Gli argomenti emersi al Tavolo promosso dal Presidente Enrico Rossiriguardante la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra la Regione, gli ATC e le Associazioni e categorie interessate, per riaffermare lo strumento della concertazione hanno visto una sostanziale condivisione da parte della Confederazione Cacciatori Toscani.
La strada intrapresa – dichiara Marco Romagnoli – e soprattutto l’accoglimento di alcune fondamentali osservazioni che la CCT ha presentato in ordine sia al protocollo d’ intesa che alle proposte di deliberazione sul funzionamento degli ATC, consentiranno di sviluppare un lavoro comune finalizzato al superamento delle principali criticità oltreché supportare, anche attraverso i contributi tecnico – scientifici le future strategie sulla gestione del territorio e sul nuovo Piano Faunistico regionale. Nessuna sostanziale novità è però emersa per quanto concerne il Calendario Venatorio e la necessità di approvare un atto deliberativo d’urgenza per superare la fase di sospensiva sulla caccia ad alcune specie (Colombaccio, Corvidi, Anatidi, e Beccaccia) a seguito della sentenza del Consiglio di Stato.
A tal riguardo l’ Assessore Remaschi ha informato che il prossimo lunedì 14 gennaio si terrà a Roma un incontro di merito tra gli Uffici Regionali ed Ispra. La Confederazione Cacciatori Toscani esprime la sua più totale insoddisfazione sui tempi ed i modi con i quali questa grottesca situazione si sta trascinando. La Regione Toscana “può e deve” rispondere ai cacciatori riaffermando nel contempo le proprie competenze e prerogative sulla materia. Non è più possibile assistere a questo continuo rimpallo di responsabilità. Come già sostenuto in queste settimane, la politica e le forze di governo in primis, hanno il dovere di agire con chiarezza e senza tergiversamenti ed incertezze. Il tempo è ora!
(Confederazione Cacciatori Toscani)