A seguito delle numerose richieste di chiarimento pervenute in queste ore ai nostri uffici relativamente allo svolgimento della caccia di selezione, e per evitare ulteriore confusione sui possibili effetti che l’ultimo Decreto Ministeriale del 9 marzo 2020 potrebbe determinare sull’attività venatoria, la Confederazione Cacciatori Toscani, pur riservandosi ulteriori approfondimenti, esprime una prima valutazione.
Più specificatamentela caccia di selezione attualmente prevista in Regione Toscana, non è né sospesa, né vietata; il decreto infatti non interviene sul quadro normativo che regolamenta l’attività venatoria. Il fattore dirimente, chiaramente evidenziato nelle misure restrittive previste dal decreto sull’intero territorio nazionale, è incentrato sulla limitazione degli spostamenti e degli assembramenti anche nelle attività all’aria aperta, per evitare l’ulteriore diffusione del Covid-19 .
Gli unici spostamenti consentiti sono per:
-Comprovate esigenze lavorative
-Situazioni di necessità
-Motivi di salute
-Rientro presso il proprio domicilio e residenza
Tali possibilità evidentemente non contemplano la caccia come un attività legata a situazioni di necessità, o collegata alle altre casistiche sopra elencate. Per tale motivo, il problema relativo al regolare svolgimento dell’attività venatoria, non è riconducibile ad una variazione del quadro normativo di competenza, bensì alle limitazioni che nei fatti vietano il raggiungimento del sito di caccia. (Confederazione Cacciatori Toscani)