I cacciatori in questi giorni sono stati trattati in malo modo dalla stampa che ha chiuso ogni confronto sulla revisione della legge 157/92, accusando la categoria delle peggiori crudeltà. A difendere la caccia ci ha pensato anche Cpa Sports dando il via ad una campagna pubblicitaria che sotto lo slogan “Io ho scelto la vita” rivendica con forza la dignità sottratta alla caccia.
"Potrebbe suonare strano — dichiara Alessandro Fiumani, presidente nazionale di Cpa Sports — che chi esercita la pratica venatoria stia qui a dire che ha scelto la vita. In realtà non lo è perché il mondo della caccia si basa su principi e valori saldi in un periodo in cui i giovani mettono davanti a tutto lo sballo e la trasgressione. Anche noi cacciatori all’alba proviamo le nostre emozioni forti, ma nelle campagne, e non mettendoci in macchina ubriachi all’uscita dalla discoteca".
I manifesti pubblicitari sottolineano proprio questo principio lasciando parlare le immagini: da una parte cacciatori che all’alba si apprestano ad andare nei boschi a praticare la loro passione, e dall’altra un giovane intento a drogarsi; da una parte un cacciatore che ha dei fiori nella canna del fucile, dall’altra un bosco dato alle fiamme; dal una parte un cacciatore che spara, dall’altra un’automobile distrutta dopo una delle tante stragi del sabato sera. E un messaggio forte dei cacciatori: 'Io ho scelto la vita'.
"Sembra sempre che noi cacciatori — ha spiegato Fiumani — siamo colpevoli di tutto quanto di grave succede in giro. Ci hanno persino addossato colpe che non abbiamo per le recenti morti provocate dai cani randagi, come se i responsabili fossero i nostri cani da caccia".