“La legge regionale stabilisce le modalità con le quali si danno i permessi extraregionali. A Foggia utilizzavano un sistema di riparto tra i permessi annuali e i permessi giornalieri non secondo i criteri indicati dalla norma”. Così l'Assessore regionale alla caccia Leonardo di Gioia risponde ad un'interrogazione sul tema a firma della consigliera Rosa Barone.
"La norma infatti - spiega una nota della Regione - stabilisce che ciò che residua dei permessi annuali si può utilizzare come permessi giornalieri. Invece, in una maniera per certi versi creativa, a Foggia si stabiliva un principio secondo il quale i permessi annuali avevano la durata di dieci giornate, mentre lì si dice “fino a un massimo di venti”, e d’ufficio ed ex ante il resto veniva ripartito con finalità anche utili al territorio, perché questo era un elemento attraverso il quale poter consolidare il turismo venatorio, ammesso che ne esista uno, e poteva essere una utilità quindi anche per coloro i quali avevano la possibilità, accedendo a una sola giornata, di poter poi visitare il territorio ed altro".
"Però - continua l'Assessore Di Gioia - , questo poco si coniuga con il concetto di pressione venatoria, perché un conto è avere una persona che ha il permesso per venti giorni, un conto è averne una che ce l’ha per dieci, dieci che ce l’hanno per una con il fatto che il combinato di tutte e due assieme, i dieci giornalieri più quello annuale da dieci giorni esercita una pressione venatoria, anche per colmare il carniere e tutto il resto diversa. Secondo questa impostazione noi abbiamo chiesto di rivedere quella posizione fatto salvo che ovviamente aver acquisito le deleghe e aver acquisito le funzioni ci metterà nella condizione un po’di uniformare le modalità di lavoro di tutte quante le ATC che fino ad oggi sono state autonome e sotto il controllo delle Province, solo in via indiretta da parte delle Regioni si esercitava un ruolo pur importante, ma sicuramente mediato".
"Questa cosa la riguarderemo anche alla luce della formulazione della nuova legge capendo quali sono i margini per coniugare il tema della pressione venatoria, l’esigenza dei cacciatori e anche l’utilità in diretta che deriva dal sistema economico soprattutto quello dell’ospitalità. Spero nei prossimi giorni sapendo che questo non è per me un tema secondario, però è un tema che in questo momento arriva, questo delle deleghe da qualche settimana, da qualche mese, quando abbiamo incardinato contemporaneamente il disegno di legge sui Consorzi di bonifica, la costituzione dell’Agenzia sulla Xylella e tutte le problematiche note sulla gestione della parte del PSR legate a quello che dicevamo prima" chiude l'Assessore.