
Paolo Antognoni, questa può essere attuata “senza ricorrere al complesso sistema di vincoli che comporta l’istituzione di un Parco per tutti coloro che vi abitano e per le attività di qualsiasi tipo, anche economiche, che ricadono al suo interno, tenuto conto anche dell’ampiezza prevista, che andrebbe a interessare una porzione vastissima di territorio”.
L'area in questione ha mantenuto intatta la sua bellezza proprio grazie a coloro che vi risiedono e vivono la quotidianità nel rispetto delle tradizioni e di un attento e produttivo uso delle risorse naturali. Secondo la Federazione sembra che l'istituzione del Parco sia fatta senza tenere in considerazione le loro esigenze e nemmeno quelle di tutela della flora e fauna locale.
“Riteniamo quindi opportuno – ribadisce Antognoni in una nota - che la Regione Marche, e la invitiamo ad agire in questo senso, coinvolga direttamente le popolazioni residenti nella zona ipoteticamente destinata a divenire Parco, affinché queste possano esprimere il loro parere su una iniziativa che comporta ricadute di non poco conto sulla loro quotidianità e sul loro futuro”.