Il Comitato regionale faunistico della Sardegna ha appena autorizzato i piani di controllo del daino, (richiesto dal Parco di Porto Conte), della cornacchia grigia (dalla Provincia di Sassari) e degli ibridi cinghiali (richiesto dal Parco della Maddalena).
Per quanto concerne la cornacchia grigia sarà sollecitato il piano provinciale a Oristano, territorio nel quale sono presenti numerose produzioni agricole in pieno campo e nel quale è importante monitorare la circolazione del virus della "febbre del Nilo" ('West Nile Disease).
Sempre in sede di comitato venatorio, è stato illustrato lo stato dell'arte del progetto Life "Sotto le ali del grifone" e la funzionalità dei carnai aziendali, i primi realizzati in Italia (nel 2016) e che garantiscono - in quanto siti riforniti e controllati - la salubrità delle carcasse date in pasto agli uccelli necrofagi. Approvato il primo allevamento a scopo di ripopolamento dei Grifoni, che verrà realizzato ad Alghero (Bonassai) da Forestas.
Tra gli altri punti all'ordine del giorno, l'approvazione nelle diverse Province del rinnovo o della modifica delle zone in concessione autogestita per l'esercizio della caccia in Sardegna. È stata rimandata per approfondimenti alla prossima riunione, l’ampliamento dell’oasi di S'ena Arrubia, ad Arborea.
A breve, chiude il comunicato della Regione, verrà convocato dall'assessorato della Difesa dell’ambiente un incontro che coinvolgerà associazioni ambientaliste, venatorie e l'Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), al fine di concordare le modalità, tempi e luoghi per avviare un percorso di collaborazione, su base volontaria, con le Province e il Corpo forestale di vigilanza ambientale, finalizzato alla realizzazione dei censimenti di lepre e pernice sarda, con il coordinamento scientifico e la formazione garantita dall’Università di Sassari. L'incontro si è concluso con la lettura delle motivazioni della sentenza del Tribunale amministrativo regionale che sospendeva la caccia di lepre e pernici. Le associazioni venatorie presenti al tavolo del Comitato hanno chiesto che la sentenza venga impugnata dalla Regione.