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I giornali e le gaffe: dal mammut specie non cacciabile al cinghialino Fufi


giovedì 7 dicembre 2017
    

Quando la disinformazione non è un'operazione architettata ad arte spacciata per giornalismo d'inchiesta, vedi Indovina chi viene dopo cena?, allora è proprio frutto di una certa leggerezza (leggi ignoranza) da parte di giornalisti un po' troppo superficiali.

Chissà a cosa stava pensando per esempio colui che qualche tempo fa per un giornale di Varese scrisse che tra i valori sequestrati ad un imprenditore c'era anche una zanna di mammut "di valore inestimabile anche perchè la caccia è vietata”. La gaffe, come è chiaro dalla foto che circola in queste ore sui social, è stata pubblicata sull'edizione cartacea e l'articolo è giustamente sbeffeggiato con commenti del tipo “Ma per cacciare i mammuth si possono usare armi da fuoco, o bisogna adeguarsi e usare le tradizionali lance con punta in selce?” o “devo nascondere la testa della tigre con i denti a sciabola che ho cacciato ieri” e ancora “allora anche gli animalisti avevano ragione a protestare contro Spielberg! Devo ricredermi”. C'è chi scherzando ipotizza un abbattimento in deroga del pachiderma, visto che la caccia è vietata.



Un altro bell'esempio (che è solo uno tra i tanti del genere) è la notizia di ieri del povero cinghialino fufi, amico dei bambini, abbattuto da qualche cattivone di un cacciatore in quel di Cuorgnè, in Piemonte. Pare si facesse coccolare come un animale domestico e che, parole del giornalista Leonardo Di Paco su CronacaQui Torino, “aveva vinto la diffidenza degli uomini, quegli stessi uomini che poi l'hanno ucciso”. Un deprecabile gesto che ha messo fine "ad una favola di amicizia tra uomo e animale che aveva conquistato il cuore di tutta Cuorgné”. Tralasciando i toni volutamente melensi, nel corso della lettura dell'articolo si scopre che a raccontare questa bella storia è un tale Marco Maggio su facebook, il quale ignorando forse di palesare ai suoi follower un reato, racconta senza remore di averlo avvicinato buttandogli del pane secco, perchè era rimasto solo e aveva fame. Il che ha portato  poco dopo la bestia a fidarsi di tutti e a farsi accarezzare senza paura. Insomma questa purtroppo è l'educazione faunistica che passa ai cittadini da certi giornali. 
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4 commenti finora...

Re:I giornali e le gaffe: dal mammut specie non cacciabile al cinghialino Fufi

Se Fufi avrebbe per difesa attaccato qualche cane a passeggio con il padrone??? Le gente deve capire la grande differenza che corre tra animali selvatici e domestici. Un signore aveva portato a casa un piccolo di cinghiale maschio,per salvarlo dalla morte sicura pe fame, lo aveva allevato vicino al recinto dei maiali,quando aveva 2 anni e le femmine di maiale sono andate in calore,questi ha attaccato chi lo aveva allevato e gli dava da mangiare tutti i giorni, procurandogli ferite curabili con 72 punti nelle gambe.

da Il Nibbio 10/12/2017 11.41

Re:I giornali e le gaffe: dal mammut specie non cacciabile al cinghialino Fufi

poro mondo,dove si andrà a finire...

da riccardo,giovane cacciatore e disoccupato con un futuro inbillic per colpa di una società ignorante 08/12/2017 14.45

Re:I giornali e le gaffe: dal mammut specie non cacciabile al cinghialino Fufi

Ne sapranno qualcosa a rai tre?Lo scrivo casomai cercassero assunzioni..

da anonimo 08/12/2017 12.54

Re:I giornali e le gaffe: dal mammut specie non cacciabile al cinghialino Fufi

Bene! Il lavoro tipico di una associazione venatoria in questa fase storica dovrebbe essere proprio quello di confutare civilmente questi articoli di giornali o trasmissioni televisive. Invece cosa fanno? Un inutile comunicato, qualche post sui Social....insomma quattro chiacchere che non servono a nulla. Ma hanno il grosso pregio di essere GRATIS e di lasciare i soldoni dei cacciatori per i generosi rimborsi spese dei famelici dirigenti.....

da Poerannoi 08/12/2017 11.45