“L’Aula del Consiglio regionale del Lazio ha approvato oggi un emendamento al collegato al bilancio che contiene, tra le altre cose, l’introduzione del cosiddetto selecontrollo, ossia la selezione, il controllo, la cattura e l’abbattimento dei capi di fauna selvatica in sovrannumero. Fondamentale in questo senso è il cambiamento di approccio, con la caccia al cinghiale considerata non più e non solo in senso venatorio, ma come una modalità di prevenzione del danno”. Lo spiegano in una nota congiunta, i consiglieri regionali del Pd del Lazio, Eugenio Patané, e Marietta Tidei, firmatari dell’emendamento in oggetto.
“Altra novità contenuta nel medesimo emendamento – proseguono Patanè e Tidei – è l’introduzione della formazione dei selecontrollori, ai quali verrà data una qualifica con un attestato di formazione dalla Regione Lazio, che consentirà loro di occuparsi di abbattimenti selettivi nelle aree naturali protette. È bene specificare che, fermo restando il divieto di cattura, uccisione, danneggiamento e disturbo delle specie animali nelle aree protette, il regolamento disciplina eventuali abbattimenti necessari al solo scopo di ricomporre squilibri ecologici ed effettuati esclusivamente da soggetti autorizzati e specializzati".
"Ringraziando l’assessore Onorati per l’importante lavoro svolto e il contributo offerto, sia in Commissione che in Aula – concludono i consiglieri Pd – esprimiamo soddisfazione per una norma legislativa che va incontro alle richieste di imprenditori, singoli agricoltori e varie associazioni di categoria: gli enormi danni da fauna selvatica, infatti, in molti casi mettono seriamente a rischio la sopravvivenza stessa di molte aziende del settore. La presenza degli ungulati, peraltro, sempre più diffusa anche nelle strade e nei centri abitati, genera anche gravi rischi per la pubblica incolumità a tanti cittadini”.