Con la stagione venatoria alle porte, ricominciano le battaglie degli animalisti davanti ai tribunali amministrativi. Nelle Marche il Tar ha appena concesso le misure cautelari sul ricorso di Lac, Wwf, Lipu, Enpa, Lav, di fatto sospendendo la preapertura della caccia.
“Nel bilanciamento dei contrapposti interessi – si legge nel Decreto -, l’istanza cautelare può essere accolta nei limiti sopra indicati, ovvero: per le giornate 1, 4, 7, 8, 11, 12 settembre 2019 alle specie Alzavola, Marzaiola, Germano reale, Tortora, Colombaccio, Cornacchia grigia, Ghiandaia, Gazza e Quaglia (primo motivo); per le giornate di “preapertura” anteriori al 18/9/2019 (data della trattazione dell'istanza da parte dei giudici) alle specie Moriglione, Pavoncella, Starna e Pernice Rossa (secondo motivo)".
Aggiunge il Tar: "Non emergono invece elementi per ritenere che la caccia allo Storno, disciplinata entro i limiti di cui alla delibera di Giunta Regionale n. 891/2019 (quarto motivo), possa determinare un pregiudizio di estrema gravità ed urgenza per disporre misure cautelari monocratiche in attesa della decisione collegiale".