I cacciatori sono persone impegnate nella società, gente civile e solidale. Basta guardare le loro facce, sapere chi sono e cosa fanno nella vita per capirlo. Eccovi altri 5 cacciatori che hanno aderito alla campagna di BigHunter.it per dire basta alle bugie e alla disinformazione sul loro conto.
Vi presentiamo Vincenzo Manno, giovane avvocato di Catania, Antonietta Mechelli, mamma di 5 bimbi, impegnatissima da sempre per la caccia (che difenderà anche nel suo comune, Viterbo, dove si presenta come consigliere comunale), il giovane Andrea Tanzariello, che di lavoro fa il serramentista (per ora) ma è un tecnico faunistico, laureato in Biologia ed allevamento della fauna selvatica a Udine. Che dire poi di Margherita Sporeni, grande appassionata di falconeria, che per inseguire il suo sogno si è trasferita in Spagna, dove ottiene grandi successi contribuendo a fare grande il nostro paese nella categoria. Infine chiudiamo con Marcello Lentini, tecnico informatico in pensione, ex insegnante in una scuola serale. Alla caccia è sempre stato fedele, vi si è dedicato tramite letture e seguendone appassionatamente le vicende legislative. La sua è una passionaccia. Di quelle vere, profonde e viscerali.
La caccia è quotidianamente sotto attacco. Una folla di millantatori, spesso prezzolati, si affannano a riempire tutti i grandi mezzi di comunicazione di massa e i social network di una infinità di baggianate (oggi rinominate fakenews) che danneggiano ingiustamente l'immagine della caccia e dei cacciatori.
Siamo tutti gente per bene, impegnata nella società. Lavoratori, professionisti, studenti, pensionati; giovani, donne, anziani. Tutti accomunati da una stessa passione. Abbiamo una licenza di caccia. Che significa che siamo incensurati. In un momento come questo, dove si sta per decidere il nostro futuro almeno per i prossimi cinque anni, è importante fare di tutto per ristabilire un minimo di verità. Bisogna reagire, contestare le accuse. Dobbiamo metterci la faccia, come fanno questi altri cinque amici, ai quali quotidianamente ne seguiranno altri.
Cosa possiamo fare? Parliamone con parenti ed amici, vicini di casa e personaggi che possano avere influenza in un contesto più ampio e diffuso. Pochi concetti e semplici per conquistarne o accrescere la simpatia. Un passa parola allargato, chiedendo ai nostri dirigenti locali di adoperarsi per proporre anche messaggi pubblicitari sulla stampa locale e sul web.
Ecco alcuni concetti che possono essere dettagliati zona per zona, ampliati e arricchiti con ulteriori considerazioni tratte dall'esperienza sui singoli territori.
Migratoria. Nessun rischio dalla caccia. Il benessere dellle popolazioni di uccelli migratori si salva grazie alla caccia. Che in ogni caso non può essere indicata come responsabile di eventuali diminuzioni. Un terzo del nostro del territorio è interdetto all'attività venatoria. Un'immensa incontestabile area rifugio. Se qualche specie risultasse in sofferenza, le cause dovrebbero essere da ricercate altrove. Negli ultimi 100anni sono scomparsi il novanta per cento delle zone umide italiane. Le uniche residue sono in salvo grazie ai cacciatori. I piccoli uccelli granivori non sono oggetto di caccia almeno da trent'anni. Che fine hanno fatto? Perchè gli ambientalisti tacciono?
I veri ambientalisti siamo noi. Negli ultimi 50anni abbiamo perso un terzo del territorio agricolo e forestale. Il bosco è abbandonato. Siamo noi cacciatori che recuperiamo i sentieri e curiamo il sottobosco. Salviamo le zone palustri. Conserviamo le tradizioni della nostra civiltà contadina. Siamo un forte presidio del territorio. Collaboriamo con la Protezione Civile con decine di migliaia di volontari. Creiamo ambiente per il passo, la sosta e lo svernamento dei migratori.
E per l'operazione simpatia: organizziamo incontri conviviali. Non c'è miglior modo di convincere uno scettico, se non invitandolo a una cena di caccia. Carne sana, nutriente, buona tavola, amicizia e convivialità faranno la differenza.