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La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti


venerdì 11 novembre 2016
    

A venticinque anni dalla sua approvazione, il Senato, snaturandone i presupposti, approva modiche inadeguate alla legge sulle aree protette che ha garantito la conservazione della natura e la salvezza di una parte cospicua del territorio italiano. La questione ora si sposta alla Camera dei Deputati dove le associazioni ambientaliste faranno di tutto per far sentire una va ben oltre loro e coinvolge tutto il mondo della cultura e della scienza del nostro Paese”.

Così regisce all'ok del Senato alla Riforma sulla legge 394/9  il folto gruppo di associazioni ambientaliste (Ambiente e Lavoro, AIIG – Associazione Insegnanti di Geografia, Club Alpino Italiano, Centro Turistico Studentesco, Ente Nazionale Protezione Animali, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Greenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridico, Italia Nostra, LAV – Lega Antivivisezione, Legambiente, Lipu, Marevivo, Mountain Wilderness, Pro Natura, SIGEA, WWF Italia) che aveva inviato un documento correttivo sulla riforma. 

"Numerosi e tutti molto preoccupanti sono i punti più critici del disegno di legge approvato al Senato:    Una modifica della governance delle aree protette che peggiora la qualità delle nomine e non razionalizza sufficientemente la composizione del Consiglio direttivo, in cui viene prevista la presenza di portatori di interessi specifici e non generali come deve essere. Non vengono definiti strumenti di partecipazione dei cittadini né la previsione di comitati scientifici; Una governance delle Aree marine Protette che non prevede alcuna partecipazione delle competenze statali e individua Consorzi di gestione gli uni diversi dagli altri; L’assenza di competenze specifiche in tema di conservazione della natura di Presidente e Direttore degli Enti Parco; Un sistema di royalties che, pur legato ad infrastrutture ad alto impatto già esistenti, deve essere modificato per evitare di condizionare e mettere sotto ricatto i futuri pareri che gli enti parco su queste dovranno rilasciare; Una norma che attraverso la “gestione faunistica”, con la governance prevista, acuirà le pressioni del mondo venatorio; L’istituzione di un fantomatico Parco del Delta del Po senza che venga definito se si tratti o meno di un parco nazionale, quando peraltro la costituzione di questo, come Parco Nazionale, è già oggi obbligatoria ai sensi dalla legge vigente. Non si vietano le esercitazioni militari nei parchi e nei siti natura 2000; Non si garantisce il passaggio delle Riserve naturali dello Stato, del personale e delle risorse impegnato, ai parchi".
 
Giudizio positivo, invece, da Federparchi, che dichiara: "la legge sui parchi, approvata oggi al Senato, è un grande passo avanti per le aree protette italiane. “Il percorso per 'chiudere' la legge deve ancora concludersi – commenta il presidente di Federparchi Europarc Italia Giampiero Sammuri – ma siamo convinti che ormai il più è fatto. E’ un risultato importante, storico”. E ancora: "siamo contenti del fatto che diverse nostre proposte siano state recepite e inserite nel testo del Ddl. Ci auguriamo adesso che la Camera esamini velocemente il provvedimento e si concluda l'iter".

 

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12 commenti finora...

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

Pensate che quasi tutte queste sigle percepiscono il 5x1000 che vergogna.ora si preoccupano perché hanno paura di perderne soldi e poltrone del territorio e della fauna non gliene frega niente,anche perché non sanno nemmeno di che parlano come la stragrande maggioranza dei politici.

da Mino 51 14/11/2016 11.46

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

Ma per forza stanziano soldi nei metodi alternativi che non ci saranno mai......la Parcomania sancisce solo la fine della caccia sociale.

da Flagg 12/11/2016 12.58

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

Ma per forza stanziano soldi nei metodi alternativi che non ci saranno mai......la Parcomania sancisce solo la fine della caccia sociale.

