Riguardo al problema dei cinghiali, che ormai infestano l'agricoltura di molte regioni italiane, Arcicaccia ha invitato le Regioni ad applicare in modo coerente la legge che regola gli abbattimenti selettivi “per evitare che alcune informazioni contraddittorie circolate nel mondo venatorio possano portare a non intervenire in attesa di nuove norme, causando così ulteriori danni agli agricoltori".
L'associazione ha ricordato che la legge finanziaria (2 dicembre 2005 – N° 248) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n° 281 del 2 dicembre 2005 Supplemento ordinario n° 195 art. 11 quaterdecies comma 5 recita: “Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sentito il parere dell’Istituto Nazionale per la fauna selvatica o, se istituiti, degli istituti regionali, possono, sulla base di adeguati piani di abbattimento selettivi, distinti per sesso e classi di età, regolamentare il prelievo di selezione degli ungulati appartenenti alle specie cacciabili anche al di fuori dei periodi e degli orari di cui alla legge 11 febbraio 1992, n° 157.”