L’ACMA ha diffuso l’ultima Disposizione del Ministero della Salute del 20 settembre scorso a chiarimento del divieto di uso dei richiami vivi per la caccia agli acquatici su tutto il territorio nazionale.
“Con riguardo alla portata dei due provvedimenti [divieto di impiego dei richiami e disposizioni sulla loro detenzione, n.d.r.] – si legge nella Disposizione – sono pervenute per le vie brevi richieste di chiarimento da parte di alcune Regioni, Associazioni venatorie e privati cittadini, in particolare per poter ricevere informazioni se tale divieto debba intendersi come applicabile alle sole zone ad alto rischio o all’intero territorio nazionale.
In proposito, alla luce dell’evoluzione attuale dell’emergenza dovuta ad influenza aviaria ad alta patogenicità sul territorio nazionale, con una circolazione virale che ancora permane su diversi territori, risulta opportuno confermare come i due provvedimenti debbano al momento essere considerati complementari ai fini del mantenimento del divieto di utilizzo degli uccelli da richiamo su tutto il territorio nazionale.
Con riferimento alla eventuale revisione di tale divieto, considerati i riscontri che potranno conseguire nelle prossime settimane da tutte le attività di sorveglianza epidemiologica in atto ed in base ai risultati che deriveranno dall’applicazione delle misure restrittive sulle aree interessate dalla diffusione della malattia, si procederà nel breve termine ad una rivalutazione del rischio in collaborazione con il Laboratorio Nazionale di Riferimento per l’Influenza Aviaria (IZS-VE) in vista di una rimodulazione delle diverse misure intraprese, incluso il divieto di utilizzo degli uccelli da richiamo su tutto il territorio nazionale di cui trattasi che, per il momento, è da intendersi confermato fino al 31 Ottobre 2017”. |