Su ricorso di Legambiente Sicilia e Wwf il Tar della Sicilia ha sospeso il Calendario Venatorio 2018 - 2019 in alcune sue parti in contrasto con le limitazioni nel parere Ispra, fissando la trattazione di merito del ricorso per il 22 novembre 2019.
Risulterebbe dunque sospesa (ma è la Regione ora che deve eseguire la decisione o muoversi diversamente), la caccia alle specie ornitiche di piccola selvaggina fino al primo ottobre; la parte che autorizza il prelievo anticipato dal 1° settembre 2018 delle specie Merlo, Gazza e Ghiandaia a libera scelta del cacciatore, senza previsione di giornate fisse; la chiusura posticipata della caccia alle specie Cesena, Tordo Bottaccio e Tordo sassello al 31 anziché al 20 gennaio 2019; la caccia al coniglio selvatico ed il prelievo fino a febbraio di colombaccio e corvidi.
Il Tar ha ritenuto condivisibile la tesi degli ambientalisti secondo cui il calendario non trova riscontri scientifici adeguati ed ha richiamato una recente sentenza della Corte dei Conti, parlando di danno erariale in relazione ad un bene che costituisce “patrimonio indisponibile dello Stato” ed è salvaguardato nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale.
Scrive in queste ore la Federcaccia provinciale di Catania sulla propria pagina facebook: "a quanto pare l'Assessorato Regionale sta provvedendo a rimodulare il CV modificato secondo l'ordinanza del TAR, in attesa che ciò avvenga, si consiglia di non praticare l'attività venatoria onde evitare di incorrere in disguidi e conseguenze poco gradevoli."
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