La caccia in braccata al cinghiale nelle “aree non vocate” e il prelievo della specie Pavoncella e Moriglione, sono stati i temi centrali della videoconferenza tenuta dall’assessore Marco Remaschi con le associazioni venatorie giovedì 11 giugno.
Per quanto riguarda la caccia in braccata al cinghiale nelle aree non vocate, nel periodo Ottobre-Gennaio, è stata annunciata un'apposita delibera che integrerà il calendario venatorio. Mentre sul prelievo di Pavoncella e Moriglione, Salvadori, come riferisce in una nota la CCT, ha proposto di predisporre una urgente e ferma risposta da parte della Regione Toscana al MATTM per riaffermare la legittimità del calendario approvato impegnando la Regione Toscana a coordinarsi con le altre realtà regionali per rigettare questo palese attacco alla caccia ed alle prerogative delle regioni stesse.
Il tavolo di confronto è stata inoltre un utile occasione per sollecitare nuovamente il tema dello svolgimento degli esami per le varie abilitazioni venatorie, soggetto a gravi ritardi che dovranno essere urgentemente colmati per non compromettere la futura stagione venatoria ai possibili neofiti cacciatori, ed agli eventuali nuovi abilitati per la caccia di selezione, etc.
Per lo svolgimento delle prove cinofile è stata richiesta una comunicazione formale da parte della Regione che chiarisca urgentemente le modalità e le linee guida da osservare per lo svolgimento di tali manifestazioni.
Infine, ma non per ordine di importanza, è stato affrontato il tema dell’utilizzazione obbligatoria del tesserino venatorio digitale per il prelievo in deroga dello Storno, da rendere facoltativa, proprio sulla scorta delle motivazioni giuridiche presentate in videoconferenza derivanti dal parere espresso da Ispra, che non menziona mai l’obbligatorietà di tale utilizzo. L’ assessore Remaschi ha rilevato la possibilità di giungere ad una modifica della delibera superando le rigidità ed eliminandone pertanto l’obbligatorietà.
In un comunicato la Cabina di Regia delle Associazioni venatorie toscane aggiunge le proprie considerazioni. "La Regione - si legge nella nota - si è impegnata a calendarizzare al più presto questi importanti appuntamenti in modo da consentire ai praticanti di poterne usufruire già dalla prossima stagione venatoria". Aggiunge poi: "Avevamo richiesto alla Regione un chiarimento circa lo svolgimento delle prove cinofile e la Regione si è impegnata a fornirci un parere scritto con i riferimenti legislativi che ci permetteranno di procedere alla ripartenza delle competizioni mantenendo in sicurezza organizzatori e concorrenti". "Infine - conclude - , si è tornati sulla deroga dello storno e la Regione, sentito il parere delle Associazioni, si è impegnata a rivedere l’obbligo di uso del tesserino elettronico. Pur consapevoli dell’importanza dello strumento, ci siamo posti il problema delle difficoltà che l’uso di questi ausili tecnologici potrebbe creare alla parte più anziana dei cacciatori. Per questo, se dovrà essere mantenuto l’obbligo di uso dell’App Toscaccia, chiediamo di poterli escludere e come sempre, suggeriamo di puntare più su sull’incentivazione all’uso che sulla costrizione".