Nei giorni scorsi si è tenuto in Regione il primo incontro tra l'assessore alla caccia
Giuseppe Pan e i Presidenti delle
associazioni venatorie.
Federcaccia, si legge in una nota diramata dal suo ufficio stampa regionale, facendo seguito alla richiesta del suo Presidente reg.le
Flavio Tosi indirizzata all’assessore Pan e a tutti i Gruppi Consiliari, ha chiesto il definitivo chiarimento sullo svolgimento o meno delle
cacce in deroga.
Durante l'incontro è stato illustrato il parere ISPRA, vincolante e obbligatorio, del 28/04/2015, a seguito della richiesta della Regione Veneto del 10/04/2015 di cacciare in deroga storno e fringuello, secondo cui “non è possibile il calcolo delle piccole quantità ai sensi dell’art. 9 lett. c) per storno peppola e fringuello”.
Ne è scaturita una polemica con i rappresentanti ACV, che hanno sostenuto che “per autorizzare il prelievo in deroga basta un po’ di coraggio che solo uno di noi in Veneto ha dimostrato di avere”. Alludendo implicitamente a Berlato. Che, è stato ricordato, attualmente in Regione è Presidente della 3^ Commissione Consiliare e che rientra nelle competenze di questa Commissione disporre per autorizzare eventualmente le cacce in deroga.
La FIdC - come ha fatto sapere - non vuole dall’ISPRA un parere a favore o contro gli interessi dei cacciatori, vuole semplicemente un parere, qualunque esso sia in modo da poterlo suffragare o contestare a seconda dei casi. Se questo istituto non cambia atteggiamento l’unica strada percorribile per Federcaccia - conclude con la nota - è quella in primo luogo di verificare cosa l’ISPRA ha fatto in questi anni per arrivare a determinare le piccole quantità e nell’ipotesi che non sia stato fatto niente di adire alle vie legali.