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Biodiversità questa sconosciuta


lunedì 28 maggio 2018
    

 
Se in Italia c'è una generale diffidenza nei confronti dei cacciatori, molto lo si deve anche alla scarsa conoscenza delle regole esistenti, così come dei principi di gestione faunistica. Ma ben più rilevante è la generale non conoscenza del patrimonio naturale e animale. Come dimostra l'esito di un recentissimo sondaggio condotto dai Carabinieri Forestali in collaborazione con Regione Lombardia, all'aeroporto di Orio Al Serio tra 1000 passeggeri in partenza di età compresa tra i 18 e gli 80 anni. E' emerso che il 65% non è a conoscenza o ha una conoscenza vaga di cosa sia la biodiversità, mentre il 70% non sa cosa sia il problema delle specie esotiche invasive.

I dati del sondaggio sono stati resi noti in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, all’interno dell’International Parks Festival, dove, presso la sede dell’Anci di Milano, si è dibattuto della situazione della biodiversità in Lombardia in un incontro che ha visto come protagonisti istituzioni locali, enti e associazioni.

Dai dati del sondaggio emerge anche che l’83% degli intervistati non è al corrente delle leggi vigenti in materia di biodiversità, inoltre il 72% afferma di non conoscere alcuna specie esotica invasiva, mentre il 40% di chi ne conosce almeno una, riconosce in essa lo scoiattolo grigio americano. 

Si apprende dai Forestali anche che una prima campagna informativa sarà sviluppata nei prossimi mesi in aeroporto a partire dai risultati di questo sondaggio. Sarà unita all’attuazione di un presidio integrato per i controlli sulle specie esotiche invasive realizzato dall’Arma dei Carabinieri Forestali. Questo perchè gli aeroporti sono punti strategici per la prevenzione: migliaia di viaggiatori di ritorno dall’estero riportano in Italia animali, vegetali, sementi. In alcuni casi il trasporto è involontario (si pensi ad esempio ad eventuali insetti presenti nei bagagli), ma le conseguenze possono essere ugualmente imprevedibili e indesiderate.

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5 commenti finora...

Re:Biodiversità questa sconosciuta

Stiamo lentamente morendo di malattie terribili senza che nessuno se ne preoccupi. Panem et circenses prima di tutto, e la patente per urlare ai quattro venti la nostra ignoranza (oggi la chiamano democrazia). In un mondo dove se non ti riorganizzi mese dopo mese perdi la coincidenza, se non studi fino a dopo l'età della pensione sei un mentecatto, se non ti fai carico dei problemi degli altri, anche agli antipodi, non riesci nemmeno a capire dove sei e cosa fai, si continua a dare credito a gente come la Brambilla, o si ipotizza un ministero per uno che mi pare si chiami Torinelli, o si vendono primizie bio taroccate in Bangladesh. Biodiversità, per noi, è poco più che "farlo strano".

da Famolostrano 29/05/2018 8.46

Re:Biodiversità questa sconosciuta

Niente paura se andate su questa pagina c'è l'esimio prof Mudafferi che vi spiega tutto, lui sa tutto e non consente contraddittorio, lui è l'onnipotente degli animalari nostrani, ahahahahahaahaha

da Spartaco 29/05/2018 8.00

Re:Biodiversità questa sconosciuta

E vero quello che dice T el C, ho visto campi arati sino al confine del muro di cinta di un capannone, seminare la soia se questa nasceva l'avrebbero seminata anche sul muro, per poi chiedere gli indenizzi, per il mancato raccolto, NON rispettanto quanto prevede la legge che prevede che questi devono lasciare un terreno libero da colture di almeno 3 metri per la selvaggina.

da Fucino Cane 28/05/2018 18.22

Re:Biodiversità questa sconosciuta

Biodiversita' ,Da maggio a settembre campi coltivati a monocultura,con largo uso di prodotti chimici.Da ottobre ad aprile terreni diseccati diserbati ed arati . fossi trinciati anche adesso con i numerosi nidi di anatre al covo. Biodiversita'

da T el C 28/05/2018 14.34

Re:Biodiversità questa sconosciuta

La biodiversità - e spero che i Forestali la interpreted correttamente - non può non prescindere dalla varietà delle caratteristiche del territorio. Per quanto riguarda quello italiano, e la sua varietà, l'esempio più eclatante lo si ritrova - se non prima, già a Pompei - per esempio, almeno settecento anni fa a Siena grazie a un affresco (Allegoria ed effetti del Buongoverno) di Ambrogio Lorenzetti. Che riporta alle condizioni del nostro paesaggio prima dell'avvento della moderna agricoltura e allo scempio della cementificazione selvaggia. La campagna inglese, gestita dai latifondisti che gestiscono (e sanno anche come far rendere la caccia) le loro tenute secondo tradizione, è un altro esempio da tener presente. Alternanza colturale, siepi, boschetti, ecc.

da Si parte dall'ABC 28/05/2018 14.32