da Flagg 12/11/2016 12.58

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

Caleo ci prende per il Qlo. Va bene che ha diminuito le seggiole agli ambientalisti (per questo prottestano), ma se nei consigli di amministrazione non ci mettiamo qualcuno dei nostri, prevedo altre fregature. E pesanti. Tanto più che se ho capito bene la metà di certi proventi vanno a finire in progetti di ricerca per metodi alternativi all'abbattimento. Porannoi! E si continua a dire che mancano i soldi, che bisogna risparmiare...

da Risparmiate voi! 11/11/2016 16.41

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

Se non piace agli ambientalisti è la "mia" riforma.

da Giovanni59 11/11/2016 12.34

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

Caleo ha detto che questi PARASSITI hanno partecipato ATTIVAMENTE a tutte le 30 riunioni per definire la nuova legge. Quindi adesso avessero la decenza di chiudere il becco ed eventualmente scomparire. Sono talmente idioti da ritenrsi importanti e proprio non si rendono conto che sono solo dei burattini. Riaprite i manicomi.

da Flagg 11/11/2016 11.00

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

è ovvio che tale schifezza di riforma non piaccia al mondo ambientalista, non certo per i contenuti bensì per l'esclusione in toto dai posti di comando delle loro rappresentanze ora con la legge approvata al Senato conferite a Federparchi , vedasi esempio Parco nazionale Dello Stelvio che prima del riordino amministrativo i l mondo ambientalista nei 3 comitati di gestione occupava all'incirca 10 poltrone ora con il riordino del 2015 una (1)sola seggiola ,ottima cura dimagrante.

da Bonacina Giancarlo 11/11/2016 10.56

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

è ovvio che tale schifezza di riforma non piaccia al mondo ambientalista, non certo per i contenuti bensì per l'esclusione in toto dai posti di comando delle loro rappresentanze ora con la legge approvata al Senato conferite a Federparchi , vedasi esempio Parco nazionale Dello Stelvio che prima del riordino amministrativo i l mondo ambientalista nei 3 comitati di gestione occupava all'incirca 10 poltrone ora con il riordino del 2015 una (1)sola seggiola ,ottima cura dimagrante.

da Bonacina Giancarlo 11/11/2016 10.56

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

è ovvio che tale schifezza di riforma non piaccia al mondo ambientalista, non certo per i contenuti bensì per l'esclusione in toto dai posti di comando delle loro rappresentanze ora con la legge approvata al Senato conferite a Federparchi , vedasi esempio Parco nazionale Dello Stelvio che prima del riordino amministrativo i l mondo ambientalista nei 3 comitati di gestione occupava all'incirca 10 poltrone ora con il riordino del 2015 una (1)sola seggiola ,ottima cura dimagrante.

da Bonacina Giancarlo 11/11/2016 10.56

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

è ovvio che tale schifezza di riforma non piaccia al mondo ambientalista, non certo per i contenuti bensì per l'esclusione in toto dai posti di comando delle loro rappresentanze ora con la legge approvata al Senato conferite a Federparchi , vedasi esempio Parco nazionale Dello Stelvio che prima del riordino amministrativo i l mondo ambientalista nei 3 comitati di gestione occupava all'incirca 10 poltrone ora con il riordino del 2015 una (1)sola seggiola ,ottima cura dimagrante.

da Bonacina Giancarlo 11/11/2016 10.56

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

I Parchi!? Solo carrozzoni che fregano soldi a tutti noi ( e quindi allo Stato ) per distribuirli a pochi ( i trombati della politica che ottengono il contentino per aver portato acqua ). Essi ( i parchi ) NON apportano alcun BENEFICIO agli italiani e alla natura.

da luigi 11/11/2016 10.36

Re:La riforma dei Parchi non piace nemmeno agli ambientalisti

Muttleyyyy.........medaglia,medaglia, medaglia!!!! Nervi scoperti???? Uuuuahhahahahahahahah! !!!

da Annibale 11/11/2016 10.04