Secondo recenti studi, per contenere in maniera importante la popolazione di nutria in Provincia di Brescia sarebbe necessario prelevare almeno l’incremento utile annuo pari a circa 80 mila esemplari. Per eradicare la specie il prelievo dovrebbe essere di circa 280 mila animali all’anno solo in provincia di Brescia e un milione e 400 mila in tutta la regione Lombardia. Secondo quanto comunicato dalla Provincia, infatti, la popolazione stimata nel territorio lombardo è di circa 700 mila individui, di cui circa 140 mila in provincia di Brescia.
Tra il 2014 e il 2015 però, a causa delle continue modificazioni dell’assetto normativo nazionale, l’ultima risale proprio al dicembre 2015, le operazioni di controllo e la pianificazione per affrontare il “problema nutria” si sono fermate.
Tuttavia la pianificazione regionale e provinciale è stata recentemente adeguata e le operazioni di contenimento in provincia di Brescia sono riprese: 350 gli operatori volontari a cui è stata rinnovata l’autorizzazione per l’attività di controllo numerico, 1000 il numero delle gabbie che la Provincia ha messo a disposizione per gli interventi. Entro marzo saranno erogati i rimborsi spese per l’attività dello scorso anno.
“Anche i Comuni – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia Pier Luigi Mottinelli – possono collaborare al contenimento della specie, d’intesa con la Provincia, secondo quanto disposto dal piano provinciale, acquistando gabbie o altro materiale di consumo, coordinando gli operatori presenti sul proprio territorio, mettendo a disposizione punti temporanei di stoccaggio”.
“Si ricorda che gli operatori volontari sono spesso cacciatori ma non agricoltori – hanno precisato i Consiglieri Provinciali Andrea Ratti e Diego Peli – è quindi importante che le associazioni agricole promuovano l’informazione affinché gli agricoltori facciano un attento monitoraggio e segnalino tempestivamente la presenza della specie alla Polizia Provinciale o direttamente agli operatori presenti sul territorio, anche per tramite dei Comuni”.