“Se la caccia deve essere limitata in qualche modo, lo devono decidere gli organi dello Stato e le Regioni, sotto la responsabilità di un organo scientifico e tecnico”. "Noi difendiamo le ragioni della scienza contro le richieste dettate dall'emotività". E' quanto ribattuto questa mattina in diretta tv su Rai Uno dal Vice Presidente nazionale Federcaccia Massimo Buconi al Presidente Lipu Fulvio Mamone Capria, nel dibattito sulle possibili limitazioni alla preapertura della caccia a causa delle scarse precipitazioni e degli incendi dell'estate che ormai sta per concludersi.
Buconi ha invitato i telespettatori a ragionare anzitutto sui numeri degli incendi, veicolati da animalisti e giornali in modo sensazionalistico (vedi notizia Bighunter Le ridicole statistiche degli animalisti). Il dato parziale degli ettari percorsi dal fuoco, circa 120 mila, ha fatto presente, è da considerare sull'intero patrimonio di superficie utile agricola, ovvero 12 milioni di ettari. Aggiunge Buconi: “in un loro comunicato, gli animalisti hanno calcolato, non si sa bene su quale base scientifica, 40 milioni di animali selvatici uccisi. Ne deduco allora che ci sono 5 miliardi di animali selvatici disponibili. Il che dimostra che i numeri si possono dare in base all'emotività”. Messo all'angolo, Mamone Capria è quindi stato costretto a ribattere “abbiamo calcolato anche insetti, anfibi e rettili”. Il che certamente ha palesato in diretta tv la strumentalità di certi comunicati.
Mamone Capria ha dunque rilanciato dichiarando che la caccia andrebbe comunque chiusa per 6 specie (tra cui allodola, tortora e moriglione) che sarebbero in uno stato di conservazione critico, e limitata in generale per 18 specie di uccelli, che secondo la Lipu avrebbero consistenze numeriche calate del 50% negli ultimi anni. In questo quadro catastrofico, dunque, la caccia in preapertura è stata dipinta come un'ulteriore accanimento da parte del mondo venatorio.
Dati di parte secondo Buconi e non certo supportati da studi di valore tecnico. “Voi potate i dati Lipu Birdlife - ha dichiarato prima del termine del dibattito - ma esiste una legge europea, la Direttiva Uccelli, che ragiona su basi scientifiche”. “Nessuno dice per altro –ha chiuso Buconi – che quest'anno le condizioni naturali hanno favorito la riproduzione della fauna selvatica”.